Marina l’avevo conosciuta ad una festa di gente più grande di me a cui mi avevano portato, avevo vent’anni non sapevo neanche chi fosse il festeggiato e mi stavo veramente annoiando. Cominciai a chiacchierare con questa donna, aveva quaranta anni portati benissimo ed era molto affascinante.
Il giorno dopo ricevetti un “invito a prendere un tè” a casa sua. In realtà tirò fuori una bottiglia di champagne e un tocco di fumo, dopo un paio di bicchieri e un paio di canne le inibizioni cominciarono a cadere e mi chiese se potevo mostrargli per intero il tatuaggio che avevo sul seno e che si intravedeva dalla generosa scollatura del mio top attillato. Amavo mostrare quel tatuaggio, mi tolsi subito top e reggiseno e le mostrai fiera la mia 3a abbondante con un grosso drago tatuato sul seno sinistro. Rimase a fissarlo per un po’ poi mi chiese se poteva toccarlo per vedere che effetto faceva, glielo permisi e mi sfiorò in un modo tale che i capezzoli si indurirono all’istante. Lei se ne accorse e cominciò ad accarezzarli. Le dissi che avevo anche un altro tatuaggio sulla natica destra e se voleva vederlo e toccarlo.
“Magari… ” rispose con tono ammiccante, così mi tolsi anche gonna e mutandine rimanendo completamente nuda, mi inginocchiai abbassando la testa e mostrandole il mio bel culetto con una tigre tatuata. Sentì prima la sua mano sfiorarmi il tatuaggio, subito dopo cominciò a leccarmelo dolcemente da lì passò subito al buco del culo. La mia fica era bagnatissima e mi titillavo il clitoride con le dita mentre lei continuava a leccarmi il culo. “Anche io ho qualcosa da mostrarti disse”, mi girai rimanendo sdraiata sulla moquette, Marina si spogliò fino a rimanere completamente nuda, si avvicinò abbassando il bacino alla mia faccia e mi mostrò la sua fica pelosa. Ti piace? disse, si inginocchiò lasciandomela davanti alla bocca e cominciai a leccargliela avidamente succhiando tutto il nettare che emetteva copiosamente. Poi passammo ad un sessantanove ed infine ci strusciammo le nostre fiche raggiungendo tre fantastici orgasmi.
Un giorno Marina tirò fuori un film porno, cominciammo a guardarlo sdraiate nude sul letto accarezzandoci i seni e baciandoci. Nella prima scena c’era una donna che succhiava il cazzo a turno a tre uomini, che poi la penetrarono a lungo in fica, culo e bocca anche contemporaneamente in innumerevoli posizioni per poi sborrarle tutti e tre insieme in bocca.
-“Immagina gli uomini che si masturbano guardando questi film… ” disse Marina, “Chissà quanti orgasmi avrà provocato questa scena, a te non piacerebbe sapere che ci sono uomini che si masturbano perchè ti vedono scopare? ? ” L’idea mi aveva fatto subito bagnare più delle scene del film, ero un’esibizionista nata e ci godevo un sacco a mostrare il mio corpo. Pensai a tutti gli uomini che stavano guardando il film in cui però la protagonista ero io, pensai al momento del loro orgasmo… pensai alle sborrate di cento uomini che mi ricoprivano la faccia, il seno…
Dissi che mi avrebbe eccitato tantissimo scopare davanti a un pubblico che si masturba. “Allora posso organizzare qualcosa… “.
Una settimana dopo mi disse di vestirmi sexy e mi venne a prendere alle dieci, aveva detto che saremmo andate a ballare in una discoteca “molto particolare”.
Arrivammo in una villa fuori città, non c’era nessuna insegna e si entrava per un viale illuminato da una luce molto fioca che non riuscivo a capire da dove provenisse.
All’interno ci accolse un tale che salutò calorosamente Marina
-“Questa è la mia amica Giada” le disse presentandomi. Si trattava di un club privè esclusivo clandestino. C’erano molte coppie, diversi uomini soli e alcune donne.
-“Qui puoi lasciarti andare… mi sussurò Marina, puoi dare sfogo alle tue voglie esibizioniste se vuoi… ”
Dopo un po’ la serata cominciò a scaldarsi, Marina mi portò al centro della pista da ballo e cominciammo a ballare. Notavo coppie che si scambiavano convenevoli e partner per scopare tranquillamente su dei divanetti appartati. Avevo un vestitino cortissimo con una scollatura talmente grande che si vedeva l’aureola dei capezzoli, niente mutandine, Marina aveva una camicetta che si era sbottonata lasciando quasi interamente scoperto il seno. Alcuni uomini si avvicinarono e cominciarono a ballare sfiorandoci spesso. I nostri corpi li eccitavano, Marina mi fece cadere prima una poi l’altra spallina facendomi rimanere a seno nudo, mi accorsi che uno degli uomini stava ballando tenendo in mano il suo lungo cazzone.
Cominciammo a baciarci e succhiarci i capezzoli a vicenda, ora gli uomini col cazzo in mano erano una decina, ci spogliammo nude, mi misi a pecorina per permettere a Marina di leccarmi il culo, davanti a me c’era un uomo che se lo stava menando come un matto. Ci godevo da matta, quel tale e tutti gli altri si stavano masturbando perchè io e Marina li eccitavamo. Volevo quel cazzo in bocca, gli feci un cenno di invito e mi ritrovai la cappella davanti alla labbra. Cominciai a succhiarla avidamente ingoiando tutto il cazzo fino ad affondare il
naso nel bacino dell’uomo. Non sentivo più la lingua di Marina, anche lei stava spompinando alla grande. Presi in bocca un altro cazzo, e poi un altro, non sapevo neanche che faccia avessero quegli uomini, vedevo solo i cazzi. Marina lo stava prendendo in culo, io in fica a turno da tutti. Allargai bene le chiappe infilandomi un dito in culo per far capire a chiunque avessi dietro che anche io lo volevo in culo! Fui accontentata perchè mi sentì sfondare da un cazzone enorme. I cazzi andavano e venivano dal culo e dalla fica, mi feci anche due o tre sandwich facendomi scopare in culo e fica contemporaneamente mentre la bocca continuava a saltare da un cazzo all’altro. Avevo raggiunto almeno cinque orgasmi. Gli uomini cominciarono a sborrarci in bocca, io e Marina ce ne stavamo in ginocchio al centro mentre a turno ci arrivavano gli schizzi in faccia, in bocca, sulle tette, sui capelli. Ala fine esauste ci baciammo scambiandoci la sborra con la lingua, mentre gli uomini cominciarono ad applaudire soddisfatti. FINE