Sono seduta sul letto. Nuda. Mi guardo incuriosita e pudica nel grande specchio che mi sta di fronte. Ho fatto le cose per bene. Sono appena stata dall’estetista e mi sono fatta una ceretta: sono in forma e mi trovo proprio bella. Sono arrivata a 40 anni, stimolata da un amico amante servo padrone fratello per trovare curiosità a scrutare il mio corpo. Il mio corpo che senz’altro molti uomini conoscono meglio di me. Sì è vero. Non mi sono mai guardata il sesso allo specchio. Eccomi qui seduta sul bordo del letto. Mi sono attrezzata per bene. Lo specchio grande sul muro, dove mi vedo tutta e uno più piccolo per studiare i particolari. Mi piaci di viso. Quegli occhiali che uso da schermo mi danno un’aria di mistero. è ancora bello il mio corpo. Non dimostro i miei anni. E neanche ha lasciato tracce la maternità. Il viso ovale. Il collo liscio e le spalle abbastanza strette. Il seno non mi è mai piaciuto. Sarà che per me non è mai stato un centro di erotismo. Non è brutto, è ancora bello sodo, ma piccolino. Oh! Come avrei voluto avere due belle tette grandi e rotonde. Le avrei senz’altro esibite con orgoglio.
Il ventre e la pancia sono belli piatti. Ed ecco lì il mio mistero. Non ci avevo ragionato sul fatto che mai mi ero guardata veramente come sono fatta. Debbo confessare a me stessa che c’è una forma sia di vergogna – pudore sia di non interesse. Eccola lì. Con le gambe unite si vede solo quel triangolino appena rifilato dall’estetista. è bello così. Rispetto agli uomini noi donne non siamo mai veramente nude. E se apro un po’ le gambe? Mi sembra tutto buio e scuro. Ci vuole più luce. Ecco. Così va bene. La mia famosa fessura. è una zona che conosco molto bene solo con il tatto. Finisce il pelo e subito iniziano le labbra. Quelle grandi. Combaciano molto bene mi pare. Solo verso la fine, sotto, si intravedono quelle più piccole che fuoriescono leggermente. Non capisco perché devo essere così tesa. E poi perché sto qui a fare una cosa che non mi interessa. Sento solo quanto sono morbide le labbra. Quando mi accarezzo non mi soffermo mai molto sui particolari. Così con l’indice. Leggermente. Su e giù, prima un labbro e poi l’altro. è veramente morbido. Mi piace. Se gli uomini imparassero ad essere meno impetuosi e a giocarci un po’ di più sarebbe veramente favoloso. Mi sto eccitando. Non volevo. Doveva essere solo un momento di studio. Adesso apro bene le gambe. Eccoti. Ciao. Sei di un rosato un po’ scuro. Adesso le labbra si toccano appena. Indici per lungo e provo ad aprirvi dolcemente. Ce ne sono altre due più piccoline. Mi fate un po’ tenerezza. Siete molto chiuse e al tatto già più consistenti. Certo che passarle delicatamente con il dito… quasi sfiorarle… Mi fa venire i brividi. Che strano. Sembra che verso il basso nascano dalle grandi labbra, e verso l’alto si nota appena questo piccolo sacchettino. è molto più duro. Qui sotto c’è tutto il piacere. Ecco con il dito morbido passo e ripasso tutta la fessurina. Sono già bagnata dentro. Lo sento. Aspetta che provo a sentire. Guarda come è bagnato il polpastrello. Non ho mai sentito il mio sapore, se non attraverso i baci degli uomini. Voglio assaggiarmi. Pensavo peggio. Non è male. Anche se non capisco perché gli uomini ci vadano matti. A volte da ragazza avevo la sensazione che potessero provare disgusto. Poi ho capito che non era così.
Adesso vi apro del tutto anche a voi piccoline. Che effetto strano mi fa. Ci vedo meglio se uso lo specchio piccolo inclinato in mezzo alle gambe. Eccoti mia cara. Guarda bene quello che fino ad oggi hanno visto solo gli uomini. Come sei bagnata. Quella è la vulva, l’ingresso del mio tesoro. Dove si appoggia l’uomo prima di scivolare dentro. Rimane sempre una sensazione magnifica. Sentirlo un attimo fermo, sapendo che tra un attimo sarà mio. Senti che bello accarezzarla circolarmente col dito. Sono tanto eccitata. Non credevo. Mi sto eccitando guardandomi. Sto imparando a toccarmi con cognizione. Io provo ad entrare. Sì non è la prima volta, ma adesso voglio vedere l’effetto visivo. Sparito completamente. Eccolo che esce tutto ricoperto del mio miele. Adesso dentro, fermo a sentire le contrazioni dei miei muscoli. Chissà se il sesso dell’uomo è sensibile come il mio dito. Deve essere bello entrare qui dentro. Peccato non poter provare. Provo ad aprire anche la vulva, non si vede molto. è tutto molto bagnato. Sono molto rossa dentro e credo anche più gonfia di quando sono calma. Certo che vista dallo specchio sulla parete sono proprio una troia. Gambe aperte all’inverosimile le dita che mi tengono aperto il sesso tanto che mi si vede l’inizio della vagina. Adesso vado a vedere il fulcro. Devo proprio allargarmi per bene. Ecco la clitoride sotto il cappuccio. Cazzo se è grande. Lunga come la falange del mignolo. Tiro indietro più che posso le labbra. è come scoprire il sesso dell’uomo quando gli faccio scivolare la pelle verso il basso. è durissimo e rosso scuro. Proviamo col polpastrello. è proprio una scossa. E se me la guardassi mentre vengo? Non mi manca molto. Non ho spesso un orgasmo così veloce. Sento che basterebbe sfiorare un po’ più energicamente il bottoncino. Prima però voglio ancora ripassarmi e guardarmi tutta. Sei proprio bella. Ancora una volta dentro fino in fondo, e adesso con il dito bagnato direttamente sulla clitoride completamente nuda. Con la mano sinistra mi tengo ancora tutta completamente aperta e con la destra mi accarezzo. Vedo tutto. Il dito fradicio che inizia a girare attorno al mio piccolo cazzo. Senza smettere e sempre più vicino. Adesso ci sono sopra. è una vera erezione. Mi fa quasi male; sto venendo. Voglio vedere il mio orgasmo. Guarda quanto liquido che esce dalla vagina. Ecco gli spasmi e le contrazioni. Sono incantata a guardare la clitoride che sembra stia eiaculando. Dio che forte, travolgente. Mi aspetto di veder uscire del seme. Non resisto, mi sento gridare. Sono caduta con la testa indietro. Devo ritrovare il respiro. Prendo lo specchio e lo rimetto tra le cosce. è rossissima. Bella, mi piace. Adesso so cosa vede il mio uomo. Lo sento quasi più mio. Chissà se lui ha provato a fare lo stesso. Magari stasera lo potremmo fare assieme. Uno di fronte all’altro. E ognuno sul suo corpo. Potrebbe essere imbarazzante all’inizio, ma credo che il finale sarà travolgente. FINE