Quella sera fui l’ultimo ad uscire dallo studio.
Il progetto a cui lavoravo era urgente e ci spendevo un sacco ti tempo e di energie.
Mentre chiudevo le luci pensavo già al momento in cui sarei andato a dormire, dopo tutta quella fatica.
Mentre uscivo però mi accorsi che una coppia di miei colleghi, Antonio e Giulia, erano tornati in ufficio, e pensai che avessero dimenticato qualcosa.
Evidentemente non mi avevano visto, perché entrarono nell’ufficio di Antonio e si chiusero la porta alle spalle.
Quando ebbi finito di spegnere le luci, i computer e l’aria condizionata, passai dall’ufficio di Antonio per salutarlo.
Entrai senza bussare, perché eravamo abbastanza amici e comunque non lo faceva mai nessuno.
Quando aprii la porta rimasi di stucco.
Erano nudi e stavano scopando sul tappeto, lei era sopra di lui e lo stava letteralmente cavalcando, da come si muoveva.
Si accorsero subito di me e si staccarono.
Io uscii chiedendo scusa e me ne andai, ricordandomi che erano entrambi fidanzati con altre persone.
Cazzo che storia!!
Ed erano entrambi niente male, con dei corpi bellissimi.
Non ci avevo mai fatto caso.
Antonio era muscoloso e abbronzato, con un culo alto e sodo, e un cazzo veramente grosso da quanto avevo visto.
Lei invece aveva la pelle più chiara, con due tette veramente belle e arrapanti, e un culo da far perdere la testa.
Quando raggiunsi la porta d’uscita, sempre ripensando a loro due, fui afferrato a un braccio.
Mi voltai. Era Antonio, che tenendosi una maglietta davanti al cazzo, ancora duro, si vedeva, mi era venuto dietro.
Io subito gli dissi di non preoccuparsi, che non l’avrei detto a nessuno, e di tornare da Giulia.
Lui mi ringraziò, e con mia grande sorpresa mi disse che Giulia gli aveva chiesto di chiamare anche me, se volevo, perché le piacevo, e aggiunse che fra loro non c’era niente di serio, solo tanto sesso.
Io gli dissi di no, che non era il caso, anche se ero veramente tentato.
Lui insisté e mi tirò più forte per il braccio, facendo cadere la maglietta e mostrandomi il suo cazzo, che ancora duro, era grosso come mi era sembrato.
Alla vista di quella verga mi decisi e accettai.
Quando tornammo nell’ufficio di Antonio, Giulia mi guardò con uno sguardo così sensuale che mi fece tremare.
Mi misero a sedere sul divano, mentre loro erano seduti sul tappeto davanti a me.
Io cominciai a spogliarmi, ma loro mi dissero che volevano farlo loro.
Le loro mani sul mio corpo mi fecero eccitare tantissimo, tant’è che quando Antonio mi tolse alla fine i Boxer, il mio cazzo era già duro, e così grosso come non lo era mai stato.
Si misero tutti e due a leccarmelo, e Antonio mi chiese se mi dava fastidio che lui me lo leccasse.
Gli dissi di no, e gli chiesi se anche lui era bisex.
Mi disse di si con la testa.
Uau, che colpo!!!
Tutte le stanchezze della giornata sembrarono sparire e il mio corpo rispondeva così bene a tutti quegli stimoli come se fossi la persona più riposata del mondo.
Dopo avermelo leccato un bel po’, quando si accorsero che stavo per venire smisero, e Giulia si sdraiò in terra a gambe larghe. Io e Antonio ci mettemmo a leccargli la fica, già tutta bagnata. le nostre lingue si toccavano continuamente, e spesso di proposito, fino a che non ci baciammo davvero.
Mentre io continuavo a toccare la passera di Giulia, che intanto mugolava dal piacere, io e Antonio pomiciavamo, e lui con una mano si faceva una sega, e con l’altra me ne faceva una anche a me.
Quando stava per venire, Antonio smise e mi fece sfilare le due dita con le quali facevo su e giù nella fica di Giulia.
La leccò ancora un po’, e poi ci mise il cazzo con una spianta decisa.
Lei non se ne accorse finché non la penetro, perché stava ad occhi chiusi a godere delle nostre toccate e leccate.
Quando si sentì all’improvviso la verga di Antonio nella fica sussultò di piacere, ma di sicuro non sentì nessun dolore per la veloce penetrazione perché la sua fica era così bagnata che ci avremmo potuto infilare facilmente qualsiasi cosa. Io intanto, che ero rimasto senza far niente mi misi a toccare il culo di Antonio.
Salivo su, e lo palpavo tutto.
Gli leccai lo sfintere, poi salii su, leccandogli il collo e le orecchie.
Lui volto di scatto la testa, continuando a scopare Giulia e mi sussurrò nell’orecchio di metterglielo nel culo, ma di fare piano perché era tanto che non lo prendeva nel culo, e non voleva sentire troppo dolore all’inizio.
Prima di metterglielo nel culo glielo leccai ancora, infilandoci prima uno, poi due e poi tre dita.
Alla fine glilo misi dentro, facendolo scivolare lentamente e fino in fondo.
Quando arrivai in fondo sentii i suoi muscoli dello sfintere contrarsi intorno al mio cazzo; quando si rilassò cominciai a muovermi dentro e fuori, sempre più velocemente, fino a stare quasi per venire, e poi uscii, perché anche lui aveva smesso con Giulia, che fino a quel punto era l’unica che era venuta, e anche diverse volte!
Mi sdraiai a pancia in su, sperando che Antonio facesse ciò che avevo in mente, e lo fece!!
Mi alzò le gambe, le appoggiò sopra le sue spalle e sorridendo mi inculò lentamente.
Mentre lui mi inculava a quel modo Giulia mi mise la passera sulla faccia stando alla pecorina.
Io gliela leccai ancora e gli misi dentro tre dita, visto che era già slargata, ma visto che mi accorsi che c’era ancora spazio ci misi un altro dito, e gli toccai tutto l’interno della fica.
Dopo un po’, la fica si era allargata ancora, e ci misi anche il pollice.
Cazzo, quella maiala di Giulia aveva tutta la mia mano nella sua fica, e non sembrava provare che piacere!!
Dopo un po’, Antonio uscì dal mio culo e fece spostare Giulia.
Si mise sopra di me e facemmo un 69.
Non l’avevo mai fatto un 69 con un uomo, ma fu naturale, una volta preso il ritmo giusto, e fu anche molto eccitante!!
Antonio mi disse di venirgli in bocca per fargli bere il mio sperma.
Non me lo feci ripetere, anche perché a furia di fermarmi quando stavo per venire, ero arrivato ad essere così eccitato che mi sentivo scoppiare.
Gli spruzzai in bocca un fiotto di sperma così grande che mi sembrava che non finisse
mai. Anche lui pochi secondi dopo mi venne in bocca, e anche per lui quella sera era la prima volta che veniva, come me.
Mi riempì la bocca del suo seme caldo.
Non avevo mai assaggiato uno sperma così buono! Alla fine, dopo esserci leccati per bene per non perdere neppure una goccia di sperma, ci staccammo e ci voltammo verso Giulia, che si stava masturbando con un grosso pennarello che era sulla scrivania, eccitata dalla nostra vista, di due maschi muscolosi che si leccavano in quel modo.
Le levai il pennarello dalla fica e ci misi dentro il mio cazzo, baciandola sulla bocca e sul collo.
Antonio si rimise ad incularmi.
Non ero mai stato in quella posizione, a scopare mentre mi inculavano, ma mi piacque moltissimo.
Continuammo a trombare fino alle tre e mezzo di notte, facendo ogni tanto una pausa.
Dormimmo in ufficio, e la mattina dopo fummo i primi ad essere in ufficio! FINE