Avevo bisogno di un massaggio per un un dolore al polpaccio che non passava, Una collega mi da un indirizzo. Sono bravi mi dice.
Chiamo, mi risponde una signorina gentile, mi chiede se desideravo un uomo o una donna, è uguale rispondo, ma posso arrivare solo per le 18:00. Va bene. Vado a casa, mi faccio una doccia, mi depilo le gambe, metto delle belle calze auto reggenti velate, mutandine di pizzo nero e canottiera in seta nera con fiori rosa.
Mi eccita indossare biancheria intima femminile, mi rilassa anche. Pantaloni e maglietta maschili. Ed esco, dopo il massaggio magari vado da qualche parte. Arrivo con un quarto d’ora in anticipo, suono, una signorina mi fa entrare e mi accompagna nella sala massaggi. Mi spoglio prendo un’altra doccia, mi asciugo e mi sdraio sul lettino a pancia in giù. Entra il massaggiatore.
Un bel ragazzo latino con un fisico da favola. Dopo i saluti, comincia a massaggiarmi con le mani oliate. Sale dai piedi, il polpaccio dolorante, le cosce, natiche e la schiena. Ha delle mani forti e mi piace come gioca con i miei muscoli. Indugia a lungo sulle mie sulle mie natiche.
Mi fa voltare sulla schiena, è tutto sotto controllo. Mi copre le parti intime con un asciugamano. Riparte dal basso, i piedi prima, poi le gambe, l’interno coscia, mi sfiora i testicoli, il mio cazzo si muove, divento rosso in volto. Piega l’asciugamano in due e lo sistema sul cazzo che s’è irrigidito.
Mi massaggia il ventre e il mio cazzo fa capolino. Penso di essere paonazzo, tengo gli occhi chiusi, ho le labbra secche. Passa al torace, braccia e ancora ventre. Adesso è proprio duro. Sento le sue mani a pochi centimetri dal mio sesso. Finisce il massaggio, mi toglie il piccolo asciugamano e mi copre tutto il corpo con uno grande.
Mi tampona per asciugarmi dall’olio. Posso riposare un po’, lui deve andare a chiudere il salone. Mi alzo dopo 10 minuti, non faccio la doccia, ho la pelle così liscia e profumata. Mi metto le calze, maglietta e mutande, mi sistemo, prendo i pantaloni, si apre la tenda ed entra lui.
Mi guarda a lungo, l’avevo pensato mi dice, c’è l’avevi troppo duro. Lascio cadere i pantaloni, si avvicina, mi bacia, lo bacio, mi infila la mano nelle mutandine e me lo accarezza. Gemo di piacere, mi porta sul lettino. Mi fa sdraiare sempre con la mano che gioca con il mio cazzo. Si sdraia su di me, gli tolgo la canottiera.
Ha una muscolatura perfetta. Ci spogliamo a vicenda, lui è sopra di me appoggia il suo pene sul mio. Che bella sensazione. Va su e giù, mi sa che se non smette vengo. Poi scende e me lo bacia a lungo, lo fermo e gli dico non farmi venire subito. Sorride mi bacia a lungo in bocca, la sua lingua si muove nella mia bocca e mi dà un turbinio di sensazioni.
Gli accarezzo la schiena, le natiche, mentre mi bacia. Sento il suo cazzo che preme sul mio buco, gli mordicchio il lobo dell’orecchio, alzo il mio sedere e lo invito ad entrare, ha un cazzo duro e lungo ma non troppo grosso.
Mi accarezza il buchetto delicatamente ed infila un dito dentro e lo fa girare, poi dopo qualche secondo di quella piacevole tortura, appoggia il suo glande ed entra con un colpo secco e mi penetra fin dove può arrivare, intreccio le mie gambe sulla sua schiena e mi faccio cavalcare, ha un ritmo dolce e potente nello stesso tempo.
Sto ansimando, sento che sto per avere un orgasmo prostatico. Gli chiedo di baciarmi e comincio a godere, ho più di un orgasmo, poi sento che manca poco alla sua esplosione. Viene dentro di me, sento lo sperma che mi innonda le mie pareti e poi a contatto del suo ventre caldo vengo anch’io gemendo di piacere.
Restiamo abbracciati sul lettino a lungo, baciandoci teneramente. Mi accorgo che il suo cazzo è di nuovo duro. Sorrido e gli sussurro, prendimi ancora fammi morire di piacere. Lo fa questa volta si muove lentamente ma a lungo, non avrei mai immaginato che fosse così bravo.
Mi provoca un piacere indescrivibile, mi viene voglia di gridare, mi trattengo, se ne accorge e dice: “Lasciati andare, siamo soli” e allora grido tutto il mio piacere, questa volta mi viene sul ventre, sento il suo sperma che cola dal mio corpo chiudo gli occhi lo stringo forte e mi addormento esausto.
Mi risveglio, sento del liquido caldo che mi bagna il corpo, è lui che mi lava con una spugna morbida, è tenero. Poi mi accompagna sotto la doccia, si prende cura di me, mi lava mi asciuga e mi riveste. Mi offre da bere, e mi chiede se ci vedremo ancora, gli prendo le mani e me le porto sulle labbra, le bacio, gli sorrido, abbasso gli occhi e gli chiedo: “Ma sei sempre così devastante? Sicuro che tornerò”.
Mi accompagna all’uscita, prima di aprire, mi da ancora un lungo bacio pieno di tenerezza.