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Stupro in Marocco

L’ultima cosa che ricordo è che stavo seduto in un bar in Marocco con due compagni d’armi.
Eravamo nei marines.
Avevamo bevuto alcune birre ed addocchiato delle bellezze locali.
Avevo notato fuori dalla nostra visuale alcuni uomini mi stavano osservando, così come i miei compagni, ma i ragazzi mi dissero di non preoccuparmi.
Ma lo ero, dato che il comandante ci aveva messo in guardia dal fatto che la vista di Americani in uniforme non ci avrebbe reso popolari fra i locali.
Ora eccomi qui, a risvegliami e a non riconoscere dove fossi o cosa stesse succedendo.
Provai a muovermi, ma mi trovai legato con i piedi sopra la testa.
Provai a guardare ma non potei vedere nulla dato che ero bendato.
Provai a parlare ma non potei dato che ero imbavagliato.
Ero proprio nella merda!
Pensavo che mi avrebbero assassinato.
Per come si è svolta, ne sarei uscito accresciuto vista la dura prova che stavo per affrontare.
Potei udire alcune urla in lontananza.
Mi resi conto che era Joke, uno dei miei due commilitoni.
Provai inizialmente ad ascoltare cosa stava urlando.
Sentii le sue suppliche a fermarsi.
Disse che faceva molto male e disse loro di tirarlo fuori.
Presto mi resi conto che lo stavano scopando.
Così provai a non ascoltare ma non ci riuscii.
Dopo quello che sembrò un tempo interminabile, sentii finalmente le urla terminare per poi sentirlo piagnucolare.
Dovevano aver terminato la loro violenza.
Questo poteva solo rappresentare un problema per me.
Sono un regolare e virile Marine e non volevo perdere la mia virilità, ma non c’era modo di evitare quello che questi tipi avevano programmato per me.
Potei sentire presto i loro respiri quando di sistemarono attorno a me.
Uno di loro cominciò a leccarmi in viso, mentre un altro cominciò a baciarmi il petto.
Parlavano e ridevano ma nella loro lingua, e potei solo immaginare quello che stavano pensando di fare.
Presto, uno di loro afferrò il mio cazzo e iniziò a masturbarmi.
Cercai di mostrare vergogna, di ritirarmi, ma era inutile.
Mi stava diventando duro e poi sentii una calda sensazione di uno di loro che si era infilato il mio arnese in bocca ed aveva iniziato a farmi un pompino.
Cercai di evitare di scaricare il mio carico di sborra, ma il tipo continuò a succhiarmi profondamente.
Si staccò solamente un istante prima che sborrassi.
Schizzai schizzi di calda e densa sborra che finirono direttamente sul mio viso.
Risero sguaiatamente.
Uno di loro spalmò quanto avevo schizzato su tutto mio volto e poi iniziarono a leccarlo via. Improvvisamente rimossero il bavaglio ed iniziai ad urlare.
Prima che potessi
emettere troppi suoni, sentii una mano stringermi forte la faccia e sentii un cazzo che veniva ficcato nella mia bocca.
Provai a stringere i denti, ma loro strinsero forte le mie palle e mi chiusero il naso.
Fui costretto ad aprire la bocca e fui scopato rudemente in bocca.
Mi tenevano bloccato mentre mi obbligavano a spompinarli uno dopo l’altro fino a quando schizzavano il loro seme nella mia bocca.
Ero costretto ad ingoiare tutto. Dopo avermi lasciato solo per circa 15 minuti, sentii uno di loro infilare un dito umido nel mio culo.
Poi spinse due e poi tre dita nel mio buco.
Evidentemente non avevano ancora finito con me.
Potei sentire e fiutare uno di loro quando salirono sul letto e potei sentire la sua cappella che si faceva strada tra le mie chiappe in cerca del buco.
Si chinò in avanti su di me così che le sue spalle mi spingessero in avanti, ed improvvisamente sentii spingere le sue anche e ficcare il suo membro dentro di me.
Gridai per il dolore e supplicai che tutto ciò terminasse.
Lentamente lo spinse dentro fino a che sentii le sue palle sbattere contro le mie chiappe.
Poi iniziò un veloce dentro e fuori.
Stava scopando il mio culo!
Mi sembrava di avere una mazza da baseball dentro.
Ero stato violentato!
Dopo quello che sembrò durare un’eternità le sentii dire qualcosa e poi sentii il suo caldo succo inondarmi le interiora.
Uscì da me solo per permettere agli altri suoi compari di fare la stessa cosa con me.
L’ultima cosa che ricordo è di essermi risvegliato nella mia cuccetta alla base dei marines.
Non ho mai saputo come sono tornato e chi ha fatto tutto ciò a me e ai miei compagni.
Magari lo sapessi.
Ritornerei volentieri il favore. FINE

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