Carmen

L’oggetto del desiderio del mio sogno è lei, Carmen, una donna che vedo passeggiare nel mio quartiere a Rimini con il suo cane. Non altissima, sulla quarantina, ma molto seducente; capelli sulle spalle rossi da brivido, gambe bellissime e invitanti al bacio e, da quello che posso vedere, due tette belle gonfie (almeno una 4°) da succhiare avidamente.
Nel mio sogno la incontro ai giardini con il solito cagnolino, quando ad un tratto la bestiolina le sfugge e scappa in direzione di un viottolo più isolato. Lei gridando lo insegue finchè il piccolo si infila in un buco della recinzione scomparendo nell’erba alta. Io sono l’unico che ha seguito la scena e lei mi fa cenno di avvicinarmi. Mentre vado verso di lei non posso fare a meno di guardarla, chinata bocconi, da dietro. Un culo da sballo, slip bianchi trasparenti da vera porca e quelle gambe da svenime nto. Che succede? chiedo. Mi spiega l’accaduto e mi prega di aiutarla ad allargare il buco nella rete per poter passare dalla parte opposta. Il cazzo comincia a tirarmi e non ho staccato un’attimo gli occhi da quello spettacolo, così pensando ad alta voce faccio: “un buco te lo allargherei volentieri… bella mia. ” Lei per niente sconvolta dalla mia affermazione mi dice “se mi aiuti a ritrovare il cane ti faccio un bocchino all’istante” – “e mi dai anche il buchino” la incalzo io – ci pensa un attimo ed accetta. Forzo un poco l’apertura e lei scivola dentro mostrandomi dalla scollatura le tette che sognavo. La seguo dentro quel campo e … sorpresa il cagnolino e proprio lì vicino. Lei gioisce contenta poi mi guarda e fa “devo ricompensarti lo stesso? ” – “direi di si, vedrai non sarà cosi male. ” Mi appoggio ad un albero e lei prima lega il cane e poi slega i miei pantaloni. Il cazzo gli dondola davanti agli occhi duro come il marmo, lo scappella scoprendo il glande rosso fuoco, niente male esclama e poi spostandolo con la mano scende e succhia un coglione. La mano comincia il lavoro a pendolo. Fantastico. Sale lungo il fusto fino a giungere sulla cappella ed affonda con decisione. Le labbra si aggrappano sul pisello divorandolo, salgono alle orecchie rumori di intensa suzione. Sento il cazzo esplodere e mi sembra che la troia non stava aspettando altro che un uccello da spompinare. La puttana continua imperterrita. Si sfila le spalline del vestito e lo fa scivolare lungo le braccia scoprendo i meloni. Li prende con le mani e li strofina sul cazzo , i capezzoli si induriscono come nocciole. Spingendo con i seni verso l’alto alza il pisello e lo bacia da sotto. Oramai è tutta bagnata e viscida della sua stessa saliva, si sbatte il pisello sul volto mentre con le mani si eccita i seni. Mi guarda e fa “avevi ragione non è poi così male, il tuo bastone a un sapore davvero gradevole” e così dicendo affonda ancora sul manganello. Non resisto più. “Carmen ti sborro in bocca aaaaah” e comincio a schizzare dappertutto. Lei succhia quello che può il resto lo lecca, ma le ondate sono troppe (non ricordo di aver goduto mai in questo modo) e finiscono sui suoi capelli rossi e su tutto il volto. Lo pulisce con gusto e poi si solleva ancora sporca di sperma per baciarmi. Si infila con la lingua e i nostri sapori si mischiano. Le sue labbra sono morbide e la lingua sinuosa e vagamente liscia. Rispondo al bacio con veemenza mentre lei alzando una gamba fa scivolare il cazzo sotto il taglio vaginale. Si struscia un poco mentre il coso si irrigidisce ancora. Lei è molto invitante ed è completamente fradicia ma mi stoppa lì dandomi appuntamento al giorno dopo, stesso posto, stessa ora per finire di pagare il pegno morale nei miei confronti. Sono svuotato quindi accetto anche se sono convinto, da come mi guarda che non vuole rivedermi solo per un fatto di promesse. Mentre si risistema le appoggio una mano sul pube bagnato e peloso, poi mi porto la mano alla bocca e assaggio….. miele incredibile un sapore dolciastro che ricorda molto il miele. Carmen mi vede stupito e fa “se vuoi domani oltre a farmi il culo potrai anche leccarla, ciao. ” Ciao, faccio un cenno con la mano mentre la guardo andare via. Che peccato non poterle dire veramente quello che vorrei fare con lei nella vita reale. FINE

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