Ti svegli, amore.
Rimango sulla porta.
Sei una regina sonnolenta,
I capelli neri sparsi sulle spalle,
Il viso ancora affondato nel cuscino,
Le lenzuola fai scendere lungo le tue braccia,
Con la coda dell’occhio mi scorgi,
Da lontano seguo la linea delle vertebre
Sulla tua schiena nuda.
Sei bellissima,
Mi rapisce la vista del tuo corpo.
Forse un angelo foggiò la tua natura,
Le tue membra,
Che mi paiono di divina fattura.
Muovi i fianchi
E dalle coltri emergono le reni.
Ormai lo so che mi senti,
Ti fingi ancora assopita
E scopri i lombi.
Sei così perfetta,
Abbagliante di sole,
Che non oso nemmeno avvicinarmi.
Sei un miracolo,
E rimango incantato a vedere,
Tu sei arte.
Non ti tocco nemmeno con un fiore.
Lune gemelle,
Spicchi d’arancia quella tua forma di cuore,
Inarchi piano il bacino e porgi i glutei,
Un melone bianco,
Il tuo sedere.