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Sara fa visita di cortesia alla sposina Betty

Elisabetta, trentenne, bionda, scopatrice perfetta: si era sposata. Sara fu una delle prime ad essere invitata a vedere la sua nuova casa.
Elisabetta, detta Betty, in tutta la sua bellezza le aprì la porta, ovviamente nuda; da brava castellana fece le onori di casa aiutando Sara a liberarsi dei sui vestiti.
Aveva fatto allestire una piccola stanza in ingresso per il disimpegno degli ospiti; una fila di armadi a muro finemente lavorati servivano a riporre i vestiti degli amici e amiche di Betty e Lucio.
Lucio, il marito non c’era ancora e le due ragazze cominciarono un tour della casa.
Sara grande amica di Betty l’aveva conosciuta al pensionato studentesco ed avevano diviso la stanza per un anno diventando buone amiche.
Al contrario di Sara, Betty aveva deciso di sposarsi perché le piaceva l’idea di condividere con un uomo i piaceri di una vita sentimentale monogama accompagnata e bagnata da una vita sessuale fitta di impegni con amici comuni.
Aveva fatto un matrimonio fastoso che era durato tre giorni durante i quali aveva fatto sesso con tutte le invitate e tutti gli invitati soddisfacendoli uno ad uno.
Sei coppie e sette single che si alternavano a darle piacere e a prendere piacere da lei.
Ovviamente Sara, Francesca e Veronica, irriducibili single, erano state invitate come damigelle d’onore.
Le fece visitare per prima la camera da letto e le mostrò orgogliosa gli specchi mobili e le telecamere nascoste che lei usava per rivedersi compiaciuta.
Il mobile basso in fondo alla parete presentava una macchia nel piano di legno immacolato che Betty mostrò subito orgogliosa.
< questo è stato dopo il ricevimento quando siamo entrati in casa > l’orgoglio si palesava magnifico in quella faccia luminosa
< mi ha presa di peso e messa di schiena con le gambe penzoloni ed ha cominciato a statuffare prima in vagina poi nel culo.
L’ha tirato fuori due o tre volte finche non è venuto nel culo >
Sara cercava di immaginare la situazione e le riusciva anche bene perché la sua vagina si stava lentamente risvegliando.
< dopo mi ha offerto il suo membro tra le mia labbra e il succoso nettare usciva copioso dal mio intestino inondato e si raccoglieva sul piano di legno.
Appena mi tolsi la sete bevendo e raccogliendo il suo nettare sono scesa per mettermi alla pecorina e ho lasciato il nettare macchiare il piano >
Sara non era cosi insensibile alla romanticherie e lasciare quella macchia, di cosi nobile origini, la intristì e allo stesso tempo sentì una vampata interiore che la scosse tutta.
Intanto Betty era passata nel bagno padronale finemente arredato e mostrò con un sorriso a trentadue denti l’intricata selva di maniglie e appoggi installati sulla vasca ad idro massaggio.
<Queste maniglie ci servono quando Lucio mi penetra in vasca per evitare di scivolare ci aggrappiamo; le stantuffate sono più veloci e potenti perché Lucio usa anche le braccia per avvicinarsi a me con più ritmo >
Sara era sempre e costantemente più eccitata e sentiva batterle ritmicamente i due ciondoli in corrispondenza della vagina e del taglio del sedere; pendevano da un leggero filo di perle che le cingeva la vita.
< Belli questi ciondoli > disse prendendole in mano uno sfiorandole la vellutata pelle della sua vagina.
Passarono in cucina e anche qui la Betty raccontò come l’aveva inaugurata.
< Ero riversa sul tavolo perché stavo leggendo una ricetta ed erano le quattro del pomeriggio e Lucio doveva essere in ufficio e non avendo sentito la porta aprirsi ero ignara di tutto.
Ad un certo punto sentii una lingua che mi eccitava il buchino dietro..
Spaventata mi voltai non sapendo chi fosse.
Lucio sa che il sesso orale su vagina e culo lo preferisco da una donna e lui mi aveva sempre rispettata.
Allora mi volto e trovo il volto di una ragazza bionda, giovane non più di vent’anni, che mi guarda con aria sognante.
Dietro di lei Lucio con una verga tesa e lunga. – una mia collega, disse, ho voluto farti un regalo perché so che da un po’ di tempo che ti manca la figa- > Betty con aria sognante continuò a ricordare
< Si. Mi mancava e mi manca tuttora una figa da leccare giornalmente.
Quando abitavo con Linda si dormiva insieme e ci si masturbava insieme.
Ma soprattutto quando lo faccio con Lucio ed ho la figa o il culo pieno di sborra non c’è nessuna che la raccoglie e mi Sara non sapeva cosa rispondere a quello sfogo e fu una fortuna che la sua amica la tolse dall’imbarazzo continuando il racconto.
< Presi la ragazza e la misi sul tavolo le saltai sopra e cominciai a leccarle quella gustosa figa che poche ore prima aveva ricevuto la verga di Lucio.
Un 69 lungo e succoso dove io passavo la mia lingua su quella fantastica figa rasata, pulita e luminosa.
<Quando, io e Lucio, alludiamo al risotto alla balinese accenniamo alla pagina del manuale di cucina sopra cui stato il magnifico culetto di Rosaria>
Sara inevitabilmente faceva cadere sempre l’occhio sul sesso di Betty e aveva l’impressione che fosse sempre più luccicante.
Dopo averle fatto fare il giro completo della casa si soffermano in sala dove Betty le mostrò il divano nuovo.
Le due donne si sedettero ai due lati del divano con le gambe leggermente aperte e invitanti mostrando la grandi labbra semichiuse, ed erano in attesa di Lucio.
Ad un tratto Betty non resistette e prese delicatamente la testa di Sara e la accompagnò in mezzo alle sue gambe, lei non vedeva l’ora:
Sara iniziò a succhiare subito la sua bianca vagina forte, forte mentre Elisabetta urlava dal piacere.
Sara le infilava la lingua dentro cominciando a spingere.
Elisabetta ad un certo punto reclamò la figa di Sara facendola girare per avere la sua vagina sulla sua faccia e infilandole prima un dito dentro poi tutta la lingua.
Alle ragazze non bastava più e incominciano a leccarsi l’inguine, il clitoride;
Ora tutte e due si leccavano e si succhiavano la figa velocemente, erano sudate e scatenate, non riuscivano a smettere.
All’improvviso la vagina di Sara era bollente, e con i denti Betty le afferrava il clitoride: finalmente Betty senti un liquido caldo nella gola e Sara che le gridava di non smettere!
Sara prendeva il fallo di gomma che Betty le aveva dato e lo infilò dentro il culo di Elisabetta: lei non resiste ai colpi e venne alla grande bagnando il cuscino del divano.
Lei abbassò la testa di nuovo tra le sue cosce e leccò tutto il liquido rimasto nella sua figa.
< mi dispiace di averti bagnato il cuscino nuovo > si scusò Sara
< a me dispiace non averla leccata tutta quella delizia > rispose Betty.
Aspettarono Lucio guardando il filmino girato durante il ricevimento di matrimonio dopo il pranzo quando furono dichiarati aperti i giochi erotici.
Quando Lucio arrivò le trovò avvinghiate mentre parlavano di membri eretti, penetrazioni e gocce di linfa vaginale.
< Sapete cosa mi è successo > disse annunciandosi
Salutò le due donne con un bacio in bocca alla moglie e un dito in vagina che si aprì calda e vogliosa; e poi mise entrambe le mani su Sara una davanti ad accarezzare il clito ed una dietro entrandole nel bruno varco.
< ti trovo in forma le disse Sara >
< Si , ed ho da raccontarvi una cosa che mi è successa oggi. Mettetevi le mani sulle vostre vagine e ascoltate quanto ho da dirvi.
Il responsabile di Rosaria, Marina Conte, mi chiamò per risolverle un problema; al telefono non disse altro e mi recai nel suo ufficio.
Lungo la strada incontrai Rosaria e mi aggiornò su tutto
– Crede di essere lesbica perché le ho fatto provare la mia vagina ed ora pensa di non essere più all’altezza con gli uomini – mi disse contrita dalla poca elasticità mentale di Marina.
Rassicurai Rosaria e le consigliai di rimanere in zona se nel caso ci fosse voluta la sua presenza ed in particolare della sua vagina.
Marina venne ad aprirmi la porta, in camicetta, e sotto si non vedevano ne le mutande ne il reggiseno la sua vagina bianca e soffice troneggiava nel centro.
Andammo nel centro dell’ufficio e lei si inginocchiò pronta ad eseguire le mie mosse.
Per prima cosa cominciò col spararmi una sega, a cui seguì, al momento opportuno, un bel pompino fatto bene; curai soprattutto l’ingoio che doveva essere fluido come bere ad una fontana.
Intanto io le facevo qualche accenno di ditalino.
Si sa che i ditalini le ragazze li preferiscono più dalle loro amiche ma occorreva tenerle viva quella vagina che stava rispondendo benissimo ai miei stimoli.
Poi la girai, e finalmente la misi a pecorina posizione che la fece sentire più donna, e la penetrai analmente; le piaceva, ed io naturalmente le sborrai nel culo.
La sborra era tanta e lei la sentiva salire nei suoi intestini; e fu il suo momento di ripresa perché cominciò a godere furibonda.
Partii, e la penetrai nella vagina a lungo e mentre stavo per venire la dissetai.
Lei dopo aver assaporato il mio sperma mi salutò cordialmente chidendomi di fare entrare Rosaria perché ora sapeva di essere una donna completa: amava gli uomini e ci faceva del sesso sfrenato che condiva ben volentieri con una valida vita sessuale femminile.

Al termine del racconto le due donne erano già bagnate e la stoffa del divano portava due macchie che emanavano un afrore di sesso.
Ascoltate invece cosa sogno io da qualche tempo disse Sara
< Sogno di trovarmi in piscina e dopo aver fatto quattro vasche sento il desiderio di farmi una doccia per togliermi il cloro di dosso.
Entro nello spogliatoio vuoto, mi tolgo il costume, per entrare nel cubicolo doccia.
Mi lavo e appena esco dal cubicolo vedo il locale pieno di ragazzi e ragazze i quali si masturbano e mi masturbano.
Alcuni li conosco sono facce che ho già visto da qualche parte; non so dove e mi guardano vogliosi.
Gli uomini si tirano delle gran seghe e le ragazze me la offrono bagnata e profumata. I primi si avvicinano e mi sborrano addosso, alcuni mi offrono il pene in bocca, le ragazze fanno a spintoni per leccarmi la figa.
Allora mi metto alla pecorina sopra la prima ragazza disponibile e soddisfo tutti facendomi penetrare figa e culo senza soluzione di continuità e il mio morale è alle stelle.
Poi come tutto era iniziato finisce; il bagno si svuota ed io rimango sola come un verme e disperata; mi sveglio di soprassalto bagnata e eccitata >

A quel punto Lucio la mise alla pecorina sopra la moglie e le regalò una penetrazione anale favolosa che durò abbastanza da lasciarla senza fiato.
Sara venne a fiotti copiosi sulla bocca di Betty che non si ricordava di un sessantanove cosi bagnato.
Ad ogni coito Sara urlava di piacere e mugolava rituffandosi subito nella vagina di Betty contenta ed eccitata.
Quando Lucio le scaricò una bordata di sborra nell’intestino Sara si rovesciò di schiena e si fece asciugare dall’amica che bevve tutto il nettare del marito che fuoriusciva dall’ano di Sara.
Andarono quindi a cena parlando del più e del meno.

FINE

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