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Che vacanza

Finalmente ero in vacanza, dopo un anno di studio non vedevo l’ora che arrivasse l’estate per dedicarmi a lunghi pomeriggi di cazzeggio, anche perché quell’estate non avremmo lasciato la città per andare al mare per via dei numerosi impegni di mio padre! Me ne sarei rimasto per tutta l’estate in città, mi stavo già abituando a questa idea quando un pomeriggio mi arrivò una proposta che cambiò improvvisamente i miei programmi! Mi chiamò mia zia Giulia per invitarmi ad andare in vacanza con lei e la sua famiglia visto che avevano affittato una casa al mare ed all’ultimo momento mio zio Giovanni aveva dovuto rinunciare per impegni di lavoro; si era quindi liberato un posto ed aveva pensato a me per occuparlo!
“…meraviglioso” urlai! La mia estate stava per cambiare volto, avrei passato un mese intero al mare e soprattutto nella mia mente iniziava a farsi strada una considerazione che sul momento non avevo considerato: avrei passato un mese intero al mare e soprattutto dividendo l’appartamento con tre donne! …già! Zia Giulia, la mia cuginetta Valentina e la madre di mia zia, Luisa, che affettuosamente chiamavo nonna! Questa idea mi eccitava terribilmente anche perché erano tre donne bellissime: la zia Giulia era la sorella minore di mia madre ed era una gran pezzo di figa….. 40 anni. aveva un fisico spettacolo…. nonostante l’età… due tette paurose….. e ispirava sesso che era una cosa incredibile… Non ricordo neppure quante seghe mi sono fatto… pensando di trombarmela… la mia cuginetta Valentina aveva diciotto anni ma era veramente spettacolare: Dio, se era bella! lunghi capelli neri tagliati corti sulla fronte, una viso che sembrava dinamite con occhi scurissimi sotto forti sopracciglia, tette piccole ma ben formate, una pancia piatta sopra fianchi stretti, e lunghe gambe morbide; anche lei era stata oggetto di tantissime seghe, ogni volta che andavo a casa loro a trovarle appena rientrato a casa dovevo sempre calmare il mio cazzone con delle maestose seghe e molto spesso mi sono masturbato anche a casa dei miei zii, chiuso nel loro bagno, magari frugavo nella cesta della biancheria e trovavo quasi sempre i ridottissimi tanga che la mia zietta e la mia strafiga cugina indossavano quasi come una seconda pelle! ……non ricordo i litri di sperma che ho versato pensando a quelle due magnifiche fighe, ed ora avevo la possibilità di stare per un mese intero in casa insieme con loro e non solo insieme con noi ci sarebbe stata anche Luisa, la nonna, che nonostante i sui sessantacinque anni era ancora una donna giovanile e piacente! …chissà cosa succederà! Finalmente arrivò il giorno della partenza e la mattina di buon ora ero già pronto con il mio borsone ed aspettavo che mia zia mi venisse a prendere a casa, già! Di lì a poco sarebbe arrivata una macchina carica di figa tutta per me! …e così fu! Alle nove precise sentì un clacson, era la mia zietta insieme alle altre due fate con cui avrei diviso la mia vacanza! Scesi e salì in macchina e subito sentii i loro inebrianti profumi , mi sistemai e subito partimmo, ma io con la mente ero già partito, immaginavo già quanto sarebbe stato divino dividere l’appartamento con tre donne! …e chissà forse sarebbe successo anche qualcosa in più! Arrivammo finalmente a destinazione e ci sistemammo nelle nostre stanza e subito scendemmo in spiaggia a fare il nostro primo bagno! I giorni scorrevano tranquillamente, mi stavo divertendo ed in più ogni occasione era buona per chiudermi in bagno e farmi una stupenda sega, di certo il materiale non mi mancava! Una sera uscimmo a cena fuori a mangiare una pizza, andammo tutti tranne Luisa, la nonna aveva detto di sentirsi poco bene forse per causa di un’insolazione per cui era rimasta a casa io uscii con mia zia e mia cugina, ma forse l’intera giornata trascorsa sulla spiaggia mi aveva stancato un po’ per cui mangiai la pizza dopodichè comunicai a mia zia e a mia cugina che sarei tornato a casa a dormire, mentre loro mi dissero che sarebbero rimaste ancora un po’ a bere qualcosa! Verso mezzanotte rientrai. Chiusi la porta e, senza accendere la luce, iniziai a spogliarmi per andare a letto. Passai davanti alla stanza della nonna e vidi che la porta era socchiusa la finestra era aperta e la luce dei lampioni illuminava la stanza. Vidi Luisa che dormiva distesa sul letto senza lenzuolo. Indossava una camicia da notte scura che le arrivava al bacino. Le cosce erano completamente scoperte. Nonna era una signora ancora discreta, data l’età. Alta, formosa ma non grassa, capelli neri sempre in ordine, grande seno, ampi fianchi e gambe lunghe. Ora ce l’avevo davanti, quasi nuda. La cosa mi stava decisamente eccitando. Mi chinai ai piedi del letto e cercai di guardare meglio le cosce e, possibilmente, qualcos’altro … La camicia da notte era risalita fino al bacino, e potevo vedere anche le mutande … anzi, no … non era possibile! Guardai meglio e vidi che le mutande erano sul letto, a fianco a lei! Sempre più emozionato cercai di penetrare con lo sguardo tra le cosce, ma l’oscurità non mi permetteva di vedere altro che una macchia scura, sicuramente i peli della fica … Mi rialzai e andai a dormire nel mio lettino con indosso solo le mutande. Poi ebbi un idea. Mi rialzai e allungai una mano verso il letto di nonna per prendere le mutande. Entrai in bagno, accesi la luce e chiusi la porta a chiave. Con le mani tremanti iniziai a esaminare quel “trofeo”! Erano un paio di mutande nere di seta con i bordi in pizzo, di antica fattura, piuttosto ridotte per una donna dell’età di Luisa. Guardai all’interno e notai che c’era un alone chiaro nella parte che si posiziona in mezzo alle cosce. La toccai e sentii che era umidiccia. Provai ad annusarla e per la prima volta in vita mia respirai il profumo del sesso di una donna! Che sensazione inebriante! Ormai preda di una folle eccitazione mi tolsi gli slip e mi indossai le mutande di nonna. Erano un po’ grandi per me, ma la sensazione che provai al contatto della seta con la mia pelle fu pazzesca. Feci appena in tempo ad abbassarle per liberare il cazzo durissimo che sborrai. Un po’ di sperma imbrattò le mutande di nonna sul davanti. Non me ne preoccupai più di tanto, pensando che le avrebbe lavate senza guardare cosa c’era. Uscii dal bagno e rimisi le mutande sul letto vicino a nonna. Vidi che si era girata e ora stava a pancia sotto. Mi riportai ai piedi del letto per sbirciare tra le gambe, ma nonna si era abbassata la camicia da notte e non potei vedere nulla. Andai a dormire. Non riuscivo a prendere sonno, avevo il cazzo ancora durissimo, avevo voglia di andare nell’altra stanza e scopare quella magnifica figa che nonostante l’età era ancora bona! Stavo quasi per lanciarmi quando ad un certo punto sentì dei rumori, erano zia e Valentina che rientravano per cui ritornai sui miei passi, mi feci un’altra sega per cercare di calmarmi e mi addormentai! Il giorno seguente in spiaggia guardai nonna con occhi diversi. Indossava un due pezzi che lasciava in mostra le sue forme. Per la prima volta ammirai le sue grandi tette, i fianchi larghi, le cosce poderose ma ben formate, la pancia leggermente pronunciata ma estremamente invitante, perlomeno per me. Tornammo a casa a pranzo; di solito subito dopo pranzo andavamo a prendere un gelato mentre Luisa faceva il suo riposino pomeridiano, quel giorno decisi di non seguire zia Giulia e Valentina per il gelato! Decisi di restare a casa con nonna: ero ancora troppo eccitato per la notte precedente! ….. e nonna, appena lavato i piatti, mi disse di abbassare la serranda perché voleva riposare. Mentre abbassavo la tapparella vidi con la coda dell’occhio nonna che si stava togliendo il costume. La cosa mi parve alquanto strana perché nonna non si era mai fatta vedere nuda da me. Rimasi girato di spalle per non metterla in imbarazzo ma la vidi riflessa nel vetro della finestra. Si era tolta le spalline del costume e se lo stava abbassando. Vidi le grandi tette scivolare verso il basso mentre si piegava in avanti per togliersi il costume. Una volta sfilato il costume si rialzò e vidi la fica nerissima. Ero talmente rapito ed eccitato che non mi accorsi che nonna mi stava guardando. Quando me ne accorsi mi girai verso lei e i nostri sguardi si incrociarono. Nonna si coprì con una mano il seno e con l’altra la fica, mi disse di andare in bagno e aspettare. Prima di entrare in bagno feci in tempo a guardare il grande culo e lei mi sorrise. Entrai in bagno e, senza chiudere la porta a chiave, mi abbassai il costume e iniziai a masturbarmi. Stavo quasi per venire quando la porta del bagno si aprì. Nonna entrò e mi sorprese con il cazzo durissimo in mano! Aveva indossato la camicia da notte e le mutande nere di seta (le vedevo perché la camicia da notte era trasparente). Ero pietrificato! Poi avvenne una cosa che non mi sarei mai aspettato. Nonna mi sorrise e, venendomi vicino, mi disse che l’altra notte si stava facendo un ditalino. Quando sentì la chiave infilarsi nella serratura fece finta di dormire, anche mentre io la spiavo. Poi quando mi sono addormentato lei si è alzata e è andata al bagno a controllare le mutande e, quando vide le macchie fresche del mio sperma, finì il ditalino che aveva interrotto, leccandosi lo sperma mescolato ai suoi umori, godendo come una pazza.. Mi disse che non le aveva più lavate e che ora le indossava. Quindi mi prese il cazzo in mano e riprese quello che avevo interrotto io. Dopo neanche mezzo minuto esplosi in una intensissima sborrata. Nonna mi baciò sulla bocca e mi disse di andare sul letto con lei. Mi fece sdraiare a pancia in su e, posizionandosi in ginocchio tra le mia gambe, prese il cazzo in bocca e iniziò a farmi un lentissimo pompino. Credevo di sognare! Quando il cazzo fu nuovamente eretto si rialzò, si tolse le mutande e mi salì sopra, guidando con una mano il cazzo nella fica caldissima. Mi disse di accarezzarle il seno. Infilai le mani sotto la camicia da notte e le posai sulle grandi tette. Nonna iniziò a danzare sul mio cazzo e dopo qualche minuto godemmo insieme. Fu un orgasmo sconvolgente per entrambi! Nonna mi abbracciò e mi baciò, dicendomi che erano quasi dieci anni che non scopava più, e che un orgasmo così intenso non lo aveva mai provato, neanche con suo marito. Io avevo ancora il cazzo durissimo e lei mi fece venire nella sua bocca, mi fece leccare la fica e, infine, si fece anche inculare. Fu un pomeriggio intensissimo ed indimenticabile! Avevo chiavato una splendida sessantacinquenne e chissà cosa ancora mi riservava quella vacanza! Ormai i miei obbiettivi erano mia zia e mia cugina! Prima della fine dell’estate me le sarei scopate tutt’e tre! Almeno speravo! Intanto la sera arrivò una telefonata a nonna, sarebbe dovuta tornare in città per sbrigare una faccenda legale così fece i bagagli in fretta e furia e il mattino seguente salì sul treno e tornò a casa! Io l’accompagnai in stazione e le dissi che avevamo fatto appena in tempo a scopare altrimenti poi lei sarebbe dovuta partire, ma lei mi bacio sulla bocca e mi disse che al mio ritorno in città lei mi avrebbe ospitato spesso a casa sua; quello era solo l’inizio!
“…wowwww” pensai, non vedevo l’ora, ma intanto avrei avuto ancora venti giorni a disposizione da dedicare alle altre due donne che mi accompagnavano! A proposito delle altre due fate con cui dividevo la vacanza era un po’ che le osservavo ed avevo notato che Valentina stava spesso in camera da sola, era un periodo che era un po’ triste! Un pomeriggio prima di scendere in spiaggia e mentre la zia faceva una doccia andai in camera sua per parlare un po’, e lei mi disse che pensava molto al suo ex fidanzato ed a come era finita la loro storia.
“Sai- mi disse – i miei mi hanno dato un educazione molto severa, fin da piccola. E per questo, nel momento in cui sono cresciuta, ho sempre cercato di sbloccarmi, di liberarmi. Dagli insegnamenti assurdi e dalle convenzioni che ti imprigionano anche nei rapporti con gli uomini. Ma finora i risultati non si sono visti granchè”. Anche per colpa delle storie precedenti, quasi tutte brevi e deludenti. Tranne una:
“Già, quella con Alessandro, che mi ha provocato dei danni incredibili. Per due anni, in pratica, ci siamo conosciuti pochissimo e anche il sesso, per la verità, non è che fosse il massimo. Ma ancora oggi, dopo nove mesi in cui sono stata single, posso dire di non essere riuscita ad andare a letto con un uomo a modo mio “. E quel “a modo mio”, sottolineato da lei a parole, fu per me un piccolo mistero. Che avrei svelato presto, però. Così continuando a parlare fitti fitti fino . Poi, fisiologico, il primo bacio. Splendido, trascinante, lungo, liberatorio. Per me che cominciavo a capirla meglio, e per lei, che iniziava a sciogliersi. Un bacio seguito, subito, da un altro, un altro ancora e dalla assoluta necessità di approfondire il contatto, cominciammo quasi subito a fare sul serio. Nel senso che, mentre la baciavo, provai ad infilarle la mano destra sotto le mutandine. Che bel contatto, per un uomo, quello delle proprie dita con una fichetta morbida e bagnata. Ci infilai il dito medio temendo una reazione… che fu l’esatto opposto di ciò che mi aspettavo. Perché lei si sciolse, me la afferrò con tutte e due le mani e cominciò a spingersela dentro sussurrando:
“Siii… dai… muovila, muovila, così…. su e giù”. Fui un po’ sorpreso, certo. Ma non me lo feci ripetere, e cominciai a pomparla lentamente con due dita. Intanto, con l’altra mano le sganciai il reggiseno liberando le tette: due montagne che bastava guardare, per avere d’istinto l’idea di cosa farne. Ma era ancora presto. E allora senza fermarmi, la baciai in bocca e nello stesso tempo iniziai a slacciarmi la cinta dei pantaloni tirando fuori il cazzo. Che era libero, svettante e pronto. Tento di avvicinarlo alla sua mano destra ma sbaglio clamorosamente i tempi. Perché lei stringe le cosce, mi imprigiona la mano nella fica e urla:
“Oddio, si, continua che vengo… continua.. più forte…. così… ecco…. schizzooooo”. Era la prima volta che sentivo parlare così una ragazza. Liberamente, senza tabù, cavalcando l’onda delle proprie sensazioni. E, sinceramente, ho sempre adorato ricevere sulle mani il succo dell’orgasmo della mia donna. Che mai come questa volta è denso, copioso, assolutamente proporzionato alla sua espressione del viso, che spiega perfettamente cosa si prova quando il piacere è tanto da sfiorare la sofferenza. Ma è soltanto l’inizio. E allora, eccitatissimo e, adeguandomi al suo “linguaggio”, le dico:
“Vieni qui bella, prendimelo in bocca”. Lei si avvicina, mi guarda, si passa la lingua sulle labbra carnose ormai senza più tracce di rossetto, me lo prende con tutte e due le mani e lo stringe. La mia cappella, adesso, è rossa, gigantesca, sembra sul punto di esplodere. Lei la prende in bocca, la succhia, la morde, la lecca. Poi lascia la presa sul cazzo, passa la lingua su tutta l’asta e, finalmente, la ingoia fino alle palle, cominciando ad andare su e giù. Dura per me resistere, in queste condizioni. E allora le prendo dolcemente la testa, tiro fuori il cazzo dalla sua bocca bollente e la tiro su fino a me. La bacio e le mordo le labbra mentre le stringo le tette. Lei mi mette un dito in bocca, mi sale sopra, agguanta il cazzo e se lo infila piano piano nella fica. Che ormai è un lago vero e proprio. Poi mi sussurra all’orecchio:
“Ahhh, che bello… dai.. dai.. scopami, fottimi la fica … così, così”. E mentre mi parla si muove come un ossessa sul mio cazzo che ormai è al limite. Allora la afferro per le chiappe e la pompo da sotto con colpi secchi, violenti. Lei fa lo stesso da sopra, sento le sue chiappe che sbattono forte contro le mie cosce, con il risultato che dopo pochi minuti la bomba ad orologeria di Valentina esplode nell’orgasmo più devastante che abbia mai sentito:
“Oddio….. spingi… ecco la broda…. ecco….. eccoo… sborrooooo”. Non credo alle mie orecchie e non capisco chi mi ha dato la forza di resistere dallo schizzargli tutto dentro. Ma non faccio in tempo a pensarci, visto che lei si calma, mi guarda con i suoi occhi persi chissà dove e si assesta altri due morbidi colpi di cazzo in fica, come per spegnere definitivamente l’incendio. Poi se lo tira fuori, si siede a gambe larghe e mi dice:
“Voglio che tu venga come non hai mai fatto”. Occasione irripetibile, penso tra me e me. E allora, di getto, le dico:
“Vorrei mettertelo fra le tette…. “. Lei mi sorride come per dire
“Lo sapevo”. Si sdraia a pancia in su e si passa un po’ di saliva nel canale che separa le sue tettone. Io, salito a cavalcioni del suo petto, gli infilo prima dolcemente il cazzo in bocca, poi gli struscio la cappella sulle labbra e appoggio il cazzo fra le sue bocce. Poi le afferro le mani e insieme avviciniamo le tette l’una all’altra in modo da avvolgere completamente il mio uccello. Poi comincio a scoparle. Prima lentamente, poi con più forza visto che il mio cazzo scorre a meraviglia fra le sue mammelle umide. Ormai ci sono, e la bella se ne accorge:
“Dai, vieni.. vienimi addosso… schizzami sulle tette… “. Io continuo a pompargli le bocce, sempre più veloce, sempre più eccitato. E non resisto più quando lei, con voce roca e senza respiro, mi dice:
“Eccola, dai, fammi il bagno…. schizzami tutto addosso.. “. E allora, in estasi totale, gli sferro gli ultimi colpi fra le tette e mi abbandono all’orgasmo più bello della mia vita:
“Ecco Vale, ecco… è tutta tua…. ecco la sborra.. eccolaaaa… “. Il primo schizzo, violento, le arriva su una guancia, il secondo sui capelli, il terzo la colpisce in pieno viso, il quarto si appoggia sulla sua lingua. E tutti gli altri fanno la stessa fine, visto che Valentina prende in bocca il cazzo e lo ingoia, insieme al succo che non smette di uscire. Poi, con le dita, si toglie lo sperma dalla faccia, mi guarda negli occhi e se lo spalma su quelle tette che poco fa mi hanno regalato una delle godute più “hard” della mia vita. A questo punto, Vale mi prende una mano, me la bacia e mi dice:
“Ancora non credo a quello che è successo. Sono ancora in trans per come sono riuscita ad essere me stessa con te. Incredibile, veramente, incredibile… grazie cuginetto! Mi ha sboccata” non riuscivo a crederci, che magnifica scopata! ……e da come era andata ce ne sarebbero state ancora molte in questa meravigliosa vacanza! Intanto dovevamo scendere in spiaggia per cui mi dirigo verso camera mia che era al piano superiore per prepararmi, ma mentre passeggiavo per casa con ancora il profumo della dolce Valentina addosso ed ancora una gran voglia di fottere incrocio mia zia Giulia…. era appena uscita dalla doccia… ‘ aveva i capelli bagnati….. ma soprattutto…. un mini asciugamano arrotolato poco sopra i capezzoli…… che le copriva a malapena la passera….. La mia reazione…. è stata molto soft….. grazie al mio mostruso autocontrollo… Per niente imbarazzato….
“Allora si va in spiaggia…. ” le faccio scherzosamente Intanto… lo sguardo non poteva non cadere…. involontariamente….. verso il basso…. verso quella piega dell’asciugamano…. che si apriva a ogni colpo di pettine…. che lasciava intravedere per qualche frazione di secondo…. il pelo della figa…. rasato di fresco…… irresistibile… Non poteva non accorgersene….. e le spiegazioni erano due…. o era molto disinibita…. o era una gran vacca….. Per un momento… ho pensato cose strane….. ho pensato che avesse voglia di sesso….. che volesse trombarmi….. E io…. avevo così tanta voglia…. che non mi sarei tirato indietro… Lei…
“Certo caro …. corri a cambiarti……… ” …. Detto questo….. lei risale le scale…… e io non posso non aspettare qualche sec…. per guardare dal basso…. il suo stupendo culo….. Si vedeva tutto….. mentre lei saliva le scale… e continuava a pettinarsi… Dio era davvero figa….. avrei voluto palpargli quel culone…. saltargli addosso e violentarla….. Lei sapeva che mi eccitava…. e forse lo faceva apposta…. Meglio non pensarci…. Intanto….. decido di mettermi il costume… anche se il mio cazzo era in tiro perennemente…. Vado in camera e mi tolgo i calzoncini…. e le mutande….. Cerco nel cassetto…. Il costume…… cerco….. continuo a cercare…… sempre nudo…. con una magliettina che non mi copriva neppure l’ombelico…. Avevo dimenticato il costume in balcone ad asciugare dal gionro prima….. Possibile…… ? e si….. Piegato verso sul cassetto….. preso dalla preoccupazione nel cercare il costume… non mi accorgo che dalla porta….. entra d’improvviso… zia Giulia per chiedermi se ero pronto…. La scena che deve aver visto non era delle migliori….. Praticamente… il mio bel culo………. e i miei bei coglioni penzolare… mentre ero piegato a vuotare quel cazzo di cassetto… Non me ne sono accorto subito…. purtroppo…. o per fortuna…… E lei è rimasta li a guardare…. compiaciuta dello spettacolo…. per almeno una ventina di secondi buoni…. Poi… con indifferenza….. mi dice….
“cerchi qualcosa? ” …. Io mi alzo e mi giro di scatto….. mostrandogli il mio cazzo involontariamente… Lei…. fissa con lo sguardo…. verso il basso…. con un sorrisetto malizioso… mi ripete…
“Cerchi qualcosa… ? ” … Io mi metto le mani sul pacco…. e spiccico qualche parola….. imbarazzatissimo..
“No… io…. è che non lo trovo…. non credevo… invece non ce l’ho… “… Lei..
“Non hai il costume…. ” …. sempre sguardo fisso sul cazzo… adesso coperto dalle mie mani….. E io…
“Si… scusa…. l’ho lasciato in balcone…. sono imbarazzato… scusa… “… Lei
“E di cosa…. capita….. e poi non è così grave….. io sono infermiera… e ne vedo ogni giorno ne vedo una marea….. di sessi maschili…. Quasi tutti vecchi rincoglioniti…. non è uno spettacolo gradevole… nel tuo caso è stato molto gradevole invece…. complimenti…. hai un gran bel cazzone…..
“….. Io… più imbarazzato che mai… comincio a notare…. il suo costume…. Un costume bianco…. due pezzi… che copriva davvero per miracoli…. quelle sue tette enormi…… Un triangolino sui capezzoli… adesso duri come chiodi…. e poco altro… E gli slip…. che accompagnavano le pieghe delle labbra della sua stupenda figa….. Era davvero una gnocca…… e con tutta probabilità….. anche vacca….. Dopo aver respirato un po’…. e averla squadrata in modo impietoso… Lei…. forse sorpresa dalla mia freddezza…
“Smemorato, eccolo il tuo costume….. mi sono accorta che lo avevi lasciato in balcone e sono venuta a portartelo”… Tenendo il pacco… che cominciava a dare segni di eccitamento…. (avevo resistito fin troppo)….. e girandomi dall’altra parte…. lo metto in tutta fretta…. Ma il danno era fatto… il mio cazzo era in quasi completa erezione…. e se mi fossi rigirato…. l’avrebbe visto anche lei….. se già non se ne fosse accorta…. E forse era quello il suo scopo… mettermi a disagio…. mettermi in imbarazzo… Lei
“Ok……. adesso sei a posto….. possiamo andare… E io
“si…. solo 2 min…. “…. Lei
“Perchè? … c’è qualcosa che non va? …. ora sei a posto… no? ” La troia…. sapeva del mio imbarazzo….. Così… mi giro… mettendo le mani in tasca per cercare di camuffare il più possibile… Lei…. una volta girato…. mi guarda il costume…. e si mette a ridere…. e dice
“… Hey… non avevo sbagliato… ha davvero una cazzone…. adesso che ce l’hai in tiro….. non pensavo ti bastasse così poco….. “… Io.. comincio a incazzarmi un attimo…
“Guarda che non ho il cazzo in tiro… sono solo un po’ eccitato….. questo si…. è inevitabile…. “.. Infatti non era completamente in tiro…. modestamente…. è vero…. ho un gran cazzone….. e nonostante la troia… avesse fatto di tutto per eccitarmi…. “… Lei..
“… non vergognarti….. hai detto tu… è normale…. io penso che adesso tu c’è l’abbia dritto come un bastone…. un gran bel bestione… “…. E intanto…. si piegava per guardare nei cassetti…. facendomi vedere quelle gran tette… penzolare davanti agli occhi… Io….
“ti sbagli… non mi bastano due tette… anche come le tue…. per farmi rizzare il cazzo…. ! “… Lei…
“.. Bene….. se sei così sicuro….. fammi vedere…. fammi vedere il tuo cazzone moscio…. io scommetto che più in piedi di così non è mai stato… ” E io
“Scommetti? .. cosa? …. “.. Lei
“Quello che vuoi… “… E Io
“Molto bene…. se ho ragione farai tutto quello che voglio… promesso? “….. Era una situazione eccitantissima…. cercavo di controllarmi… di non eccitarmi troppo… non ancora…. Il mio cazzo era quasi in tiro…. quasi….. giunto quel quasi che mi permetteva di vincere la scommessa…. Mia zia…. era forse più eccitata di me…. si capiva dal tono di voce…. dai capezzoli turgidi come fossero di marmo….. dagli slip…. segnati da una macchiolina che diventava sempre più larga col passare del tempo……. Lei…
“Ok… tirati giù i boxer… avanti….. voglio vedere…. voglio veder il tuo pistolino alzarsi come una bandiera….
“… Io… senza esitare…. ormai deciso a continuare in quel giochino che si sarebbe rivelato veramente soddisfacente….. tiro giù i boxer fino alle ginochia….. Il mio cazzone…. salta fuori come un paco regalo…. mezzo scappellato…. grosso…. ma non ancora in tiro…. Si ripiega verso il basso… appoggiandosi sui coglioni…. è quello stato che eccita da matti le donne…… e forse lei fu più felice nel vedere che in fondo aveva torto… Lei
“Dio…. complimenti è enorme…… sai…. mi sei sempre piaciuto… come ragazzo…. nonostante l’età…. e adesso che vedo che razza di bastone hai…. devo ammettere che non mi sbagliavo… “… Mi guardava il cazzo…. come se fosse stato il primo che vedeva da molto tempo a questa parte….. Io
“… Come vede… avevo ragione…… ora cosa si fa? “…. Lei si avvicina lentamente… sempre guardandomi le parti intime.. e sfiorandosi la figa….. mi dice
“Devi dirmelo tu…. cosa vuoi che faccia? “…. e intanto era talmente vicina che sentivo il suo respiro affannoso…. sul mio volto…. Che situazione…… ero nudo…….. con mia zia… che stava sbavando dalla voglia di farmi…. il cazzo…. cominciava a salire… piano piano…. appunto…. come l’asta di una bandiera…. Io vincendo il residuo imbarazzo….. cominciai a toccargli le tette… quelle tette che mi ero sognato fin da piccolo….. quelle che avrei voluto succhiare all’infinito…. Lei
“… Lo so che ti piaccio….. dai…. hai una voglia matta di fottermi…. su…. dimmelo….. dimmi che vuoi fottermi… “… Io prendo la sua mano…. e la metto sul mio cazzo….. ormai in erezione….. Lei comincia ad andare su e giù con la mano…. e intanto…. mi guarda dritto negli occhi….. io
“… Si…. ho sempre immaginato di fotterti…. la mia zietta preferita….. Dio cosa avrei voluto dare….. sei una gran troia lo sai….. ho immaginato così tante volte di fare le cose piu assurde con te…. “… Lei
“Ora ci sono… dimmi cosa vuoi che ti faccia…. cosa hai sempre sognato che ti facessi…. su dimmelo… vuoi scoparmi……… “…. Così dicendo…. si allontana… e si toglie il costume…. Ma solo gli slip…. tenendo il reggiseno….. Lei
“… Su….. la vuoi questa figa calda……. o hai sognato di mettermelo nel culo…. “… Girandosi…. mi fa vedere il suo stupendo culo…. Si piega in avanti…. mettendosi un dito nel suo buco del culo… che non era vergine da molti anni…… Lei
“Su.. avanti…. vuoi venirmi dentro il culo….. avanti scopami… ficcamelo dentro… lo voglio adesso….. “… Mi prende il cazzo…. con la mano destra….. e se lo avvicina al buco del culo…. Ripensando alle sue parole…. cercavo di ricordare cosa sognavo di fare…. con lei…. le notti che mi facevo le seghe in bagno.. sognavo di farmi fare un bocchino…. di venirgli in faccia…. Allora…. preso da una voglia incontenibile…. mi allontano un attimo….. io
“Voglio che mi spompini….. voglio mettertelo in bocca…. voglio che me lo succhi fino a farmi venire…. l’ho sempre sognato… un bocchino…. da te….. fammi un bocchino…. adesso…. “.. Lei…. forse eccitata dalle mie parole….. non si fece pregare… e si inginocchio davanti a me… Mi sfilo i boxer dalle caviglie….. e cominciò….. leccandomi l’obelisco…. La cosa mi eccitava in modo pauroso…. è quello che avevo sognato così tanto… chi non ha mai pensato di fottersi la zia…. in più se figa…. A me stava accadendo… E anzi…. mi stava facendo un pompino…… A poco a poco….. scendeva con la bocca… fino quasi al cazzo…. Poi… da vera troia…. cominci a baciarmi le coscie…. e poi su… sempre lentamente….. Guardandomi in faccia…. e senza usare le mani…. comincia a baciarmi i coglioni….. prima il destro…. poi il sinistro…. Dio… che troia….. A piano a piano…. me li succhiava.. le prendeva in bocca…. mi alzava il cazzo con la mano… e affondava la faccia nei coglioni… Sembrava che stesse succhiando delle caramelle… Faceva dei rumori assurdi… Io non resistevo più…. Io
“Succhiami il cazzo troia.. se non vengo subito…. “…. E lei continuava…. a giocherellare con la lingua… e con i miei coglioni….. FInalmente…. con una grossa leccata…. si dirige sulla cappella…. arrivata in cima…. mi guarda…. Io
“Dentro…. avanti…. voglio sentire l’ugola toccare la cappella… su troia… cosa aspetti…… ” Lei… esita…. girando intorno alla punta della cappella… con alla sua lingua….. e sorridendo un po’…… io
“Troia…. cosa aspetti….. succhia! “… Era davvero il massimo…. dire quelle parole.. in quella situazione a lei…. a mia zia…. Lei…. con una botta sola…. se lo infila in gola…. e comincia a succhiare come un lattante ….. Sento la sua lingua che mi lucida la cappella….. e godo come mai prima…. Lei va su e giù….. accompagnando i movimenti con le mani…. Ogni tanto rallenta… succhiando come un aspirapolvere…. Chissà quanti pompini deve aver fatto nella sua vita…. per diventare così brava….. Io preso dalla foga del godimento… comincio a muovermi avanti e indietro….. accompagnando i suoi movimenti con la bocca… Alcune volte… arriva a toccarmi i coglioni con le labbra… e sento che quasi tutta la cappella…. gli entra in gola… Lei sembra non risentire dei colpi da martello…. e anzi…. comincia a sgrillettarsi…. con tutte e due le mani…. lasciando a me l’iniziativa…. Io… ormai preso dalla foga….. la trascino contro a la parete… sempre con il cazzo in bocca… Lei mi guarda male…. ma non fa cenni di resistenza….. e va avanti a sgrillettarsi…. con violenza…. Io comincio. a pistonarla…. come se invece della sua bocca… il mio cazzo stesse affondando in una figa…. Facevo dei movimenti avanti indietro….. infilandogli ogni volta…. il cazzo in gola… fino ai coglioni…… Le prendevo in mano tutta la testa… avanti e indietro….. scopandomi la sua faccia come se fosse la figa di una troia…. Stavo godendo così tanto… che ogni tanto dovevo fermarmi… per non venire subito…. lasciando che anche lei…. riprendesse fiato….. In uno di questi momenti….. lei mi riprende in mano il cazzo…. Lei
“Voglio succhiarti ancora i coglioni….. appoggia la gamba sulla sedia… “.. Ancora i coglioni…. era una mania… Appoggi la gamba…. e lei sempre inginocchiata… comincia a mangiarmi…. questo è il termine più appropriato… i coglioni…. Li succhia…. li lecca…. li morde… come se li volesse staccare…. io
“Non ho mai visto nessuna così troia…. succhi i coglioni da favola….. “… Lei… si alza in piedi…. e quasi presa da una frenesia… mi fa sedere su un tavolo…. e mi fa piegare le gambe…… E ricomincia…. a leccarmi… La prende una foga…. patologica quasi….. non riesco più a fermarla… Ogni tanto la stacco… le stacco la faccia dai miei coglioni…. perchè mi fa male… Lei… comincia a leccare su e giù…. mi fa sdraiare…. e mi alza le gambe…. Su e giù… leccate poderose… tanto da arrivare a leccarmi il culo. Si…. il buco del culo…. E anzi…. dopo un paio di leccate…. mi guarda in faccia…. e comincia a leccarmi il buco del culo! …. Io
“O mio dio… ma cosa fai? ? “…. Lei
“Taci! “…. Io all’inizio resto quasi di sasso…. ma poi comincia a piacermi…. Lei mi infila la lingua…. che coraggio….. e me la muove dentro…. Non si limita a leccare…. ma me lo morde…. ci infila tutta la bocca… come un diciassettenne che limona con la sua ragazza… io…. guardando la scena…. sono più eccitato che mai.. Pensavo a una specie di vendetta…. questo era molto di più… Cerco di alzarmi un poco….. e le prendo la testa…. e la schiaccio più che posso contro il mio culo…. Che roba… lei neanche fiata…. continua a leccare a succhiare…. Immersi in quella scena quasi disgustosa…. da fuori…. si sente una voce…. Valentina
“Ma-aa…. mamma…. cuginetto…… dove siete…. “… Cristo…. mi prende quasi un colpo…. come se tutto fosse tornato alla normalità…. Stacco a fatica la testa della madre dal mio culo… Io
“Hey…. arriva tua figlia….. rivestiamoci…. in fretta… ! … “.. Lei… non curante… mi butta giu….. e ricomincia…. baciandomi la cappella…. come si bacia una guancia …… Lei
“Su…. non verrà qui….. sdraiati… “… Io
“Ma tu sei matta….. è li in corridoio…. può arrivare adesso! … ” Lei… si allontana…. e grida…
“Valentina…. arriviamo….. “……ma intanto Valentina insospettita dal nostro ritardo si avvicina alla mia camera ed appena arriva sulla soglia della porta si ferma a guardarci.
“stenditi di fianco a tua madre” le dico
“leccami la prugnetta” mi risponde con uno sguardo incendiario e prese posto sul letto, era uno spettacolo stupendo mia zia e mia cugina aperte ginocchio contro ginocchio
“prima la mia figlioletta” disse la zia e io mi coricai con il viso in mezzo alle cosce di Valentina le accarezzai e vellicai l’interno cosce e il perineo spingendomi verso la fica che colava già un rivolo biancastro, lo assaggiai era più dolce di quello di mia zia mi tuffai per assaggiare il nettare dalla fonte mentre lei mugolava e stringeva la mano di mia zia che si era messa seduta per godersi la scena, il clitoride di Valentina era di un rosa acceso e molto sporgente lo rollai tra le dita lentamente mentre leccavo le sue labbra esterne
“mamma che bellooo” le si ruppe la voce
“lecca nipotino lecca” disse mia zia io alzai un’attimo la testa
“leccagli le tette zia”
“ma…. cosa dici ”
“o gli lecchi le tette, oppure me ne vado” mi sentivo forte e avevo voglia di vedere mia zia fare qualcosa di estremamente libidinoso e per lei sporco. Le si oscurò il viso ma poi prese le tette di sua figlia tra le mani
“mamma noo, cosa fai”
“lo hai sentito vuoi che si fermi”
“non vuoi godere e poi prenderti una bella dose di cazzo” e cominciò a leccare a tutto i capezzoli della figlia
“mamma siiii, sei braaavvaa”
“i tuoi capezzoli sembrano piccoli cazzi, e a me piace leccare il cazzo, vero nipotino” io intanto introdussi un dito nella vagina di Valentina che era strettissima lei non resistette più prese la testa della madre e soffoco il suo grido tra le sue labbra, che l’abbraccio. Ero contento di me ma il mio cazzo voleva essere soddisfatto mi distesi e dissi
“Vale cavalcami, e tu zia infilagli il mio cazzo nella fica” Valentina si pose su di me ed io presi a massaggiarle le tette intanto sentivo una mano di mia zia che impugnava l’asta e l’altra che mi massaggiava le palle
“sono belle piene, ce ne sarà per tutte e due” esclamò rivolta alla figlia che si stava sedendo sul mio uccello infilandoselo poco alla volta poi mise la fessura in faccia girandosi verso la figlia
“ora tocca a te leccarmele ” compresi dai mugolii della zia che Vale stava obbedendo. La situazione era al calor bianco Valentina ora mi cavalcava alla grande e la zia mi sfregava fica e culo sulla bocca, venne per prima Valentina sussurrando trai denti
“che cazzoooo, che zia troiaaa” la zia la disarcionò e si impalò sopra al mio uccello
“hai ragione è proprio un gran cazzo” continuo ad accelerare il ritmo fino a che l’avvisai
“zia sto per venire” la mia voce era stravolta e le orecchie mi rombavano la sentii appena rispondere
“prendoooo la pillolaaaa vienimiiiii dentrooooo” godemmo insieme mentre la riempivo di sborra che colava anche all’esterno insieme ai suoi umori. Valentina presa da un raptus lecco sia le mie palle che la fica della zia bevendo i nostri umori. Ci ritrovammo tutti e tre sul letto stanchi morti ma abbracciati
“zia sei stupenda e la tua figlioletta è sensazionale è stato bellissimo, sarò sempre pronto per voi” e loro due stringendomi il cazzo
“ti prendiamo in parola” ed io tra me pensai
“……Che vacanza!!! ” FINE

About A luci rosse

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