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Scommessa di calcio

Era l’anno del Milan, anche stavolta la mia squadra si era classificata prima a coppa Italia,
ed ora andra in finale a “Champios League” coppa dei campioni allo stadio di Manchester in inghilterra. Putroppo per me by by Manchester, le finanze non mi permettono bha!? Non fa niente lo vedrò in televisione.
Finalmente quel mercoledi sera arrivò presto ero uscito dal lavoro e andai a casa a mangiare qualcosa e cambiarmi per andare incontro ai miei amici Milanisti nel bar. Corsi con il fiato sospeso, ma davanti a me si para Paolo bloccandomi.
“Ehi!! Gionata, dove corri?”
“Bhe!!, scusa Paolo devo andare al bar dello sport”.
“Ahaa!, in quel covo di Milanisti?”
“Stronzo!!, lo sai che sono Milanista?”
“Dai scherzavo!! Tanto c’é tempo, dai ti offro un goccetto”.
“Va bhe!, un goccetto non si rifiuta mai?” Entrai con lui nel bar e logico un bar Juventino.
“Ehi!!!, Paolo che ti sei portato un Milanista?”
“Ma dai ragazzi e un mio amico, poi se ne va via a vedere il suo Milan a perdere?” A quella battuta, si misero tutti a ridere.
“Bhe!!, vedrai che la Juventus al tuo Milan gli farà un mazzo tanto?”
“Sei sempre il solito Paolo l’hai detto anche l’altra volta, ma in tanto il mazzo il Milan la fatta alla tua Juve!?”
“Bhe!!, era una coincidenza sfortunata?”
“Coincidenza un pezzo di cazzo, intanto ai perso la scommessa e trecento carte sono passate a me!”
“Che fai stronzo, apri la ferita?”
“Noo!!!”
“Allora brutto stronzo, facciamo un’altra scommessa!!”
“No?, mi dispiace non o soldi, eppoi li ho investiti su un affare!”, tracannai il bicchierino di whisky e mi apprestai per uscire.
Ma dopo Paolo mi blocca fuori dal locale, dicendo:
“Che cazzo dici?, anche una scommessa senza soldi ma facciamola!!”
“Guarda che non ho niente di prezioso?”
“Niente e che dici del tuo bel culetto!!”
“Il culo?? Tu sei matto o frocio!!!!”
“Ehi!!, tesoro vacci piano con le offese, se sono frocio sono cazzi mia non tua?”
“Ah si, bello a sapersi delle tue tendenze?, ma niente da fare!”
“Neanche se la posta c’è la mia moto, che ti piace tanto stronzo?”
“Bhe???, la cosa cambia. Lo sai che ci sbavo sopra, ma il mio culo ci tengo!!!”
“Ma se sei sicuro che il tuo Milan vince, non ai da preoccuparti del tuo culo?!” La cosa era allettante, la sua moto ci tenevo molto.
“Ok frocio, accetto la tua scommessa!!”
“D’accordo, le regole le conosci se vince il tuo Milan la moto e tua, se vince la Juve sei mio!” Poi scuote la testa soddisfatto e rientra al bar. Cosi accettai la scommessa, se il Milan perdeva con la sua Juve dovevo aspettarlo fuori al suo bar, e se vinceva trovavo la sua moto al mio bar. Ma quella maledetta sera il mio Milan perse a Manchester per 3 a 2, e li fini il Champios League. E dove io persi la mia verginità.
La sera stessa Paolo mi fece entrare in una stanza dietro al bar, era una piccola stanza da ripostiglio.
“Dimmi che cosa provi a fatti rompere il culo per la tua squadra!!! Spiegamelo?”, faccio dei passi avanti al centro della stanza borbottando.
“Bhe??, semplice ho perso!!!”, disse con flemma e durezza. E voltandomi di schiena bisbigliando.
“Pena Capitale!”
“Cosa hai detto?”
“Niente!!!, e niente baci!”
“Certo va da sé?”
“Ti do soltanto il culo e niente altro?”, dissi senza voltarmi.
“Certo non ti chiedo altro!!!”, e poi voltandomi lo fisso sui occhi tacendo.
“Sei pronto!!”, dice Paolo con durezza e fa due passi verso di me. Entrambi ci guardiamo, e lui aveva già il davanti sbottonato tirato giù, così potevo vedere un pezzo delle sue mutande, e quello che c’era ficcato dentro. Un cazzo, sembrava grosso, e non era ancora del tutto duro e si massaggiava li davanti a me con spudoratezza.
In quel luogo mi trovavo a disagio mi sbottono il davanti per calare i pantaloni.
“Bravo!?, ora mettiti sul tavolo!!”
“Vacci piano, d’accordo!! Perché credo che sia una cosa che fa male?”
“Quante storie, non sarà la prima volta che te lo fai mettere nel culo!”, a quella risposta mi
altero, faccio un passo verso di lui con pugni chiusi.
“E la prima volta invece, se te lo dico mi devi credere! E non farti venire strane fantasie!” Paolo era tranquillo, viene verso di me e mise a due centimetri il suo naso al mio dicendomi:
“Senti non dire cazzate non a me, per chi mi prendi, di per un idiota? Lo sapevi che volevo il tuo culo, e dillo che ti piace il mio cazzo sennò non accettavi. Adesso basta così? Ricorda che ai accettato la scommessa, io non ti ho imposto con la forza! Mettiti giù!!!”
“Non ne vero io volevo la tua moto!”
“Ma dai?”, disse con molto disprezzo. Ma io, mi sentivo offeso. Ma lasciai cadere la cosa e mi apprestai di andare
sul tavolo posizionandomi sopra, calando le braghe giù a terra lasciando le mutande fino alle ginocchia.
“Dai muoviti che facciamo presto!?”, disse lui eccitato. Ero appoggiato con le mani sul tavolo tenendo allargate le gambe, e stirando verso il basso lasciando in vista le chiappe del culo, aspettando di essere inculato. Lui si piazza dietro alle mie gambe, si ferma e con le mani sfila del tutto le mutande, piegandosi in avanti si aggrappa ai miei fianchi e preme la sua nerchia contro il mio culo. Mi volto e vedo che alza la testa e inarca la schiena per affondare il suo cazzo nel mio culo.
“Cosi mi piaci! E da tanto che desideravo questo momento???”, e poi si accascia sulla mia schiena.
Mi penetra dentro completamente e profondamente fino alle palle, con gli occhi chiusi respiravo affannosamente e poi emisi dei gridolii di piacere:
“Haaaaaaooooo!!! Hoooooooaaaaaaa!! Siiiiii!” Gemetti mentre lui mi piantava senza sputo tutti i 25 centimetri di cazzo, nel mio stretto buco in un solo colpo. Rimasi sbalordito dalla cosa io, godevo di quel cazzo come una cagna in calore.
E più lo sentivo dentro, più io allargavo le chiappe per sentire la sua cappella in culo.
“Piglia tutta la minchia nel tuo fottuto culooooo!”, disse Paolo, mentre me lo spingeva più giù. Ed io respiravo rumorosamente a fatica con urla
“Haaaaaaaaaooooooooooo!!! Hoooooooaaaaaaaaaaaaaa!!!! Cazzoooooo!!! Cazzoooooooooooooo!!!! Siiiiiiiiiiii!!!!” Paolo me lo ficcava di brutto il cazzo fino alle radici, sbattendomi le sue palle dure sul buco del culo e poi spruzzare e inondare le budella con il suo carico di sborra. Dopo crolla su di me e lì rimase fermo per un paio di secondi per riprendere il respiro. Il suo cazzo era ancora duro e conficcato nel fondo del mio culo che era stato imbottito al massimo di sperma. Poi all’improvviso, con un brusco movimento, tira fuori il suo cazzo sporco di merda e sborra. Io strillo per il dolore. Lui si alza, si pulisce con le mie mutande e si abbottona i pantaloni. Mi guarda e ride dicendo:
“Ora il mazzo te lo fatto io al tuo culo, come la Juve a fatto il mazzo al tuo Milan!!!”, ed esce dalla stanza. Da quella fottuta svenni semplicemente perchè ero sfinito; quando mi ripresi i sensi, la porta era aperta ed io, ero solo nella stanza con il culo rotto.

FINE

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