Anche oggi la mamma è impegnata in un servizio fotografico di moda, purtroppo è un periodo che i suoi modelli sono tutti uomini, perciò non faccio come sempre che entro sul set per vedere quelle fiche perfette ma mi dirigo verso la mia camera. Ma passando davanti alla porta dello studio sento ridere, e mi sembra una risata femminile diversa da quella della mamma, così mi faccio coraggio e apro la porta.
Con mio sommo stupore stavolta è una bella mora il soggetto delle foto, è bellissima, ha un volto mediteranno con i cappelli bruni sciolti una camicia trasparente con brillantini che mette in mostra un seno grande e sodo, una minigonna che le fascia i fianchi nera e un paio di calze nere autoreggenti, completa il tutto un paio di scarpe con il tacco alto.
Di fronte a quell’immagine la mia salivazione si è azzerata, sento il mio amico che inizia a muoversi, poi le frasi che si dicono sono un ulteriore stimolo
“Barbara però un seno così bello e non ai i capezzoli turgidi”
“Sai si inturgidiscono solo quando sono eccitata”
La mia mamma allora si avvicina e inizia a tastarle una tetta con colma, e Barbara le risponde ” Cara sei brava ma occorrerebbe la mano di un uomo non la tua”
“Cavolo se ci fosse mio figlio”
“Cosa….. ”
“è un bel ragazzo diciottenne, muscoloso, e scusa con tutti i film che hai fatto avresti problemi a fatti toccare da un ragazzino ? ”
“No certo” dice lei con un certo imbarazzo
Mia madre torna indietro e si avvicina alla macchina, non so sei nel muoversi mi abbia visto nell’ombra in fondo allo studio, so solo che esclama “Cazzo, si è rotto il fermo dell’obbiettivo, senti Barbara devo andare a sostituirlo ci impiegherò un po’ di tempo tu fai come se fossi a casa tua ”
“Ok” mia madre esce e vicino alla porta , mi da una pacca sulla spalla e mi dice “Fatti avanti”. Incoraggiato e impaurito dalla parole di mia madre entro nella zona di luce, Barbara ha un sussulto di paura “E tu chi sei ? ”
“Sono Riccardo”
“Ah si il figlio di Marina”
“Scusa se ti ho fatto paura”
“No niente e che non ti ho sentito entrare. Cosa fai l’assistente della mamma? ”
“A volte, sai sono cresciuto fra rullini e macchine fotografiche”
“Allora in futuro sarai tu a fotografarmi? ”
“Magari”
Lei si è avvicinata e con fare suadente mi dice “Tua mamma mi diceva prima che il mio seno è bello Tu che ne pensi? ”
Inghiottisco la saliva e le dice “Si è bellissimo”
“Come fai a esprimere un giudizio senza toccarlo”
Non me lo faccio dire due volte e allungo le mie mani su quelle mammelle stupende e inizio a palparle, a sollevarle, a giungere ai capezzoli, lei è estasiata “ma come sei bravo ” Allora con maggiore coraggio le tolgo la camicia e avvicino la mia bocca al capezzolo sinistro e inizio a ciucciarlo mentre le tengo il destro fra il pollice e l’indice. Sento che si inturgidiscono e allora le bacio tutta la mammella in cerchio dall’aureola fino a capezzolo e lei è già eccitata.
La giro e la spingo verso il divano della scenografica, mi toglie tutto e io le sfilo via la minigonna non porta le mutandine è nuda, le palpo le cosce sode e arrivo alla fica mentre ci baciamo. Porto la mia testa fra le sue gambe e inizio la leccarle il clitoride mentre con le mani continuo a palparle i seni, le mugola di piacere; lo sento sta per venire, ha un orgasmo fortissimo e mi viene con i suoi umori in bocca. “Mettimelo dentro ti prego” . Inizio a scoparla come una maestria che mai avevo avuto, “Scopami, fottimi fammi godere” a queste parole aumento il ritmo, sento che sto per venire, esco da lei e lei , rapida come una gatta, me lo prende in bocca. Un pompino fantastico, al sua lingua corre lungo la mia asta e succhia, succhia, le vengo in bocca e lei non fa cadere una goccia di sperma.
“Non ho mai avuto in bocca un cazzo così grosso. ”
Il mio pene è ancora duro, perciò la giro e le tasto le natiche, sode poi la metto a pecorina e vedo il suo sfintere; non resisto e la inculo, come un dannato; era vergine di culo, godo come non mai fino a venirle dentro. Lei mugola di piacere, lo sfilo e mi stendo sul letto, e lei mi fa un altro pompino meraviglio poi alza gli occhi e dice “Scopami ancora” Lei sale sopra di me e la penetro, con le mani le tengo le natiche e palpo le cosce, mentre i suoi seni mi ballano davanti e cerco di baciarle, leccarle dappertutto, Lei decide il ritmo, veniamo insieme e io dentro di lei.
Mi prende un attimo di panico, “non ti preoccupare prendo la pillola, sciocchino”; proprio mentre sono sollevato da quelle parole, guardo l’orologio a muro oddio mia madre sta per tornare.
Ci rivestiamo velocemente, senza che , nell’intento di darle una mano, non la palpi in ogni parte, appena in tempo ecco la fotografa che entra “è stato bravo il mio bambino? ” chiede.
“Molto, nessuno mi aveva tenuto compagnia in questo modo”
Arrossisco come un adolescente, mia madre mi mette la mano sulla spalla e mi dice ” Grazie, non so cosa hai fatto ma la vedo finalmente rilassata, ora lasciaci lavorare” . Con la testa do un cenno di assenso mi dirigo verso l’ uscita, mi volto e Barbara mi lancia un’occhiata maliziosa; chiudo la porta e rimango ad ascoltare.
“Bene con quei capezzoli così turgidi farai impazzire tutti i lettori”
“Sono contenta, Marina ascolta la prossima settimana devo fare delle foto di nudo vorrei che fossi tu la fotografa, ci sta? ”
“Grazie, ” rispose mia madre “ne sarò lieta .. e forse anche qualcun altro sarà felice di questa tua proposta. ”
E puoi ben dirlo mamma. FINE