Il ragazzo del room service

Il giovane cameriere del room service mi aveva portato in camera il bicchiere di gin che avevo chiesto. Nudo sotto le lenzuolo lo guardavo mentre poggiava il vassoio sul tavolo. Mi venne vicino per farmi firmare la ricevuta. Lo feci e gli allungai un biglietto come mancia. Nel farlo trattenni nell’altra mano un bigliettone dal valore assai più consistente e glielo sventolai sotto il naso con un sorriso.
Il ragazzo mi guardò interrogativamente. Con una pedata buttai giù il lenzuolo e gli mostrai il sesso in tensione.
Sorridendo anche lui si tolse velocemente i vestiti e rimase in mutande vicino al letto. Lo tirai a fianco a me e gli infilai la mano sotto gli slip.
Sussultò di piacere e lo masturbai con foga. Improvvisamente lo girai e, continuando a masturbarlo gli infilai la lingua nel sedere. Cominciò a mugolare come una cagnetta.
– Ah.. Ci sai fare tu…
– Anni di esperienza, dissi io cacciandogli la lingua più a fondo nel culo.
– Mmmm… mi fai venire così!
– E’ quello che sto provando a fare, gli risposi smanettandolo ancor più velocemente.
Mi schizzo’ nella mano un getto di liquido caldo. Lo raccolsi nel palmo e glielo portai davanti alla bocca.
– Leccalo, gli dissi. E lui lo fece come un gatto che beve il latte dalla sua ciotolina.
Il mio cazzo stava ormai esplodendo. Glielo piantai fra le natiche insalivate dalla mia leccata e diedi una bella spinta per affondarglielo nella carne.
– Ahh! Hai un cazzo grosso!, disse lui – E ti inculo fino in fondo…
– MM.. Mi piace, gridò mentre lo stantuffavo come un ossesso
– Lo so che ti piace… si vede… sei un po’ troia tu, eh?
– Ohh, inculami così… mi fa morire…
– Ahhh! Vengooo… , e con un grido gli sborrai fra le chiappe, riempiendogli la pancia di sperma caldo.
Tirai fuori l’uccello e lui, prima di andarsene me lo lecco’ per benino.
Un bigliettone speso bene.

FINE