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Ferragosto

Ti porterei dove nulla è vietato, per dare sfogo alla tua fantasia.
Ti porterei dove tutto è possibile, per vederti andare oltre.
Ti porterei ai confini della trasgressione, per poi infrangerli insieme.
Ti porterei dove la realtà supera la fantasia, per non tornare più indietro.
Ti immagino ad esempio in una spiaggia che conosco, dove qualsiasi indumento è superfluo, distesa sotto il caldo riflesso del sole e la fresca carezza del vento, mentre sfoggi generosamente le grazie del tuo corpo senza la minima inibizione, non riuscendo a nascondere i forti brividi di piacere che ti attraversano dolcemente dalla testa ai piedi, tra gli sguardi attoniti delle molte persone che ti ammirano incredule ed estasiate.
Ti immagino giocare, saltare e muoverti spensierata, cercando meticolosamente tutte le pose più azzardate per mettere in mostra sfacciatamente e senza pudore ogni centimentro del tua pelle nuda e dorata
da una perfetta abbronzatura integrale.
E vorrei accarezzare dolcemente tutto il tuo corpo con le mani morbide e sapientemente colme di crema solare.
Inizierei dalle spalle, con un dolce massaggio, fino a saziarti di piacere.
Poi scenderei lungo la schiena per fermarmi sui morbidi fianchi.
E li massaggerei stringendoli teneramente ed insinuando le mie mani più sotto, fino al tuo ventre e più giù, per farti capire che il piacere che stai provando è solamente un lieve assaggio…
Poi le mie mani finirebbero dove il perizoma non c’è, sfiorando le tue labbra calde e umide, senza toccarle.
Piano piano le tue ginocchia inizierebbero ad allontanarsi sfacciatamente tra loro per meglio sentire il fresco refrigerio del vento che ti accarezza la fica bagnata, aperta come una rosa, spudoratamente in mostra e perfettamente depilata.
Ti accarezzerei quindi sinuosamente le cosce e tu piegheresti le ginocchia, tirando su i piedi perchè io possa massaggiarli meglio e te li ungerei così d’olio solare, tanto generosamente da sentirli sgusciare tra le mani.
E questo movimento ti regala una sensazione che ti distoglie per un attimo dall’estasi e ti riporta alla consapevolezza di essere completamente nuda nel bel mezzo di una spiaggia affollata.
E più ti senti osservata e spiata, più questo dolce godere di impossessa di te, rendendoti inerme e priva di qualsiasi inibizione.
Così, non resistendo al desiderio, ti giri su te stessa e distendi le braccia in alto, sopra la testa, in segno di totale abbandono, vittima del piacere, aspettando ansiosa le mie carezze sul tuo corpo.
Dopo un istante di eccitante attesa, per meglio farti godere di questo stato di grazia, le mie mani iniziano a scendere dalle spalle fino al tuo seno, girandovi intorno e solleticandoti i capezzoli con i pollici.
Poi giù verso i fianchi, con un movimento morbido ma allo stesso tempo virile, che ti fa inarcare la schiena dal piacere ad ogni mia carezza.
Quindi, inevitabilmente, la mie mani scendono fino alle cosce, già sfacciatamente divaricate, per aprirle ancora un po’.
Il tuo respiro si fa pesante.
Il piacere ti sovrasta.
Sai perfettamente che tra un istante ti farò godere.
Inizierei a massaggiarti dolcemente il basso ventre, appena al di sopra del monte di Venere, ad un ritmo che va crescendo sempre di più, sempre di più, sempre di più… sfiorando di tanto in tanto le labbra umide, ma senza mai penetrare.
Le tue gambe si aprono ancora.
L’umido delle labbra della fica risplende sfacciatamente sotto il sole.
Le tue braccia sono ancora lì, alte sopra la testa, abbandonate sulla sabbia.
E le tue mani sembrano quasi legate tra loro da quell’estasiante sensazione di piacere che precede l’orgasmo.
E te ne stai lì, col respiro sempre più profondo, abbandonata ai tuoi sensi, godendo come non hai mai goduto prima, incapace di qualsiasi resistenza, fino a quando, un piccolissimo istante prima dell’orgasmo, la mia mano si ferma…
I nostri sguardi s’incrociano, poi chiudi gli occhi e riprendi fiato.
Ma la mia mano non accenna a muoversi e senza nemmeno avere il tempo di chiederti perchè, l’idea che in quel momento ti appare ti fa sobbalzare come una scossa elettrica.
I tuoi occhi s’illuminano di piacere ed inizi a chiederti se stiamo pensando alla stessa cosa.
La risposta è si.
Io mi alzo in piedi e ti porgo la mano.
Un pesante nodo alla gola rende il tuo respiro sempre più affannoso e al solo pensiero di ciò che stai per fare, la forte emozione ti asciuga completamente la bocca.
Ti chiedi se ne avrai il coraggio.
Ma ormai il piacere si è impossessato di te e tu non riesci a contrastarlo.
Ora o mai più!
Deglutisci l’ultima saliva rimasta e ti alzi in piedi.
Iniziamo a camminare in riva al mare.
E più ci avviciniamo alla fine della spiaggia, più nodo alla gola si fa pesante.
Ti chiedi quanto si possa godere ancora.
Il piacere che provi ora, ti devasta… figuriamoci una volta usciti dalla spiaggia.
Cosa c’è oltre? Cosa si prova?
E mentre questa curiosità ti scuote come una lama nel petto, la spiaggia finisce e ci ritroviamo in una strada d’accesso.
L’hai fatto.
Ci sei riuscita.
L’emozione di camminare tra la folla, tutta nuda dalla punta dei capezzoli alla pianta del piede, fa aumentare il battito del tuo cuore fino a farti tremare come una foglia.
Ma la gente che ti guarda non ti spaventa, anzi, più ce n’è, meglio è!
Ci allontaniamo sempre più dalla spiaggia passo dopo passo e ad ogni passo, un sussulto di piacere sempre più forte ti inonda di emozioni mai provate prima.
Giungiamo al parcheggio.
La sensazione elettrica che ti attanaglia, torna a lasciare il posto all’estasi.
Io monto in moto e tu, alzando la gamba come nemmeno una ballerina di danza classica sa fare, monti dietro di me come una moderna Lady Godiva e mi stringi come a spremere il piacere che ti domina.
Accendo il motore e parto, verso chissà dove, in cerca di un posto ideale dove poter consumare l’orgasmo. FINE

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