Le mitiche puttane splafonate
al bar che un mese apre e un mese chiude.
Ma esisterà davvero il gelsomino?
Ha un nome così arcadico e cretino!
L’odore gonfio d’erba e di siringhe
del morbido tramonto suburbano.
Fiorisce nelle attese dietro ai cuori:
che luogo strano. Voglio starne fuori.
Dove il balordo spacca una vetrina
trovando, per la ganza, paccottiglia:
azzurra d’un azzurro di stoviglia.
Penso che non esista il gelsomino.
Ha un nome troppo arcadico e cretino.
Penso che non esista il gelsomino. FINE
