Avevo sempre sospettato che Giovanna, la mia vicina di casa, fosse molto interessata a me. Certo, pensavo che il suo interesse fosse solo dovuto a simpatia e non a mire particolari, come è poi accaduto.
La cosa, debbo confessare, è stata tutt’altro che spiacevole ed è servita a cementare il nostro rapporto… anche con altri interessi.
Naturalmente non sospettai nulla quando ricevetti il suo invito a prendere un aperitivo a casa sua. I suoi Daiquiri, il fenomenale cocktail cubano di rhum limone e zucchero, erano davvero splendidi… anche se alla lunga un po’ traditori.
Al quarto cocktail ero in uno stato di tale euforia che accettai di buon grado il suo assalto erotico fatto di voluttuose carezze ai miei seni sotto alla camicetta e di profonde palpate alle gambe.
Non so se per l’alcool o per l’ebbrezza della profonda lesbicata, fatto stà che in un attimo mi ritrovai avvolta in profondissime vampate di calore. La sua mano frugava come impazzita sotto i miei slippini fradici di piacere mentre al tocco delle sue calde labbra i miei capezzoli erano diventati duri come l’acciaio.
Poi, presi anch’io l’iniziativa. Con la lingua cominciai a vellicarle teneramente un orecchio, scatenando in lei un profondo turbamento erotico che la fece urlare di piacere. Sentii, poi, il suo caldo alito accarezzarmi la pelle seminuda fino a fermarsi sulla mia ficona calda che, ora, era allagata in un mare di piacere.
Con un brivido sentii la sua lingua dal tocco di seta passare sulla mia clitoride pulsante ed insinuarsi tra le pieghe della mia ficona. Stringendomi le tette presi a gemere a la incitai. Godemmo come due pazze infoiate…. FINE