Questa che vi racconto è una storia vera che mi è accaduta un paio di mesi fa.
Mi chiamo Laura ho 32 anni e vivo in provincia di Padova, ho sempre avuto una vita sessuale etero e questo sino a 4 mesi fa, da allora sono diventata bisex ma soprattutto sono un’amante del clistere.
Tutto è cominciato quando una mia amica di nome Gloria mi chiamò al telefono per chiedermi se potevo andare un po’ a casa sua a farle compagnia poiché Giorgio, il marito sarebbe dovuto partire in Alaska con la sua azienda per il controllo sull’ estrazione del petrolio, e ci sarebbe rimasto per circa 4 mesi.
Le risposi che non c’erano problemi in fondo io con il mio compagno eravamo in un momento di crisi e un po’ di stacco forse ci avrebbe aiutato a ritrovare gli stimoli giusti per rincominciare la nostra relazione.
Giorgio partì il lunedì mattina ed io arrivai a casa di Gloria la sera stessa, loro abitavano a Milano in un quartiere residenziale, Gloria non lavorava anche perché lo stipendio del marito era molto alto lui prendeva circa 8000 euro al mese e non c’era necessità che anche lei lavorasse.
Gloria mi disse che sarei potuta stare fino a che io no avessi trovato un impiego, sono diplomata in ragioneria e che forse l’azienda dove lavorava il marito avrebbe potuto assumermi se avessero vinto un grosso appalta a cui avevano partecipato.
Venne prendermi alla stazione centrale e poi caricati i bagagli nel taxi ci dirigemmo a casa sua.
Entrai poggiai tutto in camera e dissi
“scusa Gloria ma vorrei farmi una doccia in treno c’era un caldo opprimente e l’aria condizionata non funzionava”,
“prego il,bagno è da questa parte” mi indicò la strada,
“fai pure con comodo gli accappatoi sono dentro l’ armadio” mi disse, io le sorrisi ed entrai dentro. Il bagno fu ristoratrice la vasca era enorme e l’idromassaggio funzionava davvero bene dava un denso di piacere sentire le bolle che accarezzavano la pelle, senza rendermi conto mi stavo accarezzando tra le cosce, ebbi un attimo di esitazione quando sentii la voce di Gloria che mi chiamava per dirmi che la cena era pronta le risposi che stavo per uscire
“va bene ti aspetto in sala da pranzo la cena è pronta”, uscii dalla vasca e aprii l’ armadietto per prendere l’ accappatoio, ma esso non c’era e non c’erano neanche degli asciugamani, aprii un cassetto per cercarne qualcuno ma rimasi di sasso dentro di esso si trovavano una decina di perette per clistere alcune piccole ed altre più grandi, non riuscivo a capire a cosa diavolo cosa facessero tutte quelle perette in casa di Gloria.
“siediti la cena è pronta, ti prego prendi il vino dal frigorifero”
“ok, rosso o bianco?” li domandai
“bianco, con i crostacei si serve il vino bianco freddo e frizzante” disse.
Il vino era fresco i gamberi e le ostriche freschissime e io bevetti un bicchiere di in più, ma la compagnia e i discorsi della mia amica mi facevano trovare a mio agio.
“allora come và con il tuo Sergio?”, Sergio era il mio ragazzo all’epoca, io feci finta di non aver sentito ma Gloria capì la situazione e disse
“se non vuoi parlarne non c’è problema anzi scusa se ti ho fatto una domanda inopportuna”
“no nessuna domanda inopportuna” dissi, non so sarà stata la situazione o forse il vino ma sentivo che con la mia amica potavo confidarmi anzi dovevo e forse magari avrebbe potuto darmi dei consigli utili.
“Tu piuttosto bambini niente?”,
“no per il momento, sai con Giorgio sempre fuori al lavoro sarebbe un sacrificio stare sola”. Sono sempre stata curiosa e volevo sapere a cosa servissero tutte quelle perette che avevo visto prima nel bagno ma non sapevo come chiederlo,mi venne lei incontro dicendomi
“ti piace l’ idromassaggio?”, tentennai un pochino ma dissi
“splendido chissà le evoluzioni che fai con tuo marito!”
“si siamo due amanti che provano tutte le gioie del sesso senza tralasciare niente” non riuscii più a trattenermi e chiesi con voce rotta dall’ emozione
“a cosa servono tutte quelle perette che prima ho visto nell’ armadio?” mi rispose con naturalezza
“a me e a mio marito ci piace praticare la pratica del clistere, farli e riceverli”
“come fare e riceverli?” chiesi sempre più eccitata
“ma come non dirmi che non ti sei fatta mai
un clistere, sai a volte è più rilassante di un massaggio, vedi a volte Giorgio mi sodomizza ma prima se non sono andata di corpo mi faccio fare 2 o 3 clisteri per pulirmi per bene” rimasi senza parole non sapevo più cosa dire o cosa fare, ma ancora una volta Gloria mi anticipò e disse
“senti ti vedo tesa, forse avresti bisogno di un bel clistere per rilassarti un po’, vai su in camera mia e stenditi sul letto al resto ci penso io, arriverò tra un minuto” ero in trance non capivo assolutamente più nulla andai in camera e mi stesi sul letto,rimasi solo in mutande e reggiseno.
Gloria arrivò dopo 5 minuti poggiò tutto sul comodino, mi sciolse i capelli, mi accarezzo le spalle
“ora lascia fare a me, rilassati e vedrai che dopo ti sentirai molto meglio” mi sfilò le mutandine e prese a massaggiarmi le natiche molto lentamente poi dal vassoio che conteneva la peretta prese un piattino che conteneva qualcosa.
” è del burro,servirà per lubrificarti un po’ per non sentire alcun dolore” lo prese si unse il dito e mi apri le natiche
“hai un culetto perfetto” mi disse e dopo un po’ il suo dito scorreva in mezzo alla fessura che ancora era inviolata, non avevo mai preso il cazzo in culo, mi ero sempre rifiutata per paura del dolore ma con Gloria era diverso, sentii il suo dito indice che mi massaggiava il forellino poi d’un tratto lo spinse dentro e io mi sentii colare in mezzo alle gambe
“ora sei pronta mia cara” prese la peretta la immerse nel liquido che era contenuto nella pentola sul comodino e la riempii
“è un infuso di camomilla e erbe aromatiche che ti faranno stare bene” mi disse e con molta delicatezza mi infilò la cannula della peretta nel sedere poi mi disse
“sei pronta?” io risposi di si e Gloria premette la peretta, quando il liquido fuoriuscì provai la stessa sensazione della prima volta che feci l’amore, svuoto l’intero contenuto al mio interno e quando tirò fuori la cannula emisi un gemito di piacere non mi ero ancora resa conto ma ero diventata clisterofila
“trattienilo dentro 5 minuti e poi quando il liquido si raffredda dentro di tè
evacualo” feci come mi aveva detto e quando tornai in camera la trova già nuda a pancia in su
“ora tocca a me” disse e vidi sul comodino una peretta con una cannula enorme,
“stai scherzando, è troppo grande per infilartela in culo ti farai male” dissi ma Gloria mi rassicurò dicendomi che l’aveva presa altre volte, io la guarda poi mi disse
“vedi questa cannula è grande quanto il cazzo di Giorgio 22 cm di lunghezza e 4 di diametro, la uso quando lui è fuori per lavoro” notai che la punta era sagomata e sembrava una cappella,
“ora la riempio e voglio vedere se riesci a prenderla tutta” le dissi, riempii la peretta fino all’orlo e dopo averli lubrificato il buchetto vi infilai il dito medio Gloria emise un mugolio era la prima volta che veniva toccata da una donna
“sono pronta” mi disse e inarcò la schiena per favorire la penetrazione,poggiai la punta della cannula e restai così per alcuni secondi fino a che Gloria non mi implorò
“ti prego la voglio tutta dentro” non me lo feci ripetere due volte, spinsi con decisione ma molto lentamente per farle assaporare ogni centimetro della peretta, quando raggiunsi il culmine mi feci coraggio e chiesi
“vorrei incularti come un vero maschio”, non rispose neanche si mise alla pecorina e io cominciai ad andare avanti e indietro, fino a quando non premetti la peretta come se le fossi venuta dentro. Mi appoggiai a lei allora e le spinsi la pera con il mio bacino così con le mani libere potei titillarle il clitoride, Gloria ebbe un orgasmo accompagnato da un grido tremendo, mi chiese di farla evacuare e che dopo sarebbe toccato a me.Mi toccai in mezzo alle gambe, mi resi conto di colare come una fontanella, dopo10 minuti Gloria
Ritornò con un’altra peretta e un contenitore che fumava
“ti farò provare una cosa che non dimenticherai, girati e preparati” ero talmente eccitata che le chiesi di infilarmi in culo la pera
Che aveva preso lei prima,
“quando sarà il momento” mi rispose, io mi girai e Gloria questa volta
Non mi spalmò il burro ma mi lecco il buchetto, poi riempi la peretta sentii la cannula che era più grossa di quella precedente e faceva un po’ di fatica ad entrare,quindi come avevo fatto io una volta che fu tutta dentro di me cominciò ad andare avanti e indietro fino a quando dissi
“sborrami dentro” Gloria schiacciò la peretta e da essa usci una crema densa e calda che mi riempì l’ intestino sembrava davvero sborra, pio si mise sotto di me e mi lecco la fica che era un lago in calore, venni nel momento in cui mi tolse la cannula e notai che Gloria mi aveva riempito di miele caldo che incominciò a leccare man mano che usciva dal mio culo,
“ti prego dammene anche a me” dopo mi rispose, poi mentre ero ancora a pancia in giù mi infilò una peretta per togliere il miele rimasto dentro,
“ora se vuoi puoi farlo tu con qualsiasi cosa ti piaccia leccare” le feci un clistere con dell’acqua calda per pulirla bene poi si rimise a pancia in su
“in cucina troverai tutto quello che vuoi”, andai e presi un barattolo che faceva al mio caso lo misi a scaldare e quando fu pronto tornai in camera da letto riempii la peretta e dissi
“questo va leccato molto caldo”
“non voglio sapere cosa c’è dentro mettilo in culo e basta fammi godere un altra volta le spalmai il buchetto di burro e poi introdussi la pera quindi schiacciai e il liquido caldo entrò dentro di Gloria che emise un gemito di piacere mi coricai sotto di lei e tolsi la peretta quindi fuoriuscì il liquido leccai con voluttà e la ripulii, avevo riempito Gloria con della panna da cucina che le era uscita dal culo come se fosse stata sborra, poi come mi aveva fatto in precedenza le iniettai dell’acqua calda per ripulirla.
Andammo avanti così per 3 settimane facendoci clisteri a vicenda riempiendoci il culo a vicenda Con le sostanze più strane, fino a al giorno in cui Gloria mi disse
“oggi ti farò provare un liquido che non hai ancora provato”, mi venne un fremito al basso ventre anche perché sapevo che avrei provato un nuovo piacere, mi misi a pancia in giù nel letto e attesi con impazienza l’arrivo della mia amante. Tornò dopo alcuni minuti con la peretta già pronta in modo che non potessi vedere cosa c’era dentro mi spalmò il buchetto di vaselina e mi infilò la cannula quindi la schiacciò con una delicatezza che fino allora non aveva avuto, mi sentii invadere dentro da un liquido bollente e notai che non era cremoso non capivo cosa mi avesse messo dentro ma dopo 2 minuti mi sentii la testa girare sembravo ubriaca poi la porcina mi disse
“ho riscaldato del cognac!!” ero ubriaca senza aver bevuto un solo goccio, fino a che Gloria mi fece evacuare il tutto per non farmi addormentare mi riempi nuovamente ma questa volta era acqua calda per lavare l’effetto dell’ alcol quindi prese la peretta con la cannula grossa e disse
“ora tocca a me” non dissi nulla ma presi il tubetto di vaselina e mi lubrificai il buco del culo da sola
“mettimelo dentro, voglio vedere se riesco a prenderlo come fai tu” lei rimase a bocca aperta e rispose
“ma non l’hai mai preso ti potresti rompere” non ti preoccupare dissi
“se dovessi chiederti di smettere ti prego non farlo lo voglio dentro a tutti i costi!!” quindi mi girai in posizione e Gloria per farmi abituare mi infilò un dito, poi prese un fallo di gomma un po’ più grosso e incominciò l’inculata molto lentamente era di diametro di circa la metà del super-cazzo me lo infilò molto lentamente ed il mio buco cominciò ad abituarsi andò avanti e indietro per alcuni minuti alternando il movimento con delle rotazioni del fallo per aprirmi il più possibile poi mi passò due dita tra le labbra gonfie e mi disse adesso viene il bello, svitò la cannula dalla peretta e la montò su un supporto con delle cinghie poi attaccò alla base della cannula un tubicino trasparente collegato ad un peretta molto piccola con dentro un liquido che non voleva che io sapessi di cosa si trattasse, si mise dietro di me e mi allargò le chiappe con le mani poi appoggiò la punta della cannula sul buco del culo e spinse, il primo colpo lo rifiutai stringendo il buco ma lei disse
“mi hai pregato di non fermarmi per nessun motivo e io non mi fermerò fino a che non ti avrò sfondato il culo” spinse di nuovo,questa volta il buco si aprì e la punta della cannula entrò,Gloria si fermò per un attimo poi prese a spingere avanti e indietro, ogni volta che andava avanti tornava indietro della metà fino a che non provai un po’ di dolore, con la punta della cannula mi stava toccando il fondo degli intestini le dissi di fare piano perché mi stava facendo male, mi abbassò il bacino per favorire la penetrazione e rincominciò il vai e vieni fino a quando sentii le cinghie che tenevano il fallo toccarmi le chiappe, si fermò ed esclamò
“tesoro sei stata bravissima, l’hai preso tutto la prima volta”, incominciò a muoversi dentro di me avanti e indietro con un ritmo sempre più frenetico ogni volta che tornava indietro lo faceva sino alla punta e poi di colpo avanzava fino alla base, si fermò un attimo per lubrificarmi il buchetto e riprese a pompare, mi sentivo il culo in fiamme ma stavo per godere un orgasmo anale mai provato prima Gloria se ne accorse,accelerò il ritmo e quando strinsi il culo per la goduria schiacciò la peretta, nel momento in cui stavo godendo mi sentii riempire da un liquido caldo e cremoso, mi abbassai sul letto con Gloria che si coricò su di me come fosse stato un uomo mi accarezzò i fianchi e i glutei quindi tolse la cannula molto lentamente, mi sentivo vuota come se mi avessero tolto in pezzo di me stessa poi mi alzai e le chiesi cosa mi avesse sborrato dentro questa volta
“è latte di cocco con del miele, ha un gusto che assomiglia alla sborra vera” le dissi che non ci credevo e lei mi porse la peretta tolse il tubicino che vi era attaccato e me lo fece assaggiare, era proprio vero assomigliava davvero allo sperma, ci abbracciamo e dormimmo per tutta la notte.
Quando poi dopo alcuni giorni telefonò il marito, per dirle che sarebbe tornato a giorni io capii che sarei dovuta partire e lasciare la mia amante, ma Gloria disse
“stai tranquilla che appena Gianni dovrà ripartire saremmo nuovamente complici e ti farò provare nuove emozioni”.
FINE