Il regalo di Gerard

Nel giugno scorso, per il compleanno di mia madre Luisa, il suo uomo ci ha fatto un regalo a sorpresa: un video registratore. Ci ha portato al ristorante e poi a casa ci ha dato il resto della sorpresa: delle videocassette porno.
– Adesso Stefano è maggiorenne e le può vedere con noi- ha detto.
Aiutati dall’alcool ci siamo messi tutti e tre sul divano a guardare il film. Gerard e mia madre erano stretti uno all’altra e non la smettevano di fare oh! e ah!
Lui la palpava sempre più intimamente ed arrivò a metterle una mano sotto alla gonna. Io ero un po’ imbarazzato e molto eccitato.
Gerard allora commenta: – Gliel’ho fatto venire duro a questo maialino!
E prendendo una mano di mia madre la mette sulla mia patta gonfia.
Mia madre si lasciava fare e mi pizzicava il sesso attraverso i pantaloni. Ma quando Gerard le ha lasciato andare la mano, l’ha tirata via. Gerard non si dette per vinto, la riprese e la rimise nel posto giusto, e questa volta la mano di mia madre restò sul mio cazzo.
Gerard intanto riprese ad accarezzare mia madre; si mise in ginocchio, le tolse le mutandine e cominciò, non stante le proteste della donna, a leccarle la fica aprendole bene le gambe. Mia madre però, con un rigurgito di timidezza, si ribellò sul serio e respinse Gerard che tutto mortificato si risedette. Per un po’ non accadde niente, ma poi l’uomo ricominciò le sue avances accarezzando la gamba di Luisa e dicendo: – Abbiamo una gamba per uno, Stefano la destra ed io la sinistra.
Ho afferrato l’allusione e ho messo un amano sulla coscia di mia madre, alla stessa altezza. Mia madre non ha protestato. Avevo la gola secca e , devo dirlo, una paura terribile. Il film stava diventando davvero molto porno, una donna stava facendosi scopare da due uomini, uno davanti e uno dietro. Gerard commentò: -Non ti ricorda niente?
– Stai zitto- lo riprese mia madre, lasciando capire la sua eccitazione.
Poi la mano di Gerard scese al ginocchio ed io feci lo stesso sull’altra gamba. Contemporaneamente Gerard prese a baciare mia madre sulla bocca.
Mi sentivo un po’ di troppo, ma la mano di Gerard prese la mia mano e la infilò sotto la gonna, verso la coscia. Le mie dita finirono per arrivare al sesso, mentre mia madre non diceva niente, presa com’era dall’abbraccio voluttuoso con il suo uomo. Lo teneva per la vita e con l’altra mano gli accarezzava il sesso attraverso i pantaloni. Stava aprendo sempre più le gambe, e contemporaneamente io facevo risalire la mia mano, con molta paura e altrettanto desiderio.
Le dita entrarono nella fica di mia madre, che era completamente bagnata; a quel punto mia madre si è messa a tremare e a gemere di piacere. Io, prendendo coraggio da quella reazione, infilai quattro dita nella grotta materna e la masturbai con ardore. Era fatta.
Poi lei aprì la patta di Gerard e cominciò a scappellargli il cazzo, lo prese in bocca e lo succhiò facendo un rumore plateale. Facendo questo la posizione era meno comoda per me, ma Gerard mi venne in aiuto dicendo a mia madre che tirasse in su il suo bel culo in modo che io lo potessi leccare.
Mia madre obbedì. Mi misi dietro di lei e cominciai a masturbarla stavolta con la sua fica a non più di dieci centimetri dal mio viso, e nel frattempo mi chiedevo se non fosse meglio tirar fuori la mazza, ma sinceramente non osavo.
A quel punto mia madre si voltò, si mise di schiena porgendomi il suo sesso da leccare, Gerard invece le rimise il cazzo in bocca intimandole – succhia, maiala, e ingoia tutto che poi succhierai quello di tuo figlio! – A questa parole mia madre ebbe un altro orgasmo e contemporaneamente ricevette una bella dose di sperma dal cazzo duro di Gerard. Finito di ingoiare, mia madre si alzò e come se niente fosse mi aprì la patta e ne tirò fuorì un bell’uccello mostruosamente duro.
Vedendolo ebbe un moto d’orgoglio – bambino mio, certo che ti ho fatto un cazzo veramente splendido- e se lo infilò tutto in bocca. Poche pompate ed il mio cazzo inesperto riempì la bocca della mia mamma che riuscì a non perdere neppure una goccia del seme di suo figlio. FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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