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Due amiche speciali

Ilaria guardò l’orologio.
Erano le tre passate.
Accidenti, pensò, ma dov’è?
Laura, la sua migliore amica, sarebbe dovuta andarla a trovare a casa alle 14. 30 per studiare insieme per la maturità.
Non sopportava aspettare.
Si mise a gironzolare un po’ per casa quando passò davanti alla foto del suo ragazzo, Marco. Lo guardò con tenerezza.
Erano più di tre anni che stavano insieme.
Lui era molto carino; occhi verdi, alto, magro, capelli biondi e pizzetto.
Anche lei era bella.
Un viso dai bei lineamenti, capelli neri, occhi marroni e un seno stupendo.
Portava la terza ma le sue tette erano comunque sode.
Portava un top e sotto un wonderbra che gli aveva regalato Marco.
Le piaceva far risaltare il suo seno, era la parte di lei della quale era più fiera.
Cominciò a pensare a Marco.
Stavano bene insieme, anche se dopo tre anni la loro coppia stava presentando segni d’invecchiamento e stava cominciando a prevalere la noia.
E poi… poi c’era un altro problema tra loro.
Lei non era mai riuscita a raggiungere l’orgasmo durante i suoi rapporti con Marco, sebbene fossero tre anni che andavano a letto insieme.
E Marco era l’unico ragazzo col quale era andata a letto.
Si chiedevano di chi fosse la colpa.
Era di Marco o di Ilaria?
Su di loro questo pesava come un macigno.
Perché, pensavano, perché?
Le loro scopate erano sempre uguali; un po’ di preliminari, facevano l’amore, lui veniva e poi la faceva venire accarezzandole il clitoride.
La cosa però non li soddisfaceva per niente.
Lui si sentiva ferito nella propria virilità, lei sentiva che c’era qualcosa che non andava in loro.
“Laura, dove, cazzo, sei? ” pensò.
Laura aveva lungi capelli biondi, lisci, un corpo slanciato, un paio di gambe e un seno non grande ma lo stesso carino.
Ilaria aveva guardato tante volte il suo corpo.
Era veramente bella, pensò.
Si chiese come mai Laura non aveva mai avuto un ragazzo.
Così carina, a 19 anni… Ilaria aveva cercato più volte di affrontare l’argomento con lei, ma Laura aveva sempre schivato l’argomento.
Quando si masturbava nelle sue fantasie sessuali spesso era presente Laura; Ilaria si chiedeva come sarebbe stato andare con un’altra donna.
L’idea la eccitava ma cercava di scacciare questi pensieri.
Quando succedeva ripeteva tra se e se: ”
Sono etero, ho un bellissimo ragazzo e ho tanta voglia di andare a letto con lui.
Ma costantemente Laura tornava nella sua testa. Mentre pensava a queste cose suonò il campanello.
Andò ad aprire la porta.
“Ciao, scusa per il ritardo, ho perso l’autobus e ho dovuto aspettare quello dopo”
“Ciao, non fa niente, entra pure Laura. Come stai? Tutto bene? ”
“Certo, tutto OK! “.
Ilaria fece accomodare Laura in casa.
“Ti posso offrire qualcosa da bere? ” chiese Ilaria.
“Grazie, un bicchiere di latte andrà bene”.
Andarono in cucina.
Ilaria versò il latte nel bicchiere e lo porse a Laura.
Laura si portò il bicchiere verso le labbra carnose.
Aveva un rossetto rosso fuoco.
Maldestramente, Laura si rovesciò il latte sulla maglietta nera.
“Merda” disse.
“Dai, non fa niente, togliti la T – shirt che la metto di là ad asciugare”.
“Grazie”.
Togliendosi la maglietta, Laura mostrò un seno che, sebbene non fosse molto grande – portava la seconda – era comunque bello sodo.
La sua pelle era abbronzata sebbene fossero solo i primi di Giugno.
Il suo ventre non mostrava un filo di cellulite.
Qualunque maschio l’avrebbe desiderata.
“Ti ho mai detto che sei molto bella? ” chiese Ilaria.
“Dai, non sparare cazzate, lo so che non è vero”
“Non essere modesta, chiunque vorrebbe venire a letto con te. ”
“Davvero? ” chiese Laura, avvicinandosi ad Ilaria.
“Ma sì, stai tranquilla. ” Laura sembrava invece molta nervosa.
“C’è qualcosa che non va? “.
“No” disse Laura avvicinandosi ancora di più.
Il cuore le batteva all’impazzata.
Era da tanto che sperava di trovare il coraggio per prendere l’iniziativa.
“Ma cosa stai facendo? ”
“Shhh! ” rispose Laura e avvicinò lentamente le labbra tremanti alle sue.
Le diede delicatamente un bacio dolce sulle labbra.
“Io … tu … cosa stai facendo? ” Ilaria era combattuta.
Cercava di pensare a Marco, ai tre anni che aveva passato con lui, al sesso che faceva con lui che si sforzava di farsi piacere anche se non raggiungeva l’orgasmo.
E dall’altra parte vedeva Laura con quel corpo stupendo.
Adesso capiva perché non aveva un ragazzo.
Questa situazione le ricordava tanto le sue fantasie erotiche, quando, toccandosi gentilmente il clitoride, immaginava di fare 69 con Laura.
La eccitava l’idea di leccare la vagina di una donna, e allo stesso tempo amava essere leccata… Laura le diede un altro bacio facendola tornare alla realtà. Senza troppa convinzione, Ilaria disse:
“Dai, Laura, ma cosa fai, ti prego smetti, sto con Marco, non posso tradirlo”.
Il tono della sua voce la tradiva.
Ormai Laura si era lasciata andare e cominciò a baciarle il collo.
L’altra mano cominciò a spostarsi fino a trovare il suo seno.
Cominciò ad accarezzarlo.
“Che bel paio di tette! ” pensò Laura.
Ilaria scattò quando sentì una mano sul suo seno ma la cosa cominciava a piacerle.
E Laura lo aveva capito.
Con l’altra mano la abbracciò e cominciò a baciarla di nuovo sulle labbra.
Dopo due bacetti Laura cominciò ad aprire le labbra e provò ad infilarle dentro la lingua. Ilaria aprì la bocca.
Ad entrambe provocò una grande eccitazione sentire le loro lingue incontrarsi… Ilaria sentiva la sua schiena percorsa da brividi di eccitazione; non stava più pensando a Marco adesso, era tutta bagnata ed aveva una tremenda voglia di fare l’amore.
Le loro lingue stavano ancora duellando, si stavano scoprendo, stavano sentendo i rispettivi sapori”.
Poi Laura si staccò, le diede un altro bacio sulle labbra e la abbracciò con entrambe le braccia.
“ti desidero, era da tanto che aspettavo questo momento, non rovinare tutto quello che è successo adesso, anche tu lo vuoi lasciati andare e fai l’amore con me” sussurrò Laura e cominciò a passare la lingua dentro il suo orecchio, cosa che eccitava molto Ilaria.
Poi prese una mano e cominciò a scendere molto lentamente fino a quando non trovò i pantaloni.
Senza esitazione le infilò dentro una mano, scostò leggermente le mutande ormai fradice e cominciò ad accarezzarle il clitoride.
Un brivido percorse Ilaria.
“Ti prego, non ti fermare, anch’io ti voglio”.
Ilaria accarezzò la bella chioma bionda di Laura.
Poi, con l’aiuto dell’altra mano, le slacciò il reggiseno e disse:
“Dai spogliami, non riesco più ad aspettare, facciamo subito”.
Laura, con il sorriso sulle labbra le tolse la mano dal clitoride e le tolse la maglietta.
“Andiamo in camera” sussurrò Laura.
Abbracciate, andarono in camera. Ilaria slacciò con impazienza i pantaloni a Laura e si tolse il reggiseno.
Laura le si avvicinò e la baciò un’altra volta sulla bocca, poi, lentamente, cominciò a scendere leccandole il mento, la gola, il petto fino a quando non trovò il suo capezzolo destro, ormai indurito dall’eccitazione.
Cominciò a leccarglielo lentamente, ma ben presto le leccate aumentarono di intensità.
Poi, in un attimo si disinteressò del suo seno e cominciò a scendere ancora, passando sul suo ventre indugiando lievemente sull’ombelico per poi continuare a scendere.
Laura disse dolcemente di alzarsi. Ilaria obbedì.
Laura le tolse i pantaloni e mutande.
Rimase ferma per un attimo in contemplazione di quella cosa stupenda che era la sua figa.
Completamente rasata, mostrava un clitoride indurito. Laura disse:
“Guarda allo specchio lo spettacolo”. Ilari si volto e Laura inginocchiata su di lei che stava lentamente avvicinando la sua lingua all’organo genitale.
Tremava della voglia e vedere nello specchio questo spettacolo lesbo non faceva altro che aumentare la sua eccitazione.
Poi sentì, dopo tanti indugi, la lingua di Laura leccargliela.
Sentiva un fuoco dentro di sé, non voleva che finisse mai questo momento. Ilaria prese le mani e le pose sulla testa di Laura, accarezzandole i capelli.
“Mi stai facendo godere, Laura… non fermarti, fammi venire! ” Laura non obbedì e smise subito di leccarla.
Fregandosene delle sue proteste, la portò sul letto.
Si cominciarono a baciare con la lingua. Ilaria sentiva il sapore delle sue proprie secrezioni vaginali… era tremendamente eccitata anche se sentiva la sensazione dell’orgasmo abbandonarla lentamente.
Laura riprese a leccarla e, nuovamente, al momento dell’orgasmo, si fermò.
Così per quattro volte. Poi la lasciò venire…
Il suo corpo ebbe una decina di sussulti fortissimi; non credeva di riuscire a sopportare tanto piacere… questo fu l’appagamento delle fantasie erotiche di Ilaria.
Non aveva mai avuto un orgasmo così forte… e si sentiva bene a fare l’amore con una donna, era tutto così bello; cominciava a capire perché non riusciva ad avere orgasmi prima con Marco…
Nonostante fosse spossata,
Ilaria abbracciò Laura e le disse che voleva continuare a fare l’amore con lei per sempre, che mai aveva provato sensazioni simili, di quanto fosse felice. Poi le disse:
“Adesso voglio farti provare il piacere che tu hai fatto provare a me”.
Laura lasciò che Ilaria scendesse giù, lentamente, sul suo corpo, fino ad arrivare alle sue mutande, ormai inzuppate dalle secrezioni vaginali.
Si fermò un attimo a sentire l’odore e poi le tolse le mutande.
Senza ormai alcun indugio posò la sua bocca sulla sua figa e cominciò a baciarle il clitoride con le labbra.
Poi, dopo un paio di baci, cominciò ad aprire le labbra e appoggiò timidamente la lingua sul suo clitoride.
Sentì il sapore della sua figa in bocca, cosa che piacque molto.
Cominciò a leccarla, dapprima lentamente poi, senza più ormai inibizioni sempre più forte.
Sentiva l’eccitazione salire.
Ad un certo punto Laura si spostò e le propose di fare 69. Ilaria accettò.
Le due ragazze cominciarono a leccarsi.
I mugolii erano sempre più forti fino a quando Ilaria, che era sotto, non si ritrovò la faccia inondata dalle secrezioni vaginali di Laura.
Aveva la faccia bagnata.
Con una mano si pulì e si leccò la mano.
Laura la pregò di non smettere… adesso anche l’Ilaria stava per venire.
Un secondo orgasmo, quasi più forte del primo investì Laura nello stesso momento in cui anche Ilaria stava venendo.
Spossate, si abbracciarono e, completamente nude, si addormentarono l’una nelle braccia dell’altra, felici, promettendosi di non lasciarsi mai.
Nessuna di loro avrebbe mai dimenticato quella giornata. FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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