Sono una studente di 20 anni frequento l’università in una grande città a circa tre ore di treno da casa. Siccome vivo da solo ogni tanto mia madre mi viene a trovare per sistemare la casa e fare le pulizie primarie. Mia madre, 44anni è tuttora una bella donna alta slanciata con due belle gambe ed un seno che ancora il tempo non ha toccato. Mi è capitato in passato di fantasticare sul suo corpo ma stando fuori di casa e vederla di rado le mie fantasie si erano riversate altrove. Lo scorso anno è stato un’anno molto duro, allora mia madre come dicevo mi veniva e trovare si fermava qualche giorno poi ripartiva. Spesso veniva di lunedì o martedì, quando anche mio padre era fuori per lavoro. arrivava di solito verso le ore 18 io andavo ad aspettarla alla stazione e poi con il mezzo pubblico in 20 minuti eravamo a casa. La scorsa primavera e successo che arrivò alla stazione verso le ore 12. Quella era l’ora più brutta, perché il mezzo pubblico che dovevamo prendere faceva il giro più lungo ed era affollatissimo. Provammo a salire e dopo avercela fatta riuscimmo se pur schiacciati a trovare un posto in piedi. Io appoggiato alla parete posteriore e mamma davanti a me. Quel giorno mamma indossava un paio di pantaloni abbastanza attillati che gli metteva in risalto il suo bellissimo sedere. Dopo qualche fermata il mezzo era stracolmo, tutte le persone furono schiacciate l’una contro l’altra, e mamma fu costretta a stare appiccicata e me. Io mi trovai in un attimo con il suo sedere schiacciato nel mio inguine. Passarono si e no dieci minuti che non sapevo più cosa fare, perché incominciai ad avere un’erezione. Più cercavo di muovermi per non farglielo sentire e più mi eccitavo, allora pensai di starmene fermo, teso come uno stoccafisso, ma niente da fare, avevo tutto il cazzo durissimo appoggiato al sedere di mia madre. Avevo un paio di pantaloni leggeri e sentivo proprio il taglio delle sue chiappe. Dopo un po’ il bus incominciò a fare la fila e non faceva altro che fermarsi e ripartire. Io mi vergognavo da matti, perché mamma non poteva non sentire il mio cazzo sul suo sedere. Ma non potevo fare altrimenti, e soprattutto lei non faceva niente per rimediare la cosa. Allora capii che non voleva fare niente, anche perché il suo andirivieni era più marcato di quanto faceva il bus. Mancava una diecina di minuti per arrivare ma ad una fermata, salirono dei studenti e ci pressarono a morte. Mamma mi schiacciava con tutto il peso ed io riuscii a percepire il piacere che cresceva lontano. Se continuava così sarei venuto. Infatti stavo li per farlo mancava poco, allora mi aiutai con dei movimenti del bacino come se la stessi sodomizzando. Mamma si rese conto di quello che stava accadendo e con una mano che riuscii a far passare mi prese per un fianco stringendomi a se come gesto di complicità. Appena sentii la sua mano scaturì il mio orgasmo. appoggiato con la testa sulle sue spalle, mi scappo senza volerlo la parola di tutti i figli.
— ….. mammmmmaaaaaa….. !!
Ed eiaculai dentro i pantaloni. Che comunque fu orgasmo lungo e bellissimo, ma quando mi resi conto, mi trovai sudato con le gambe che mi tremavano, fortuna che avevo la complicità di mamma. Le ultime fermate e la gente scendeva quasi tutta, mancava un’altra fermata e finalmente scendemmo. Appena scesi mamma si preoccupò se l’avevo bagnata e con un gesto premuroso mi disse:
— Guardami un po’ se mi hai bagnata.. !
Io un po’ preoccupato di quanto era successo, la guardai e la tranquillizzai :
— No. ! tu no.. !
Io mi tenevo le mani davanti per non far vedere niente, allora lei mi da un giornale e mi dice:
— Tu.. ? ….. hai fatto un casino…! …. hhhèè…! copriti con questo.
Arrivati a casa andai subito in bagno a sistemarmi e usci fuori con il pigiama, poi andò lei e quando uscii io mi vergognavo ad incontrare il suo sguardo. Lei se ne accorse, e cercò di sdrammatizzare.
— Eeedddaaiiiiii…. ! falla finita…. che sarà mai successo…! Ti vergogni per così poco.. !
Rassicurato dalla sua tranquillità come non fosse successo niente mi tranquillizzai :
— No … hèèè…. che sei mia madre…. ! per questo…solo per questo…!
— Bè…! .. fa finta che non sono tua madre.. come se fossi una donna …!
Seguitò con sorriso sotto i baffi
— Se non portavo i pantaloni me lo avresti sicuramente messo dentro.
Consumammo il pranzo tra uno scherzo e un altro e alla fine lei mi chiese come mai il bus fosse così pieno. Allora io gli spiegai la situazione della città. E lei uscì con una battuta:
— Stavo pensando……. , ….. se a posto mio c’era un’altra, chissà come si sarebbe comportata , …. ma ti fanno questo effetto le donne.. ?
— Non so …. ! Tu mi hai eccitato.. tanto.. !
— Ci credo …sentivo un ‘affare duro.. ! nel sedere…!
Quei discorsi mi avevano fatto eccitare di nuovo e con il pigiama si vedeva. Allora mamma si alzo per rifare la cucina e mentre stava girata, io potevo osservargli quel bel sedere che poco prima mi aveva fatto godere. Allora prima che succedesse quello che temevo, ossia saltargli addosso mi ritirai in camera per studiare, solo che appena fui in piedi, lei si voltò e vedendomi eccitato, si fece rossa in viso e mi disse:
— Ammazzate ….. ! …. e…che sei…. ?
Non le risposi, e me ne andai, ma quando fui in camera mia non riuscivo a studiare dovevo farmi ancora una sega, ma poi pensai “ci posso provare….. perché no…? ” Non sapevo cosa fare farmi una sega oppure provarci ripensavo a quello che mi aveva detto prima. Studiavo ogni parola se per caso era stato un’invito, oppure no. Passarono alcune ore, poi mi decisi, avevo studiato come prenderla. Sarei partito dalla sua frase “come se fossi un’altra donna” Uscii dalla camera e la raggiunsi in cucina e come un’imbecille gli dissi che le volevo parlare:
— Volevo chiederti una cosa.
— Dimmi
— Riguardo quello che è successo oggi sul bus.
— Allora. ?
— Tu.. , mi hai detto di far finta che fossi un’altra donna.
— Si.. ! . Non devi preoccuparti.. ! sono tua madre, ma sono anche una donna e certe cose le capisco.
— Ma in quel momento c’eri tu ed io ero consapevole di questo.
— Bè ! …allora…?
— Sei tu che mi hai eccitato, …. il tuo sedere …. che mi ha fatto godere…. non posso scordarmelo.
Si fece rossa in viso e con voce un po’ titubante mi disse :
— Non ci devi far caso.. ! …ti ho aiutato…!
Allora io consapevole del fatto che lei e stata complice mi tirai fuori il cazzo e gli dissi :
— Aiutami ancora ….. ho tanta voglia.. ! .. guarda…!
E mi avvicinai a lei con il cazzo fuori dai pantaloni l’abbracciai poi incominciai a toccarla dappertutto, il culo le cosce ed anche le tette, non se passarono quattro o cinque secondi e mi sentii arrivare uno schiaffo che ancora me lo ricordo. Mamma si infurio dicendomi:
— Ma che sei matto…. !! Sono tua madre…. un po’ di rispetto…. !
— Scusa … mamma…scusa…!
Raccolse le poche cose che aveva e se ne andò senza neanche dirmi ciao.
L’avevo fatta grossa veramente, provare con la propria madre, avevo voglia di sbattere la testa al muro. Le pensavo di tutti i colori. E mi pentii di ciò che avevo fatto. Poi ripensando a tutto trovai un’attenuante per me. Lei in qualche modo mi aveva aiutato con dei movimenti a godere, perciò non poteva tanto recriminare le sue ragioni. Comunque mi tranquillizzai ma quella sera prima di andare a dormire mi stavo per masturbare. Improvvisamente suonò il telefono, andai a rispondere ed era mamma che quasi in lacrime mi chiedeva perdono di come si era comportata.
Poi tra i singhiozzi mi diceva che anche lei lo voleva ed in qualche modo si rese conto di avermi provocato volutamente solo che quando le sono saltato addosso si è spaventata. Poi mi spiegò che appena fu fuori dalla porta si èra pentita ma non aveva avuto il coraggio di tornare indietro. Cercava il mio perdono. La perdonai assumendomi metà della colpa. La rassicurai e questo mi confortava non mi faceva sentire in colpa, in più potei tranquillizzarla rimanemmo al telefono per circa dieci minuti e mi disse che fra qualche giorno mi sarebbe venuta a trovare. Ci salutammo ed io quella sera mi masturbai furiosamente sognando di fotterla. Poi il giorno dopo mi telefonò e mi chiese come avevo passato la notte, e gli confessai che mi ero masturbato, ma volle sapere chi mi aveva eccitato.
— A chi pensavi…?
— Non c’è bisogno di dirlo.. ! …a te, … naturalmente …!
— Sai una cosa anch’io ho dovuto farlo …. questa notte…. !
Io gli chiesi impaziente :
— Quando torni a trovarmi ?
— Veramente vuoi che vengo ? –
— Certo che lo voglio ….. !!
— Allora facciamo domani.
— Va bene mamma ti aspetto alla stazione ….. , .. a che ora arriveresti.. ?
— Se a te va bene prendo quello dell’altra volta.
— Certo che mi va bene. !
— Allora ci vediamo domani.. !
— D’accordo a domani.. !
Impaziente arrivai alla stazione mezz’ora prima che arrivasse il treno, era una calda giornata di primavera , L’attesa fu lunga, poi l’annuncio dell’arrivo del treno. Quando la vidi arrivare non credevo ai miei occhi. Sembrava una ragazzina, Si era fatta i capelli, indossava una gonnellina da ragazzina, con una camicetta in tinta, ma abbastanza stretta che metteva in mostra il suo seno. Mi diete subito un bacio poi mi disse :
— Ti piaccio?
— Si…! Mi piaci….. mi piaci tanto.. ! mamma.. !
— Andiamo altrimenti perdiamo il bus.
— Si andiamo.. !
Appena saliti sul bus la solita storia, ma riuscimmo a trovarci un posto in piedi e appena sistemati come la volta scorsa, Mia madre si gira per dirmi qualcosa ed io le vado incontro e lei parandosi con una mano mi piazza le sue labbra in un orecchio dicendomi:
— Non porto le mutandine.. !
Questo per me fu come oro colato, non so quanto tempo ci ha messo il cazzo ad indurirsi ma sicuramente pochi secondi. Salirono altre persone e incominciavamo a stare stretti. Già gli avevo fatto sentire più di una volta il cazzo sul suo sedere. Altre due fermate e poi stavamo come sardine, io incastrato nella parte dietro del bus e mamma davanti a me con il suo sedere appiccicato al mio cazzo. Ogni tanto muoveva il bacino per gustarselo meglio tra le chiappe. Io tentai il tutto per tutto e con la mano libera mi slacciai la patta dei pantaloni e glie lo poggiai tutto nudo sulla gonna. Da una parte avevo il finestrino alto ed ero coperto, perciò tentai con una mano di far scavalcare il lembo della sua gonna dal mio cazzo. Ci riuscii, e finalmente sentivo il caldo delle sue chiappe. Stavamo talmente appiccicati che nessuno poteva notare niente. Mia madre aveva il mio cazzo per tutta la sua lunghezza tra le chiappe. Ogni tanto provava a girarsi verso di me per guardarmi, poi chiudeva gli occhi in segno di gusto. Ciò significava che gradiva. Fortunatamente aveva i tacchi alti e mi bastò fare una leggera pressione con la mano sul mio cazzo che glielo misi tra le cosce. Fu lei stessa con movimenti adatti che se lo puntò sulla fica bagnata, poi con una leggero movimento del bacino si impalò. Stavamo appiccicati come sardine sentivo il suo sedere schiacciato sul mio ventre e più della metà del mio cazzo dentro di lei. Io non potevo muovermi, era mamma che muovendo le anche avanti e dietro si scopava il mio cazzo. Appoggiai la mano libera che avevo sulla sua anca e sentivo i suoi movimenti Fù qualcosa di straordinario, sentire mamma che cercava il piacere con i movimenti del bacino. Avanzai con la mano fino a raggiungere appena la sua pancia, quel punto dove inizia la coscia. E fui subito raggiunto dalla sua che me la fermò. Poi me la prese e la strinse forte, forte mentre con movimenti decisi raggiunse l’orgasmo, girandosi verso di me ad occhi chiusi e la bocca aperta per respirare meglio. Il suo orgasmo provocò il mio e impazzito dal piacere che sentivo avanzare prepotente le appoggiai la mano sull’anca per comandare meglio i movimenti. In pochi secondi sentii lo sperma avanzare dai testicoli e già il piacere mi stordiva. Inevitabilmente eiaculai dentro la fica di mamma consapevole che la stavo scopando raggiunsi il massimo del piacere, fù un’orgasmo lunghissimo e la tenni stretta fino a che non mi ero del tutto scaricato, poi lentamente mi rilasciai e sentivo tutto il mio corpo quasi addormentato. Tutto questo in una mezz’ora di tempo. Il mio cazzo rimase duro ancora per una decina di minuti dentro la sua fica. Poi mi disse:
— Stai attento quando, lo tiri fuori…! Comunque ti copro con il giornale.. !
Lo sfilai e me lo rimisi dentro i pantaloni in pochi secondi tutto filò liscio poi dopo qualche fermata scendemmo e mentre andavamo a casa, con un sorriso di complicità mi disse:
— Ma quanta me ne hai messa…? Sento che mi sta colando.. !
Io come una stupido non capii al volo e ancora più stupidamente gli dissi:
— Cosa…. ?
Appena un po’ perplessa mi rispose :
— DI SBORRA…. !!
Come uno scemo mi resi conto della figuraccia che stavo facendo, ma anche del suo linguaggio crudo che improvvisamente avverti il principio di un’erezione. Appena arrivati dentro la casa lei volò in bagno, appena uscì mi disse adesso vai tu. Quando uscii dal bagno la raggiunsi in camera e stava tirando fuori dalla borsetta un paio di slip. Poi prese ad infilarseli davanti a me mostrandomi senza ritegno le sue cosce ed anche il pube. Mi prese una voglia di toccarla e mi avvicinai mentre se li stava aggiustando le misi una mano sul pube sentendo il bozzo del pelo. Lei mi guardò e quasi sorpresa della mia irruenza mi disse :
— Ma cosa fai …?
Continuai a toccarle la fica da sopra gli slip. Che bello che era la fica di mamma.. ! Poi fu lei che mi diete un bacio sulla bocca facendomi sentire la sua lingua. Avevo il cazzo durissimo come se non avessi scopato poco prima. Lei
— Sai cosa mi stai facendo.. ?
— Mi piaci tanto mamma …. !
E presi a toccarle anche le tette, e lei quasi con lamentela :
— Mi stai eccitando …. tesoro…!!
— Mammaaaa…! …. ho tanto voglia…!
— Mi devo togliere gli slip…. ?
— Mammaaaaaa…. voglio farlo….. ancora…!
Allora mia madre mi respinse e si mise le mani sui fianchi alzandosi la gonna, poi si abbasso gli slip. Aveva il letto li vicino e si sdraio di traverso come per servirmi. Allargò le gambe ed io mi tolsi tutto in un minuto rimanendo nudo. Le fui sopra e lei si tirò su la gonna. Le poggiai il cazzo nella sua fica e poi piano, piano la penetrai. Mamma stava li con le gambe spalancate a gustarsi il mio cazzo che la penetrava come uno ossesso. Dopo un po’ anche lei prese a muovere i fianchi per gustarsi la scopata e godemmo tutti e due insieme abbracciandomi e baciandomi. Bellissimo orgasmo. Poi mi fece una confidenza che mi trovava d’accordo . Affermando:
— Sai …! Mi è piaciuto.. molto …! Ma è stato più bello nel bus.. !
— Anche io l ‘ho trovato più bello…. !
— Abbiamo gli stessi gusti…!
— Non so…! Anzi non credo …!
— Perché dici questo…? Se a tutti e due è piaciuta la stessa cosa. !
— A te perché è piaciuto nel bus…?
— Perché …, .. C’era un po’ di trasgressione …! E poi anche la posizione. !
— A me per un’altra cosa …. !
— Veramente.. ? …. dimmi…!!
— Perché mi piaceva prenderti da dietro.. !
— Ossia…?
— Ossia ….. mi.. piace il tuo sedere…!
Mamma arrossi in viso, poi cerco di sdrammatizzare, chiedendomi:
— Questo mi fa piacere ma spiegati meglio, il tuo desiderio e sempre di scopare … oppureeee…!
Le risposi senza ritegno.
— Oppure. !
La vidi che cercò di inghiottire la saliva, fece un sospiro poi incominciò a dire :
— Guarda queste cose per me non sono nuove mi è capitato di farlo una volta quando ancora ero vergine. Mi ero fidanzata con un compagno di scuola più grande di me e una volta andammo in gita. Ricordo che la prima notte dormimmo insieme e sapendo che ero vergine ma anche ingenua lo assecondai dandogli il sedere. E posso dire che è stata la prima e l’ultima volta. Mi è piaciuta tanto. Lui mi disse che aveva un sedere stupendo.
Quella confidenza mi aveva provocato l’ennesima erezione. E un po’ anche da cafone gli ordinai:
— Girati …. ! .. mamma.. !
Mi guardò in faccia e traspariva la vergogna, ma anche il desiderio.
— Dove vuoi arrivare?
Poi mamma si girò su un fianco, sporgendo il suo sedere.
— Adesso te lo metto dietro…!
Premurosa e un po’ preoccupata della mia inesperienza disse:
— Faccio.. io.. !
Incominciai ad accarezzargli le sue natiche, poi lei fece passare una mano tra le gambe e si lo infilo un po’ nella fica , poi se lo puntò nel suo ano dicendomi :
— Adesso vai tu …! Ma fai piano.. ! .. però.. !
Incominciai a spingere mentre lei me lo sporgeva sempre di più dietro, poi alla fine entrò tutta la cappella. Allora io incominciai ad infilarglielo centimetro per centimetro fino alle palle. Quando le fui tutto dentro mi trovai sulla bocca un’espressione che non sapevo da dove veniva:
— Che bel culo che hai mamma……!!!!!
— Tesoro mio……sei durissimo…!
Incominciai ad incularla piano piano, come lei voleva, sentivo il cazzo avvolto completamente. Non ero abituato a quel tipo di emozioni. Mamma incominciò a muovere il bacino lentamente gustandosi l’inculata, mentre si toccava la fica. Io per poco non svenivo dal piacere Lei incominciò con dei lamenti quasi animaleschi, esclamando:
— Haaa…! Che …bellllooooo…. hhhaaaa…. !!! ….. hhhaaa…! …sssiii…!
Mi aggrappai con una mano su un suo fianco e con l’altra su un seno e sentii piccole fitte di piacere, non volevo venire subito e rallentai il ritmo. Ma lei :
— Ancoraaaaa……. ! …ancora….. !!! …, amore…. !!!
— Mammmmaaaaa…. ! ….. no.. !
— Siiii……ancora…. ! ….. mi piace tanto….. !
Lei stessa si impalava con il culo sul mio cazzo roteando i fianchi da vera puttana…!
— Mammmaaaaa……. ! … ferma….. non resisto…. !!
— Ha…!! …sssiii…! …amore mio …!! .. SBORRAMI NEL CULO……!!!
— Mammana……! …sei pazza….. !!
Lei continuava anche senza la mia partecipazione, ma non durai tanto, e ad un certo punto mi abbandonai, spossato senza più resistenza mentale, ma volli essere io ad incularla, e presi a muovermi andandogli incontro ai suoi colpi. Lei mi implorava :
— Ancora…. ! ancora…! …! siii…!!! Fallo…. !! Fallo…. ! Fallo…! Dentro il culo della mamma…! Tesoro io…. !
Quasi gli gridai…!
— Maaaaammmmaaa….. !!! ssssiiiiii….. !! sssiiiii….. !! hhhhaaaaa…. !!!! ti sborro nel culo…!!
— Ssiii…. ! hhhhaaaaa…hhhaaaaa…. !!! ecccooooommiiiii…. ! ssssiii….. hhhaaaa…. ssiii…!!
Ebbi la sensazione di schizzargli sborra nel suo culo. Ci calmammo ma io avevo ancora il cazzo dentro il suo culo. Ruppe il silenzio dicendomi:
— Ecco.. ! questo forse perché mi è mancato per tanti anni, ma è quello che prediligo più di tutto.
— Anch’io mamma …! Mi hai fatto quasi morire…!
Ci staccammo e lei raggiunse il bagno. Mi ricordo che mi svegliò per la cena con un bacio nella bocca come due innamorati dicendomi:
— Visto che fine che si fa …. provocando le signore…!
Ci abbracciammo e mi resi conto di averlo già duro allora scherzando gli dissi:
— Io sono di nuovo pronto.. ! …e tu !
— No…! …no…! adesso andiamo a mangiare…. ! Caro.. !
Dopo cena io volevo ancora fare l’amore ma fu lei che si arrese dicendomi:
— Non ho più vent’anni…! Oggi la mamma l’ hai stancata abbastanza.. , .. e ci siamo spinti un po’ troppo in là. Non credi?
— Non credo ci sia un limite in queste cose, però tu su di me hai un’effetto immediato.
— Sarebbe ?
— Basta che ti guardo un momento che mi eccito…!
— Adesso perché è una cosa nuova, ma poi con il passar del tempo tutto diventa normale.
— Non credo mamma…. Io adesso sono di nuovo eccitato …!
— Tu si…! forse perché hai dormito quasi quattro ore…! Ma io no …!
L’abbracciai e stretta a me e gli feci sentire il cazzo sulla pancia. tentai di invogliarla ma lei capii al volo e mi disse:
— Non fare il furbo con me.. ti ho capito dove vuoi arrivare.. !
— Allora ….. ? … cosa ne dici se andiamo sul letto ……mamma.. !
— Sono stanchissima…! Caro…!
— Io mi dovrei masturbare, altrimenti stanotte …!
— Ti prego stanotte fammi dormire…. ! …. ne ho proprio bisogno.. !
Gli presi una mano e gliela misi sul cazzo, lei lo strinse ed io la invitai a masturbarmi. Ma lo faceva in modo svogliato allora io gli dissi :
— Ti prego mamma ……! …ho tanta voglia.. !
Mi guardò fisso negli occhi come se stesse aspettando qualcosa ma io non capivo, cercai di toccargli la fica ma lei strinse le gambe in segno di rifiuto dopo un paio di minuti mi disse:
— Con la bocca…! …va bene…?
Non mi aspettavo una cosa del genere da mamma, un giorno glielo avrei chiesto ma in quel momento mi colse di sorpresa. Gli presi il capo con le mani e la baciai sulla bocca ci scambiammo la lingua. Si abbasso con il busto sul mi cazzo e poi con lo lingua iniziò sulla cappella dopo un po’ se lo mise una metà in bocca. Io le poggiai una mano sul suo sedere. Ad un tratto si alzò e mi disse:
— Non preoccuparti….. ! Goditi la bocca …fino in fondo… ! Lo voglio dentro.. !
— Mammaaaa….. sei fantastica…. !
— Voglio sentire il suo sapore…!
Infatti prese a farmi una sega con in bocca il mio cazzo e la sua lingua sulla cappella. La sua bravura contributi rapidamente, perché dopo qualche minuto gli eiaculai dentro facendomi provare un piacere diverso da tutti gli altri. Quando si drizzo notai le sue labbra bagnate poi aprì la bocca dicendomi:
— L ‘ho bevuta tutta…. ! Buona…! .. sei contento…. ?
Non avrei mai creduto che mia madre fosse arrivata fino a quel punto, invece lo ha anche superato, perché io non avevo il coraggio di chiedergli niente. Fu sempre lei a farmi delle proposte. Infatti da quel giorno incominciò la nostra relazione una volta l ‘ho inculata in un cinema in piedi, un’altra volta l ‘ ho scopata in una discoteca, ed anche in macchina, ma adesso è passato un’anno e non possiamo stare molto tempo insieme, perché lo passiamo sempre a fare sesso. Ma non possiamo stare lontani più di qualche giorno, altrimenti ci manca il sesso. Questo è il nostro calvario. FINE
