La storia che sto per raccontarvi per quanto incredibile mi è capitata un paio di inverni or sono.
Sono un tecnico di una rinomata società che prende in appalto manutenzione di impianti telefonici.
Generalmente visitiamo i clienti in due ma quel giorno il mio collega aveva dato forfait per una brutta influenza.
Giunto al terzo indirizzo della giornata, erano circa le dieci, mi sento rispondere al citofono da una voce femminile
ancora assonnata, attraverso il lungo giardino della villetta e mi accingo ad oltrepassare la soglia.
L’atrio e molto grande, (non sto a descrivervi i particolari per non far riconoscere il luogo), da una scalinata in legno mi vedo venire incontro una vera visione.
Una donna alta e bruna sulla trentina con indosso una camicia da notte in raso bianco, stretta al collo da una fettuccia dello stesso materiale ma azzurra.
La camicia era molto larga per cui non potevo vederle i fianchi, ma si gonfiava incredibilmente all’altezza del seno (poteva essere una quinta) ed oltrepassava di poco l’inguine.
Gambe favolose.
Comunque mi presento facendo vedere il tesserino, e la signora mi mostra dove è situato il centralino sfoderando un sorriso da infarto.
Mi inginocchio e comincio il mio lavoro quando ad un certo punto mi sento qualcosa di morbido sul collo ed un profumo mi inebria.
Immediatamente capisco che quel “qualcosa” è il seno delle signora e mi alzo voltandomi.
La signora mi sorride e slaccia la fettuccia facendo scivolare la camicia lungo il corpo, questa sembra quasi incastrarsi sul seno prorompente ma poi aiutata dalla signora cade in terra. Whaamm!! un corpo da favola e un pelo scuro come la notte che però non vedo bene data la vicinanza e il seno della signora.
Rimango impietrito da questa visione e lei ne approfitta per chinarsi ai mie piedi e abbassarmi la cerniera dei jeans, non senza fatica estrae il mio membro che è diventato d’acciaio e lo avvolge con delle labbra di velluto, comincia così un pompino che non credo di aver mai ricevuto e vi assicuro che non era il primo.
Sembra avere una gola senza fondo lo risucchia fino alla base arriva quasi a toccarmi i testicoli mentre con la destra li accarezza.
Dopo un po’ non resisto e vengo in un fiume che scompare nella sua gola senza disperderne neanche una goccia.
Si solleva e mettendomi le braccia intorno al collo mi dice
“Ora tocca a te farmi vedere di cosa sei capace”.
Ragazzi non me lo sono fatto ripetere, ho affondato il viso in quelle bocce morbide e profumate mentre risalivo con le mani lungo le cosce per arrivare nel folto del suo pelo.
Era completamente bagnata, colava come una fontana, mi sono abbassato ancora ed ho bevuto tutto il suo umore ripulendo le sue grandi labbra al meglio delle mie capacità.
Sembrava scossa da fremiti, non riuscivo quasi a tenerla e ansimava come una cagna in calore.
“Ti prego prendimi ti.. ti pregooo!! “.
L’ho sollevata prendendola sotto le ascelle e lei allargando le gambe si è impalata sul mio uccello che sembrava non aver risentito della prestazione precedente.
Così, da in piedi, con le sue gambe strette intorno alla vita come una cintura, le sue braccia intorno al collo abbiamo fatto una scopata favolosa, la penetravo con facilità tanto era lubrificata e le contrazioni del suo utero mi sollecitavano il sesso in modo favoloso.
Non sono riuscito a tenerla a lungo in quella posizione, i suoi movimenti si facevano sempre più veloci, sembrava scossa da convulsioni, e siamo caduti entrambi sul tappeto rumorosamente.
Un orgasmo all’unisono, da urlo.
Tutta sudata mi ha sorriso, credevo di averla accontentata, ma lei voltandosi mi ha detto:
“Adesso mettimelo nel culo”.
è stata una giornata faticosa! FINE