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Prima volta a Venezia

Certo che sono già stata con una donna, la prima volta è successo x caso, avevo 18 anni ero in gita con la scuola a Venezia, un tempo infame scuro e piovoso, dopo aver passato tutto il giorno in giro per chiese e musei ci ritrovammo tutti nella tanto agoniata pensione. La prof. iniziò ad assegnare le stanze, ed io mi ritrovai a dividere la camera con una mia vecchia compagna dell’ultimo anno di liceo. Non avevo mai lontanamente immaginato che lei avesse delle tendenze di quel tipo. Io al contrario sentivo da tempo di avere delle attrazioni verso il sesso femminile, intendiamoci, le mie erano solo fantasie e non avevo mai avuto l’opportunità di fare o ricevere avance. Forse per mancanza di coraggio o meglio ancora nessuna delle mie conoscenze aveva mai dato adito a cose del genere. Quella sera ci ritrovammo stanche per l’intensa giornata passata. Prima di andare a cena ci rilassammo, poi, a turno facemmo la doccia. La mia compagna la fece per prima, io seduta in poltrona mi deliziai nel vederla prima spogliarsi e poi fare la doccia, me la guardavo con occhi diversi, forse lei deve essersi accorta e anche lei mi guardava con certi sorrisi maliziosi ma senza dir niente. Dopo cena alcuni dei compagni decisero di andare a finire la serata in una specie di pub, noi al contrario decidemmo di andare a dormire. Giunti nella stanza ci sistemammo per passare la notte.

Ognuna nel proprio letto. Iniziammo a parlare e fare qualche pettegolezzo sulla Prof. e su qualche compagna un po’ gallina, lei accese una sigaretta e ne offrì una anche a me. Vedevo il suo viso illuminarsi ad ogni boccata. Ad un tratto un lampo illuminò la stanza e di li a poco un enorme boato mi fece saltare sul letto. Di li a poco si scatenò un enorme temporale. Ad un tratto, tra un bagliore e l’altro, vidi lei che si alzò, andò verso la finestra, poi, anziché tornare nel suo letto, mi venne vicino chiedendomi se poteva infilarsi nel mio poichè aveva paura dei tuoni. Io acconsentii e provai piacere nel sentire quel contatto, sentivo il calore del suo corpo trasparire dalla camicia da notte. Io non sapevo ne cosa dire ne cosa fare, lasciai a lei la prima mossa. Senza dire nulla mi prese la mano e me la strinse, poi, la portò sul suo ventre e restammo così per diversi minuti. Io non sapevo cosa fare, non volevo espormi più di tanto, mille pensieri assalivano la mia mente, e poi non sapevo nemmeno da dove cominciare, insomma la paura di essere presa x matta era tanta. Ad un tratto, quando ormai pensavo che non accadesse più nulla sentii un secondo contatto, mentre lei si girava su un fianco verso di me, i nostri piedi si sfiorarono.

Provai una bella sensazione, i brividi mi percorsero tutta la schiena, poi, ancora nulla. Sentivo il suo alito sul mio viso, il suo ginocchio sulla mia coscia, poi, sentii la sua voce dire: Fede stai dormendo? Io risposi di no, fu in quell’istante che sentii la sua mano posarsi sul mio fianco e lentamente iniziò a salire su verso il mio seno. Io ero senza parole e non dissi nulla. Mi accarezzava i capezzoli ormai turgidi con una delicatezza incommensurabile, poi, mi sussurrò all’orecchio se questa cosa mi stesse infastidendo o meno, le risposi di no, anzi mi piaceva e la pregai di continuare. Sentii le sue labbra posarsi sul mio collo in un tenero bacio. Poi mi venne istintivo togliermi il pigiama, lei fece la stessa cosa. Ci ritrovammo abbracciate, io a dire il vero un po’ impacciata non sapevo cosa fare, lei mi disse di rilassarmi poichè avrebbe pensato a tutto. Iniziò a baciare e succhiare i miei capezzoli, le sue dita esperte iniziarono a solleticare il mio ombelico, poi, lentamente iniziò a scivolare lungo le mie cosce e mi invitò ad aprirle. Iniziò ad esplorarmi con dita sapienti, divaricò le mie grandi labbra ed iniziò ad accarezzarle dolcemente, poi cominciò a toccarmi sul buchino e mi penetrò con un dito.

Era bellissimo! Col dito mi scopava e contemporaneamente con il pollice mi titillava il clito. Godevo, provavo sensazioni bellissime una dopo l’altra. Ad un tratto con una mossa repentina fece volare le coperte e si tuffò con la faccia in mezzo alle mie cosce iniziando a leccarmi con una dolcezza indicibile. La sua lingua si insinuava nel mio intimo più recondito, a tratti, entrava nel mio buchino per leccarne i succhi. Ad un tratto fui colpita come da centomila saette, una tremenda scossa fece vibrare il mio corpo dalla cima dei capelli ai mignoli dei piedi. Raggiunsi un interminabile orgasmo. Lei si alzò, e mettendosi a cavalcioni su di me mi dette un bacio sulla bocca, sentii il mio stesso odore e sapore sulle mie labbra. Poi, poggiandosi sulle ginocchia, si mise a cavallo sulla mia bocca, mi venne istintivo iniziare a leccare e succhiare. La mia poca esperienza mi fece sentire in difficoltà per i primi secondi, poi, l’istinto ebbe la meglio e fu li che feci la mia prima e vera leccata di Fica. Mi piaceva molto quell’odore di selvaggio e quel sapore intenso ed asprigno al punto che non ne posso più fare a meno. FINE

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