Anna. Non la immaginava tanto porca

Anna si era lasciata spogliare con una facilità che aveva dell’incredibile, sembrava non desiderasse altro che rimanere nuda di fronte lui da quando erano rimasti soli nella sua camera da letto, che aveva insistito che lui vedesse, con la scusa di fargli ammirare le sue, peraltro davvero belle, composizioni di foglie e fiori secchi…

Lo aveva condotto dall’una all’altra, dispensando sorrisi e ammiccamenti in risposta ai suoi complimenti, passando da questo allo sfiorarlo, invitandolo ad accostarsi di più con studiate mosse del corpo, infine lasciandosi abbracciare e carezzare da sopra i vestiti, gettandoglisi al collo e pregandolo di far l’amore con lei… ne aveva una voglia da impazzire…

Ora era lì, di fronte a lui, sdraiata sulla schiena. I seni tondi, bianchissimi, a forma di pera, con areole ben pronunciate, capezzoli che spiccavano per il colore scuro che contrastava con il resto, lunghi, turgidi e eretti dal desiderio che la divorava.

Ventre piatto, ombelico profondo, una folta peluria tra le cosce…

Le ginocchia erano alzate, a divaricare le gambe, a far vedere nel modo più osceno possibile il suo sesso, dove Anna desiderava più che mai sentire il desiderio di Luca…
Sotto il pelo nero si vedevano le labbra carnose, in parte già aperta, con una gocciolina di umore che invitava all’azione…

Luca prese a spogliarsi, gli occhi di Anna puntati su di lui, centrati sul membro sotto i pantaloni, lucidi dalla gioia e dalla voglia quando ne vide il vigore e le dimensioni che le promettevano un pomeriggio di sollazzi…

Sei ben dotato… gli disse con la sua voce un po’ stridula… Luca la invitò con un dito sulla bocca a far silenzio… la voce non certo bella di lei stonava con il momento che si andava preparando….

La fece spostare con il culo sul bordo del letto, le gambe a toccare il pavimento, e si inginocchiò a onorarle la passera… Dapprima la prese tutta in bocca, tra le labbra… Ne sentì l’eccitazione, sentiva i brividi che si trasmettevano al corpo di Anna ad ogni suo minimo movimento… senti le grandi labbra della vulva che ingrossavano con l’ingrossare del piacere… Si tirò indietro, senza mai lasciarle del tutto la fica, in modo da poter usare la lingua, che prese a scorrere in maniera lentissima su e giù tra un labbro e l’altro, scoprendo le piccole labbra ed un paffuto e roseo clitoride che scattò subito sull’attenti, provocando un lungo mugolio della proprietaria…

Luca andò ancora un po’ indietro… Allargò le grandi labbra con le dita e tenendole aperte prese a lapparla come un gatto la sua ciotola, ora da un lato, ora dall’altro, con regolarità… Regolari divennero anche i gemiti di Anna, che ora lo pregava a gran voce di scoparla, di metterglielo dentro…

Ma Luca voleva che prima venisse così, così, di colpo, le prese in bocca il clitoride, ficcandogli assieme un dito nel buco del culo… Anna inarcò il corpo e urlò il suo piacere… venne tutta assieme e Luca si riempì la bocca del suo sapore…

Luca salì sul letto, il cazzo ritto e gonfio, si inginocchiò accanto a lei e glielo mise sulle labbra…. obbediente Anna prese a leccarlo… Prendilo in bocca, le disse, e lei lo fece… si tirò su, si inginocchiò anche lei, chinò il capo e prese a far su e giù lungo l’asta… Luca le mise una mano sulla testa e la tenne giù ferma un momento… sentiva il pene pulsare dentro di lei… voleva venirle in bocca, mollò un po’ la presa e schizzò… Lei però si tirò indietro e lo sperma le riempì la faccia, un po’ colò sui seni…

Si lasciò andare lunga sul letto, supina, e prese a riposare…

Luca accanto a lei, il cazzo mollemente adagiato su una coscia, potè così contemplare anche il suo fondoschiena… non male, natiche sode e un po’ alte… Si mise a sbirciarle il sesso dal di dietro e la voglia prese a rimontare… Si scostò il pene dalla coscia, perchè si stava tendendo e si era appiccicato ai peli delle gambe, dandogli fastidio… Lo prese in mano, si rivoltò sul letto e le fu sopra, in modo da affondare il membro tra i glutei di Anna, che sembrò gradire l’intrusione, muovendosi un po’ per farlo accomodare meglio…

Luca finì di indurirlo muovendosi piano su e giù, poi retrocesse e tirò sù Anna per le cosce; si mise dietro a lei, in modo che il pene finisse, ancora fuori, a dividerla in due, cosce e grandi labbra…

Anna aveva la fica ancora bagnatissima, aperta, così il pene di Luca anche così riusciva a sollecitarla tutta… La infilò finalmente, e per Anna fu una fatica grande come il piacere che quella manovrà le procurava… aveva la fica piccola all’ingresso, e Luca spingeva un glande grosso e rosso dentro di lei, a seguire l’asta, centimetro dopo centimetro… una sensazione bellissima quella che provava Anna, di essere posseduta tutta, di non avere più un briciolo di spazio libero dentro di lei… Con un ultima spinta Luca finì di entrare… poi cominciò il su e giù, Anna presa alla pecorina si sentiva ancora più porca, prese ad invitarlo con oscenità di ogni tipo, gli diceva di accelerare, gli diceva di spaccarla in due, lo implorava di farla venire di nuovo…. Luca non si fece pregare e prese a scoparla con una intensità incredibile…. quando Anna urlò che veniva era ancora col cazzo durissimo dentro di lei e continuò a scoparla, a oltranza, finchè lei venne ancora… Non ancora soddisfatto uscì da lei per rientrare subito dopo, nell’altro canale… Lo fece con non troppa grazia, infoiato com’era, e stavoltà Anna urlò per il dolore di sentirselo entrare nel culo vergine, non preparato a quella sorpresa… Ma Luca non si fermò, gli piaceva troppo, guardava il buco che si allargava, un sottilissimo filo di sangue che usciva dai tessuti slabbrati… e il dolore dopo un po’ sfumò nel piacere, Anna era spossata ma felice, finchè lo sentì finalmente esplodere dentro di lei, riempirle di crema il ventre…

Crollò sul letto appena Luca uscì… era dolorante ma si rilassò perchè Luca prese a lenirle il dolore con i baci e con sapienti colpi di lingua sullo sfintere violato e sulle natiche…

Il letto era tutto bagnato, le lenzuola fradicie… Anna non vedeva l’ora di riprendersi… FINE

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