Dopo l’avventura al cinema ho passato un periodo solo rivolto allo studio mi sono laureata e dopo poco ho trovato lavoro, per ora in prova, presso la farmacia della Dottoressa MARINA in una cittadina vicino a Milano, abitando in un altro paese scomodo per il viaggio ho preso un bilocale ammobiliato in attesa di una sistemazione più adeguata. Fabio lavora in un’altra zona e gli incontri avvengono al fine settimana, anche perchè la ditta gli affidato un’altra mansione che lo porta spesso in giro per l’Italia.
Quando mi sono presentata al colloquio sono rimasta molto colpita dalla Signora MARINA, ha 46anni è divorziata ed è una bella donna anche se molto fredda e decisa, c’è un’altra dipendente è Sonia 28anni fa la magazziniera ed è molto carina.
Fin dall’inizio la Signora MARINA è stata molto chiara sarebbe stata inflessibile per errori e non tollerava i ritardi in nessun caso, sarei stata in prova per tre mesi poi avrebbe deciso, Sonia il secondo giorno mi ha detto
“guarda che la Dottoressa preferisce che le sue dipendenti portino un abbigliamento prettamente femminile non ammette i pantaloni
“e aprendosi il camice mi ha mostrato la sua tenuta minigonna camicetta non portava reggiseno e
“guarda che non vuole che si portino i collant”,
“grazie per avermi avvisato”, quella mattina mi ero messa i pantaloni, al pomeriggio mi sono messa la mini reggicalze e calze a rete e un maglioncino leggero, la Signora MARINA ha apprezzato e mi ha fatto i complimenti. Quando ne ho parlato con Fabio
“ti vuole portare a letto stai attenta” mi ha detto ridendo
“però mi piacerebbe vederti con una donna meglio se autoritaria cosa ne dici”,
“sei stupido”, “però con Gianni ti è piaciuta la parte della sottomessa”,
“si ma con una donna non so”,
“una schiava non deve pensare al sesso del padrone, ma solo ubbidire”, la cosa è rimasta così senza una risposta da parte mia, ma mentre a letto mi ha penetrata messa oscenamente a quattro zampe ho incominciato ha pensare che dietro non ci fosse Fabio ma la Dottoressa MARINA. Fabio ha capito qualcosa e allora, lui dice per gioco, mi lega e mi benda e ha anche comprato un vibratore che mi mette nella figa e poi dei succhiarglielo ingoiando tutto.
Venerdi scorso è venuto ha prendermi e
“ho una sorpresa andiamo a cena a Milano e poi ho l’appartamento di un amico a disposizione”, mi ha portato a cena in un ristorante dove si entra con la tessera di socio, una signora ci ha accolto salutando Fabio poi indicandomi è nuova conosce le regole?
“no però le saprà adesso”, “le donne in questo locale devono essere con il seno nudo”, ho tentato di obiettare, ma Fabio “vedrai che ti piacerà molto” e mi ha tolto la camicetta, la signora
“molto bene sarà desiderata e ammirata”, siamo entrati e nella saletta circolare c’erano una decina di tavoli posti sul perimetro al centro una specie di pista da ballo illuminata con luce più forte che nel resto della sala, la signora mi ha portato al centro e mi ha presentato facendomi girare verso ogni tavolo e alla fine
“questa sera non è disponibile” un mormorio di disapprovazione mi ha fatto capire che avrebbero preferito il contrario.
Mi ha accompagnato al tavolo da Fabio e
“ma cosa voleva dire a disposizione”,
“non preoccuparti niente che tu non voglia hai fatto colpo” in quel è arrivata una cameriera a seno nudo e con una frangette che copriva solo il sesso, girandosi spuntava tra le chiappe una specie di coda.
Ho chiesto a Fabio cosa fosse quella cosa che le spuntava in mezzo ai glutei e rivolto alla cameriera
-“fai vedere cosa hai dietro”
la ragazza si è avvicinata e girandosi si è allargata con le mani ed ho visto un vibratore di notevoli dimensioni conficcato nell’ano con attaccato una specie di coda di cavallo
-“serve anche come frusta”
mi ha detto Fabio, poi sottovoce
– “vedrai che piacerà anche a tè”,
-“non lo so forse ma non in pubblico caro”,
-“vedremo ogni cosa a suo tempo”.
La cena è stata deliziosa e la mia tenuta e quella delle cameriere alla fine mi hanno eccitato, la signora che ci ha accolti è venuta al nostro tavolo
-“se la signorina non è disponibile non potete rimanere per lo spettacolo”,
ho guardato Fabio e
“no forse un’altra volta”.
Durante la cena mi è sembrato di vedere una signora bionda che non era a seno nudo, ma poi non ci ho fatto più caso, siamo usciti e non ho rimesso la camicetta rimanendo solo con il cappotto, la serata mi aveva già eccitata e stavo pensando a cosa mi avrebbe fatto fare Fabio, siamo arrivati ad un condominio nella zona di viale Certosa, dopo aver parcheggiato
-“mi dai carta bianca questa sera, farai tutto senza rifiutare niente?”,
-“si, però”,
-“niente però o tutto o niente fidati ti piacerà moltissimo ti farò godere come non hai goduto in vita tua”, la serata il vino l’eccitazione,
-“va bene come vuoi tu”,
-“ti devo bendare e legare”,
non ha aspettato risposta mi ha ammanettato e messo una benda, mi ha aperto la portiera e mi ha guidato fino all’ascensore
-“se vuoi puoi ancora tornare indietro”,
-“andiamo”
è stata la mia risposta volevo vedere cosa mi aspettava, avevo voglia di godere e di ricevere piacere.
Usciti dall’ascensore mi ha levato il cappotto e ci siamo incamminati nel corridoio, ho avuto l’impressione che ci fosse qualcuno, ma Fabio mi ha rassicurato ha aperto una porta e mi ha spinto all’interno di un localecaldo e sotto i piedi ho avvertito una spessa moquette, mi ha guidato penso in un’altra stanza, mi ha spogliato completamente e mi ha spostato di poco, silenzio mi sono preoccupata e
-“dove sei?”,
-“sono qui vicino, girati allarga le gambe alza le mani sopra la testa”
si è avvicinato e mi ha tolto le manette e mi ha fatto mettere a quattro zampe
-“cammina mostra il culo allarga le chiappe toccati ferma così masturbati, pensa di essere davanti ad un pubblico”,
-“ma sei solo? vero?”,
il suo linguaggio si è fatto più duro e ancora più volgare
“sei una cagna e devi ubbidire”
.Mi ha messo un collare con dei ganci metallici, a sentire dal rumore, lo stesso ai polsi e alle caviglie, mi ha fatto spostare
-“inginocchiati, cosi allarga le gambe, appoggiati”,
non ho capito subito dove mi aveva fatto mettere l’unica cosa è che
ero in una posizione completamente offerta, ho provato qualche movimento ma ero bloccata e Fabio muovendo non so cosa ha alzato ancora di più il mio bel sedere, volevo gridare scopami fai quello che vuoi, ma di colpo le mani sui glutei e la lingua sul sesso sul buchetto di nuovo sulla figa,
“sei tutta bagnata hai voglia dillo”,
“si fammi quello che vuoi!”,
un dito due dita avanti indietro, tolti un dito bagnato mi ha forzato lo sfintere, due dita
“no torna giù mi fai male”,
mi ha penetrato stavo già godendo, l’ha tolto
“no continua”
, è venuto davanti e me lo ha avvicinato al viso, ho sentito l’odore del mio sesso e ho aperto la bocca vogliosa, non me lo ha messo subito ma qualche secondo dopo che mi è sembrato un’eternità.
L’ho succhiato, leccato, ma me lo ha tolto subito ed è tornato dietro di mè, è entrato di colpo strappandomi
“si ancora”
è uscito
“no rimettilo”,
“lo vuoi proprio, devi chiedermelo”,
“si lo voglio scopami”.
Ho sentito un movimento poi le mani mi hanno allargato e la lingua ha ripreso il suo salire e scendere sul sesso, mi ha morsicato la clitoride
“si ancora”,
la lingua ha lasciato il posto ad un membro che mi sembrava più grosso di quello di Fabio, mi ha penetrata piano facendomi assaporare attimo per attimo tutta la penetrazione, ero piena come non mai, è uscito piano poi di colpo è ripiombato penetrandomi violentemente e iniziando un movimento continuo strappandomi gemiti di dolore e piacere.
Non avrei mai pensato di arrivare ad un punto di piacere cosi alto, fermandosi completamente infilata con le mani mi ha preso i seni , i capezzoli strizzandoli con forza e volutamente con cattiveria nello stesso tempo riprendeva il movimento nel mio sesso, non sapevo più se urlare dal dolore o dal piacere le due sensazioni si fondevano tra loro procurandomi sensazioni mai provate. Mi ha lasciato i capezzoli e nello stesso tempo ha tolto il membro strappandomi
“no continua ti prego”
ho detto in modo supplichevole, per tutta risposta
“vuoi continuare saremo più esigenti”
ha detto Fabio e non ho pensato a come mai avesse parlato al plurale
“si farò tutto quello che vorrai”, ho avuto una sensazione di fresco mi stava mettendo una pomata sulla figa e sul buchetto, la sensazione di fresco è passata ed è subentrato un caldo ed un pizzicore crescente “cosa mi hai messo”,
“ti aiuterà e ti rende più sensibile”
, mi ha penetrato di nuovo e mi ha forzato il culo con qualcosa di duro e freddo alternando i movimenti con quello nel sesso, la sensazione di riempimento era bellissima, ma è andato oltre è uscito e poi ha appoggiato allo sfintere il sesso duro e ha spinto penetrando poco a poco, ma costantemente fino a che non è stato tutto infilato squartandomi in due è rimasto fermo poi la mano e scesa sulla clitoride schiacciandola, premendola, nonostante il dolore e la sensazione di essere divisa in due il piacere ha avuto il sopravvento.
Ho incominciato a dimenare il sedere, a quel punto ha iniziato il movimento e nello stesso tempo ho sentito un sibilo ed un dolore sulle chiappe e sulla schiena mi stava frustando
“no, no”, ma il movimento combinato del membro con la frusta mi ha portato a dire
“si ancora di più sto godendo”
l’orgasmo è salito prepotente non avevo mai avuto un’esplosione di piacere così violenta e incontrollata.
Mi sono ripresa con il fallo sempre infilato, mi ha tolto la benda e si è sdraiata su di me non era Fabio perchè il seno della donna a premuto sulla mia schiena, mi ha scostato i capelli e
“sei stata fantastica”,
“chi sei?”,
“sono la tua nuova padrona e d’ora in poi ti rivolgerai a me con SIGNORA PADRONA hai capito, o vuoi ancora la frusta?”,
“si SIGNORA PADRONA ho capito”,
ha tolto il vibratore che è uscito con un flop, ma subito dopo mi ha messo un altro vibratore sagomato, uguale a quello che avevo visto portare dalla camereriera al ristorante la coda sfregava le mie gambe, mi ha slegato e intorpidita ho cercato di alzarmi ma “a quattro zampe sei una cagna vieni a far godere la tua padrona” mi sono diretta verso di lei che nel frattempo si era accomodata su una poltrona.
La stanza era completamente rivestita di moquette e tappeti pesanti, niente finestre solo una parete era un enorme specchio mi sono vista oscenamente offerta in quella posizione, ma quello che mi ha sconvolta son state vedere le striature rosso viola sulla schiena e sul sedere, poi ho finalmente guardato colei che era stata l’artefice del mio dolore e del mio piacere, era la donna che avevo visto al ristorante.
Si chiama IOLANDA è alta ben fatta bionda una bella donna penso di circa 40/45anni molto ben portati un sesso pronunciato e carnoso dove tra poco dovrò posare la mia bocca e anche se era la prima volta ero attratta e contenta di farlo mi attirava “dentro fammi sentire la lingua aspira leccami anche dietro brava impari presto sei proprio una puttana” sentirmi dare della puttana mi avrebbe fatto arrabbiare ma in quel momento è stato uno sprone ad aumentare il movimento della lingua fino a che la Padrona ha spinto la testa con le mani premendomi contro il suo sesso scosso dall’orgasmo. Ha fatto entrare nudo e eccitato visto le dimensioni del suo cazzo “succhialelo ingoia tutto e manda giù tutto” mi ha intimato la Padrona, Fabio è venuto quasi subito, ma copiosamente poi rivolta a Fabio “mettile questa crema e poi vi aspetto venerdi prossimo”
è uscita sono rimasta con Fabio, ma sempre con il vibratore conficcato dentro e la coda che ad ogni movimento strusciava sulle cosce procurandomi non so una sensazione indefinibile
“ha detto che te lo tolgo quando saremo a casa” ci siamo rivestiti e diretti alla macchina, nonostante tutto il movimento del vibratore camminando era piacevole, a casa dopo averlo tolto mi ha messo la pomata, mi sono addormentata di colpo e ho dormito fino a sabato pomeriggio.
Ho dormito per almeno 15 ore filate, al risveglio
-“ho sognato tutto quanto”
, ma il dolore delle frustate ricevute mi ha riportato alla realtà, non avrei mai immaginato che Fabio mi aveva fatto fare tutto quello, una padrona anzi la mia Padrona, non potevo credere, ma la cosa mi aveva fatto godere come non mai mi vergognai.
Cercai Fabio era uscito a prendere qualcosa da mangiare in una pizzeria,
-“non dovevi farmi fare tutte quelle cose sei un porco”,
-“si però ti è piaciuto e non hai avuto problemi a leccare la figa della padrona, o sbaglio”,
non risposi e non ero abituata a quel linguaggio scurrile, era la prima volta che l’ho usava con mè,
-“ricordati che venerdì prossimo ti devo portare di nuovo dalla padrona”,
calcò sul devo e non dissi niente, mangiai di malavoglia e nel pomeriggio presi la macchina e ritornai a casa dai miei
.La settimana passò in un baleno e venerdi sera si avvicinava sempre più, anche la Dottoressa MARINA notò il mio nervosismo e
-“c’è qualcosa che non và?”
“no signora”,
“guai con il tuo fidanzato?”,
“no va tutto bene”.
Venerdi nel mezzogiorno ho sentito la telefonata di Fabio sulla segreteria che mi ricordava l’impegno
e che lui non poteva venire per impegni di lavoro e che sarei dovuta andare da sola e
“l’indirizzo è in una busta nella cassetta delle lettere ti aspetta alle 21 in punto”,
tra mè dissi da sola non ci vado e forse non sarei andata neanche con Fabio.
Tornai a lavorare tranquilla e pensai perchè non ho accettato l’invito della signora MARINA. Rientrai a casa alle 20 portai la macchina in garage e sali pregustando la serata da single davanti alla televisione.
Sabato andai dai miei e rientrai lunedì mattina direttamente al lavoro, martedì tutto bene non ci pensavo più e non avevo cercato Fabio neanche sul telefonino, i segni della frusta erano svaniti e mi sentivo più sicura, non avevo idea di quello che mi attendeva.
Mercoledì mattina ero al banco quando trasalii era entrata la PADRONA, ero sola e la farmacia era vuota
-“non avevamo un impegno?”
non risposi e allora lei mi passò una busta conteneva delle foto
“ho anche un video molto significativo”,
mi cascò il mondo, guardai le foto e
“se vuoi le faccio vedere alla tua principale penso che saranno di suo gusto”,
abbassai gli occhi
-“cosa vuole”,
-“ci si rivolge così”,
-“cosa desidera SIGNORA PADRONA”
abbassai la voce, ma LEI
“non ho capito ripeti”
ripetei tutto a voce più alta, da dietro arrivò la signora MARINA e penso che fosse già lì ad ascoltare, nascosi le foto
“va bene così”
dissi dando alla PADRONA una scatola di un medicinale da banco, pagò ed uscì,
“la conosci?”
mi disse la sig MARINA
“si è una conoscente di Fabio”,
“non sò mi sembra una persona già vista, come si chiama”,
“Signora P.. IOLANDA”
stavo per dire padrona ma mi trattenni.
Alla mezza la sig. MARINA
“c’è la tua amica che ti aspetta”
, guardai fuori e vidi la P.IOLANDA sulla BMW rossa parcheggiata vicino alla mia macchina, uscii e la P.I
” vengo a casa tua anche perchè voglio farti vedere la cassetta, ti seguo o preferisci che ne faccia qualche copia, potrei venderle ad un buon prezzo anche alla tua titolare, mm forse anche lei ti vorrebbe e non solo come dipendente”,
“farò quello che vorrà SIGNORA PADRONA”
.Arrivati a casa
“spogliati e vai a lavarti mentre ti preparo la cassetta”,
sono tornata in sala che le prime immagini di quella sera scorrevano sullo schermo, mi sono rivista e la cosa mi ha eccitato, il contatto delle dita della Padrona nella vagina mi hanno distolto dal video
“sei già bagnata, sei proprio una gran puttana e come tale sarai trattata”,
“succhia bene”
infilandomi le dita in bocca
“vedi se venivi venerdì ti avrei fatto godere senza forzature e ordini, ma visto che hai disubbidito sarai trattata in modo esemplare”
mi ha porto un foglio che incominciava
“Io sottoscritta Cristina ……… chiedo e imploro la Padrona IOLANDA di poter diventare la sua schiava personale e di poter essere usata, venduta e affidata a chi Lei riterrà opportuno, …………..”,
“sei d’accordo su quello che c’è scritto?”
ha detto prendendo la telecamera e iniziando a filmare
“leggi ad alta voce e poi firma”.
Letto, firmato e filmato,
“in ginocchio subirai la punizione che meriti”
disse prendendo una frusta a più
corregge dalla borsa
“devi chiedermi, mi devi implorare di voler essere frustata”
portandosi dietro di mè non vidi che posizionava la telecamera in modo da poter riprendere la punizione, mi passò il manico sulle labbra spingendolo all’interno
“si”
sospirai,
“e allora aspetto”,
“SIGNORA PADRONA HO SBAGLIATO E LE CHIEDO UMILMENTE DI POTER ESSERE PUNITA CON LA FRUSTA DALLE SUE MANI”,
passò un attimo che mi sembrò un secolo poi arrivò la prima frustata prima da una parte poi dall’altra, una due tre…… ero io che porgevo il mio culo alla frusta lo mettevo più esposto che potevo, stavo godendo
“toccati con la mano”
disse la P., venni mentre lei smetteva dicendo
“per quello che devi fare questa sera basta così”
mi portò davanti allo specchio e
“guarda che belle zebrature”
avevo delle strisce rosso scuro che segnavano solo le chiappe in modo quasi geometrico.
Passò al guardaroba
“le mutandine non ti servono più, dove tieni le calze e le minigonne”
mi diede autoreggenti a rete, minigonna con spacco e una camicetta scura, ma completamente trasparente, ma non posso andare in farmacia così,
“tanto porti il camice mentre lavori”,
“ma la sig MARINA”,
“sarà contenta di vederti così”,
mi accompagnò al lavoro e prima di scendere mi prese per i capelli attirandomi a sè mi baciò facendo penetrare la lingua nella mia bocca, è stato piacevole ma poi mi guardai intorno e tutta rossa in viso mi recai in farmacia Sonia salutandomi
“sei tutta rossa come mai”,
non risposi e mi recai allo spogliatoio dietro di mè arrivò la Sig MARINA
“ho visto che ti ha accompagnato la tua amica, e è un pò più che amica vero”,
non risposi
“ma non ti cambi?”
, mi tolsi il cappotto senza girarmi
“mm come sei elegante, anzi molto sexi fatti vedere”
disse girandomi ,
“ti sei vestita così per la tua amica?”,
“bene bene”
e ridendo uscì.
“Dove vai questa sera con la tua amica?”,
“non lo sò ancora “,
“non fare tardi che poi domani mattina rimani addormentata”.
All’uscita c’era la macchina della P.IOLANDA, mi ha fatto salire ed è partita, ma fatto un incrocio si è fermata davanti ad un negozio di estetista,
“ma cosa deve fare Padrona?”,
“ti voglio depilata completamente”,
“ma vedrà i segni della frusta”,
“è quello che voglio”
ha suonato e
“abbiamo appuntamento sono la Sig IOLANDA”,
“si entrate”
disse aprendoci la porta
“oh buonasera dottoressa cosa posso fare per voi”,
“ha bisogno di una depilazione completa”
disse la P.
“venite di là accomodatevi”
ci fece accomodare in una stanza con un lettino tipo quello da ginecologo
“si spogli che mi occuperò di lei”
esitai ma al
“muoviti”
perentorio della P. mi spogliai completamente, guardandomi il fondo schiena con i segni della frusta
“ha subito un bel trattamento vedo”
“si è agli inizi e non ubbidisce ancora come si deve, ma alla fine della sua educazione saprà essere come una perfetta schiava, vero?”,
“si Sig PADRONA”
ho risposto arrossendo.
Durante la depilazione sono stata offerta oscenamente e la cosa mi ha eccitato tanto che l’estetista toccandomi
“ma è già tutta bagnata si eccita subito”
alla fine rivolta alla P
“potrebbe essere anche a mia disposizione?”,
“vedremo ci potremo mettere d’accordo, ma solo terminata la sua educazione”.
Rivestita siamo usciti in macchina ha posato la mano sul mio sesso e
“adesso sei molto più eccitante”,
“ma P. vuole darmi ad altri?”,
“certo sei la mia puttana e decido io con chi andrai a letto”.
E’ partita diretta a casa sua dove ci ha accolti una ragazza vestita da cameriera, più che altro poco vestita,
“preparala per la serata”,
sono stata vestita in modo provocante e assieme all’altra ragazza abbiamo servito la cena alla P., a turno abbiamo baciato e leccato il suo sesso poi
“spogliatevi voglio vedervi godere tra di voi”
rimasi interdetta, ma la ragazza, che fino ad ora non aveva proferito parola, si spogliò e mi spogliò velocemente prendendomi per mano mi condusse verso il divano dove mi baciò
e si offrì alle mie carezze e ai miei baci, era depilata come mè, ma alle labbra del sesso aveva due anelli
e uno fissato alla clitoride, la voce della P. mi riportò alla realtà
“ti piacciono ne ho pronti anche per tè”.
Ci pensai ma non risposi, arrivai all’orgasmo con una velocità impressionante, la ragazza era molto brava
ed esperta, la P. mi disse poi che era sua schiava da due anni, dopo ci occupammo della P. leccandola tutta, e in ogni suo anfratto portandola all’apice del piacere. Mentre mi riaccompagnava a casa
“vedi che esiste anche il piacere, ma ricordati che non sarà sempre così, non prendere impegni per il fine settimana, un’ultima cosa non dovrai portare mutandine o altro d’ora in poi, chiaro!”,
“si signora P.”
FINE