La vicina di Okeus.

Abito da qualche mese da solo in un appartamento al piano terra, piccolo ma carino, e sopra di me una coppia di giovani, lui un po’ musone lei invece più simpatica e spigliata, ma soprattutto un gran fisico.

Un giorno uscendo in terrazzo vedo appesa allo stendino del piano superiore la sua biancheria intima, tutta una serie di perizoma e reggiseno di vario colore e forma, e uno di loro con il vento era caduto sul mio terrazzo, la cosa mi ha interessato e incuriosito. Il giorno dopo l’ho fermata prima che entrasse in casa e glielo ho consegnato, lei lo ha ricevuto con aria sorpresa e imbarazzata, anche perchè era un tanga bianco talmente piccolo che poco poteva coprire, e si è affrettata a dire che era di una sua amica della palestra che lo aveva dimenticato nella borsa, alla cosa con naturalezza ho risposto

“peccato è talmente bello che pensavo fosse tuo”, e me ne sono andato. La sera faceva caldo, luglio inoltrato, e ho deciso di stirare, vivo solo e devo fare tutto, mi sono messo in boxer e ho cominciato; dopo un po’ suonano alla porta, scosto la tenda e vedo lei, apro e tengo la porta semi chiusa, lei mi guarda

“ciao, mi caduta ancora della biancheria, posso entrare a prenderla? ” rispondo

“entra pure, ma chiudi gli occhi la casa è un disastro e io sono in mutande”, lei

“non ti preoccupare vedo tutti i giorni mio marito” ed entra e si dirige verso la terrazza sul retro. Indossa un gonnellino giallo chiaro a vita bassa da dove fuoriesce il bordo del tanga bianco, e sopra un top di cotone azzurrino molto morbido appoggiato sul seno che si vedeva libero da ogni impedimento.

La seguo, lei si china a raccoglierlo e in qui pochi istanti la gonna si alza e s’intravedono le cosce abbronzate e sode, la reazione del mio sesso è immediata, e lei girandosi di scatto la nota, ma con aria innocente dice:

“è strano veder un’uomo che stira, dicono che chi fa i lavori da donna in realtà sono un po’ gay, è vero? ” la domanda è provocatoria e sto al gioco

“guarda è tutto possibile rimani e giudica”. Lei si siede e mi dice se proprio non mi piacciono le donne oppure qualche cosa sento, io cercando di sfruttare la situazione mi mostro indeciso. Allora lei inizia la sua provocazione e non capisco se ci crede o se scherza, però mi piace, mi fa sedere nel divano mi si piazza davanti e si solleva la maglietta facendomi vedere le tette, i capezzoli sono duri come chiodi, segno che è eccitata, e mi guarda i boxer dove il mio sesso già in erezione punta in alto e dice

“ma nessuna reazione, proviamo altro”, si toglie il gonnellino il tanga è piccolissimo e da sopra fuori escono i peli, lei si sporge verso di me e con la mano mi massaggia sopra i boxer come a sentire la mia reazione ed esclama tra la mia incredulità

“ancora niente, vuoi veder che non ti piaccio proprio” e cosi dicendo si toglie lo slip e rimane con il suo sesso davanti al mio viso e la maglietta sopra le tette, mi solleva l’elastico e il mio cazzo fuoriesce in tutta la sua bellezza con al cappella rosso fuoco e dice

“proprio niente, non ti preoccupare dirò a mio marito che sei gay e che quindi si può fidare di te se mi aiuti in casa” detto questo con mia grande sorpresa si riveste e esce. Io resto allibito con l’uccello duro e una confusione in testa, così decido e mi faccio una sega, e mentre me lo sto menando di gusto lei rientra in casa, non avevo chiuso la porta a chiave, con una sua amica, si avvicina mi prende l’uccello in mano e dice

“lo vedi che è gay come ti dicevo? Vede una donna e non ha nessuna reazione, ora tu ti spogli e io provo a verificare perché forse è colpa mia” così dicendo comincia a farmi un pompino mentre la sua amica si spoglia e si avvicina, non credo ai mie occhi, ben due donne a disposizione, e mentre una lecca le palle e mi massaggia l’uccello, l’altra tolti i vestiti mi appoggia la sua bella patatina odorosa sul viso, così che comincio a leccarla. Poi si gira e la mia adorata vicina spinge il mio cazzo nelle figa bagnata dell’amica, e li comincio a pompare e andiamo avanti alcuni minuti, poi ne approfitto e mi faccio finire il pompino iniziato dalla vicina e gli vengo in bocca.

Le due si rivestono e promettono di avvisare i rispettivi mariti che io sono veramente un gay, e che verranno a trovarmi ancora per farsi dare dei consigli … FINE

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