Setacciando gli annunci in internet avevo scovato un messaggio che faceva al caso mio. Era un giovane (30 anni) che cercava coppie di amici. Ho iniziato a corrispondere, facendo la conoscenza. Sembrava il tipo giusto, un bravo ragazzo. Mi racconta che lavora come addetto alle pulizie in un grande ospedale di una città vicina alla mia ed è interessato ad incontrare persone. è immediato nelle proposte non bada molto alla forma e sa precisamente cosa vuole, ma cosa importante capisce subito cosa voglio io. Diego, così si chiama è un po’ invadente ma sembra sincero.
Non cerco professionisti, ma neanche pivelli che non sanno come muoversi in queste circostanze. Lo scambio di messaggi prosegue senza problemi, gli illustro i miei desideri ed i miei dubbi, gli spiego gli ostacoli che ci sono e gli chiedo collaborazione per superarli. Vuole delle foto, io le invio, sono foto eloquenti fatte magari qualche anno fa (ho provveduto a celare gli occhi più per mantenere un po’ di pathos che per motivi di riservatezza). Alla vista di quest’ultime si scatena. Il tono delle email, cambia, il suo desiderio cresce in modo esponenziale, abbandona quel poco di prudenza che lo ha accompagnato sin lì e con decisione si manifesta in tutta la sua immediatezza. è volgare e molto lussurioso ma per questo mi piace, vuole un incontro con me per conoscersi personalmente. Esito, sono un po’ preoccupato, temo conseguenze inaspettate, ma il mio desiderio è forte, decido di andare avanti. Mi spedisce una foto dove si vede un tipo con lunghi capelli ricci, aria da bullo di provincia, abbigliato in modo appariscente, ma è bello, non molto alto ma devo dire con un fisico prestate. Come lo immaginavo!
Fissiamo un incontro a metà strada fra la mia e la sua città. All’appuntamento è puntuale, si meraviglia di vedermi così alto (sono 1, 86) e mi fa i complimenti. Dopo un breve imbarazzo iniziale, cominciamo a parlare, prima di lui e poi di noi. Fa molte domande alle quali rispondo in modo evasivo, gli chiedo di usare riservatezza, estrema gentilezza e tutta l’educazione che conosce. Lui mi assicura che sa come comportarsi in queste situazioni, ha esperienza, non ha mai fallito, elenca i suoi incontri, scende nel particolare e capisce il mio naturale eccitamento. Vive solo, è in salute ed ha molte ragazze:
Mi convince, sono entusiasta di questo ‘animale da montà. Studiamo insieme una strategia, cerchiamo un modo credibile per giustificare la nostra ‘amicizià agli occhi di mia moglie.
è si! Perché è di mia moglie che stiamo parlando, lei è all’oscuro di tutto questo, non sa che io in una calda sera di metà giugno sono in un auto a parlare con uno sconosciuto per accordarmi con lui nell’intento di realizzare una delle fantasie sessuali che ha accompagnato la mia libido più o meno segretamente in tutti questi anni di matrimonio. Oggi ho superato quarantacinque anni, mi sento maturo e sono consapevole del passo che voglio compiere. In questi anni, ogni volta che ho fatto l’amore con lei, ho fantasticato situazioni del genere, raccontando a mia moglie quanto mi eccitasse il pensiero di vederla scopare con uno sconosciuto mentre io li guardo. So che è un desiderio estremo, forse illecito, ma che mi da piacere, mi libera un esercito di endorfine, è più forte di me. Se mi voglio veramente eccitare e perdere la bussola ho bisogno di ricorrere a questa fantasia. Mia moglie mi ha assecondato per anni, divertendosi anche lei a fantasticare menage à trois, ha raggiunto spesso l’orgasmo immedesimandosi nei miei racconti mentre la scopavo furiosamente. Quando però capiva che le mie fantasie potevano essere sul punto di realizzarsi, si bloccava, irrigidendosi. A mie specifiche domande sulla sua disponibilità ad incontrarsi con un altro uomo mi rispondeva che si, si poteva fare, ma solo al livello virtuale, facendo correre l’immaginazione, ma senza spingersi oltre. Un compendio, un additivo per una bella scopata fra noi, ma che poi finiva tutto li. Daniela, mia moglie ha quarantacinque anni portati splendidamente, media altezza, assai bella, capelli castano scuro sulle spalle, seno non eccessivo, un corpo sinuoso ed invitante. Nei primi anni di matrimonio era una furia a letto, grande scopatrice, non ha mai disdegnato fare dei lunghi pompini od offrirmi il suo morbido culo. Nel suo intimo credo che desiderasse anche lei un’avventura trasgressiva, ma come dice, tra il dire ed il fare.. .. .. .
Ora, io, sto cercando di realizzare questa cosa, senza che lei sappia nulla, con uno sconosciuto che mi ha salutato dicendomi che mi farà ‘felicemente cornutò, sto giocando pesante, se va tutto bene ci divertiremo ambedue altrimenti potrebbe essere un bel disastro.
Il piano prevedeva un incontro tra me mia moglie e Diego in un ristorante della costa nel successivo mese di luglio e da lì un passaggio in un locale da ballo con musica soft per allentare i freni inibitori.
Io preparo il terreno accennando a Daniela il desiderio di trascorrere qualche giorno al mare, intanto continuo a sentirmi con Diego che è sempre più impaziente. Finalmente partiamo per una località balneare ed una sera chiedo a mia moglie di andare a cena fuori e poi a ballare. Lei è entusiasta, ama il ballo anche se si meraviglia del mio invito in quanto sa che io detesto ballare.
Gli chiedo di mettersi al meglio per la serata, con abbigliamento sexy e lei non se lo fa dire due volte. Esce, indossando un abitino molto scollato, nero, aderente, senza reggiseno e con dei sandali con tacco a spillo, capelli raccolti, trucco perfetto, .. .. é splendida!
Al ristorante, cena di pesce, ottimo vino rosè freddo che lei adora. Arriva Diego, lo vedo, si avvicina, mi saluta con calore ed io gli presento mia moglie. Vedo gli occhi di Diego che si illuminano assumendo immediatamente una luce di pronunciato erotismo. Gli chiedo se è accompagnato, lui dice di essere solo pertanto l’invito a sedersi al nostro tavolo. Daniela, è felice, il giovane, si presenta bene, abbronzato, camicia bianca aperta pantaloni blu aderentissimi, quello che si dice una bel figo! . Conversiamo, ridendo, io invento una storia di come io e Diego ci siamo conosciuti e mia moglie mi ascolta incuriosita. Lui non la molla con lo sguardo, parla con disinvoltura e non lesina frequenti complimenti alla mia consorte, che noto, apprezza moltissimo. Il fighetto ci sa fare!
Gli chiedo se conosce il night club Tahiti dove io e Daniela vogliamo concludere la serata e lui di rimando dice che è diretto li, pertanto, possiamo andare insieme. Offro tutto io ed usciamo. In auto mentre seguiamo Diego che ci precede, Daniela mi domanda di Diego e mi rivela che l’ha guardata tutta la sera in modo inequivocabile che solo le donne sanno capire il linguaggio di quegli sguardi. Io gli chiedo se la cosa le desse fastidio e lei mi dice che no assolutamente .
Arriviamo al Tahiti, parcheggiata l’auto, entriamo. Luci soffuse, musica soft, clientela varia ma con prevalenza di persone mature. Ci sediamo su un divano molto defilato, io, Daniela e Diego accanto a lei, ordinando, un vino moscato fresco. La serata si sta svolgendo egregiamente, il giovane sta parlando sempre più spesso a Daniela, talvolta sommessamente, tanto che io non riesco a capire cosa le dice. Lei annuisce ed abbozza dei sorriseti compiaciuti.
La invito a ballare, due tre ‘lentì, durante i quali mi dice che il mio amico è veramente simpatico. Poi torniamo sul divano, Diego si è allontanato, vedo che Daniela con lo sguardo lo sta cercando nel locale. Dopo un po’ ripassa davanti a noi e mi chiede il permesso di ballare con lei, io acconsento subito, sedendomi ad osservare. Il ‘machò non si fa scrupoli, incollato al corpo di Daniela la circonda in uno slow lento e sensuale. I loro corpi sono perfettamente aderenti e lei non lo respinge, anzi, con il trascorrere dei minuti si amalgama sempre più in un abbraccio morbido e sensuale. Ora i loro volti si strusciano, la testa di lei è completamente appoggiata al volto di lui che la cinge con le braccia in modo totale, le sue mani sono incollate su i fianchi di mia moglie e dettano il sinuoso e lento ondeggiamento del culo di lei. Guardo da lontano, e mi sto eccitando, ho un’erezione imbarazzante. Altre coppie mi stanno oscurando la visuale, mi devo spostare, li vedo di nuovo, sono nella penombra al di fuori delle luci colorate. Lui è in piena azione, la sta baciando sulle guance e sul collo, lei non contraccambia, si lascia ‘pomiciarè. La musica è sempre più invitante, sassofoni e pianoforti invadono la mia mente. Finalmente, stimolata reagisce, un bacetto lieve, lui la stringe, si insinua, cerca la bocca di Daniela con ripetuti attacchi, lei non cede, si limita a sfiorare con le labbra il volto di Diego, lo guarda intensamente ma non si abbandona all’impeto dei sensi. Le mani di lui sono scese, con delicatezza. ma decise, stanno palpando i glutei di Daniela.
Io ho caldo, fumo una sigaretta dietro un’altra, ordino di nuovo da bere e cerco con lo sguardo tra i corpi avviluppati quello di mia moglie e del suo ‘ganzò. Non li vedo bene, non so cosa stanno facendo. Trascorrono dei minuti interminabili, improvvisamente, mi compaiono di fronte, si tengono per mano, lei si siede, beve e non fa un commento, è arrossata in volto, sento il suo corpo vicino al mio, emana calore, è sudato. Daniela è strana, gli occhi languidi, beve ancora con lentezza poi si avvicina a me, si struscia, la bacio e lei d’impeto mi infila la lingua in bocca in lungo libidinosissimo bacio. è eccitata, lo sento chiaramente, con una mano mi sfiora l’uccello che preme con prepotenza sotto i pantaloni. Mi guarda, sorride e mi chiede se sono innamorato di lei. Gli dico che è stupenda che mi eccita da morire.
A quel punto si alza per andare alla toilette, Diego che nel frattempo si era allontanato a conversare con una ragazza mi guarda e mi raggiunge. Siamo noi due soli, gli chiedo come va, lui dice che mia moglie è una gran figa che ha voglia di farsela. Mi dice che Daniela è prudente ma come tutte le donne è anche troia e prima che la serata termini è certo che troverà il modo di raggiungere il suo scopo. Io non sono convinto che sia così facile, ma staremo a vedere. Lei ritorna, si è rifatta il trucco, si siede accanto a noi, mi sembra allegra (sta bevendo molto) scherza con Diego, vedo che è raggiante è al centro delle nostre attenzioni, la gonna è salita mettendo in mostra le sue belle cosce tornite, ne approfitto subito per carezzarla sulle ginocchia, lei apre mollemente le gambe, con le mani tento di risalire ma lei blocca la mia azione, accavallando le gambe e componendosi la gonna. Diego la guarda mentre la sua gamba struscia con quella di Daniela. Conversiamo, in cuor mio decido di accelerare i tempi, con una scusa mi allontano lasciandoli soli.
Sono momenti di trepidazione, mi sto domandando se è giusto ciò che sto facendo, ho una serie di rimorsi, sono quasi pentito, ho una grande confusione nella mente.
La mia sicurezza sta vacillando, vorrei tornare nella sala e portare via subito Daniela, toglierla da quella situazione di pericolo. Faccio un lungo respiro e torno sui miei passi, arrivo nei pressi del divano dove ho lasciato Diego e Daniela deciso a farla finita, ma una scena mi blocca: Daniela è riversa sul divano, Diego che vedo di spalle la sta baciando con ardore e nello stesso tempo le palpa un seno. Mi blocco, mi guardo intorno, c’è molta gente, non so che fare. La penombra aiuta le effusioni dei due, lei non mi sembra emotivamente partecipe, ma si fa baciare sulla bocca, lascia che Diego le tocchi i seni. In quei pochi attimi che lui le lascia, guarda nervosa in giro, sicuramente teme il mio ritorno. E combattuta dal desiderio di rispondere con trasporto alle avanches del giovane ed il timore che io la possa scoprire mentre si fa ‘lavorarè da un estraneo. Mi vede, allontana con decisione Diego, si ricompone. Le domando se è tutto OK, è irrequieta, si vedono sulle sue labbra le tracce di baci intensi, vedo Diego che se ne sta affondato sul divano, la camicia totalmente aperta ed un pacco esageratamente in evidenza fra le sue gambe. Credo che nessuno potrebbe equivocare. Chiedo a Daniela se vuole uscire, per fare due passi al fresco della notte. Lei annuisce, raccoglie la borsetta, si avvicina a Diego lo bacia su una guancia e con uno sguardo assassino lo saluta dandogli la mano. Anch’io saluto Diego che mi guarda in modo interlocutorio gli stringo un occhio e mentre Daniela si è allontanata gli suggerisco di seguirci con discrezione.
Saliamo in macchina senza fare una parola, sono diretto in un punto del lungomare dove si può parcheggiare e vedere le onde infrangersi sulla spiaggia. Sono oltre le una di notte, in quel punto a quell’ora c’è pochissima gente in giro. Mi fermo scendiamo e cominciamo a camminare lungo il mare. Gli chiedo se si è divertita, lei mi dice moltissimo, la brezza marina è tesa, si avvicina, l’abbraccio, si stringe a me.
La bacio, è un tizzone ardente, mi contraccambia con vigore, le nostre lingue duellano, sento il suo corpo palpitare, io ho un’erezione che praticamente mi porto dietro da quasi tutta la serata. Mentre mi bacia, con una mano scende a massaggiarmi il cazzo, lo sfrega un po’, poi armeggia con la lampo, apre, infila una mano e impugna l’oggetto dei suoi desideri. Con difficoltà lo estrae e staccatasi da me si siede su una scoglio e come una ventosa si attacca al mio ventre ingoiando la mia asta per intero. Inizia a pompare con vigore mentre con l’altra mano si masturba, poso una mano sul suo sesso è sento che è fradicia, i peli sono bagnati a mazzetti, il tessuto delle mutandine è impregnato dei suoi umori, un tutt’uno con la sua carne, le cosce sono umide, è eccitata al parossismo, non l’ho mai vista così. Il suo dito medio stimola la clitoride mentre continua a spompinarmi in modo forsennato. Quando molla la presa per respirare, m’implora di scoparla, subito li. Si ferma un attimo per togliersi le mutandine, che getta lontano, ed inizia a slacciarmi i pantaloni. Gli chiedo perché è così eccitata, lei risponde che la serata l’ha mandata su di giri. Io insisto, mentre lei toglie il vestito gettandolo sulla sabbia come un giaciglio improvvisato. Completamente nuda, si sdraia sopra con le gambe oscenamente aperte, senza smettere un attimo di masturbarsi, con i lunghi tacchi dei sandali affondati sulla sabbia. Io sono in piedi di fronte a lei, con il cazzo eretto i pantaloni alle caviglie, guardo in giro nella notte se sopraggiunge nessuno, lei mi invita a dargli il cazzo subito. Mi sdraio su di lei, il cazzo scivola naturalmente in quel lago in ebollizione che ha tra le gambe. Lei urla da subito e sebbene sia sdraiato su di lei continua a masturbarsi, è scivolosa il mio uccello ha difficoltà a rimanere nella sua vagina, ma bastono due tre colpi e se ne viene con un rantolo mentre gli stringo fra le dita il suo capezzolo eretto. Si placa un attimo poi ricomincia a muoversi sotto di me , mi bacia con libidine su tutto il volto, vuole il mio orgasmo, vuole sentire sul ventre e sul seno i caldi fiotti del mio piacere. Devo stringere i denti per non venire, inizio a fargli domande.
‘Ti ho visto mentre Diego ti baciava, ti piaceva? ‘ Lei non risponde subito, poi mi sussurra: ‘Sì’
‘Ti ha eccitato lui in questo modo bestiale? ‘
Risponde: ‘Credo di sì.
‘Te lo vorresti fare ? ‘
‘Certò.
‘Anche in presenza mia ? ‘
‘Perché no, ti dispiacerebbè.
‘No, anzi sarebbe eccitantè rispondo subito. Pausa, mugola di nuovo, aumenta i sussulti del bacino e si lascia andare a ‘Sai, credo che Diego abbia un bel cazzo grosso, più grosso del tuò
‘L’hai visto? ‘,
‘No, ma l’ho sentito e mi piacerebbe succhiarglielò A quest’ultima frase non reggo, la inondo di sborra mentre le dico che è una gran puttana. Lei mi bacia sulla bocca e dice che si, si sente troia fino in fondo.
Arriva la pace, solo il rumore del mare che s’infrange sulla spiaggia giunge alle mie orecchie. Le offro dei kleenex per pulirsi, si siede, guarda l’orizzonte nero del mare, sospira mentre si alza in piedi, pulisce al meglio il suo abito e velocemente lo indossa trascurando le mutandine. Tra noi non una parola, accendo una sigaretta, mi guardo intorno, non c’è nessuno. Daniela mi dice che ha freddo è vuole andarsene. In auto regna il silenzio, ognuno di noi è immerso nei propri pensieri. Quello che resta della notte passa tranquilla, anche se mi domando dove sia finito Diego, che al momento topico mi ha bidonato. Non riesco a prendere sonno.
Alcuni giorni dopo, ripresa la nostra vita di sempre, cerco via internet, Diego, che mi risponde dicendomi che quella famosa sera ci ha perduti, ed è rammaricato per non aver potuto fare quello che avevano concordato. Mi racconta che Daniela è una buona moglie, ma che come ogni donna è facile, in determinate situazioni, farla vacillare. Gli racconto come è finita e cosa mi ha detto Daniela mentre la scopavo. Mi chiede di non interrompere i rapporti perché prima o poi potrebbe presentarsi una nuova occasione.
Sono passati dei mesi da quella sera, ho fatto l’amore varie volte, ho cercato di affrontare il discorso con Daniela che invece ha come un vuoto di memoria, si è sempre rifiutata categoricamente di parlare di quella serata al mare.
Ormai, avevo accantonato tutto nei ricordi, poi una sera in inverno, mentre mi scopavo stancamente mia moglie questa mi fa una domanda secca:
‘Diego l’hai più sentito? Mi piacerebbe rivederlò.
Sono sorpreso ed eccitato. Rimango in silenzio, poi le chiedo:
‘Perché lo vuoi rivedere? ‘ e lei :
‘Perché, perché .. .. .. .. cosa t’importà
‘Credo che debba importarmi, che ne dici? ‘ vorresti rivederlo .. .. . magari .. .. per farti scopare da luì
‘Può darsì
‘Ma cosa stai dicendo? ‘
‘Che male c’é .. .. .. e poi a te piacerebbe, non mi hai sempre chiesto di farlo con un altro? ‘,
‘Si, lo so, ma sono fantasiè
‘Chissà che cazzo duro e grosso ti verrebbe a vedermi scopare con Diego e come te lo meneresti mentre lui me lo mette nel culò ed ancora, sospirando ‘Si! me lo farei mettere tutto dentro e poi glielo lecchereì.
‘Sei una gran troia! ! ‘ le dico, mentre sto venendo copiosamente. Daniela ride e mi bacia dandomi ripetutamente del porco e depravato.
La cosa non ha avuto seguito, credo che Daniela si serva dell’argomento Diego, quando è in valvola ed ha voglia di farmi divertire un po’ e nel contempo tenermi sui carboni accesi. Le arti amatorie delle donne sono perfide e terribilmente sublimi.
In seguito. ho provato altre volte a toccare il tasto ‘Diegò talvolta con ottimi risultati altre volte meno. Un giorno ho deciso di prendere il toro per le corna. Eravamo seduti mollemente sul divano, parlavamo di varie cose, gli ho chiesto perché negli ultimi tempi si concedeva raramente. Lei mi ha detto che il sesso la interessava poco e poi non si sentiva sufficientemente desiderata. Gli chiesi se voleva essere corteggiata, ricevere attenzioni, vivere un’avventura. Mi rispose che si poteva essere. Io allora le chiesi se avessi invitato Diego una sera a cena a casa nostra lei sarebbe stata d’accordo. Senza guardarmi in faccia ed premendo il telecomando per accendere la televisione mi rispose:
‘Se a te va bene, va bene anche a mè:
Ora ero nei guai, la cosa mi stuzzicava oltremodo, Daniela era sicuramente pronta a fare quest’esperienza, mentre io mi tormentavo con dubbi lancinanti. Far venire Diego a casa mia, offrirgli platealmente la moglie su un piatto d’argento. poi come sarei apparso agli occhi di Daniela. Avrei voluto che la cosa si fosse risolta con la follia di una sera, senza rivedersi più, lontano da mura amiche, lontano dalla mia vita coniugale. Siamo una coppia collaudata, tranquilla, ordinaria, non vorrei che introducendo nella nostra intimità un giovane bello e prestante questa sarebbe poi rimasta segnata.
Penso che lei sia decisa anzi alcune settimane dopo mentre facevamo l’amore mi ha chiesto:
‘Poi Diego lo hai rintracciato? ‘
‘No non ancora, ma che hai la fregola? ‘
‘Che scemo che sei! Facevo così per dire
‘Non credo che facevi così per dire, ci pensi e non vedi l’ora, confessà
‘Siii .. .. .. . non vedo l’ora .. .. dai.. . perché non lo chiami? ‘
‘Hai voglia di troieggiare, dillò
Lungo silenzio.
‘Sai.. .. .. . ieri mi sono masturbatà
‘Si ? Magari pensando a lui ed quello che ti potrebbe farè
‘M’immaginavo lui che mi sbatteva con forza mentre tu m’infilavi il tuo cazzone in boccà
‘Hai goduto? ‘
‘Si molto! .. .. .. e se vuoi bene alla tua ‘ciccinà domani lo cerchi e lo inviti a venire. Me lo prometti? ‘
‘Vedremo, cara troiettà
Ho provato a contattare Diego via internet, ma non mi ha risposto, il cellulare risulta sempre occupato. Finalmente dopo molti giorni mi ha risposto dicendomi che aveva il telefonino guasto. è stato felicissimo di risentirmi ed ha accettato con entusiasmo l’invito a casa mia. Abbiamo fissato per un sabato sera di metà aprile.
Ho riferito a Daniela gli accordi presi si è dimostrata contenta della notizia.
La sera prima del sabato famoso, Daniela mi fa:
‘Domani viene Diego, sono contenta, ma non pensare a cose strane o particolari. Non ti fare illusioni in quel tuo cervello malato! ‘
‘Scusa, cosa vuol dire questo discorsò gli rispondo,
‘Vuol dire che non sono la troia che tu credì
‘Non ho mai creduto che tu fossi una troia, ma che la cosa ti interessasse! ‘
‘Mi spiace deluderti, ma non mi interessa affatto, lo faccio solo perché tu ci tienì
‘Ma dai, cosa dici, se sei stata tu a chiedermi di farlo venirè
‘Te lo ho chiesto una sera, così per scherzo, poi tu hai insistito tantò
‘Mah! Cosa vuoi che ti dica! Se non ti va, gli invento una scusa e lasciamo perderè
‘No, no.. .. .. ma sono stata chiarà
E arriva il gran giorno. La tavola è apparecchiata con sobrietà, ma senza esagerazioni. Menù tradizionale.
Daniela è carina, una gonna scura ed un golfino verde acqua, un filo di perle, calze scure e scarpe a tacco alto. Oserei dire un look da ufficio, un po’ banale.
Io sono un po’ emozionato mentre lei mi sembra freddina. Diego arriva puntuale, ci abbracciamo, bacia Daniela alla quale ha portato un mazzo di rose rosse. Racconta di se, del suo lavoro, è allegro e disteso. Si è tagliato i lunghi riccioli, indossa un abito scuro con una camicia bianca aperta fino a metà torace. Ci accomodiamo a tavola, ceniamo in allegria, Daniela è serena e con il passare della serata sembra più disponibile e partecipe.
Finita la cena passiamo in salotto, Diego sta intrattenendo Daniela sulle sue conquiste femminili ed in particolare le racconta di una relazione che ha con una donna sposata. Lei è interessata all’argomento tempestando il ragazzo con una serie di domande maliziose.
Metto su un cd per creare un po’ di atmosfera, Diego invita subito Daniela a muovere qualche passo di danza io me ne sto sul divano a guardare. Uno, due balli, naturalmente appiccicati l’uno all’altra. Si ode solo la musica, nessuno parla più, abbasso le luci. Mia moglie guancia a guancia con quella di Diego, ogni tanto mi lancia un’occhiata. Diego le carezza la schiena e poi pian piano scende giù con le mani, ha preso l’iniziativa e comincia anche a darle dei timidi baci. Lei no, lascia fare, ma non corrisponde. Ora lui ha le mani sul culo di lei e la bacia con insistenza , lei sembra ignorarlo. Diego continua instancabile a cercarle la bocca, ma lei si nega.
Le mani di lui, ormai l’accarezzano e la palpano senza ritegno facendogli salire la gonna. La scena è fortemente sensuale, io comincio ad eccitarmi.
La cosa va avanti ancora qualche minuto, poi Daniela si divincola dall’abbraccio di Diego e si getta a sedere sul divano accanto a me, subito seguita da Diego. Si sistema i capelli , mentre la gonna gli è salita fino all’inguine e con noncuranza mostra le gambe velate da calze autoreggenti molto erotiche.
La bacio con ardore, lei risponde con impeto. Il bacio è prolungato, non solo sulla bocca, ma le bagno le orecchie, il collo. Improvvisamente sento Daniela, che ansima e sospira di piacere. Vedo la mano di Diego che si è insinuata fra le sue cosce scoperte ed ha raggiunto sicuramente il sesso di mia moglie, la sta accarezzando sulla figa. Lei ha facilitato l’operazione allargando un po’ le gambe. Mentre io le slaccio i bottoni del golfino mettendo in mostra un bel reggiseno di pizzo nero, Diego la bacia poi prende una mano di Daniela e la posa sul suo uccello ancora imbrigliato nei pantaloni.
Ora sono solo respiri profondi di passione e libidine. Lui ha estratto il cazzo dai pantaloni. Caspita! Aveva ragione Daniela! Diego ha un uccello di tutto rispetto, una verga di oltre venti centimetri tozza e con una grossa varice pulsante che la cinge a spirale, sormontata da un enorme cappella di colore violaceo, lucida e tesa. Complimenti! Un cazzo di categoria superiore. Alla vista di quell’arnese lei inizia subito a menarlo mentre il nostro amico fa divaricare completamente le gambe a mia moglie . La invita ad alzare il sedere, per sfilargli le mutandine, lei prontamente obbedisce , in un attimo la sua figa stupenda incorniciata da un vello di peli castano scuri si offre ai nostri sguardi arrapati. Pure io ho tirato fuori il cazzo e me lo sto menando con vigore. Il petting scatenato va avanti, lei al centro con le cosce completamente aperte che masturba l’uccello di Diego, io che mi tocco e con una mano cerco di estrarre i seni dal reggiseno, lui che fruga con la lingua ogni centimetro del volto di lei. Daniela, inaspettatamente si blocca, ci allontana con forza ambedue, scatta in piedi ed urlandoci: ‘Siete due porci, mi fate schifò esce di corsa di stanza e si dirige in camera.
Noi rimaniamo impietriti, stupefatti . Per un momento non capiamo cosa stia succedendo, seguo Daniela, che è sdraiata trasversalmente sul letto in una crisi di pianto. Provo a dire qualcosa, lei mi offende e mi chiede di lasciarla sola.
Torno da Diego che è rimasto come uno stoccafisso sul divano, con l’uccello ancora eretto mezzo svestito. Gli spiego che non so cosa sia preso a Daniela e gli offro da bere .
Sono frastornato, guardo Diego che ha ancora quel ‘cosonè pendulo all’aria. Fa il gesto di ricomporsi, ma lo fermo, mi avvicino a lui e sorridendo comincio a toccarglielo. Il cazzo velocemente riprende vita, ora lo sfrego e lo prendo in mano. Non so cosa mi sta succedendo, ma sento che devo fare quella cosa. Lui è colto di sorpresa. Faccio sedere Diego di nuovo sul divano dove mi appare in tutta la sua meravigliosa potenza quell’uccello magnifico da cui pendono due testicoli grossi e pieni. Mi metto in ginocchio di fronte a lui, tra le sue gambe e mi chino sul quel ben di dio. Con la lingua do dei colpetti qua e la, baci che partano dall’attaccatura fino alla punta. Lui è caldo vedo che ha una voglia da morire. A quel punto, mi prende la testa e me lo infila tutto in bocca. è una sensazione terribile perché mi sembra di soffocare, sento questa massa enorme calda e vellutata riempirmi tutto ma anche estremamente piacevole sentire qualcosa di vivo e pulsante dentro di te. Inizio ad andare aventi ed indietro, lui mi guida i movimenti ed il tempo tenendomi la testa. è bellissimo! Meraviglioso! . Gioco con la lingua e scivolo sull’asta fino ad ingoiarlo tutto. Lui mugola e dice:
‘Sii! Così! Continua! Ci sai fare!
La cosa si protrae qualche minuto poi sento che il corpo di Diego si sta irrigidendo, il suo respiro si fa più intenso, arcua il bacino, il cazzo si gonfia ulteriormente ed come una cascata mi riempie tutta la bocca di un fiume di sborra. Non la contengo tutta, sento che fuoriesce dai lati della mia bocca, è caldissima, vischiosa ha un sapore come di mandorle, ne ingoio un bel po’ altra cade tra le cosce di Diego. è esausto ed appagato. Mi siedo accanto a lui pulendomi la bocca con il fazzoletto, lui senza farmi dire una parola mi prende il cazzo in mano e mi masturba mentre con l’altra mano mi cerca un capezzolo che inizia a tormentare. Io apro la camicia per favorirlo nella sua operazione, mi bacia i capezzoli, li lecca e li mordicchia senza lasciare mai il mio cazzo. Abbandona per un attimo il mio torace e con la mano si dirige verso le mie natiche alla ricerca dell’ano. Trovatolo, vi infila l’indice e mi pratica un ditalino pazzesco.
‘Ora ti faccio impazzirè mi sussurra
‘Si, è questo che voglio, dai, daì farfuglio.
Vengo quasi subito schizzando il mio seme da ogni parte e riempiendo la sua mano. Rimaniamo in silenzio, ci ricomponiamo velocemente lo accompagno alla porta salutandolo con un lieve bacetto che m restituisce. Vado a vedere che fine ha fatto Daniela. è sempre in camera, non piange più.
Per molti giorni non mi ha rivolto la parola, poi lentamente le cose sono migliorate. Nessuno ha più minimamente accennato a quella sera ed ha cosa è successo.
Io mi vedo di tanto in tanto con l’amico Diego che è diventato il mio amante segreto.
Sono felicemente bisex e la vita continua. FINE