La Videotecaria

Era uno di quei pomeriggi che tutti conosciamo. Non avevo voglia di uscire, la mia ragazza sarebbe stata fuori tutto il fine settimana, e il cane ormai l’avevo già portato fuori tre volte. E adesso cosa posso fare.. ? D’un tratto mi balzò in mente una starna idea: poco distante da casa mia c’era la videoteca, un negozio abbastanza ben fornito. Ma dovevo fare in fretta, perché di lì a pochi minuti avrebbero chiuso. Con indosso solo la tuta da casa ed un giaccone mi precipitai verso quest’ultima speranza di serata. Ebbi fortuna, la studentessa universitaria dai capelli lunghi che lavorava lì stava proprio per chiudere mentre stavo arrivando tutto trafelato. Mi lanciò un sorriso e disse:
“Dai, dai, fai in fretta! ”
Quella piccola troietta sapeva benissimo quali erano le mie preferenze, malgrado stesse facendo la commessa in quella videoteca da sole tre settimane. Siccome ormai non c’era più nessuno, andai direttamente all’angolo dei video porno, e mi rallegrai che finalmente la sezione dei “cumshot” era stata aggiornata. Tra i nuovi titoli ne spiccava uno realmente interessante:
“Sperma Drink” e mi rallegrai del fatto che non era stato ancora noleggiato. Dopo aver osservato attentamente il dorso della copertina, avvertii un moto proprio nelle parti intime, la cosa incominciava a diventare dura, e per mia sfortuna, più che evidente, vista la protuberanza che emergeva dai pantaloni della mia tuta. Lanciai un veloce e timido sguardo alla studentessa, ma lei mostrò soltanto un sorriso ironico: se ne era resa conto anche lei.
“Devo proprio chiudere adesso. La prende o non la prende la cassetta? ” Ma che domande! Quel film era la soluzione ideale per il mio fine settimana. Alla cassa, lei continuava a sorridere. Guardandola mentre mi dirigevo verso di lei, finalmente mi resi conto della attillatissima maglietta che indossava, dalla quale facilmente si intravedeva il rilievo dei suoi capezzoli, visto che non aveva indosso il reggiseno. Quando mi diede la cassetta, mi chiese con molta sfacciataggine:
“Non vorrà mica vedersi il film tutto da solo? “. La guardai perplesso in quei suoi occhi chiari color nocciola. Lei continuava a sorridere. “Ma certo. I film porno li guardo sempre da solo… Non penserai mica che invito tutto il vicinato alla proiezione? ” “No – rispose – non mi hai capito bene. Il fatto è che avevo deciso di spassarmela un po’ stasera con questa cassetta, e arrivi tu a portarmela via”.
Non ci potevo credere. Questa sorchetta si guardava i film porno proprio come le altre ragazzine si possono guardare un film d’amore. Più ci pensavo, più il mio cazzo si ingrossava. Lei si mise a ridere:
“Quando si sgonfia un po’ potremmo andarcelo a vedere insieme, ti invito a casa mia. A proposito mi chiamo Lara”. Mi prese per mano, chiuse il negozio e ce ne andammo via insieme. Una volta in macchina ebbi anche io, finalmente, l’opportunità di presentarmi.
Per tutto il tragitto che ci separò dalla videoteca fino a casa sua, rimuginai sull’accaduto: da una parte, non pensavo realmente che anche a lei potesse piacere questo genere di videocassetta, dall’altra ero lusingato del tentativo d’abbordaggio, quindi non badai molto alla pur strana situazione che si era creata.
Nel suo piccolo appartamento tutto era in stile moderno: il soggiorno completamente in nero con delle splendide poltrone rivestite in cuoio, nelle quali ci accomodammo subito.. “Prima vado a prendere qualcosa da bere”. “D’accordo”, pensai, “ma non è poi così importante, accendi il video intanto! ” Tutta quella situazione mi aveva fatto arrapate in un modo incredibile e quando iniziò il film andai in tiro immediatamente. Però anche Lara si muoveva inquieta sulla poltrona con la gonna ormai alzata fino all’ombelico. Non ci misi che due secondi per capire che si stava facendo un ditalino. Non so veramente che cosa era più eccitante: l’ammucchiata che si vedeva dalla tv o le dita di Lara che si muovevano sempre più veloci tra le sue cosce.
Poi si tirò su anche la maglietta e potei cosi vedere i suoi bei seni, grandi e sodi. Io continuavo ad accarezzarmi il pacco, ma ancora non volevo mettere in libertà il mio pezzo migliore. Lei ruppe gli indugi e voltando le spalle allo schermo televisivo si accucciò in mezzo alle mie gambe, abbassandomi i pantaloni e d estraendo il mio arnese ormai turgido e svettante. Me lo prese in mano come una vera esperta, emettendo un gemito di soddisfazione e scappellandolo dolcemente, mi sussurrò all’orecchio:
“Bene è arrivato il momento di un buon bocchino”. Non appena il mio cazzo entrò in quella boccuccia, e il glande avvertii il contatto con la sua lingua umida e sensuale, dovetti fare uno sforzo incredibile per poter dominare al massimo una mia sborrata prematura. Era veramente un’esperta in materia e sicuramente quello non era il primo uccello che si ingollava, leccava e succhiava con autentica passione. Io cercavo di guardarla, sullo sfondo il film continuava a scorrere e quando lei vedeva che il mio sguardo si allontanava dal suo e si spostava nella direzione della tv, gemeva di disappunto e mi faceva sentire i suoi dentini sulla cappella. Quando mi distrassi da quegli occhi color nocciola, che continuavano ad osservarmi, in cerca di approvazione, e vidi la scena di una ragazza penetrata da due verghe contemporaneamente, presi in mano la situazione. Tirai fuori il cazzo dalla bocca e la spostai un po’ in avanti. Lei si collocò a poco a poco con le cosce ben aperte e a ginocchioni su di me. La sua fighetta stretta e famelica era una vera delizia, ma ciò che mi eccitava tremendamente erano le sue tette, mentre dondolavano davanti ai miei occhi salto dopo salto. Le afferrai ben forte, ma mi fu impossibile agguantarle, anzi sembrava che a Lara piacessero i miei pizzicotti sui seni perché i suoi capezzoli si inturgidirono ancora di più. Preso dalla foga del momento la spinsi a faccia in giù e la presi da dietro con molta foga. Mi accorsi allora del tatuaggio che aveva sul culo, la qual cosa mi fece andare, se possibile, ancora più su di giri, e i miei colpi di nerchia erano diventati ormai brutali. Nonostante il film fosse veramente eccezionale, ormai non badavamo più alle immagini dello schermo, mentre il sonoro faceva da controcoro ai nostri sempre più forti gemiti, improvvisamente Lara proruppe in un urlo acuto. L’orgasmo l’aveva colta all’improvviso, si ritirò e si girò rimettendosi il mio cazzo in bocca. Mentre succhiava la mia asta intrisa completamente dei suoi umori stava di nuovo sorridendo. “Vediamo un po’ se sborri in fretta”. “Si però prima voglio farmi una bella spagnola”. Le collocai l’uccello tra le tette e poi cominciai un movimento di andirivieni cadenzato. Ero veramente eccitatissimo, era infatti la prima volta che lo mettevo tra due tette così abbondanti.. Mi sarebbe piaciuto continuare così per ore ed ore, però non mi fu per niente possibile. Sentivo i miei coglioni che si contraevano, la sborra che premeva per uscire, per un istante mi sentii mancare, e un secondo dopo vidi l’esplosione di una colossale schizzata sul viso e sul corpo di Lara. Lei non si voltò per evitarla, anzi venne verso di me per poterla ricevere tutta quanta. Il mio cazzo sembrava una fontana. è inutile dirlo, ma logicamente me lo lasciò completamente pulito a colpi di lingua.
Sul resto della serata non c’è nient’altro di speciale da raccontare. Lei accoccolata su di me, mi raccontò alcune cose dell’università, ed io le raccontai qualcosa del mio lavoro (della mia ragazza neanche una parola). Rimanemmo d’accordo di trascorrere insieme, in futuro, qualche altro fine settimana, cosa che, ahimè, non fu più possibile. Infatti vidi Lara una volta ancora in videoteca, però dopo sparì per sempre. Beh, in ogni caso la nostra città è talmente grande che… FINE

About A luci rosse

Mi piace scrivere racconti erotici perché esprimo i miei desideri, le storie vissute e quelle che vorrei vivere. Condivido le mie esperienze erotiche e le mie fantasie... a luci rosse! Aiuta il sito chattando con le ragazze cliccando QUI. Iscrizione gratuita!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *