Davanti ad un camino acceso con un buon bicchiere di vino si sa che possono accadere molte cose anche di narrare aneddoti ed avventure passate, Betty era adagiata sul grosso cuscino di seta, completamente nuda aveva appena finito si lesbicare con Cristina la bella giornalista sua amica, entrambe amavano il cazzo ma non disdegnavano le attenzioni dello stesso sesso, tutte due avevano iniziato presto a conoscere il sesso e adesso alla soglia dei trentatreanni per entrambe potevano asserire di aver fatto di tutto .
Betty aveva sempre un aspetto da ragazzina porca, bionda con i capelli sino alle spalle , un seno florido della quinta misura che non poteva certo restare su da solo ma che comunque era il piacere di ogni uomo che la vedeva, una vita sottile ed un bel culo rotondo, non era alta ma anche le gambe erano piacevoli, il viso con quei spettacolari occhi azzurri e le labbra da pompinara le conferivano un fascino indiscusso verso il genere maschile e non solo.
Cristina era l’esatto contrario, una mora statuaria alta con lunghi capelli a metà schiena , un seno bellissimo se pur rifatto della quinta misura, delle gambe chilometriche che finivano sormontate da un culo clamoroso che attirava gli sguardi di uomini e donne, un viso molto particolare completava l’opera di una delle donne più belle ed intriganti della cittadina in cui entrambe vivevano.
Entrambe sposate e separate non volevano legami troppo intensi, Betty aveva un amante sposato , Luciano un cinquantenne ricco e porco con cui ne facevano di ogni genere, Cristina stava con Maurizio un giornalista televisivo sempre in viaggio per il mondo .
Anche Cristina era nuda ed adagiata su alcuni grossi cuscini , ascoltava l’amica accarezzandole una coscia e pensando a quando era brava con la lingua quella ragazza e che qualche volta avere una donna a letto era proprio piacevole, sapeva che la bionda Betty era una maiala esagerata e a volte ascoltare le sue avventure la eccitava terribilmente tanto che le era capitato di scopare e pensare a quello che lei le aveva confidato.
“sai tesoro l’altra sera con Mau abbiamo visto un dvd porno e la protagonista una bionda molto bella finiva rapita da un gruppo di soldati e doveva sottostare alle loro voglie…… deve essere qualcosa di unico un esperienza simile…. ” Cristina proseguì poi dicendo
“a volte mi ritrovo a sognare certe cose e a chiedermi come mi comporterei”
“sapresti cavartela credimi….. ne sono certa e lo dico a ragion veduta perché ci sono passata da un esperienza simile… ”
“DAIIII….. non me lo avevi mai detto !!!!! ….. ma quando.. ? ? …. ”
“avevo da poco compiuto 18 anni .. ma non ne parlo tanto volentieri… è stata una cosa allucinante per quei momenti….. ero in balia di sconosciuti…. era tutta gente bene… sai ricconi e nobili… ma di un livello di depravazione altissimo”
“Incredibile !!! …. ma come è capitato tesoro? ….. e come te la sei cavata? ? ”
“tutto sommato mi è andata bene ma furono giorni duri anche se godetti in modo indescrivibile… ”
“amore … devi raccontarmi daiii….. ”
“ok cri però ad un patto….. la storia è lunga e dopo non voglio stare sola stanotte quindi ti fermi a dormire con me…. d’accordo? ”
“va bene se prometti di non nascondere nemmeno il più piccolo particolare”
“ok però devi giurarmi che non rivelerai a nessuno quando ti sto dicendo… si tratta di cose molto delicate e con gente che non scherzava allora e nemmeno oggi”
Cristina impressionata dalla serietà dell’amica giurò di non rivelare nulla di ciò che avrebbe sentito….. poi baciò sulle labbra l’amica che ricambiò rilassandosi un poco.
“ok tesoro, vai a prendere un po’ di uva e ancora vino che io inizio…. ”
Cri scatto in piedi e Betty osservò il suo bellissimo corpo deglutendo per lo spettacolo che le offriva…… fece una pausa riflettendo e poi cominiciò
Era un estate torrida mi ricordo, avevo compiuto diciotto anni qualche mese prima e come tante mie amiche mi divertivo a passare da un ragazzo all’altro scoprendo ogni volta aspetti del sesso sempre più piacevoli…. ero stata anche l’amante di un uomo sposato per circa due mesi e puoi immaginare come mi aveva svezzata il porco.
Mio padre aveva un negozio di stoffe a quei tempi ma io ci avevo poco a che fare , mia sorella invece lavorava con lui… per una marea di motivi mio padre ebbe bisogno di soldi e sbagliò a rivolgersi a certe persone…..
Puoi immaginare cosa successe, gli interessi lo travolsero e quando minacciarono di rovinarlo lui ci disse tutto… decidemmo di fare un incontro con questa persona sperando di convincerla e fu un errore, quella sera conobbi un uomo senza scrupoli, aveva dei modo gentili e si faceva chiamare Don Fabio ma era un vero pezzo di merda capisci? ? !!
Non si fece commuovere dalle nostre suppliche e disse che entro 24 ore avrebbe rovinato mio padre con le cambiali che aveva in mano, incurante delle lacrime che io e mia sorella versavamo si alzò e fece per andarsene ma poi si girò e fissò me e mia sorella a lungo…… era decisamente un bell’uomo , non alto ma ben fatto con un viso autoritario ed un fisico magro, aveva dei denti bellissimi e delle labbra carnose … ci guardò e poi parlò lentamente
“potrebbe esserci un modo… ho dei soci che coprirebbero il tuo debito se ci fosse molta ma proprio molta disponibilità di una delle tue figlie, non voglio sentire piagnistei, noi abbiamo dato dei soldi veri e qualcosa vogliamo indietro, o i soldi o qualcosa d’altro oppure sei rovinato ” si girò sui tacchi e fece per andarsene…
Mia sorella si alzò e lo chiamò……
“Ci dica per favore cosa intende per questa possibilità …. insomma cosa potremmo fare io e mia sorella”
“è molto semplice ragazza sarete ospiti di alcuni miei amici e altre persone per un certo numero di giorni che decideremo…. ovviamente con la vostra totale disponibilità e consenzienti altrimenti non ci interessa….. avete un ora di tempo per decidervi, tra un ora vi chiamo e mi comunicherete la vostra decisione, in caso decidiate per il si vi dirò altri dettagli. ”
Appena uscì mio padre scoppiò in lacrime e disse che si sarebbe ucciso, mia padre singhiozzava …. io e mia sorella ci guardammo a lungo negli occhi e decidemmo di sacrificarci… tutto sommato pensammo si sarebbe trattato di fare del sesso ed entrambe non eravamo delle santarelle, Maria mia sorella aveva a quell’epoca 22 anni e girava voce che fosse molto brava in ginocchio.
Dopo mezzora eravamo decise e tranquillizzammo i nostri genitori, aspettavamo la telefonata e alla fine il telefono squillò… risposi io e una voce calda mi chiese cosa avevamo deciso, dissi che eravamo d’accordo sia io che mia sorella …..
“bene, allora vi porterò tra poco un documento che firmerete e domani sera vi preleveremo, sarete ospitate per 2 settimane in diversi luoghi e separatamente”
“ma cosa ci faranno ? ? vorremmo almeno sapere qualcosa…. ” Mi scappò dalla bocca questa frase….
“ragazza ….. vedi di svegliarti !!! tornerai a casa sia tu che tua sorella questo è certo però sappi che non ci sono limiti in quello che farete e che vi faranno quindi sarà meglio che vi abituiate sin da subito a questa idea… sono stato chiaro? ”
“si.. si signore… ho capito…… ”
“sia chiaro che sarete disponibili e parteciperete con impegno altrimenti sarete spedite a casa immediatamente, a noi non interessa divertirci con delle statue piagnucolanti e schizzinose…. afferrate bene questi semplici concetti e preparatevi per stasera, non fate bagagli con roba pesante perché sarete al caldo e userete pochi vestiti… chiaro.. ha.. ha.. ha…. ” e ridendo appese la comunicazione.
Io riferì a mia sorella tutto e cercammo di non pensarci troppo…. tranquilizzammo i nostri genitori e un quarto d’ora dopo ricevemmo nuovamente la visita di Don Fabio.
“ecco il documento, leggetelo e firmatelo… tutti e quattro , dopo che avrete firmato dovrete ubbidire a qualsiasi richiesta senza indugio…. è tutto chiaro vero ragazze? ”
Il documento era breve e conciso, indicava in poche parole che chiedevamo di passare una vacanza di sesso con un gruppo di persone e che facevamo ciò per saldare un debito dei nostri genitori, saremmo state felici di pagare in questo modo il nostro debito che ci sarebbe stato rimosso al nostro ritorno, la vacanza aveva una durata di due settimane, se avessimo cambiato idea o non avessimo partecipato con entusiasmo saremmo state rispedite a casa, la mancanza di una delle due avrebbe saldato solo la metà del debito.
“siete ancora in tempo a cambiare idea ed a lasciare che vostro padre finisca sul lastrico…… ”
Lo guardammo tutte e due e gli garantimmo che eravamo felici di poter aiutare nostro padre…… firmammo … i miei genitori e poi io e mia sorella… ci diede una copia e si mise in tasca l’altra.
“molto bene… allora vediamo subito… spogliatevi due puttanelle… immediatamente!! ”
Eravamo davanti ai nostri genitori e fummo un po’ imbarazzate ma facendoci coraggio a vicenda sia io che Maria ci spogliammo e restammo nude davanti a Don Fabio…..
“siete proprio due belle fighe……. tu come ti chiami ? … Maria vero? … leccami il cazzo ! ”
Mia sorella ubbidì immediatamente…. da un po’ non avevo occasione di vederla tutta nuda e nonostante la situazione ammirai il suo corpo, era più alta di me con meno seno ma era in tutti i casi una bella terza alta e soda con i capezzoli all’insù… due gambe lunghe e bellissime e un culo veramente da sballo, si chinò e poi si inginocchiò davanti a Don Fabio e con una mano gli prese l’uccello scappellandolo
“non usare le mani troia !! solo la bocca…. !! ” diligente Maria ubbidì e ingoiò il cazzo molle dell’uomo iniziando a pomparlo, egli mi fece un cenno e mi avvicinai a lui che mi chiese di girarmi e iniziò a palparmi i culo per poi infilarmi due dita nella figa facendomi bagnare con la sapienza del suo tocco, intanto Maria lo stava spompinando ed il suo cazzo era diventato un bel tarello duro e venoso….. i miei genitori guardavano con gli occhi sbarrati e gonfi di lacrime quella scena torrida ben sapendo di non potersi opporre in alcun modo.
Interruppi il racconto e guardai Cristina…… lei mi sorrise e mi disse
“incredibile…… che situazione…. vai avanti ti prego, sono eccitata come una cagna”
Ed io continuai a narrare……
Don Fabio mi fece chinare in avanti e poi tolse il cazzo dalla bocca di Maria e me lo appoggiò alla figa … mi penetrò e dopo qualche colpo lo rimise in bocca a mia sorella facendoselo succhiare, continuò così per un bel po’… poi sentì le sue dita intrufolarsi nel mio buchetto e allargarlo lubrificandolo con la saliva di Maria, il porco le metteva le mani in bocca e poi mi penetrava con le dita bagnate, alla fine mi inculò facendomi gemere e poi dopo qualche colpo lo tolse infilandolo nuovamente in bocca a Maria che dovette pomparlo assaporando il sapore del mio culo, continuò a lungo fin che non sborrò e mia sorella lo dovette bere ….
“manda giù la sborra troia !! ecco fai vedere che razza di bocchinara sei…. brava zoccola… siete due troiette e vi daremo quello che vi piace… !! ”
Maria bevve la sborra di Don Fabio senza indugio alcuno e poi gli leccò a lungo la cappella ripulendola di ogni goccia di sborra, alla fine la lasciò lucida di saliva …..
Mentre mia sorella lo soddisfaceva in quel modo, Don Fabio mi accarezzava il culo e poi mi fece alzare e si dedicò alle mie tette accarezzandole in tutti i modi…
“che belle tette che hai troia!!! …. saranno contenti i tuoi nuovi amici vedrai….. ”
Quando alla fine fu soddisfatto si alzò dalla poltrona e senza alzarsi i pantaloni andò davanti a mia madre con l’uccello ancora duro e luccicante della saliva di mia sorella…..
“tirami su le mutande donna….. mettimelo a posto per bene…. e poi sistemami i pantaloni… coraggio donna !!! ”
Mia madre con uno sforzo di volontà ubbidì e la vidi inginocchiarsi davanti a Don Fabio e ricomporlo .. dovette prendergli in mano l’uccello e vidi nei suoi occhi uno strano luccichio, comunque si controllò e infine allacciò anche la cintura dell’uomo rialzandosi poi in piedi..
“brava donna, sei intelligente e furba…. torna da tuo marito e sappiate sin da adesso che dovete essere fieri delle vostre figlie che daranno i loro corpi in ogni modo per saldare il vostro debito, vi lascio due ore adesso per sistemare gli impegni che avete e poi passerò a prenderle , portate i documenti per favore d’accordo !! ”
Prese la porta e se ne andò senza salutare, io e Maria ci rivestimmo senza parlare e andammo nelle nostre camere per buttare qualche indumento in un borsone, decidemmo per due borsoni separati nel caso non fossimo state insieme, facemmo qualche telefonata ai ragazzi che frequentavamo inventando la scusa di un concorso e poi salutammo i nostri genitori, decidemmo di scendere sotto casa ad aspettare Don Fabio perché il restare con loro ci metteva a disagio.
Parlammo poco e ci raccomandammo una all’altra di non farci travolgere dalla situazione e soprattutto di fare tutto il possibile per godercela come se fosse un divertimento, sarebbe stato l’unico modo per non avere poi traumi postumi ed in più saremmo state ai patti senza correre rischi… ricordo che mia sorella mi disse
“in pratica dobbiamo fare le troie capisci ? ? ma farlo in tutto e per tutto !! che siano maledetti…. se penso che la colpa…. ” Io la interruppi e dissi..
“BASTA !! non facciamo le bambine ed affrontiamo con dignità questa storia, loro vogliono delle troie? Bene le avranno e fra quindici giorni avremo saldato il debito della nostra famiglia, solo questo dobbiamo ricordare e basta !! ”
Una grossa macchina nera arrivò di lì a poco e Don Fabio ci fece salire dietro con lui in mezzo tra me e Maria, davanti un autista con un cappello con visiera guidava impettito.
“andremo all’aeroporto, ragazze e tra un paio di ore saremo a Malta … la temperatura è di 26 gradi laggiù quindi una volta in aereo mettetevi più leggere… minigonna e camicetta senza intimo ok ? .. ubbidite ed andremo d’accordo… manca un quarto d’ora all’aereoporto… tu Betty leccami i coglioni!! ”
Si aprì i pantaloni e se li calò ed io mi accovacciai tra il sedile e lo schienale e cominciai a leccare i grossi coglioni dell’uomo….. lo feci con impegno passando la lingua lentamente sul suo sacchetto e baciando ripetutamente la radice del suo cazzo mentre lui si dedicava alle tette di Maria strizzandole e palpandole senza ritegno alcuno… lo sentì che le chiese di baciarlo, alzai lo sguardo e vidi una bella mammella di Maria stretta tra le sue dita e le loro bocche vicine che si baciavano.
Quando arrivammo all’aeroporto mi prese il mento con la mano e capì che era abbastanza…. si chiuse i pantaloni e mi disse con un sorriso…. ” Sei meglio di un bidè…. brava ragazzina !! ”
Un ora dopo eravamo in volo sui cieli italiani, ci venne servito un orribile catering a bordo e poi ad una ad una andammo nella toilette per cambiarci come aveva ordinato Don Fabio, entrambe ci togliemmo l’intimo ed indossammo una mini ed una camicetta, per fortuna le scarpe erano adatte e in poco tempo fummo a posto.
Don Fabio si era addormentato tra noi due, ne approfittammo per riposare un poco, quando aprimmo gli occhi era sveglio e ci disse che eravamo perfette, erano le 20. 30 e tra poco saremmo atterrati a Malta, eravamo attese e ci disse che avremmo conosciuto delle persone, dovevamo essere carine e disponibili.
Una macchina ci prelevò dall’aeroporto e dopo una ventina di minuti di strade tortuose imboccò il cancello di una villa enorme, scendemmo e con Don Fabio che ci faceva strada entrammo nella villa da un grosso portone , venne ad accoglierci un cameriere di colore che presumibilmente doveva essere egiziano o turco e ci fece accomodare alla presenza di un uomo sulla cinquantina molto elegante e con un aspetto raffinato che abbracciò Don Fabio calorosamente….
“queste sono le due puledre di cui ti parlavo, il contratto è firmato e loro sono contente di questa possibilità, mi sembrano delle ragazze in gamba ed è il solo modo per rientrare del prestito. ”
“Buonasera signorine, sono il Conte Francesco Mummar , spero che non siate qui contro la vostra volontà…. me lo confermate? ”
Io e Maria annuimmo decisamente e rispondemmo che eravamo contente di essere utili sia a lui che alla nostra famiglia nel risolvere un grosso problema.
“molto bene ragazze … Udam vi farà vedere i vostri alloggi e tra poco verrò a parlarvi personalmente per darvi le istruzioni su come vivrete sino a che starete qui”
Battè le mani e il cameriere arrivò velocemente, prese le nostre borse e ci fece strada salendo un ampio scalone verso i piani superiori, dopo un corridoio lungo e adorno di divani e quadri ci aprì due porte attigue e ci indicò le nostre stanze, erano bellissime , grandi con delle vetrate enormi che davano sul mare, un grosso balcone, un bagno di dimensioni inusuali e un bellissimo letto in ottone, frigo, televisone e Pc, mobili ricercati e bei quadri completavano l’opera.
Le due camere erano comunicanti con una porta e decidemmo di lasciarla aperta per poterci parlare liberamente, dissi a mia sorella che avrei sistemato il bagaglio.
Dopo qualche minuto avevo sistemato tutto anche perché nel borsone non avevamo messo gran che come ci era stato consigliato, sentì bussare e vidi il Conte entrare …
Mi disse di chiamare mia sorella ed io ubbidì prontamente, si accomodò sul divanetto e battè le mani, immediatamente Udam entrò con un carrello dove vi erano liquori e bibite di ogni tipo, servì al Conte un liquore ambrato e ci chiese cosa desideravamo, entrambe prendemmo una cola con ghiaccio, Udam se ne andò ed il Conte finalmente iniziò a parlare….
“sarò breve e soprattutto non tornerò più sul motivo per cui vi trovate qui…… la mia casa è molto speciale e in certi periodi dell’anno lo diventa ancora di più… ho molti ospiti come potrete vedere e voi costituite per loro uno svago importante, ognuno di essi paga una grossa somma per vivere alcuni giorni qui e queste somme serviranno a sistemare la faccenda che ben conoscete” fece una pausa sorbendo il liquore e poi continuò…..
“le regole mie dolci ragazze…… sono molto importanti e spero non ne verrete mai a meno, anche il solo infrangerne una vi farà immediatamente allontanare ….. bene vedo che ho la vostra attenzione……..
Regola Uno sarete sempre completamente nude , non farete mai nessuna mossa per coprirvi e indosserete soltanto dei sandali che potrete scegliere nella scarpiera, ve ne sono diversi e di diversi numeri.
Regola Due accoglierete qualsiasi richiesta vi sarà fatta dagli ospiti e vi adopererete in modo di soddisfarli nella maniera più generosa possibile.
Regola Tre dovete essere le prime a godere di questo stato di cose e se qualcuna di voi mostra il pur minimo segno di insoddisfazione sarà allontanata con le conseguenze che l’allontanamento comporta
Regola Quattro è la più puerile ma non per questo meno importante , voglio che siate sempre sorridenti, gentili ed educate…… nessuno vi chiederà notizie di voi se non il vostro nome che prontamente direte , io sarò paziente per le prime ventiquattro ore in cui avrete la possibilità di mettervi a vostro agio, ma poi anche per questa regola non ci saranno eccezioni.
Regola Cinque vi sono altre ragazze come voi nella casa , non vi è permesso parlare con loro, vi capiterà di “giocarci” insieme ma non dovrete socializzare con loro nel modo più assoluto, voi e solo voi avrete la possibilità di parlarvi ma solo e ripeto solo ed esclusivamente quando sarete nella vostra camera .
Sappiate che alcuni ospiti amano trattare le donne come schiave, puttane… concubine.. mentre altri come regine, come fidanzate… insomma siate pronte e non stupitevi di nulla e se qualcuno avrà la mano pesante e vi lascia dei segni rivolgetevi ad Udam che saprà come curarvi.
Ci guardò a lungo e poi si alzò dalla poltrona….. all’esterno sentimmo dei rumori e delle macchine che arrivavano…… Il Conte si girò verso di noi e prima di uscire ci sorrise……
“gli ospiti stanno arrivando, tra dieci minuti vi voglio di sotto …. buona fortuna”
Chiuse la porta dietro di se con uno stile inimitabile…….
Guardai mia sorella e cercai di sorridere, eravamo al dunque…
” tutto sommato è quello che ci aspettavamo o no? …….. dai vedrai che non sarà poi così terribile”
Maria mi stupì e mi venne vicino, mi prese il viso tra le mani e mi disse…… ” mia dolce sorellina prima cominciamo a fare le troie e meglio sarà…. dai prepariamoci!! ”
Ci spogliammo e scegliemmo le calzature… io indossai una paio di sandali con tacco a spillo altissimo, erano completamente aperti con delle striscette sulle dita e sulla caviglia, Maria invece li scelse più elaborati con un laccio che terminava a metà polpaccio.
Completamente nude scendemmo le scale…. sentivamo un certo brusio e ci dirigemmo verso la fonte del rumore, un salone enorme con una grossa tavolata ci apparve e diversi uomini e donne erano in piedi a chiacchierare tra loro, sfoggiavano un eleganza ricercata e nessuno parve accorgersi di noi, passavamo tra loro e attraversammo il salone, notammo diverse ragazze nude come noi che camminavano ed alcune sedute su poltrone e divani…..
Sui tavoli vi era l’occorrente per fumare, sigarette, sigari, pipe di ogni forma e tipo… poi i camerieri servirono la cena agli ospiti ed indicarono a noi Ragazze un buffet , era un bel buffet e tutte noi gli facemmo onore, guardavo le altre Ragazze e vidi che erano tutte molto belle, ci servimmo di ogni cosa e poi tornammo ai divani.
Io con i miei diciotto anni o poco più era decisamente la più giovane delle Ragazze anche se nessuna arrivava ai trentanni, contai quelle che vedevo ed eravamo in otto.
Mi misi a guardare attentamente le signore al tavole e ne vidi di molto carine, anche gli uomini erano tutti di bella presenza e contai una ventina di persone in tutto con quattro donne .
Ad un certo punto un uomo si alzò e venne verso noi Ragazze , si fermò vicino a Maria e le accarezzò il seno e poi il viso, le prese la mano e la invitò ad alzarsi, arrivati al tavolo si sedette e fece cenno a Maria di sedersi sulle sue gambe , lei immediatamente ubbidì e poco dopo lo vidi che le accarezzava le cosce ed il seno mentre parlava con gli altri ospiti, mia sorella pareva a suo agio e la vidi mordicchiare il lobo dell’orecchio all’uomo e ridere con lui ….
L’esempio fu seguito da altri e in breve anche io mi trovai tra le braccia di un uomo molto attraente che mi disse di chiamarlo Gregorius, credo fosse un greco, le sue mani accarezzavano il mio seno e mi baciava sulle labbra con molta passione, notai che un paio di Ragazze erano scomparse sotto il tavolo…. immaginai alle prese con qualche cazzo, anche le signore giocavano con alcune di noi nonostante fossero in braccio ai loro uomini…
Qualcuno iniziò a spogliarsi e in breve molto uomini erano nudi e anche qualche donna lasciò cadere gonne e vestiti restando a seno scoperto o con l’intimo a vista, Gregorius mi spinse ai suoi piedi e sfoderò un erezione splendida che mi affrettai ad ingoiare sotto lo sguardo di mia sorella che stava menando due cazzi mentre si baciava con una signora molto distinta che si era abbassata le spalline del vestito mostrando un seno di tutto rispetto nonostante avesse passato la quarantina da un pezzo, le loro lingue si intrecciavano voluttuosamente mentre io con le labbra guarnivo il grosso cazzone del greco e cominciavo a pomparlo lentamente….
Mi dedicai con passione e gusto a quel bel cazzo insalivandolo tutto sini alla base dell’asta, la mia saliva colava sui grossi coglioni del maschio e quando mi abbassai e con la lingua la raccolsi sotto il suo sguardo sentì un gemito di piacere intenso… due mani mi afferrarono i fianchi e una lingua percorse il solco delle mie natiche facendomi rabbrividire, ero già fradicia da un pezzo e quando senti quella lingua calda finire sulla mia figa e percorrerla in modo insolente non riuscì a trattenermi dall’aumentare il ritmo del bocchino….
“sei proprio una pompinara puttanella… ma quanti anni hai troietta per saper lavorare così bene con la bocca !! ” il greco in un italiano stentato mi parlava ..
Ero al settimo cielo e quando sentì una grossa cappella puntarmi sulla figa mi appoggiai contro e facilitai la penetrazione ansimando e gemendo come una vera vacca….. ingoiavo tutto quel clamoroso tarello greco facendomi strabuzzare gli occhi per lo sforzo e inizia a gustare i primi colpi di quello che mi scopava da dietro… una donna si avvicinò e mi prese per i capelli dolcemente e mi baciò con trasporto sulla bocca e poi mi spinse nuovamente la testa contro il grosso cazzo dandomi il ritmo … poi mi baciò nuovamente titillando i miei capezzoli turgidi con le sue belle dita…
Il tipo che mi scopava alla pecorina iniziò a giocare con il mio buchetto e ci infilò due dita spingendole a fondo e dopo avermi lubridificato per bene , lo tolse dalla figa e iniziò ad incularmi dolcemente, io leccavo il cazzo e mi baciavo con la donna, una mora con i lunghi capelli sciolti sulle spalle che avrà avuto 37 o 40 anni , il greco si alzò e mi fece impalare sul cazzo che avevo in culo e poi si adagiò sopra di me penetrandomi nella figa senza sforzo alcuno, si sincronizzò con l’altro ed io andai in paradiso per il piacere immenso, la donna si mise a cavalcioni sul mio viso e si sollevò la gonna mostrandomi una figa perfettamente depilata e curata , mi tuffai con la lingua e percorsi il suo spacco cercando il clitoride, la sentivo ansimare mentre mi teneva la testa, i due uomini accarezzavano sia me che lei risalendo con le mani lungo le sue belle cosce….
Nello sfondo vedevo mia sorella che veniva scopata a carponi da un uomo piuttosto grasso mentre due donne si contendevano la sua lingua tenendola per i capelli, un altro uomo le succhiava le tette smanacciandole in ogni modo possibile….
I miei maschi erano prossimi a godere e li sentì che si sfilavano per poi cercare la mia bocca e quella della donna che era con noi, accolsi i primi fiotti con gusto e assaporai il sapore di quella crema greca, il grosso cazzone dell’uomo si scaricò in modo vergognoso centrandomi la faccia oltre che la bocca, anche la donna fu riempita in bocca ed in faccia e poi dopo aver ben succhiato la cappella del tipo che mi aveva inculato cercò le mie labbra … mi baciò con lo sperma in bocca e me lo passò in modo osceno….
“”manda giù piccola pompinara….. ingoia la sborra … brava.. ” io ingoiai diligente e poi ricevetti ancora la sua lingua in bocca, era calda e sapeva ancora di sperma del maschio.. poi mi prese la testa e se la mise sul seno in modo che potessi leccarlo e lo feci con piacere stuzzicandole i capezzoli dritti e duri, mi spinse la testa in basso ed io leccai il suo corpo finendo con le labbra sul suo clitoride gonfio, lei era sdraiata ed io chinata in ginocchio con la bocca tra le sue cosce, il mio culo doveva essere un richiamo perché poco dopo sentì un uomo penetrarmi la figa e scoparmi per un po’ per poi incularmi con brutali affondi che mi facevano immergere il viso tra le cosce delle bella mora……
Alzai lo sguardo e vidi che ogni Ragazza aveva il suo daffare a soddisfare uomini e donne, una bionda altissima che avevo notato ne aveva addosso 4 che si alternavano tra culo , figa e bocca , una morettina piccola ma ben fatta stava leccando una sborrata da uno specchio tenuta per i capelli da una matrona molto in carne che indossava una guepiere nera e stivali alti al ginocchio…. mia sorella aveva un collare e camminava carponi al guinzaglio di una ragazza giovane e completamente nuda a parte le autoreggenti , la ragazza si fermava vicino ai maschi e mia sorella ubbidiva ai suoi ordini leccando culi e pompando cazzi …..
La mora che mi teneva la testa chiamò degli uomini e disse loro….
“inculate tutti questa puttana ….. ci sa fare e voglio che le apriate il buco del culo perché voglio entrarci con una mano…… coraggio sfondatela !!! ”
A turno i tre o quattro uomini mi inculavano in modo prepotente e selvaggio facendomi urlare di piacere, avevo già avuto tre orgasmi e la mora sfregava il mio viso tra le sue cosce…. quando fu soddisfatta fece mettere gli uomini davanti al mio viso e inizia a pomparli e a masturbarli a due a due mentre lei spingeva la sua mano nel mio culo allargato….. sentivo un po di dolore ma l’eccitazione era altissima e quando il suo polso mi entrò tutto nel culo ebbi un fragoroso orgasmo ….. due dei maschi che stavo menando iniziarono a sborrare e io cercai di bere quanto più mi riusciva con la donna che mi incitava mentre mi pompava il culo con il suo polso..
“bevi troiaaaa….. dai che hai il culo pieno e la sborra in bocca…. brava vaccaa!! Così non ti fermare….. brava… ”
La notte passò tra mille esibizioni e perversioni, mi scoparono in tanti e bevvi con gusto diverse sborrate , le donne si contendevano la mia lingua… alcune erano molto autoritarie ed una volle che le leccassi le scarpe mentre il suo uomo mi inculava strizzandomi le tette con lei che gli urlava di farlo in modo più violento….
“falla urlare questa troietta…… deve soffrire .. guarda che tette da vacca ha… ”
L’uomo con il suo poderoso cazzo mi stantuffava con brutalità appoggiato ai miei fianchi con il cazzo che entrava ed usciva dal mio culo , la sua donna mi alzò la testa e mi fece aprire la bocca e lentamente lasciò colare la sua saliva sulla mia lingua…. avevo la testa che mi girava per gli orgasmi e per l’intenso piacere che provavo… avevo perso di vista mia sorella ma non mi interessava tanto mi piaceva essere trattata come una vacca da tutti….
Mi usavano e poi mi cedevano ad altri prendendo un’altra Ragazza…. due uomini sborrarono in una scarpa di una signora e poi mi fecero bere tutto colandomi il contenuto sulla mia lingua protesa, mentre uno faceva questo l’altro mi palpò le tette ruvidamente facendomi schizzare i capezzoli tra le dita per la violenza …. urlai disperata con la sborra che mi colava dagli angoli della bocca e l’uomo si affrettò a mettermi il suo cazzo in bocca rovistando lo sperma che avevo appena ricevuto.
Mi misero in ginocchio e diversi uomini si menarono i cazzo strusciandomelo in faccia e battendomelo sulle guance e sulle labbra… davo colpi di lingua a tutti e cercavo di baciarli, mentre lo facevo vidi mia sorella farsi scopare furiosamente da due in culo e figa mentre un altro la pompava in bocca come se stesse scopandola anche lui…. Maria aveva il viso stravolto dal piacere e era piena di sperma in faccia e sui capelli segni evidenti delle sborrate a cui era stata sottoposta.
Maria aveva ancora il collare e la donna che la teneva al guinzaglio era adagiata vicino a lei e la incitava a gran voce a dare il meglio di sé…. mia sorella sembrava ubbidirle in uno stato di lussuria indescrivibile , il suo splendido corpo era squassato dai colpi dei due maschi e la sua bocca deformata dal grosso cazzo che faticosamente ingoiava….. la donna vicino a lei la accarezzava languidamente come se fosse di sua proprietà e ogni tanto le sussurrava qualcosa nell’orecchio…..
Mi lasciarono in ginocchio e potei osservare le scene attorno a me… diversi ospiti erano stremati e qualche Ragazza era letteralmente distrutta… corpi senza più vitalità erano adagiati uno sull’altro con solo le carezza che la facevano da padrone…
Lentamente la sala si svuotò e anche Maria venne lasciata , entrarono i camerieri e iniziarono a raccattare i vesti degli Ospiti e poi ci fecero cenno che potevamo ritirarci.
Mi gettai sul letto senza nemmeno aspettare mia sorella e mi addormentai profondamente , avevo sborra dappertutto anche nel naso e sui capelli e quell’odore mi inebriava, speravo che quella alla fine sarebbe stata un vacanza quando chiusi gli occhi…
Al mattino mi svegliò una fraganza squisita e vidi un grosso vassoio pieno di ogni ben di Dio , caffè, briosc, latte e vari yogurt e budini di frutta… dopo una bella doccia in cui mi ripulì soddisfai il mio appetito e poi guarda nella stanza di Maria…. era sotto la doccia e poi continuammo insieme la colazione….
Mentre stavamo chiacchierando entrò Udam e ci disse che potevamo scendere a prendere il sole con gli altri Ospiti, ci fece rammentare le regole e poi se ne andò… scendemmo le scale e trovammo la strada da sole per la piscina, era grande ed immersa nel verde con materassini e gazebo su cui erano adagiati gli Ospiti ed anche alcune Ragazze…. ci dirigemmo verso un gruppo di persone e trovati due materassini vuoti ci sdraiammo languidamente, ma non fummo lasciate troppo in pace perché due persone si avvicinarono e senza molti preamboli ci chiesero….
“ragazze … che ne dite di darvi da fare… non abbiamo avuto tempo per farci un buon bidè e pensavamo alle vostre lingue…… ”
Loro si sedettero sui materassini e noi inginocchiate iniziammo a succhiare i loro cazzi…. qualche rimasuglio delle sborrate era rimasto sulle loro cappelle ma non ci feci molto caso e con Maria ci scambiammo i loro cazzi diverse volte sino a renderli duri come l’acciaio e lucidi di saliva, anche altro Ospiti erano sdraiati sui lettini a prendere il sole con le Ragazze che li spompinavano con gusto…. mi domandai se volessero venire e ebbi la risposta perché l’uomo a cui lo stavo leccando mi tolse il cazzo pulsante dalle labbra e mi indicò i suoi piedi, capì che voleva essere leccato lì e mi buttai sulle sue estremità iniziando a baciare i suoi piedi e le sue dita, invece L’altro si girò e Maria aveva il suo viso affondato tra le sue chiappe gli stava leccando rumorosamente il buco del culo.
Passammo la mattinata a giocare con gli Ospiti senza però che nessuno desiderasse avere un orgasmo, arrivarono anche le Signore tutte con bikini molto belli e ridotti… prendemmo anche un po’ di sole… vi era anche un idromassaggio e una delle Ragazze veniva scopata a turno dagli ospiti che entravano e uscivano dalla vasca alternandosi e scoparla ed a incularla facendola fremere e godere come un invasata.
Amud venne a dire a me e mia sorella che di lì a poco saremmo andate su una barca e saremmo rimaste sino a notte inoltrata, la villa aveva un piccolo molo a cui vedemmo attraccare una bella barca a vela…..
Amud ci fece strada e poco dopo , insieme ad una bella ragazza mora salimmo sulla splendida imbarcazione, diversi ospiti ci fecero una bella accoglienza ammirando senza pudore i nostri corpi completamente nudi, togliemmo tutte e tre le scarpe e ci fu mostrata la barca al suo interno, era spaziosa e confortevole, a bordo c’erano una quindicina di uomini tutti con fisici sportivi ed atletici.
Salpammo e facemmo rotta verso una vicina isolotta, almeno così ci fù detto, venne servito un pranzo leggero e poi andammo a prua a prendere sole mentre la bella barca solcava il mare leggermente increspato da un leggero venticello. Dopo il pranzo la bella mora che sentimmo chiamare con il nome di Erica venne portata nel pozzetto e diversi uomini si fecero intorno, la vidi inginocchiata che si passava i cazzi dei maschi sulle labbra e li baciava con trasporto …. era solo l’inizio… arrivati alla spiaggia attraccammo ma nessuno scese, ogni tanto qualcuno si tuffava in mare e poi risaliva….
Fummo condotte nel saloncino , Io e Maria fummo fatte sedere su delle poltrone e ci legarono le mani dietro alla schiena, Erica intanto era già impegnata in un furioso rapporto a tre con i cazzi dappertutto, poi anche lei venne presa e legata ad uno dei piloncini del salone e davanti ai nostri occhi iniziarono ad incularla, le sue grosse tette penzolavano in avanti muovendosi sotto i colpi dei maschi che si alternavano nel suo culo, quando si sfilavano venivano da me o da Maria e si facevano succhiare il cazzo, il gioco durò a lungo perché ognuno non stava più di qualche minuto nel culo di Erica , la pompava e poi si sfilava lasciando il posto ad un altro e veniva verso le nostre bocche.
Quando si furono stancati toccò a me essere inculata da tutti e Erica prese il mio posto legata vicino a Maria, di nuovo il gioco si ripetè a lungo ed anche Erica lavorò di bocca e di lingua a lungo…..
Poi toccò a Maria assaggiare tutti quei cazzi nel culo e io tornai a succhiarli dopo che le avevano scavato lo sfintere a piacimento, insieme ad Erica entrambe legate…
Fu solo dopo parecchio che quegli uomini si stancarono di questo gioco e venimmo legate tutte e tre insieme in modo tale che le nostre spalle fossero a contatto e le nostre teste ravvicinate, ci circondarono brandendo i loro cazzi duri e congestionati, vedevamo il loro volto mentre con le mani si menavano l’uccello e finalmente quasi all’unisono ci sborrarono in faccia un vero torrente di sperma rovente, una vera e propria doccia a cui non volevamo e non potevamo sottrarci e a bocche spalancate ingoiammo quel caldo nettare sino a che i loro fiotti non si esaurirono, poi ci invitarono a baciarci tra di noi allentando i lacci che ci tenevano strette…. con trasporto intrecciai la mia lingua con quella di Erica e di mia sorella scambiandoci lo sperma che ancora avevamo sulla lingua……
Ci liberarono e potemmo fare una doccia salutare e dopo un drink avemmo a disposizione una mezzora di riposo che occupammo sonnecchiando, era pomeriggio inoltrato quando dalla spiaggetta vedemmo tuffarsi in acqua diverse persone di colore
Erano una decina e quando furono sotto la barca i nostri ospiti li salutarono con calore ed affetto, salirono a bordo e poco dopo mia sorella fu portata al loro cospetto , la vidi chinarsi e parecchie mani le accarezzarono il culo ed i fianchi mentre un grosso cazzo di uno dei nuovi arrivati le veniva porto davanti alle labbra..
Con tutti gli ospiti che guardavano i nuovi arrivati che erano una decina furono addosso a Maria, aveva cazzi dappertutto ed io e Erica guardavamo allibite, rudemente se la passavano uno con l’altro usandola in bocca e poi cominciarono a scoparla ed incularla brutalmente incuranti delle urla che mia sorella lanciava sottoposta a quel violento trattamento….. la vidi impalata su un grosso cazzo tenuta sotto le ascelle da due energumeni neri che le strizzavano anche le tette mentre la tenevano, aveva due cazzi ai lati del viso e continuava ad imboccarli ad uno ad uno … ricevette anche qualche ceffone e poi iniziarono a scoparla in coppia in culo e figa mente gli altri si mettevano davanti al suo viso tenendosi le gambe con le braccia e porgendole i coglioni ed il culo da leccare proprio davanti al viso, fece tutto senza battere ciglio e a parte qualche istante mi dette sempre l’idea di divertirsi un mondo.
Quando si furono divertiti abbastanza a spanarle il culo e la figa iniziò un festival del pompino e Maria ad uno ad uno li fece sborrare tutti e bevve ogni venuta guardando negli occhi l’uomo che si scaricava nella sua bocca… alla fine era distrutta e con un rivolo di sborra che le colava dall’angolo della bocca….. fu lasciata lì sdraiata e tutti i componenti dell’equipaggio della barca applaudirono la decina di negri che prima di tuffarsi in acqua si abbracciarono e si diedero delle pacche sulle spalle.
Una volta che la calma fu ripristinata venne allestita una tavolata per la cena e mentre Maria fu invitata a partecipare al banchetto io ed Erica fummo destinate al sollazzo degli uomini, carponi sotto il tavolo dovevamo succhiare i cazzi dei commensali mentre loro mangiavano, mi divertì un mondo a sditalinare mia sorella mentre pompavo un grosso cazzo di uno dei marinai, la troia allargò le cosce per facilitarmi il compito e mi bagnò completamente la mano con i suoi umori che leccai avidamente, io e Erica ci dividemmo una serie di sborrate notevoli, e avemmo anche la fortuna di avere del cibo che quei signori si appoggiavano sul cazzo aspettando che le loro cagne cioè noi andassimo a mangiare …… mi accorsi che la vela faceva rotta per il ritorno e dopo che ebbero bevuto e fumato venimmo congedate dal nostro compito giusto in tempo per vedere le luci della villa del Conte.
Appena in camera nostra crollammo entrambe esauste sui rispettivi letti e dormimmo sino al mattino successivo……….
Guardai Cristina che languidamente mi accarezzava una caviglia, la mia avventura l’aveva eccitata e mi avvicinai per baciarle il seno e sotto i miei colpi di lingua il suo capezzolo si erse come un chiodo duro e appuntito…
“sei favolosa tesoro…… però finisci il racconto che poi prima di dormire voglio farti godere leccandoti per un ora la figa ……. ”
Allontanai la mia bocca dal suo seno a malincuore e ripresi a narrare , tutto sommato quello che successe in quei giorni fu sempre uguale , sin dal mattino venivamo usate a ripetizione come oggetti sessuali, come schiave e come gheishe…. e il tutto durò per due settimane, subimmo ogni genere di rapporto con uomini e donne… rammento che ebbero sempre cura di farci bere le loro venute come se ciò fosse un umiliazione ulteriore, fu durante quella parentesi che aimparai ad apprezzare la sborra di cui già ero ghiotta di mio… anche Maria mi confidò in un secondo tempo che mai avrebbe pensato di apprezzare così tanto lo sperma ma a furia di berne ne divenne quasi schiava.
Di rilevante ricordo un giorno che passai in balia di quattro negri molto dotati che mi tennero segregata in camera loro usandomi in ogni modo, avevano dei cazzi fantastici e finì per adorarli in un modo indegno, mi penetrarono sempre in modo brutale ma raffinato e da quel giorno cominciai ad apprezzare la sottomissione, rammento che a turno sborrarono in una bacinella e dovetti sempre leccare tutto usando solo la lingua come un cane che beve dalla ciotola, con loro ebbi gli orgasmi più devastanti di quelle settimane nonostante che con le loro mani mi devastarono le tette che mi fecero male per due giorni…..
Un altro giorno fui presa da tre donne e davanti a tutti nel salone fui sottomessa ai loro voleri, mi legarono ad una specie di croce e mi frustarono leggermente mentre mi masturbavano usando un fallo finto, per tutto il giorno fui il loro giocattolo e mi portarono in giro al guinzaglio dandomi a chi gli pareva, fui usata come sputacchiera e come pulitrice di sborra dai culi e dalle fighe su cui gli Ospiti avevano goduto, a volte mi donavano l’intero orgasmo e spesso prima di ingoiare dovevo mostrare a tutti il contenuto spalancando la bocca.
Mia sorella subì la stessa sorte ma non mi raccontò mai molti particolari, tutto sommato fummo iniziate entrambe ad un sesso molto estremo e pieno di depravazione, ma non fummo mai picchiate o trattate troppo male, il Conte si complimentò con noi al termine del soggiorno e ci scopò entrambe facendoci lesbicare davanti a lui, poi dovetti spompinare Amud ed ingoiare la sua venuta insieme a mia sorella scambiandoci lo sperma dalle nostre bocche.
Fu quella l’ultima sua richiesta e all’aeroporto trovammo Don Fabio che ci diede i biglietti ed un mazzetto di cambiali che al ritorno a casa consegnammo a nostro padre.. due settimane dopo sia io che mia sorella uscimmo di casa per andare a vivere per conto nostro.
Avevo raccontato le ultime cose ad occhi chiusi e quando sentì la mia figa lambita dalla lingua di Cristina li aprì, la mia bella amica mora era immersa nelle mie cosce con il viso e mi allungai godendomi la sua sapiente lingua…. sarebbe stata una notte molto calda… FINE