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Che troia la signora

è estate e mi trovo a casa di Francesca, la mia ex ragazza con cui ho avuto una storia durata quasi 2 anni, a curare il giardino, come faccio ogni sabato pomeriggio. io e Francy siamo rimasti in buoni rapporti, ora lei vive in California dove studia grazie a una borsa di studio vinta lo scorso inverno. Sua mamma Daniela non ha mai smesso di considerarmi come uno di casa, mi invita regolarmente a pranzo la domenica e spesso mi capita di darle una mano nel locale che ha aperto dopo la separazione dal marito.
è la classica tipa con i soldi che però non ama stare con le mani in mano e che non se la tira, anche se avrebbe più di una ragione per farlo. Ha avuto Francesca a 17 anni, e oggi 25 anni dopo, è una splendida donna di 42 anni appena compiuti, con un corpo da favola, modellato con tanto step, jogging, nuoto e pattinaggio.
Comunque sia, ho appena finito di tagliare la siepe e sto riordinando gli attrezzi, quando sento Daniela chiamarmi. C’è mia madre al telefono che mi chiede se torno a casa per il pranzo, Daniela mi sorride e fa cenno di no, indicando il tavolo sotto la veranda già imbandito.
Chiudo dicendo di voler mangiare fuori, poi Daniela mi dice che ci vorranno una decina di minuti, se voglio, posso approfittarne per farmi una doccia.
All’inizio dico di no, poi cedo alla tentazione di una bella rinfrescata dopo il bagno di sudore di poco prima. Tiro fuori la roba per la piscina che avrei messo comunque più tardi, e faccio per andare in bagno quando Daniela mi raggiunge dicendomi di usare il suo bagno, che è più grande e soprattutto ha la doccia che funziona: l’altro deve farlo sistemare dall’idraulico.
Mi accompagna indicandomi dove trovare gli asciugamani, il docciaschiuma e il resto. Mi dice anche di non fare caso al disordine e di lasciare tutto come capita. mentre mi spoglio noto un cassetto aperto, è quello della biancheria intima, lo conosco perchè Francesca l’ha aperto un sacco di volte in mia presenza.
Spinto dalla curiosità lo apro del tutto e guardo il tipo di biancheria che contiene, ora che Francy non c’è; beh.. però!!! Mutandine a vita bassa di cotone, le mie preferite, tanga colorati, slip semplici e anche due mutandine di quelle col filo dietro! Niente male davvero! Risistemo tutto e apro anche il cassetto più in basso, che contiene un tipo di lingerie più ricercato, roba di raso, seta e pizzi vari. L’ultimo cassetto mi fa pensare di essere più feticista di quanto io creda: ci sono collant di tutti i generi, da quello ornato a mutandina al tipo senza cuciture, tutto nudo, per arrivare alle autoreggenti più seducenti.
Richiudo tutto e apro il getto d’acqua della doccia, mentre aspetto però mi accorgo di avere il pene bello gonfio, e una gran voglia di scopare: non riesco a smettere di pensare a come Daniela riempie quelle mutandine e quei collant..
Entro in doccia e cerco di non pensarci più. mi insapono, mi risciacquo ed esco più eccitato di prima: il pene si è inturgidito e la voglia è raddoppiata, faccio per prendere un asciugamano e aprendo lo sportello noto il cesto della biancheria sporca aperto e in cima un paio di slip bianchi. è più forte di me: prendo la salvietta e tiro fuori le mutandine dal cesto.
Mentre mi asciugo le guardo con attenzione, le tocco quasi accarezzandole e poi finisco con l’annusarle; una, due, tre volte per riempirmi la testa di quel profumo di donna, di detergente intimo e di sesso immaginato.
Le ripongo e mi affretto a rivestirmi cercando di distrarmi il più possibile: il mio pene adesso è duro da dio, la cappella è rossa e mi escono le prime gocce di liquido seminale, diventerebbe sperma se solo potessi masturbarmi o farmi masturbare.
Esco dal bagno e raggiungo Daniela in cucina: mi dice che è quasi pronto, di accomodarmi in salotto e di aspettarla lì, ci vorranno altri 10 o 15 minuti. mentre la vedo cucinare mi accorgo di guardarla in modo diverso, non solo è una bellissima donna, gentile e simpatica, è anche una figa, con cui scopare sarebbe bellissimo, peccato non poterci provare!
O meglio non avere il coraggio di provarci!! Mi siedo su uno dei due divani ed eccola arrivare, sorridente e carina come non mai. si siede di fronte a me ed estrae da un raccoglitore alcune foto dell’anno scorso, scattate durante le vacanze estive passate con il suo ex marito. mentre le sfoglio le commenta dicendomi quanto si è divertita e quanto le piacerebbe tornare di nuovo lì in vacanza.
Lei si mette più comoda togliendo i sandali e portando i piedi nudi sul cuscino dove è seduta, restando come accovacciata e con la gonna che le ricade sulle gambe abbronzate, levigate, lisce. Messa così è sensuale al massimo, oltretutto le vedo tranquillamente le mutandine di cotone bianco, ed è talmente intenta a guardare le foto che ha in mano lei, che non sembra accorgersi che io la sto fissando tra le gambe cercando di capire se indossa un paio di tanga o se invece ha lo slip in mezzo al sedere. in più il pene mi fa un male tremendo, ho un’erezione eccezionale e non so come fare per calmarmi, vorrei almeno spostarlo, ma come?
Poi lei alza gli occhi e secondo me capisce che stavo guardando tutto, meno le sue foto. mi guarda con un’aria divertita e scostando lo sguardo, soffoca una risata, adesso mi fissa dritto negli occhi, è diventata rossa in viso e si morde piano le labbra prima di sorridermi ancora. allora le consegno le foto che ho già visto e le chiedo se è pronto, lei mi dice che va a vedere in cucina e mi invita a gustarmi le foto che aveva in mano.
Scende dal divano restando a piedi nudi e va prima in cucina a spegnere il gas, poi mi dice che va un attimo in bagno, quando finalmente scopro di non essere visto, mi sistemo alla meno peggio il pene che per poco non mi scoppia, e poi decido di aprire il raccoglitore che ha lasciato per me. sorpresa!!! Le foto ritraggono Daniela e il suo ex marito mentre fanno l’amore, in alcune si vede Daniela mentre aiuta lui a fare pipì, in altre è Daniela a far pipì mentre lui le apre la vagina con le dita, in altre ancora sono intenti a fare un bel 69, a masturbarsi a vicenda, si vede lei che glielo prende in bocca, lui che la penetra e lei che si tocca, strofinandosi il clitoride e via di questo passo!!! Il pene si è gonfiato e irrigidito al massimo, sento la cappella che mi pulsa e la testa che mi gira un po’.
E poi la ciliegina sulla torta: Daniela sta facendo pipì senza aver chiuso la porta del bagno, sento lo scroscio dell’urina nell’acqua dello scarico amplificato dal fatto che in casa e fuori non vi è alcun rumore di fondo.
Faccio scorrere le foto con avidità e ne trovo due che portano la mia eccitazione(e la mia erezione) oltre il limite: in una Daniela viene penetrata in piedi mentre si apre al massimo la vagina con le mutandine spostate da un lato, nell’altra si sta masturbando da sola con in bocca il pene duro di suo marito e un rivolo di sperma le scende sul collo e sul seno. basta così!! Se questo non è un invito a farlo.. Va bene essere prudenti e non farsi prendere troppo dalla fantasia, ma qui si esagera!!! Giro l’angolo del breve corridoio che porta al bagno e difatti la porta è aperta.
Pochi passi ed ecco cosa vedo, Daniela è seduta sul water con i piedi appoggiati alla tavola, a mimare la posizione di poco fa sul divano, con in viso l’espressione di chi ne ha combinata una; in terra noto alcune gocce di pipì che creano contrasto con il marmoreo pavimento bianco. Si copre un sorriso con una mano, mentre con l’altra mi porge un pezzo di carta igienica con cui asciugarla.
“dai cosa aspetti, ti vergogni? ” – mi chiede lei con aria maliziosa
Mi metto di fronte a lei badando a non calpestare le sue mutandine bianche, che ora giacciono per terra, davanti al water.
Senza dire una parola le passo una mano sulla sua vagina, la sento gonfia, calda e bagnatissima, altro che asciugarla!! Lei apre le gambe appoggiandosi al bidet e si toglie la maglietta blu e il reggiseno anch’esso blu, rimanendo con la gonna sollevata come ultimo indumento. Poi mi prende la mano e la sposta dalla fessura che stavo per penetrare con le dita, portando le sue mani sul suo sesso, accarezzandosi prima, e aprendo per bene poi, la vagina.
“Dai toccami, senti come sono bagnata….. mmm ti prego voglio godere con te! ”
Adesso si vede bene anche il clitoride, è bello gonfio e rosso, come le grandi e le piccole labbra, la penetro con le dita, prima due, poi tre, la sento caldissima, scivolosa, accogliente e pronta per fare l’amore in qualsiasi modo, tanto è bagnata.
“Cazzo che troia che sei! Altro che tua figlia, mi dovevo scopare te fin dall’inizio! – le dissi.
“Mia figlia non capisce nulla, continua, masturbami, fammi godere….. Sono la tua PUTTANA! ”
Ritiro le dita e comincio a leccarla, prima tutto intorno la fessura, poi sul grilletto, lo passo e lo ripasso lentamente, tenendo la lingua morbida, complice dei suoi gemiti dei suoi fremiti improvvisi, del suo inarcare il bacino in cerca di un bacio più prolungato. Il suo profumo m’inebria, l’eccitazione di entrambi è alle stelle, il suo miele mi riempie di piacere, il suo godimento mi rende impaziente, adesso tocca a me.
“Ora mi fai un bel pompino, fammi vedere se sei più brava di tua figlia! ”
“Lei ha imparato tutto quel poco che sa da me! ” – mi risponde la troia.
“Muoviti troia, succhialo”
Mi rialzo e lei subito mi slaccia i jeans, li abbassa con impazienza, poi si avventa sulle mutande strappandole in basso e trovando il mio pene duro, gonfio fino a scoppiare, con la cappella lucida, rossa e già lubrificata.
Lo bacia lo stringe con forza, mi fa una sega e allo stesso tempo lascia che io la penetri in bocca, le sue labbra si serrano e si aprono ritmicamente, dapprima in modo lento, poi sempre più spasmodico e poi di nuovo più piano.
“Siii … daiii. Succhiami il cazzo…. Ti sfondo la bocca.. puttana”.
è eccitatissima, presa com’è dalla sua voglia inizia a masturbarsi in modo concitato, geme di piacere, si strofina con due dita, poi con quattro, il clitoride dev’essere infuocato ormai, la sento tremare e muoversi in preda a un fremito che la possiede completamente. per un istante rallenta il ritmo si stacca dal mio pene con i bordi della bocca bagnati e lucidi e mi dice di essere venuta con un orgasmo lunghissimo, e mentre me lo dice, si preme l’indice e il medio dentro la sua fessura. Dura una manciata di secondi, poi ricomincia il pompino interrotto prima, ancora più infoiata e piena di voglia, la sua mano scorre lungo il pene sempre più veloce, la sua lingua indiavolata ora è morbida sul glande gonfio, ora è durissima e sembra volermi penetrare la punta del pisello.
Chiudo gli occhi per un attimo e poi li riapro, guardandola mentre si fa scorrere due o tre dita nella vagina, e si fa scivolare il pollice su e giù sul clitoride.
Adesso vengo, lei l’ha capito e si appresta a ingoiare tutto il mio sperma, ma gli schizzi la sorprendono, ne tiene più che può in bocca, poi dirige la mia sborrata sul collo e sul seno, senza smettere di usare la mano. Io godo da impazzire e spingo per far uscire il più possibile di sperma. Quando finisco di zampillare, lei viene ancora come un fiume in piena, stringendomi il pene e ingoiandolo finchè può, usando la sinistra per aprirla e la destra per masturbarsi.
Lei alza gli occhi e mi sorride esausta ma soddisfatta, io mi prendo in mano il pene e mi tocco le palle ormai svuotate, mi tremano le gambe, ma non riesco a dirglielo; suona il campanello di casa e un tipo mi dice se voglio parlare con lui dei problemi del mondo.
Dovrei massacrarlo di insulti e invece preferisco chiudere a chiave la porta e approfittare del ricordo ancora vivo per farmi una ricca sega, dedicata a Daniela, il modo migliore di iniziare la domenica mattina!!! . FINE

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