Ti immagino sotto il tuo bel piumone, con il freddo che ti stava prendendo in questa rigida notte invernale.
I vetri delle tue finestre sono appannati e lasciano trasparire luci soffuse e colorate che provengono dalla strada.
Suoni e rumori si susseguono, ti fanno compagnia e tu, accoccolata al tepore generato dal tuo corpo e mantenuto dalla mitica coperta, morbida e soffice, ti rilassi e lasci correre i pensieri liberi di andare dove vogliono.
Arrivo io, a riempirti la mente, con le mie parole, le mie lettere calde e appassionate, vorrei essere lì, ma posso solo materializzarmi col tuo pensiero.
Funziona. Ha sempre funzionato.
Aria calda ti avvolge in un leggero abbraccio e pian piano la tua pelle si riscalda, il piumone inizia il suo benefico effetto.
Ma hai bisogno di altro calore per le tue mani fredde.
Lo cerchi e lo trovi, stringendole fra le gambe e pian piano sei attratta dal punto più caldo fra le tue tenere cosce.
Quasi per caso avviene un contatto magico. In un attimo ti ritornano tutte le mie parole, i miei racconti tanto maliziosi quanto precisi e dettagliati e aumenta in te la voglia di sentirmi vicino, di sentire il calore delle mie mani su di te.
Lentamente, inconsciamente, inizi a sfiorare il tessuto delle tue mutandine, come guidata da una forza invisibile, delicatamente, poi più decisa.
Il cuore inizia a battere forte, dei brividi stanno percorrendo il tuo corpo, che emana sempre più calore, là sotto il piumone.
Adesso non hai più freddo, il tuo respiro aumenta di intensità, la tua pelle brilla per un leggero inizio di accaldamento.
Dopo qualche indecisione un dito più temerario va a cercare quell’elastico che impedisce un contatto diretto e, trovatolo, lo solleva permettendo alle altre dita di superare quella barriera agevolmente e di raggiungere il cespuglietto che nasconde, al centro, l’obiettivo da raggiungere.
Quante volte hai sentito quel contatto, quante volte hai provato quelle emozioni, ma le mani erano le mie e non le tue e questa nuova situazione ti crea un po’ di imbarazzo.
Sono momenti di esitazione ed eccitazione che fanno pulsare il sangue nelle vene, quando finalmente senti che è giusto quello che stai facendo, trovando un ambiente caldo e già particolarmente umido, dove lentamente inizi a far scorrere le dita, superficialmente, andando a sfiorare quelle parti così delicate e sensibili che già ti fanno sussultare.
Trovi il tuo clitoride, così sensibile così incredibilmente turgido, vorresti che la mia lingua fosse lì ma… va bene lo stesso.
Lentamente ti fai coraggio e il massaggio diventa sempre più deciso e profondo.
Ormai non puoi più tornare indietro.
Con l’altra mano cerchi il tuo seno, sempre sensibile e alla ricerca di carezze. Lo trovi, liberandolo dal reggiseno per dargli tutta la libertà che si merita, e accarezzi prima uno e poi l’altro, stringendo fra le dita i capezzoli ormai gonfi e duri che ti mandano scosse elettriche in giro per il corpo.
Bagni la tua mano con la saliva per simulare la mia lingua che li bacia.
Mai avresti pensato di essere capace di fare una cosa del genere, ma intanto senza più freni l’altra mano sta esplorando ogni angolo, con le dita ormai fradice di umori, alla ricerca di una penetrazione che avviene facilmente.
Prima lentamente il tuo dito medio si allunga a trovare la strada poi, una volta trovata, si avventura delicatamente sempre più in profondità, per poi riemergere e rituffarsi di nuovo in compagnia dell’indice in quel nido caldo del piacere.
Capti ogni più piccola vibrazione che nasce da lì, le dita scorrono, sinuose su e giù, e più scorrono e più vorresti farle scorrere, vorresti di più, sempre di più.
Ormai non sei più da sola.
I tuoi pensieri scorrono pensando a me, senti quella penetrazione come se fossi io lì, a toccarti, a guardarti, quando ormai sudata e accaldata senti salire dalla pancia quelle contrazioni che portano al piacere estremo che viene soffocato in un gemito strozzato sotto al piumone ormai bollente………
E leccandoti le dita per assaporare il succo del tuo piacere provato “insieme”, rilassarti e addormentarti serena “vicino” a me. FINE