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Chissà cosa succederà la volta prossima?

Avevo indossato il mio costume preferito, nero, attillato e sgambatissimo, per andare nel centro sportivo che ogni tanto frequento.
Dopo aver nuotato per circa una mezz’ora, in una piscina pressochè deserta, avevo deciso di rilassarmi un po’ nella cosiddetta “zona termale”, dove , accanto alla vasca da idromassaggio, c’è anche un bagno turco ed una sauna.
Il bagno turco era deserto, almeno così mi sembrava la stanza, vista attraverso i vapori caldi.
Mi sono quindi sdraiata sul marmo e ho chiuso gli occhi, lasciando che il caldo vapore mi accarezzasse il corpo: la sensazione era estremamente piacevole, così mi sono sfilata la parte superiore del costume, rimanendo a seno nudo ed ho iniziato ad accarezzarmi, la mano scorreva senza incontrare alcun ostacolo, il vapore rendeva tutto più scivoloso e le mie dita si soffermavano volentieri sui capezzoli, che si erano induriti.
Il caldo ed il vapore danno però delle strane sensazioni, pensavo, visto che mi sembrava sentire una carezza leggera sui fianchi e che si muoveva dolcemente e si infilava sotto il costume.
Aperti gli occhi capivo che in realtà il vapore non era responsabile di tutte le sensazioni che provavo in quel momento, ma che accanto a me era inginocchiato un uomo, lo stesso che nuotava nella corsia accanto alla mia, riconoscibile per la cuffia rossa che ancora portava in testa.
Mi stava accarezzando e mi guardava, senza dire una parola, sempre in ginocchio, ma gli occhi parlavano per lui, lentamente mi ha tolto il costume, mentre con la bocca mi succhiava avidamente capezzoli e mi leccava tutte le goccioline di vapore che stavano intorno, poi mi ha fatto mettere in ginocchio, davanti a lui, ed ha iniziato a giocare con il suo cazzo ed i miei glutei e poi quando ormai era incredibilmente inumidito e turgido, è entrato dentro di me, prima dolcemente, poi con maggiore irruenza, le sue braccia muscolose mi tenevano ferma, i nostri corpi sudati ormai erano un tutt’uno, solo allora mi sono accorta che c’era una terza persona in stanza con noi, un altro ragazzo, che ci stava guardando ed era completamente nudo, con un cazzo dritto ed una mano che lo accarezzava, con lo stesso ritmo con cui si muoveva l’uomo dalla cuffia rossa dentro di me.
Anche il mio compagno di gioco si era accorto di questa terza presenza, e, smesso di muoversi, mi ha fatto alzare e mi ha spinto verso il ragazzo seduto, sempre senza parlare mi ha fatto sedere in braccio a lui, in modo che mi potesse facilmente penetrare, cosa che accadeva immediatamente, mentre l’uomo dalla cuffia rossa si piazzava di fronte e mi offriva ciò che era stato dentro di me fino a pochi minuti prima. Io ero troppo eccitata per capire o ragionare, sentivo solo il desiderio di catturare tutto quello che quella strana serata mi offriva, per cui, mentre muovevo il bacino, incarcerando dentro di me il cazzo durissimo del ragazzo su cui ero seduta, prendevo il bocca e succhiavo l’altro oggetto del mio piacere , fino a quando non mi sono sentita inondare la bocca e contemporaneamente dentro, come se a comando entrambi avessero deciso di godere, io sono rimasta lì ansimante, mentre il misterioso nuotatore dalla cuffia rossa usciva tranquillamente, sempre senza dire una parola, dal bagno turco, ed il ragazzo sotto di me, dopo essersi accasciato sulla mia schiena mi sollevava dolcemente, baciandomi sulla bocca se ne andava, dopo avermi detto “alla prossima”.
MI sono ritrovata sdraiata sul marmo, di nuovo da sola, con il dubbio che ciò che era successo non fosse accaduto realmente, ma comunque con l’idea di tornare più spesso nel bagno turco … chissà cosa succederà la volta prossima? FINE

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