Da tempo desideravo conoscerla ma lei sfuggiva ad ogni mio tentativo di presentazione.
Ero sicuro di non essergli completamente indifferente ma ogni volta che mi avvicinavo a lei trovava il modo di andarsene.
Avevamo amici comuni ma faceva sempre in modo di non concedermi neppure la possibilità di presentarmi.
Lei era sempre nei miei pensieri, la vedevo tutti i giorni e il suo fascino mi colpiva ogni volta.
Sapevo il suo nome Marta, che aveva 40 anni come me, era sposata, il suo sguardo mi faceva sperare di esserle gradito ma poi niente. Io continuavo a sognare di baciare la sua bocca invitante, sentire il calore della sua pelle, accarezzare i suoi lunghi capelli.
Ma tutto rimaneva solo un sogno.
Poi una sua amica, Claudia, mi invita a cena, ci sono altre due copie e tra queste c’è lei con il marito.
Finalmente ci presentano e stringo la sua mano. I suoi occhi fissano i miei e sembrano dire
“Vediamo cosa sai fare”.
è uno sguardo di sfida e di provocazione.
Sono sempre più affascinato.
Ci sediamo e mi trovo lei davanti.
Parla ride e mi fissa.
La sua voce e i suoi sguardi mi eccitano.
Claudia, che mi siede di fianco, allunga le mani sulla mia gamba e poi mi accarezza e mi sorride pensando che la mia eccitazione sia merito suo.
Io parlo, rido ma cerco di parlare con lei.
Non raccoglie, evita i discorsi diretti, il suo sguardo è l’unica forma di colloquio.
Sento il suo piede che mi accarezza la gamba.
Poi lo toglie ed io rimango sempre più teso nella speranza di avere una sua conferma.
Continua la cena e comincio a pensare che sia stato casuale quel tocco ma poi la sua scarpa di posa sulla mia sedia.
Sento la punta della scarpa che mi tocco la coscia.
La mia mano si muove verso il suo piede e con indifferenza tocco leggermente la scarpa.
Poi allungo la mano verso il piede e lo accarezzo.
Gli accarezzo la caviglia ma lei sposta il piede.
Poi lo rimette.
La mia mano torna sul piede.
Posso un dito sul piede e lo infilo tra piede e scarpa.
Mi lascia fare.
Le tolgo il tallone dalla scarpa e accarezzo il piede.
Mi lascia fare per un po’ e poi toglie il piede e tutto torna come prima.
Stò scoppiando ma ora sò che posso sperare.
Finita la cena si decide di andare a ballare .
Mentre usciamo la sua mano mi passa sul sesso e sorride.
Poi basta.
Non riesco a ballare con lei e Claudia mi monopolizza.
La notte la passo con lei.
Faccio l’amore con Claudia ma pensi a Marta.
La mattina Claudia è felice.
“Sei stato splendido stanotte” mi dice ma non sà che io ho fatto l’amore pensando sempre che fosse Marta.
Torno a casa pensando sempre a lei.
Entro e trovo messaggio sulla segreteria ma nessuna voce registrata.
Una doccia e mi sdraio sul divano.
Suona il telefono.
“Allora sei rientrato. Come è andata con Claudia? ” .
è lei, Marta,
“Hai ancora un po’ di energie? “.
“Si” rispondo e la sua voce mi eccita .
“Allora preparati che arrivo”.
Il telefono diventa muto.
Sono in accappatoio ed eccitato che penso a cosa volesse dire quando suona il campanello.
Apro la porta e trovo lei con il suo sguardo di sfida e un sorriso sulla sua bella bocca.
“Mi fai entrare o devo rimanere sulla porta”.
Muto dalla sorpresa mi scanso e la lascio entrare.
Chiudo la porta e la seguo.
Gira per la casa, si toglie il soprabito e lo butta sul divano.
Entra nella mia camera la seguo.
Si gira, mi guarda e mi slaccia l’accappatoio.
“uhm vedo che sei pronto” così dicendo mi accarezza il sesso e poi mi toglie l’accappatoio.
Non parlo, sono troppo sorpreso dal suo comportamento.
Mi spinge verso il letto e mi fà sedere.
Poi mi prende il viso tra le mani e lo porta verso il suo ventre .
Le mie mani iniziano ad accarezzare le sue gambe, si infilano sotto la gonna e sentono il dolce passaggio dalla calza alla pelle.
Non indossa niente sotto.
Alzo la gonna e la mia bocca stampa un bacio sule suo pelo.
Slaccio la gonna e la lascio cadere a terra.
Le mie mani stringono i suoi glutei, poi le dita passa verso le sue fessure e allargo le sue gambe.
La mia lingua inizia a gustare i suoi dolci umori e inizio a baciar e e leccare la sua dolce fessura .
Poi le mie mani salgono verso i suoi seni e lei si toglie la maglietta.
Sono piccolo ma sodi e le mie mani li accarezza, li stringono mentre la mia bocca continua ad assaporare il piacere della sua fessura e corre veloce sul suo clitoride.
Mi alzo e la bacio.
Si avvinchia a me e ci buttiamo sul letto .
Inizio a baciarla per tutto il corpo.
I seni, le gambe, la figa e poi lei mi spinge verso i suoi piedi.
Li bacio.
Gusto anche il sapore dei suoi piedini mentre lei, stringendo forte il mio sesso se lo porta verso la sua bocca e inizia a leccarlo con avidità .
Mi fà sdraiare e si mette a cavalcioni e porta il mio sesso verso la sua dolce fessura e lo infila in lei.
Sento il calore della sua vagina avvolgere il mio sesso e i suoi movimenti che mi indicano come vuole che mi muova.
Lentamente, poi più veloce sino a quando la frenesia del desiderio non ci porta a dei ritmi così intensi che ci fanno raggiungere un orgasmo intenso.
Poi lentamente continuano i movimenti sino a gustare le ultime goccie del piacere.
Un dolce e caldo bacio e poi si abbandona al mio fianco.
Non parla, si riposa.
Poi mi posa la gamba sul viso e mi dice
“toglimi le calze, ma con la bocca”.
Lo faccio e mentre le tolgo bacio le sue splendide gambe.
Poi sento i suoi piedini sul mio viso e la mia bocca li bacia, li lecca e li accoglie.
Intanto la sua bocca si dedica nuovamente al mio sesso che riprende forza per un’altro rapporto.
Un’altro orgasmo e il riposo.
Poi si alza, si lava, si riveste, si avvicina con la bocca alla mia, mi dà un bacio e
“grazie, mi sono divertita. Ricordati che quando ti chiamo devi essere sempre pronto altrimenti cambio amante”.
Si gira e se ne và. FINE