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Il cinema luci rosse

Era il mese di novembre, l’ultima settimana andai a Piacenza per un corso di aggiornamento, quella sera dopo cena i colleghi si ritirarono tutti in albergo molto presto per vedere una partita abbastanza importante in televisione. A me non interessava così restai in giro per conto mio dopo averli accompagnati.

Quella sera ero particolarmente eccitato e non sapendo esattamente cosa fare girai un po’ per la città a piedi. Tutti i negozi chiusi, faceva freddo ma ero ben coperto, percorso un lungo viale alberato, imboccai una via a senso unico che mi avrebbe riportato verso la piazza centrale, quando passando davanti ad un cinema a luci rosse, pensai: Perchè no? Se non altro avrei passato un’ora e mezza a guardare del sesso esplicito e mi sarei scaldato un po’. Dopo un attimo di indecisione e di vergogna, vinsi io ed entrai. Alla cassa una signora di mezza età robusta ma rassicurante, in quel momento si stava curando le unghie delle mani, interrompendo il suo manicure, mi staccò il biglietto sorridendo e augurandomi una buona visione al che ringraziai.

L’ingresso in sala iniziava dal fondo appena illuminato da lucine rosse e blu in basso. La prima scena che vidi sullo schermo era una donna ben fornita che leccava due uomini contemporaneamente. Mi sedetti nella penultima fila quattro posti verso l’interno, mi sistemai aprendo il cappotto e togliendomi la sciarpa dal collo, l’ambiente non era caldissimo ma sempre meglio che fuori. Guardai lo schermo dove in quel momento i due uomini parlavano con la donna, cercai di capire il senso logico del discorso, poi passarono a leccarla tutti e due uno davanti e uno dietro. Mi lasciai coinvolgere dalla scena e iniziai ad eccitarmi parecchio, non potei fare a meno di aprire due bottoni e di toccarmi un momento con discrezione e parzialmente coperto dal cappotto. Dopo circa dieci minuti si sedette accanto a me un signore e quasi subito un’altro più giovane accanto a lui. Dopo un po’ notai con la coda dell’occhi che quello a fianco a me iniziava a masturbarsi con la mano dentro la patta dei calzoni, quindi tirò proprio fuori un cazzo di discrete dimensioni e con l’altra mano toccava il giovane a fianco, che però non riuscivo a vedere bene. Ad un certo punto si scostò prima da una parte e poi dall’altra calandosi calzoni e mutande fino in fondo alle gambe. Non aveva tolto il suo cappotto lungo, pertanto avrebbe potuto ricoprisi per qualsiasi emergenza. Si sistemò ben comodo e muovendo la mano sù e giù piano piano, guardava attentamente il film, con l’altra mano continuava a menare il cazzo del vicino. Questa scena che vedevo con la coda dell’occhio, anzichè disgustarmi, mi eccitava più del film e facendo finta di niente non potei fare a meno di toccarmi un po’ meglio anche io.

Così feci ma senza tirarlo fuori.

Nella sala vi erano poche persone circa dieci o dodici in tutto sparsi in uno o due per fila. Nella fila dietro di noi, c’era solo un vecchietto a lato dalla parte opposta vicino all’ingresso.

Durante una scena non hard, il mio sguardo si volse verso i due e il signore, mi guardò e incoraggiandomi con un aria pacifica disse: “Tiralo fuori tranquillamente, quì non ci sono problemi, fà come fossi a casa tua. ” Feci un cenno come di ringraziamento, poi pensai a chi del personale poteva entrare eventualmente per un controllo, mi tornò in mente la cassiera con l’aria rassicurante e la maschera staccabiglietti, un omino piccolo con gli occhiali gobbo e zoppicante.

Incoraggiato aprii l’ultimo bottone e lo tirai timidamente fuori anche per liberarlo tanto era grosso e duro, iniziai così a masturbarmi quasi come per solidarietà. Riguardai i due e lui sorridendo, mi invitò a sedere vicino a lui. Avrei dovuto passare solo di un posto. Mi girai per vedere se c’era qualcuno e vidi sempre il vecchietto là in fondo che ora si toccava anche lui. Lo rimisi dentro momentaneamente, passai di un posto e lo ritirai fuori stavolta più deciso ed eccitato ripresi a masturbarmi dolcemente e tranquillo, guardai di nuovo il suo cazzo adesso più vicino e quello dell’altro poi lo schermo dove in quel momento una donna teneva in bocca l’enorme pene di un uomo di colore. Il signore al mio fianco tolse la mano dal suo cazzo che si ergeva bello duro, il giovane accanto si abbassò e lo fece sparire nella sua bocca. Tolsi il mio sguardo dallo schermo, mi guardai nuovamente in giro quindi fissai solo loro. Quel giovane sembrava un assetato, il signore sorrideva soddisfatto continuando a tenergli in mano il cazzo, quindi guardando il mio mi toccò il ginocchio e in un attimo senza che potessi dire nulla, me lo prese in mano togliendo la mia. Ora aveva un cazzo per ogni mano e il suo nella bocca del giovane vicino che leccava guardando avidamente il mio. L’uomo al centro disse:

“Fermati che così mi fai venire”. Il giovane si ricompose ma prima volle toccare il mio cazzo per sentirne la consistenza. Il signore allora prese la mia mano sinistra e la mise sul suo cazzo intanto proseguiva a fare la sega a me e all’altro contemporaneamente. Lo toccai e mi piaque sentire quel cazzo così duro, il mio non era comunque da meno. Chiusi gli occhi in attimo e non distinguevo se quello che stavo toccando fosse mio o di un altro, li riaprii per guardare e fermai la sua mano perchè stavo venendo e lui disse con aria eccitata:

“Anche io devo sburrare, veniamo insieme” e riprese a farmi il sù e giù e io altrettanto. Sentivo i nostri cazzi che stavano per esplodere quando mi voltai un attimo e vidi entrare una coppia che sembravano marito e moglie. Questa distrazione rallentò il mio stato erettivo, il signore lasciò la mia presa e strinse il suo menandoselo con più forza e sburrò sporcando solo la sua mano. Anche il giovane vicino sburrò abbondantemente con uno schizzo alto, si ripulirono e uno mi chiese se volevo farmi fare una pompa, risposi di no, che non ne avevo più voglia e che sarei andato via e mi risistemai. Ci presentammo per nome, io dissi di chiamarmi Roberto, mi salutarono dicendo che era stato bello e che tutti i mercoledì alla stessa ora li a avrei potuti trovare lì, si alzarono e andarono via prima di me.

Intanto la coppia aveva fatto il giro della sala e si sedettero dietro di me all’estrema destra della fila opposti al vecchietto. Restai seduto continuando a guardare il film dove ora si andava animando un’orgia con tre coppie. Mi eccitai nuovamente pensando che dietro di me una donna stava gustando la stessa scena. Dopo un po’ sentii dietro del movimento, un muovere di vestiti e di apertura di cerniere. Sentivo la donna che criticava uno degli attori a causa del pene che non si alzava, poi sull’inquadratura di un altro, la sentii dire:

“Questo sì che ha un bel cazzo” l’uomo le rispose:

“Senti un po’ questo”. Mi sentivo il cazzo esplodere ora più di prima, lo tirai fuori per bene e ripresi a masturbarmi cercando che mi vedessero, nel caso avessero soltanto sporto la testa. Li sentivo armeggiare, ad un certo punto vidi con la coda dell’occhio che la donna sporse la testa per guardarmi poi la sentii dire sottovoce all’uomo

“Ha un bel cazzo di fuori e si sta facendo una sega”. Lui le rispose

“Fà bene, con tutte queste fiche ora me la faccio anche io, se vuoi guardatelo pure”. Continuavo a menarmi un cazzo durissimo e vidi lei allungare la testa nuovamente per guardarmi, voltai leggermente il busto verso la sua parte e la sentii dire:

“è proprio un bel ragazzo e ha un uccello così” Mi voltai facendo finta di niente e vidi che si stavano toccando a vicenda. L’uomo le stava baciando il collo armeggiando con la mano sotto la gonna di lei che lasciava vedere tutta la coscia per via dello spacco laterale, la donna toccava in mezzo alle gambe di lui, ma non riuscii a vedere se aveva il cazzo di fuori. Non si accorsero che li avevo guardati e continuai a guardare il film masturbandomi e fermandomi spesso per non venire. Vidi che la donna si allungò di nuovo per guardarmi, feci finta di non vederla mettendo più a suo favore in mostra il mio arnese. Stavolta restava lì a guardarmi, al che facendo finta di ricompormi come vergognato alla sua vista, mi voltai, lei mi sorrise e io altrettanto, allora mi disse:

“Senta, se vuole può venire a sedere vicino a noi”. Non potevo crederci, mi abbottonai solo due bottoni del cappotto e andai dietro passando davanti a loro che dovettero scostare di poco le gambe. Mi sedetti vicino alla donna e lei sorridendo pacifica disse

“A noi piace farci guardare mentre facciamo le nostre cose, continui pure a farsi la sega, (e sottovoce) con quel bel pisellone, però non deve assolutamente allungarmi le mani”. Le dissi ingenuamente

“Perchè me lo ha visto ? ” E lei:

“Sì, quando stava quì davanti a toccarselo”. L’uomo si portò in avanti e guardandomi disse:

“Salve” accarezzando le gambe della donna, poi le sollevò di più la gonna e vidi che portava calze autoreggenti a rete sottile. Tirai fuori il mio cazzo e ripresi a masturbarmi cercando di vedere i loro movimenti. Pensai che sicuramente sotto non portava mutande, ne ebbi la conferma quasi subito quando la mano di lui salì oltre misura scoprendo una fitta peluria. Intanto la donna armeggiava per tirare fuori l’uccello del suo uomo e ogni tanto si voltava, abbassando lo sguardo per guardare il mio cazzo che non ne poteva più. Era riuscita a tirarglielo fuori e gli faceva una sega con la mano sinistra e lui le titillava il clitoride, sentivo i rumori della sua fica che si stava bagnando, cercai di vederla meglio ma era troppo buio, avrei voluto toccarla anche io ma ricordai subito quello che mi aveva detto. Ora l’uomo spostò la sua mano palpando prima il ventre e poi i due grossi seni della donna, fino quasi a farli uscire dalla scollatura della camicetta che indossava. Finalmente lei passò a toccarsi in mezzo alle gambe in un movimento rotatorio, guardava lo schermo dove in quel momento l’inquadratura in primo piano era su una gran patata penetrata da due cazzi che insieme entravano e uscivano. La donna, a fianco a me, stava con la testa sulla spalla dell’uomo che continuava a toccarla, e il busto quasi rivolto verso di me, come per farsi ammirare meglio. Più che affiancati eravamo quasi di fronte, io con il mio cazzo enorme in mano e lei che si masturbava facendo una sega al suo compagno. Sarei rimasto ore a godere di questa scena. Poi si risistemò un attimo e mi chiese:

“Cosa ti piacerebbe farmi ? “. Risposi deciso:

“Leccartela tutta”. L’uomo riprese a masturbarla e lei altrettanto. Sullo schermo del cinema adesso si vedeva quella porcona che aveva i due cazzi nella fica, ora li teneva in bocca contemporaneamente insalivandoli per bene finchè vennero entrambi nella sua bocca imbiancandole il viso.

La donna che mi stava vicino la sentivo ansimare, riguardò il mio cazzo, me lo prese in mano iniziando a menarlo abilmente sù e giù commentando sottovoce

“Che bel cazzo ! ! “, contai fino a dodici e sburrai abbondantemente nella sua mano e sui miei pantaloni. Le chiesi scusa, ma era più di un’ora che mi toccavo e non ce la facevo proprio più.

Fu molto dolce e comprensiva, mi disse di non preoccuparmi e che si era accorta di quanto ero eccitato.

Restai lì ancora fino a vederli e sentirli godere entrambi. Quando li salutai, dicendo che dovevo andare via, l’uomo, con il consenso della donna, mi diede due biglietti da visita. Dissi che non abitavo in quella città. Rispose la donna con un sorriso di dolcezza e simpatia:

“Fà lo stesso, quando ti capita di tornare da queste parti, chiamaci e sarai ospite a casa nostra. Mi raccomando, per noi questa è stata la prima volta. ” Il suo uomo aggiunse:

“Ci piacerebbe riprovare a farlo in tre, tranquillamente in un bel letto, logicamente facendoti anche partecipare. Ciao ci sentiamo”. Ringraziai complimentandomi con loro per la bella coppia che formavano, e andai via. FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

Un commento

  1. Questa storia è stata scritta riscritta letta e riletta in tutte le salse

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