Io ricevo continuamente messaggi di amici che leggono i miei racconti, con i commenti più disparati. Alcuni sono decisamente offensivi, ma la maggior parte mi fanno i complimenti. Sia per i racconti che per le avventure, Il problema è che quasi nessuno crede che queste siano vere e che io abbia fatto e faccia quanto scrivo. Allora, lunghi scambi di e-mail, quasi tutti mi vogliono incontrare e per accontentare tutti dovrei avere dieci vite. Ma quello che mi sorprende di più è che sono le donne a non credere maggiormente ai fatti. Allora mi sono fatta fare delle foto e le invio ai più scettici o alle più scettiche. Perchè le foto? Perche quasi nessuno crede che mi piaccia prenderlo nel di dietro e allora si beccano delle foto bel esplicite riguardanti la forma ed il calibro del mio ex-buchetto. Naturalmente non sono scema e le foto le invio solo in cambio di altrettante.
A questo proposito voglio parlare di Diana, una signora di Bergamo.
Un giorno mi scrive chiedendomi se è tutto vero ecc. Poi mi manda delle sue foto molto belle in compagnia di un paio di bei cazzoni. In bocca, nella figa, mentre fa due seghe insieme ecc.
Però non insieme nella figa e nel culo come invece faccio io molto volentieri, dicendo che lei non si è mai fatta inculare per paura di sentir male, ma le piacerebbe tanto vedermi mentre lo faccio. Io ero stata colpita, tra le sue foto, da un cazzo che le schizzava sulle tette un getto molto bianco e lungo, per cui le chiesi di sentirci per telefono.
“Ciao Diana, sai che sei molto bella? Dalle foto mi sembri anche un po’ porcona. Sei anche bisex per caso? Mi piacerebbe incontrarti e pastrugnarti per bene, però anche i tuoi amici…
“Grazie dei complimenti. Si dai incontriamoci. Con le donne non ho esperienze ma anche tu mi piaci molto. Ho fatto vedere le tue foto ai miei amici che sbavavano a vedere il tuo buco del culo.. Se vuoi ci possiamo trovare tutti insieme. Due li hai visti nelle foto, in più c’è il terzo che scattava.
“Ok, tre contro due può andare.
Il sabato successivo suono all’indirizzo di Diana a Bergamo. è ancora meglio dal vero: alta moretta, magra con fianchi larghi e tettine piccole ma molto sode. Lo dico così perche mi apre la porta solo con una maglietta aderente. Ci guardiamo un attimo poi ci abbracciamo, mi piace, la voglio, le stampo la bocca sulle labbra passandole la lingua delicatamente in mezzo. Si irrigidisce ma solo per un attimo, la sento subito rilassarsi e apre le labbra per accogliere la mia lingua a cercare la sua.
“Sai sono da sola, gli altri arrivano più tardi.
“Come sei bella, meglio cosi, ho voglia di te, ho voglia di ricevere e dare le tenerezze che solo tra donne ci si può scambiare, ti voglio leccare tutta, chiavarti con la lingua, sentire il tuo sapore. Tu non devi fare nulla, sarai la mia fighetta lesbica.
Me la sono effettivamente leccata tutta, chiavata con la lingua e con le dita. Il grilletto è bello grosso e dritto in mezzo ad una figa pelosa come poche, peli che le arrivano sino a sopra il buco del culo. Dopo i primi momenti è lei che mi incita:
“Si.. Silvia, leccami, succhiami il clitoride, infilami le dita nella figa, fammi godere.
Ha un sapore aspro, quasi selvaggio, mi arrapa da impazzire. Sdraiata tra le sue gambe a pancia in giù mi tocco anch’io con una mano.
“Guarda mi faccio un ditalino per te, mentre ti lecco, voglio godere insieme a te.
Intanto la porca si è bagnata come una fontana, mi bagno bene un dito nella sua figa e, mentre le lecco il grilletto, lo appoggio al suo buchetto stretto:
“Ma cosa fai? Non farmi male.
“Rilassati, ora ti faccio godere col clitoride e intanto ti inculo con un dito, vedrai che ti piacerà.
Altro che se le piace:
“Bello, ancora, succhia e spingi ti prego, spingi di più, più forte, ancora..
Di più non posso, allora le infilo due dita e comincio a stantuffarla come se fossero un piccolo cazzo.
“Si cosi va bene, mi sento piena dietro, è bello, spingi forte, mi piace.
A quel punto comincia a tremare tutta, e mi riversa in bocca dei fiotti liquidi che sembrano quasi quelli di un uomo, mentre io accelero la pompata con le dita nel suo culo.
“Ecco, adesso, vengo tesoro, vengo. Non so con cosa ma sto godendo, forse con tutto.
Si sfila dalle mie dita e mi guarda sorridendo mentre io non posso fare altro che riprendere il mio ditalino per provare a calmare i miei pruriti.
“Silvia, mentre aspettiamo gli altri, non vorresti insegnarmi a farti godere…. FINE