Il clistere gay

Era un pomeriggio estivo verso le due quando chiamai Massimo e lui mi disse che potevo andare da lui perché era solo in casa. Io dopo 5 minuti ero alla porta del suo palazzo e suonai al campanello, lui da casa mi aprii la porta del palazzo e io salii fino all’ultimo piano dove vidi la porta della sua casa aperta entrai e chiusi la porta.
Dissi: Massimo dove sei?
Arrivo sono in bagno rispose lui uscendo dal bagno completamente nudo. Aveva appena fatto la doccia e con un asciugamano si asciugava i capelli.
Ciao disse Massimo guarda il mio cazzo fammelo diventare grande, io mi avvicinai a lui e con una mano gli sfiorai l’uccello poi gliela misi tra le gambe stringendogli le palle per poi salire e masturbarlo dolcemente.
Mi inchinai davanti a lui e comincia a pomparglielo prima piano ma sempre ad aumentare la velocità e il suo cazzo si ingrandii nella mia bocca fino a riempirla totalmente.
Dopo un po’ disse dai andiamo in salotto che voglio romperti il culo, mi prese per mano e mi accompagnò sul divano del salotto e disse: togliti i pantaloni e le mutande.
Io lo feci e lui mi fece appoggiare i ginocchi sul divano col culo proprio all’altezza del suo cazzone ormai grossissimo.
Si leccò un dito e lo appoggiò al mio culo fino a penetrarlo e col dito andava in su e in giù finche non me lo infilò tutto, poi tolse il dito e appoggiò la sua cappella rossa e turgida e con colpetti mi puntava sullo sfintere fino ad infilarci la punta.
Con le mani mi prese i fianchi e dette un colpo secco ed entrò dentro di me con metà del suo cazzo poi pian piano me lo infilò tutto nel culo, con le mani mi masturbava mentre mi inculava con colpi secchi e decisi ed io godevo come una troia e non potetti trattenermi dallo sborrare nel frattempo Massimo aveva messo la mano sopra la mia cappella così gliela schizzai tutta in mano, lui continuava sempre ad incularmi e strusciò la sua mano piena della mia sborra sulla mia bocca e mi riempì la faccia della mia sborra.
Dopo un po’ disse ora ti sborro nel culo tieni porco, in quel preciso istante mi sentii il suo liquido caldo dilagare nel mio culo, lui lo sfilò mi fece girare e me lo mise in bocca e glielo ciucciai finche non gli si abbassò del tutto.
Massimo si avviò verso il bagno e mi fece cenno di seguirlo, entrammo nel bagno e disse guarda avevo preparato il bagno indicando la vasca piena per metà di acqua entra tu dai.
Io entrai nella vasca e Massimo disse: mettiti a pecorina io lo feci e lui mi allargò le mele e disse hai il culo pieno di sborra e ti sta uscendo ancora, bisogna pulirlo.
Aprì un mobiletto e tirò fuori una peretta da clistere e disse questo è lo strumento giusto per pulirlo a fondo. Immerse la peretta nella vasca la riempì d’acqua e me la svuotò tutta nel culo e disse aspetta trattienila che ne mettiamo ancora, riempì di nuovo la peretta e anche quella me la svuotò nel culo.
Io non ce la facevo più e gli dissi Massimo non ce la faccio e nello stesso istante dal mio culo uscì tutta l’acqua.
Massimo disse bravo era abbastanza pulita ma una seconda passata dobbiamo dargliela per sicurezza.
Mi riempì nuovamente il culo ma stavolta con tre perette intere e disse prima di scaricarla alzati in piedi, io mi alzai e Massimo disse ora lasciala andare. Io lo feci e dal culo mi uscì l’acqua del clistere e mi colava per le gambe, Massimo disse:
Il tuo culo è lavato ora lo allarghiamo un po’ con qualche attrezzo che vado a prendere.
Si diresse verso la sua camera aprì l’armadio prese una valigetta e la portò in bagno e la aprì, dentro c’erano aggeggi di ogni genere e lui prese in mano uno dei tanti falli di lattice contenuti nella valigetta e disse: questo è 20 centimetri per primo dovrebbe andare su mettiti a pecorina. Io lo feci e lui con forza lo spinse dentro il mio culo.
Mi scopava il culo con forza con quel cazzo finto di 20 cm me lo girava dentro ad allargarmi il più possibile il buco e quando gli sembrò che il mio culo fosse aperto abbastanza prese dalla valigetta un altro ma stavolta più grosso e disse: questo è 25 cm e ora te lo caccio tutto in culo porco, e con un colpo secco me lo infilò io cacciai un urlo di dolore misto a piacere infatti mi ero eccitato e mi si era rizzato il cazzo.
Massimo se ne era accorto e mi disse: senti questo cazzo come ti scorre ti fa eccitare sei una troia prendimi il mio cazzo in bocca mentre ti scopo con questo randello.
Gli presi il cazzo in bocca e cominciai a pomparglielo a più non posso e godevo con il cazzo finto in culo, quello vero in bocca e con una mano mi masturbavo.
Sto per venire gli dissi io e lui rispose aspetta sborrami sul mio uccello, mi fece alzare mi prese in mano il cazzo e lo portò davanti al suo e mi masturbò fino a farmi schizzare tutto il mio sperma sul suo cazzo.
Forza disse: ora leccami tutta la tua sborra porco. Io gli ripulii tutto il pube con la lingua e ingoiai tutta la mia sborra quando Massimo disse: ora bevi anche la mia porco apri bocca, e con una mano mi prese la testa e con l’altra si masturbava infilando la cappella nella mia bocca aperta.
Sto per venire bevi anche tutta la mia sborra così sazi la tua sete maiale disse Massimo e nello stesso tempo mi riempì la gola della sua sborra calda e succosa, io la bevvi tutta e gli ripulii tutto il cazzo.
Mi feci la doccia e tornai a casa. FINE

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