Incesto a 45 anni

Salve sono Luca ho 47 anni e sono uno stimato professionista vivo in Milano anche se sono originario della provincia di Napoli.
Mi sono trasferito al Nord subito dopo la laurea, al sud grosse opportunità di lavoro non ne trovi. Su ho conosciuto Sandra una ragazza stupenda insegnante di scuola superiore con la quale dopo un breve fidanzamento sono convogliato a nozze circa una ventina di anni fa.
Dal nostro matrimonio sono nati Giorgio e Rossella 20 e 18 anni.
Con mia moglie ho sempre avuto una frenetica vita sessuale essendo lei di mentalità aperta e molto disponibile, ci siamo sempre divertiti a fare tutto.
Abbiamo sempre scopato liberamente anche nei posti impensabili, e abbiamo sempre dato sfogo alla nostra perversione (spesso mia moglie mi consola con dei fantastici pompini e quando ne ha voglia si fa venire in bocca ingoiando tutto, oppure non disprezzava il sesso anale facendosi a volte scopare affacciata alla finestra mentre sotto scorre il traffico).
Come dicevo mia moglie è insegnate di scuola superiore (matematica) così quando c’è da fare qualche commissione di esame nelle zone della Campania ne approfittiamo per ritrovare i parenti.
Così l’anno scorso in occasione di un impegno di lavoro di mia moglie siamo tornati giù ed essendo Giorgio e Rossella ormai grandi ed autonomi abbiamo fatto gli sposini io a 47 anni e mia moglie a 45.
Essendo solo noi due mia sorella maggiore Lena avendo a disposizione dello spazio in casa ci ha ospitati nel loro casa colonica immersa nel verde.
Mia sorella Lena di 49 anni è la mia sorella maggiore sposata con Tommaso di circa 15 anni più grande di lei.
Il loro matrimonio fu molto ostacolato dai miei genitori per la grossa differenza di età ma Lena non volle sapere nulla sposò Tommaso e dalla loro unione nacque Mariagrazia ora trentenne sposata con prole anch’essa dovuta salire al nord per lavoro.
Lena abita nella Vecchia casa dei nostri genitori, classica abitazione rurale immersa nei campi dove Tommaso in pensione da qualche anno si dedica alla cultura agricola familiare.
Quando arrivammo a casa di Lena io e Sandra fummo accolti con grande entusiasmo, non vedevo mia sorella da un paio d’anni, e visto che ci trovavamo in prossimità dell’estate e personalmente, essendo un libero professionista non dovevo dar conto a nessuno, Lena ci chiese di restare qualche giorno in più rispetto alle 2 settimane necessarie a mia Moglie per sbrigare il suo lavoro.
A pranzo iniziammo a parlare di tutto dei ragazzi ormai adulti, di loro che erano quasi nonni, della vita di Milano e tante cose che si dicono persone che abitano lontano.

Dopo pranzo ci fecero vedere quale era la nostra camera e così ci ritirammo per un riposino per riprenderci dal lungo viaggio.
Come ci appoggiammo sul letto subito io e mia moglie iniziammo a farci delle coccole che come al solito sfociarono in sesso selvaggio.
Sandra senza farsi tanto pregare mi tolse i pantaloni e tirato fuori l’uccello iniziò un adorabile pompino, lavorando la mia clava ora con le labbra ora con la lingua.
Io per non essere da meno la posizionai a 69 e sollevandogli la gonna e spostandoci il minuscolo perizoma mi appropriai della sua passerotta e iniziai a mangiarla con la lingua.
Mentre eravamo in azione dissi a Sandra di godere sotto voce per evitare che mia sorella e suo marito potessero sentire, ma lei ingoiando l’enorme clava (la natura mi ha donato un cannone di notevoli dimensione e nonostante sia continuamente usato e l’età continua ad essere sempre pronto) mi diceva di non preoccuparmi.
Dopo un po’ si su e giù con la bocca venni come un fiume in piena e mia moglie non solo non fece cadere neanche un goccia ma ripulì la cappella in modo esemplare.
Invece di riposare passammo le ore pomeridiane a scopare e divertirci come una coppia di novelli sposi.
Le nostre giornate passavano tranquille, mia moglie la mattina presto usciva per il suo incarico ed io restavo a dormire beatamente (le nostre nottate erano tutte di fuoco) e durante il giorno cazzeggiavo in giro per il vecchio paese natale salutando tutti gli amici dell’infanzia.
Un pomeriggio dopo l’ennesima scopata con mia moglie mentre eravamo stesi abbracciati sul letto Sandra iniziò a parlare di Lena.
“Luca ma non noti qualcosa di strano in Lena………. io la vedo ….. non so….. come se fosse triste…… si è contentissima che stiamo qui …. tu sei l’unico su fratello maschio ………. pero…. non so….. vedo nei suoi occhi una certa tristezza come se qualcosa non andasse…. che ne pensi? ? ”
“ma….. Sandra vedi….. riflettendoci bene anch’io ho notato una certa tristezza nei suoi occhi ….. ma per delicatezza non ho mai affrontato il problema con Lena ….. sai …… ”
“se mi capita voglio parlarci se non ci si aiuta tra cognate….. ”
lasciai cadere il discorso, anche perché ho una certa resistenza ma quando scopo come un maiale non duro molto sveglio, così mi addormentai risvegliandomi verso le 19, 00.
Ero solo al mio risveglio Sandra non c’era, quando andai in cucina trovai mia moglie e Lena che conversavano.
La giornata finì come al solito cena alle 22. 00 aperitivo sotto il patio di edera e scopata con Sandra con conseguente dormita da faraone.
Il pomeriggio successivo mia moglie torno sul discorso della tristezza di Lena ma questa volta mi sbalordì.
“sai Luca ieri ho parlato a lungo con Lena sai…… ”
“a si …. e cosa vi siete dette.. perché ha lo sguardo triste”
“sai Lena ……… come dirti in un primo momento diceva che non era nulla …. poi ho capito cosa l’assilla e qual’è il suo problema.. ”
“qual’è il suo problema? Da cosa è dovuta questa tristezza? ? ”
“giurami di non dirlo … sai ho promesso a Lena che non ne avrei parlato con nessuno.. ”
“Giuro”
“vedi Luca Lena ha sposato, per amore, Tommaso …….. che come sai a quasi 15 anni più di lei ….. ”
“bhe …. e allora”
“vedi quando tu hai 20 anni e hai vicino un uomo di 35 … la cosa funziona bene vai anche fiera di avere un uomo maturo e con esperienza che ti protegge e ti ama…… ”
“poi … da continua non riesco a capire il nesso”
“quando poi arrivi a 50 anni con tuo marito che ne ha 65…….. tu magari ti senti ancora giovane nonostante i 50 anni ….. mentre tuo marito a 65 ne dimostra 80….. le cose iniziano ad andare diversamente…… sai……… noi ad esempio abbiamo un ottimo rapporto ……….. tu a 47 anni ti mantieni come un ragazzo……. e a letto abbiamo una certa affinità…….. capisci”
“chiamala affinità a letto siamo due maiali….. ma poi non riesco a capire il problema qual’è? ”
“e dai Luca a volte mi sembri un deficiente……….. sarò più chiara ….. tua sorella Lena ha 50 anni ok”
“ok”
“suo marito Tommaso ne Ha…… ? ? ”
“65 se non erro.. ”
“bene .. tuo cognato …. Tommaso…. ormai non gli tira più… hai capito adesso? ? ? ? ? ”
“caspiterina ……. Tommaso ……. non gli si drizza più …. e quindi Lena non…… scopa da un bel po’ giusto? ? ? ? ”
“ci sei arrivato finalmente… ecco Lena non scopa più da…….. quasi due anni”
“cosa sono due anni che………….. bhe in fondo gli sta bene …….. ha volto sposare l’uomo maturo.. e ben gli sta! ………. anch’io non ero d’accordo e gli dissi che prima o poi la differenza d’età si farà sentire…. vedi ora…. ”
“dai Luca non fare il cretino……… quando si è giovani si commettono un sacco di errori…….. e poi loro si amavano e si amano ancora solo…… che………. come dire ……. Lena ….. si sente ancora giovane ….. come dire vorrebbe …….. fare sesso ………. ma lui nulla” rimasi un attimo perplesso e pensieroso poi esclamai
“ma Sandra se veramente Lena sente il bisogno di …….. fare sesso .. perché non si trova un altro ……. in fondo nonostante l’età ha ancora un buon fisico, non perché e mia sorella ma è ancora un bella donna attraente, certo un po’ in carne …… ma arrapante”
“ma dai Luca smettila sai benissimo come la pensa tua sorella…… figurati Lena con un amante…. sai ne ho parlato con lei …………. e sai cosa mi ha risposto in confidenza”
“cosa”
“che preferirebbe comprarsi un fallo di plastica piuttosto che un amante….. anche se………. ”
“anche se… cosa”
“ma vedi a me e venuta una certa ideuzza……. ”
dicendo questa affermazione Sandra sembrava una gatta in calore che faceva le fusa, non avena finito la frase che con la mano iniziò a massaggiarmi prima il petto per poi puntare decisa al mio cazzo che appena sentì le sue carezze diede segni di vigore.
“dalla faccia che hai e da come mi carezzi il passerotto devo immaginare che la tua ideuzza sarà sicuramente una maialata dai sputa il rospo mente perversa”
“Bhe Luca………. hai appena detto che Lena… ha un fisico…… arrapante………. sai io sono di mentalità aperta…… magari…….. sai ….. ”
“dai non tenermi sulle spine…….. ”
“bhe ecco pensavo ………… tu hai questo cannone e sei sempre carico…….. visto che nei prossimi giorni….. io sono impegnata fino a sera…… dovrai saltare la scopata pomeridiana…….. magari ….. potresti …….. nel pomeriggio …….. accontentare…… Lena”
“COSA vuoi dire……. che dovrei scoparmi Lena …… mia sorella ….. ma sei proprio una gran maiala anzi una gran troiona”
“bhe santarellino da come ti si è indurito il pisello ….. non sembri tanto contrario anzi……… e poi io sarei la troiona” la frase la fini tuffandosi sul pisello e iniziando un pompino favoloso.
Non so se fu per il pompino e per l’idea messami in testa da Sandra ma quel giorno il mio cazzo sembrava non volesse saperne di tornare a cuccia, era pietrificato.
La proposta di Sandra non mi aveva lasciato indifferente anzi non facevo altro che pensare a Lena, la sera sognai di scoparmi a Lena in tutte le posizioni e la mattina mi risvegliai sudatissimo. Intanto Sandra aveva capito che la cosa mi turbava e non faceva altro che stuzzicarmi facendomi notare ora il seno enorme, ora la mise trasparente, ora il culone.
Stavo per andare al manicomio.
Ora è giusto che vi descriva Lena.
Lena (Maddalena) è mia sorella maggiore di circa 50 anni portati abbastanza bene, alta circa 1, 70, corvina di capelli su un bel viso tondo, in carne ma non grassa sarà un 50/52 di taglia, due seni da spavento credo una 6 che all’apparenza non sono molli e cadenti ma necessitano di reggiseno, sono due mammelle tonde sode, un paio di fianchi tondi che culminano in un culo tondo e sporgente anch’esso sodo, due gambe belle tonde che terminano con delle caviglie strette rispetto all’insieme.
Ecco lena si potrebbe definire una Jessica Rabit un po’ abbondante rustica ….. in somma una gran bella gnocca.
Da quando Sandra mi aveva provocato ogni volta che la vedevo sembrava che lei mi provocasse e spesso ero attratto e imbambolato dalle sue curve e scollature.
La terza mattina verso le 7, 30 mia moglie mi svegliò per avvertirmi che andava a lavoro e vista la mia erezione mattutina (problemi idrici) mi disse “Pisellone oggi puoi scopartela io torno verso le 20. 00 e a giudicare dal randello ne hai voglia……. ciao mandrillone” mi baciò e andò via.
Come se non bastava il mio stato confusionale, non riuscii più a dormire così decisi di alzarmi e dopo i miei bisogni fisiologici mi recai in cucina.
Qui trovai Lena che aveva appena sfornato una crostata ed era ancora il vestaglia
“hei Luca già sveglio……….. prendi una fetta di crostata è bella calda appena sfornata” presi una fetta di crostata ed iniziai a mangiarla, intanto Lena con la sua fetta in mano aprì solo mezza anta della finestra e si affacciò lodando l’aria genuina mattutina.
Ero alle sue spalle e vedendola china alla finestra non potetti fare a meno di ammirare il suo culo stupendo, la vestaglia gli era salita a metà coscia ed in trasparenza si notavano le classiche mutandine di cotone che non riuscivano a contenere l’enorme culo.
Era proprio messa alla pecorina ed il primo ad accorgersene era il mio pisello che iniziò a gonfiarsi.
Ero letteralmente fuori di me non ero più cosciente delle mie azioni, ero estremamente arrapato e vedere Lena in quella posizione mi sembrava un invito irrinunciabile. Nella mente mi rimbombavano solo le parole di Sandra che mi esortava a scopare mia sorella.
Così con il pisello che ormai si erigeva dritto nel pantaloncino (dormo sempre senza mutande) mi avvicinai a Lena e con la banale scusa “è proprio una bella giornata” feci in modo che la punta del mio cazzo capitasse proprio al centro del culo di Lena.
Prima lo appoggiai delicatamente, giusto per vedere quale fosse la reazione di Lena la quale smise di mangiare la crostata e con aria persa fissava il vuoto.
Io ero in preda ad un misto di terrore ed eccitazione, ma visto che Lena non diede alcuna risposta, feci prevalere l’eccitazione.
Spingevo sempre di più ma molto lentamente. Mi piegai leggermente sulle ginocchia in modo da far coincidere la capocchia del mio glande con la vagina di Lena, lei quasi istintivamente aveva divaricato leggermente le gambe quasi a dire “Mettilo dentro” nonostante gli indumenti sentii il calore che emanava Lena e lo spessore della peluria. Spinsi delicatamente e le sagomai la fica , ad un tratto notai che anche lena iniziava a dondolare il culo ed assecondare il miei sempre più vistosi movimenti.
Feci cadere a terra la mia fetta di dolce e con gesto saldo afferrai i fianchi di mia sorella e la tirai sul mio cazzo quasi a penetrarla spingendo la mia schiena all’indietro.
Dopo un paio di colpi vigorosi, mia sorella Lena quasi risvegliandosi dalla magia si divincolò e scappò in bagno senza dire una parola.
Io ero rosso dalla vergogna avevo il pisello durissimo e sul mio pantaloncino c’erano evidenti tracce di umido dovute non tutte alla mia eccitazione.
Ripresomi anch’io mi voltai verso il bagno e notai che la porta era per metà aperta, così mi avvicinai con passo timoroso.
Nel bagno Lena era con la testa bassa e con le mani appoggiate al lavello.
Entrai e la strinsi forte chiedendole scusa, lei aveva gli occhi socchiusi , mi sorrise e mi abbracciò.
Io la stringevo forte e cominciai a baciarla su collo, lei mi carezzava la schiena, scesi con le mani sui fianchi e le tastai il culo lei cercando di fermarmi
“dai Luca……. ma che ti è preso ……. sei mio fratellll…… ” le feci segno di stare zitta e la spinsi vicino alla lavatrice la baciai con la lingua e lei rispose con vigore.
Le sollevai la vestaglia e la feci sedere sul bordo della lavatrice gli sollevai le gambe e abbassandomi il pantaloncino tirai fuori la mia clava, gli carezzai la fica ormai in fiamme e spostandogli le mutandine liberai la topona avvolta un una pelliccia nera degna delle miglio porno attrici pelose.
Con un colpo deciso feci entrare nella sua caverna circa la meta del mio mostro , lei partecipo con gioia
“hooooo Luca come sei grosso…………. hai un mostro per pisello…… che bello……. ”
Iniziai un lento via vai facendo entrare sempre di più la mazza nella fica e con le mani la tastavo le tette .
Che situazione, ero infoiato come un toro e stavo scopando alla grande Lena mia sorella, dopo un po’ che ci davo decisi di cambiare posizione.
La misi alla pecorina sulla lavatrice e alzata la vestaglia gli tolsi le mutandine, sembrava una vacca pronta alla monta, il suo culo bianco andava in netto contrasto con la sua folta peluria nera. Afferrai il cazzo e lo spinsi dentro, ma questa volta tutto fino a fare quasi entrare anche le palle lei ululò come una cagna in calore ed ad ogni mio colpo dava un contraccolpo segno inconfondibile di una forte eccitazione.
Godette quasi subito mentre io riuscii a resistere un po’ di più, ma ad un tratto sentii lo sperma salirmi dalle palle e con un gesto fulmineo (non sapevo se Lena prendesse precauzioni) tirai fuori il cannone sparando dei fiotti sulle chiappe di Lena e sulla schiena.
“ho mio dio ….. erano anni che non scopavo in questa maniera……… madonna Luca ma sei superdotato ……………. che pisello magnifico ………………….. ho la passera in fiamme ………….. ”
io sorrisi e lei mi abbracciò, restammo in silenzio per una decina mi minuti poi ci dividemmo , lei fece una doccia e appena libera feci altrettanto.
Il resto della mattinata passò normale alle altre solo che io ero in trance, in effetti avevo scopato Lena mia sorella e lei era rimasta entusiasta , cosa da non crederci, mia Moglie aveva ragione, vedevo Lena con un altra vitalità.
A pranzo sembrava che nulla fosse successo, si discusse delle solite cose e del lavoro di Sandra che era entrato nel pieno delle attività.
Finito di pranzare mio cognato Tommaso disse che andava a fare il suo riposino pomeridiano mentre io e Lena restammo a parlare. Appena rimasti soli presi mia sorella per il braccio e la feci sedere sulle mie ginocchia.
“sai Lena quello che è successo stamane è stato un istinto ….. come dire ………. animalesco…….. non volevo……. ”
“no Luca ….. non farti scrupoli…….. sono io che ti ho permesso……… forse avevate ragione quando mi dicevate che la differenza di età si sarebbe fatta sentire …. oggi con Tommaso ormai non …….. non lo facciamo più ….. ed io …….. stavo impazzendo…… se non l’avessi fatto tu …… l’avrei data al primo che capitava… ” io sorrisi l’abbracciai e con aria maliziosa le dissi
“mi accompagni in camera mia? ? ” lei mi guardo e come un automa mi seguì.
Giunti in camera la feci sedere sul letto mi posizionai davanti a lei e mi aprii la patta del pantalone liberandomi l’uccello, lei lo prese in mano e lo menò per farlo riprenderlo.
Quando divenne duro le ordinai “succhialo che ne hai voglia” le mi guardo negli occhi quasi a cercare una conferma e aprendo la bocca ingoiò la cappella violacea.
Era stupendo vedere le guance di Lena che si sagomavano con la mia nerchia e la sua lingua gustare tutto il palo di carne. Ero in estasi e le dissi che volevo anch’io gustare la sua farfalla.
La feci stendere sul letto e levarsi le mutandine poi mi misi nel più classico del 69, era una visione incredibile Lena aveva un ficone nero folto di peli corvini ricci e duri, nel centro due grandi labbra rosa scuro che si dischiudevano liberando un clitoride grosso come un mignolino.
Lo succhiavo e con la lingua esploravo la sua caverna quasi a penetrarla, il suo culo bianco si dischiudeva mostrando un orefizio anale che io cercai ripetutamente di violare con e dita, ero in paradiso non sapevo se dedicarmi alla fica o al culo.
Ad un tratto un liquido mieloso mi invase il viso e Lena mi strinse con forza la testa tra le gambe, mi liberai e messa sotto mi misi a cavalcioni su suo viso e pistonandola ripetutamente in bocca venni facendole ingoiare tutto asta compresa.
“Luca ma sei un demonio ……. quasi mi strozzavi con questo bastone …. beata Sandra ….. che può succhiartelo a piacere….. ”
“Lena finché resterò qui voglio chiavarti in tutte le posizioni fino a romperti il culo”
lei sorrise e disse
“vedremo…………….. ora fammi continuare a fare la cucina………. c’è tempo per il culo” si ripulì alla meglio e torno in cucina.
Nel pomeriggio Lena era seduta vicino al tavolo e rammendava alcuni indumenti io mi sedetti a fianco e con una scusa banale iniziai a palpeggiarla lei mi diceva di smettere perché poteva rientrare Tommaso ma io nulla, e con molta delicatezza le infilai una mano sotto la gonna, e raggiunsi le sue parti intime.
Lei si eccito e dischiuse le gambe dandomi modo di scostarle le mutandine e giocherellare con la sua passerona, ad un tratto squillò il telefono e lei andò a rispondere.
Era Mariagrazia la figlia che la salutò, io ero ormai eccitato così mentre lei parla a telefono io continuavo a toccarla e masturbarla.
Per liberarsi lei disse a sua figlia che ero presente e che volevo salutarla così mi diete il telefono, io afferrata la cornetta feci segno a Lena di continuare lei quello che avevo iniziato e mi tirai fuori l’uccello.
Lena spalancò gli occhi e mi disse di no ma io insistetti e lei seduta su di uno sgabello iniziò a succhiarmi il pisello. Era fantastico parlare con mia nipote mentre la madre mi spompinava
La sera quando rientro mia moglie, dopo aver cenato in camera mi chiese se avevo soddisfatto Lena.
Gli raccontai tutto e lei, dimostrandomi sempre la sua troiaggine, fu ben felice che avessi risolto qualche problema a mia sorella.
Scopai anche con Sandra (riuscii solo a farmene una) e mi addormentai come un ghiro.
Il mattino successivo ero talmente stanco che non sentii proprio Sandra che andava via, mi sveglia verso le 11. 00.
Arrivato in cucina notai che non c’era nessuno Tommaso era nei Campi e Lena a stendere la biancheria sul terrazzo.
La raggiunsi e la salutai, dal terrazzo si notava un panorama indescrivibile, la casa nei nonni prima e dei genitori poi era immersa nel verde e regnata dalla pace e tranquillità assoluta.
Raggiunsi Lena alle spalle ed iniziai a palpeggiarla.
“dai Luca che potrebbero vederci…… dai smettila …… andiamo in casa……. ”
“no Lena ho voglia di farti qui…. tanto Tommaso e giù nell’aia e che io sappia non vede bene da lontano …….. poi qui sei cosi arrapante dai che ne ho voglia” lei sorrise e si convinse, le tolsi la gonna e con gesto rapido le abbassai anche le mutande, ma volevo di più, così le feci togliere anche camicia e reggiseno lasciandola completamente nuda.
La piegai alla pecorina con le mani appoggiate al parapetto e tirato fuori la clava e iniziai a pistonarla nella quiete del paesaggio.
Ad ogni colpo le enormi tette urtavano tra di loro dando il ritmo alla scopata, io le massaggiavo i fianchi e la tenevo per le maniglie dell’amore.
Dopo un bel po’ non resistetti e questa volta le sborrai tutto dentro mentre lei veniva come una fontana aperta. Non ero ancora stanco la feci appoggiare su di una panca in muratura che stava li e ripresi a pistonarla e giocare con le mammellone mordendogli i capezzoli e strizzandole.
“piano Luca mi stai facendo male………… le mie povere tette……. dai dai dai dai dai che bello pompa…… pompa…… fotti la sorellina”
“HOOOO LENA che figona che hai ………. voglio sfondarti tutta ……. sto per sborrare ….. dai prendilo in bocca……. dai”
tirai fuori il pisello e lo misi in bocca a Lena che con un paio di colpi di lingua mi fece venire e bevve tutto da gran maiala, poi si rivesti e disse che se avevo la forza avremmo continuato dopo pranzo.
A pranzo Lena fece di tutto per farmi riacquistare le forze con un menu eccezionale, quando mio cognato andò a fare la pennichella pomeridiana Lena mi disse
“allora Luca come è stato il pranzo? ? ”
“eccezionale Lena……… non mangiavo cosi bene da anni…. ”
“bhee che dici…. hai riacquistato le forze…… per un altro raund? ? ? ”
Lena aveva un aspetto da vacca in calore, questa volta mi prese lei per mano ma invece di andare nella mia camera mi portò fuori in cantina, io non capivo ma la seguii come un automa.
Giunti in cantina Lena prese una vasetto con la Sugna (Strutto di maiale) e me lo porse.
“Bhe ? ? ? ? Lena cosa devo fare? ? ”
“Caro fratellone non capisci? ? ? vuoi fare il santarellino………….. cosa hai detto ieri… ”
“cosa ho detto non ricordo? ”
“non ricordi …. hai detto che volevi ……. rompermi il culo…… bene con un po’ di sugna il tuo cazzone dovrebbe farmi meno male … no che dici”
non credevo alle mie orecchie, Lena mia sorella che mi stava dicendo che era pronta a darmi il culo.
La cosa mi eccitò tantissimo subito la rimisi a pecorina e le sollevai la gonna, con molta delicatezza (ma più per godermi il panorama che per altro) le tolsi le mutande liberando l’enorme culo.
Mi inginocchiai e iniziai a baciarlo e a stuzzicarlo ora con la lingua ora con le dita, lei mugugnava e dondolava i fianchi accompagnando la mia lavorazione di lingua che comunque non le trascurava la fica.
Quando la vidi pronta ed eccitata con la sugna preparai il buchetto alla mia verga, poi dopo un primo tentativo a vuoto finalmente inculai Lena, prima le infilai solo la cappella e fermandomi diedi modo al culo di adattarsi alle mie misure, poi man mano che il buco cedeva infilai il resto fino ad far entrare tutta la mia verga nelle viscere di Lena che prima iniziò a lamentarsi ma poi godeva della inculata e mi incitava
“Vai piano Luca …. ma non smettere…… mamma mia……. non credevo fosse così eccitante farsi inculare da un superdotato come te……. che palo di carne che hai …… sfondami le viscere….. inculami …… HHOOOOOO sto GODENDOOOOOOOO”
Credo di aver riversato nel culo di Lena una quantità bestiale di sborra, facemmo sesso sfrenato come dei maiali tanto che la sera ero distrutto e quando rientrò Sandra dovetti arrendermi.
“Cara oggi sono distrutto non credo che riuscirò a soddisfarti”
“ho ho caro maritino e chi ti ha distrutto così tanto…. la cara sorellina …… ti sta consumando? ? ”
nella sua voce non c’era arrabbiatura ma quasi complicità, così le spiegai che avevo prima scopato Lena sul terrazzo completamente nuda e che poi gli avevo fatto la festa al culo nella cantina facendola godere come una ossessa.
Lei rise e disse che era arrivato il momento di festeggiare in tre.
La guardai sbalordito, e lei mi disse che aveva finito il lavoro e che il giorno dopo, nel pomeriggio mi avrebbe preparato una sorpresa, ma non dovevo sapere nulla e dovevo solo riprendere le forze.
Il giorno dopo per tutta la mattinata lei diede una mano a Lena e spesso parlavano e ridevano di gusto escludendomi dai loro discorsi.
Dopo pranzo mi ritirai nella mia camera ma questa volta da solo perché mia moglie diede una Mano a Lena nella faccende domestiche, così mi appisolai sul letto.
Verso le 16: 30 fui svegliato dal rumore che faceva mio cognato utilizzando il trattore nel campo, mi guardai a torno ed ero ancora da solo.
Ad un tratto mentre cercavo una posizione per riaddormentarmi entrarono Sandra e Lena.
Mia moglie esordì
“Poltrone stai sempre a dormire …… non ti sembra di aver recuperato bene le tue forze”
Io le guardai erano in piedi ai lati del letto ed avevano un aria di troppa complicità che quasi mi spaventava poi Lena mia sorella disse
“allora ………… sei abbastanza carico per due gnocche arrapate? ? ”
Sgranai gli occhi mia sorella e mia moglie che volevano fare sesso con me insieme..
Non riuscii neanche a capire esattamente la frase detta da mia sorella che salirono sul letto e subito armeggiarono con il mio pantaloncino liberando il mio cazzo e contendendolo prima una e poi l’altra. Era la prima volta che avevo due bocche che mi spompinavano e anche alla grande.
Mentre loro succhiavano e si passavano il mio cazzo senza mai litigare io iniziai ad esplorare sotto le rispettive gonne ritrovandomi due culi avvolti in stupendi perizomi (anche Lena ne aveva uno che non riusciva per nulla a contenere la sua abbondanza) mi diedi da fare con la lingua e con le dita prima con una e poi con l’altra.
Non vi dico ma fu una cosa memorabile non ricordo nemmeno in quale buco e di chi riuscii a sborrare e per quante volte loro due si dimostrarono molto affiatate e sia Sandra che Lena succhiarono le rispettive fiche.
Ricordo che inculavo una mentre l’altra mi lecca le palle oppure davo un colpo in fica e un colpo in bocca mentre loro erano a 69.
Come tutte le cose belle finirono da li a poco ed io e mia moglie rientrammo su a Milano.
Ci siamo sentiti spesso con mia sorella e credo che d’accordo con Sandra questa estate si ritorna giù a Napoli per una nuova estate di sesso FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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