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La vicina di casa

Mi chiamo Mario, questa avventura mi capitò all’incirca un anno fà, stavo aiutando mio fratello, nel costruirsi la casa, era una giornata molto calda e per lavorare meglio, mi misi in pantaloncini.
In quella giornata così afosa bevvi 4o5 litri di acqua e col passare del tempo, sentivo la vescica esplodere, mi appartai presso un angolo della casa per urinare, mi calai le mutande per fare uscire il cazzo e incominciai ad urinare, avevo quasi terminato, mi accorsi di essere osservato, notai la Signora che abitava lì affianco, il cazzo incominciò a diventare duro.
Lei era sempre lì che mi guardava, decisi di fare finta di masturbarmi per notare il suo comportamento.
Incominciai a menarmelo e alzai lo sguardo verso la finestra dove era affacciata, si stava toccando il seno e da quel che potevo vedere sembrava bello sodo, sentii mio fratello che mi chiamò mi disse che doveva andare via, e ci saremmo visti l’indomani.
Speravo che la Signora fosse ancora là, diedi un occhiata e la vidi, senza aspettare un attimo, tirai fuori il cazzo e cominciai a spararmi una lentissima sega, credo che una sega così, non l’avessi mai fatta ad un tratto, la Signora sparì, ma non me ne accorsi subito, continuai a masturbarmi, ero lì lì per sborrare, quando udii un rumore dietro, istintivamente, misi il cazzo nei pantaloncini e mi girai, e mi trovai innanzi Lei, la sua prima frase fu,
“sei un porco”, aggiunse,
“qualcuno poteva rimanere turbato dalla mia esibizione”, ero impietrito non sapevo cosa dire e soprattutto cosa fare.
Le risposi-
Però tu ti sei goduta lo spettacolo, ti è anche piaciuto mentre ti accarezzavi toccando le tette, chissà cosa pensavi, vedendo il mio cazzo,
Lei arrossì, lo tirai fuori, mi avvicinai e glielo misi in mano,
Lei iniziò a menarmelo, sentivo che non potevo continuare a lungo, lo tolsi dalle sue mani e lo puntai verso la sua bocca.
Ne fece un boccone, era di un’abilità impressionante e le inondai la bocca di sborra, un rigolo scese da un lato.
Lei con la lingua se lo riporto in bocca, pulitomi il cazzo si alzò, mi ringrazio, e tornò verso casa.
Da allora, spero di poterla avere tutta per me . FINE

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