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Tiffany (5 di 5)

Al ritorno dalle vacanze, freschi riposati e felici, io e mio marito riprendemmo le vecchie amicizie Bruna e Carlo erano sempre nei nostri pensieri, io e mio marito ne parlavamo come se fosse la cosa più naturale del mondo, senza gelosie, le nostre serate in Internet erano sempre molto belle, ormai avevamo, abbiamo, un sacco di amici con cui parlare, si parla di tutto, non solo di sesso, anzi ormai di sesso non si parla quasi più, anche se spesso se ne parla con sconosciuti, ma con gli amici ormai si parla d’altro, io e Bruna ci sentiamo ormai quasi tutti i giorni e Bruna cerca sempre di spingermi a fare sesso, ma ormai dovrebbe averlo capito, che se vado con altri uomini lo faccio solo quando mio marito ne è a conoscenza, non posso correre il rischio di perdere mio marito, dove lo trovo un altro così?

Poi un bel giorno Bruna mi chiese se poteva usare la mia casa per un week-end che si stava organizzando dalle nostre parti, dissi che non c’era nessun problema, mio marito si organizzò il week-end per se, Carlo ci invitò invece ad una festa, eravamo invitati tutti e due, una festa in cui tutti erano bisex, mio marito declinò l’invito per sé, accettai soltanto io.
Dovetti spedire a Carlo un certificato, lo feci.
Il Venerdì mattina arrivò da noi Bruna, le demmo le chiavi di casa ed andammo in ufficio io e mio marito, saremmo partiti nel pomeriggio, senza tornare a casa.
Arrivammo a casa di Carlo che era ormai sera.
Mio marito doveva uscire con la ragazza del fotografo, rimasi molto male quando me lo disse, ero gelosa, temevo che quella avventura si trasformasse in storia, glielo dissi, mio marito mi rassicurò che aveva avuto poco tempo per organizzarsi, altrimenti avrebbe fatto diversamente, mi sentii risollevata.
Carlo mi accorse con un abbraccio molto caloroso.
Indossai una camicetta ed una mini quasi vertiginosa, autoreggenti ed un reggiseno a balconcino, mio marito mi chiese se volevo uscire con lui, ci demmo appuntamento per la sera successiva, alle 8 sotto casa, ci baciammo ed uscimmo, io con Carlo e lui dalla sua bella.
Carlo in macchina comincio a sedurmi, mi toccava, mi baciava, mi coccolava, ero davvero eccitata, me ne resi conto all’improvviso, arrivammo nella villetta dove dovevamo andare,
Carlo fermo la macchina in una stradina e senza nemmeno spogliarmi mi scopo per un po’ lo sentii entrare in me dolcemente, partii per lidi lontani, la serata si prospettava davvero bene.
Poco dopo bussammo, venimmo accolti da una coppia che senza nemmeno presentarsi, cominciò a baciarci, lui mi stringeva, mi baciava, infilò le sue mani sotto la gonna, credo che lo facesse per mostrare il mio culetto agli altri, chiaramente lo lasciai fare, con una mano controllai anche io quello che mi interessava, un brivido mi percorse.
Poi improvvisamente mi lasciò e si abbasso tra le mie gambe, e cominciò a leccarmi, vidi la donna che stava facendo la stessa cosa con Carlo, dopo un po’ si scambiarono i ruoli, vidi lei che veniva a baciarmi la fica, e lui che si stava prendendo cura del cazzo di Carlo, allungai una mano, a cercare quella di Carlo, ci baciammo, poi presi la testa di lei, la spostai dalla mia fica, gli feci segno di alzarsi, e cominciai a mia volta a succhiare la sua fica, la sua gamba era appoggiata alla mia spalla, succhiavo come una pazza, aveva un buon sapore, era bagnatissima, la sua mano spingeva la mia testa, mi tuffavo tra quelle gambe con una foga che non sapevo da dove uscisse, quando vidi Carlo che stava succhiando un cazzo godetti, l’orgasmo mi colpì all’improvviso, non lo sentii arrivare, ma godetti per un tempo che mi sembrò lunghissimo.
Aspettai qualche istante, il tremito passò, chiesi a Carlo di cambiare posizione, accettò subito e di buon grado, cominciai baciare il cazzo, lo baciai tutto dalla punta alla radice, lo ribaciai dalla radice alla punta, poi aprii le labbra e me lo infilai tutto in bocca, finalmenteeee, ogni tanto alzavo gli occhi, e godevo nel vedere lui che si godeva il mio maestoso pompino, improvvisamente lui mi spostò mi fece un cenno di fermarmi, dissi che se voleva potevo continuare, disse di no, smettemmo mi alzai e lo baciai di nuovo, tutti gli altri applaudirono.
Cominciarono le presentazioni, venni presentata ad un sacco di persone, eravamo in 10, 4 donne e 6 maschi, si rideva si scherzava, si raccontavano barzellette, poi arrivò un altro uomo, una donna chiese se poteva fare gli onori di casa, gli dissero di si, lei ed un altro tipo andarono ad aprire la porta, come avevano fatto con noi fecero con il nuovo arrivato, poco dopo arrivò l’ultima ragazza che si aspettava, qualcuno aveva messo un disco, si ballava ci si baciava, ci si toccava, ma nessuno ancora si dava da fare in modo più profondo.

Poi ci accomodammo in sala da pranzo una ricca tavola preparata sapientemente, ma più che mangiare pensai si bevesse dal numero di bottiglie presenti.
Cominciarono i giochi vennero estratte a sorte due persone, un maschio ed una donna che immediatamente si fondarono sotto il tavolo, immaginavo cosa stessero facendo, la mia immaginazione diventò realtà quando sentii due mani che mi allargavano le gambe, mi toglievano gli slip ed una lingua si infilò nella mia fica, ero curiosa di sapere chi mi stava leccando, avrei voluto sapere se era un lui o se era una lei, poi pensai che non era importante, e pensai solo a godere del momento, poi ci fu uno scambio di gente sotto al tavolo, intanto si scherzava e si rideva, come vecchi amici, venne il mio turno di andare sotto al tavolo, appena entrai vidi uno spettacolo che mi fece godere, una miriade di cazzi che aspettavano di essere succhiati, ero inebriata, cominciai dal più vicino, lo ingoiavo tutto sarei voluta rimanere la per sempre, sentii una mano che si insinuava tra il mio solco, mi girai, era la persona che era scesa con me sotto al tavolo, stava leccando una fica depilata e la sua mano frugava in me, gli sorrisi, mi spostai ed cominciai a leccare una fica anche io, allora lui cominciò a succhiare un cazzo, pensai a Carlo cercavo il suo cazzo, non riuscii a stabilire quale era, peccato, poi nel mio girovagare tra cazzi e fiche mi resi conto che c’era un cazzo di notevoli proporzioni, ma che usciva da una gonna e non da un pantalone, tirai quello che era laggiù con me gli mostrai quello che avevo visto, cominciò a ridere, era un travestito mi spiegò, andai a succhiare ed accarezzavo le gambe, faceva un effetto strano accarezzare delle gambe depilate, gambe da donna, e succhiare un bel cazzo, decisi che me lo sarei scopato, se non voleva scoparmi almeno sperai mi avrebbe inculata, risalimmo, riprendemmo i nostri posti, altre persone presero il nostro, poi qualcuno cominciò a ballare, dopo qualche secondo li vidi stravaccati sul divano che scopavano come ricci, poi un tipo invitò me a ballare, mi alzai e lo seguii, gli buttai le braccia al collo, cominciò a baciarmi il collo, ero inebriata, speravo che si decidesse presto a stendermi da qualche parte, ormai avevo una voglia di essere scopata che si poteva vedere da lontano, finalmente mi stese sul tappeto, colavo come una fontana, lo sentivo entrare in me, lo sentivo che si allontanava, aspettavo che ritornasse, un tipo venne a mettermelo in bocca, feci, segno di no, e continuai a godermi la scopata, poi smettemmo, raggiunsi quello che voleva mettermelo in bocca, c’era uno che lo stava succhiando, mi avvicinai, lo baciai leggermente sulle labbra, e poi cominciai ad aiutare quel tipo a fare il pompino, erano bellissimo, vedere una lingua sullo stesso cazzo che stavo succhiando, poi lui si allontanò rimasi sola, e mi detti da fare per bene, dopo un po’ smisi anche io, e mi stesi su di lui, venni scopata di nuovo, alla pecorina, pensavo che voleva il culetto, invece fu una piacevole sorpresa sentirmelo in figa, ormai i miei orgasmi non si contavano, venne Carlo da me, mi chiese se tutto era di mio gradimento, se c’erano problemi, ero felice invece, soddisfatta.

Vidi il trans che era solo, mi avvicinai, lo abbracciai, gli chiesi se mi voleva, disse di si, gli chiesi se gli dispiaceva se ci rivestivamo, volevo spogliarlo, ne fu felice, cominciai con il baciarlo, e gli toccavo le gambe, poi cominciai a baciarlo in basso, infilai la mia testa sotto la sua gonna trovai una cosa che mi riempì di piacere, ci facemmo un 69 violento, poi riprendemmo a baciarci sulle labbra, mi chiese se poteva, gli dissi che poteva tutto quello che voleva, mi stese a faccia in giù sul tappeto, mi fermai, gli dissi che se possibile volevo un letto, mi prese per mano, mi portò in un’altra stanza, non capivo nulla, vidi un letto, c’era gia una coppia che faceva l’amore, mi distesi sul letto anche io, pronta a farmi inculare, non ebbi nemmeno il tempo di pensarlo, e già spingeva sul mio buchetto, entro con forza, entro per un tempo che non riesco a definire, pensavo che ormai bastava, invece lo sentivo entrare sempre di più, entrò tutto, almeno credo, si fermò, non resistetti ed un orgasmo fece tremare dalla cima dei capelli, giù fino a….
Non so dove arrivò, era ancora dentro di me, mi accarezzo la guancia, e disse: Posso? Non sapevo cosa voleva ma dissi:
Si, lo sentii muoversi dentro di me, dolcemente, entrava ed usciva, piano, di poco, lo sentii irrigidirsi, scoppiai anche io avevo le lacrime agli occhi, sentii che mi riempiva di sborra, e diventava più piccolo, impiegò un tempo lunghissimo, a me parve, poi usci da me, lo sentii che si stendeva sul letto accanto a me, mi rilassai anche io, ero distrutta, ci riposammo qualche minuto, gli dissi:
Complimenti sei stato davvero grande; mi sorrise, e disse:
ioooooo? Nooo tu sei stata grande, grazie; rimanemmo sul letto abbracciati a sbaciucchiarci per un bel po’, ridendo facemmo progetti per scappare nella giungla assieme; poi ci baciammo e ci ributammo nella mischia, un tipo che stava facendo un pompino ad un altro uomo mi chiese se volevo continuare al suo posto, lo feci con piacere, ingoiai tutto.
Venne Carlo e mi chiese se volevo essere scopata, gli dissi che lo avremmo fatto nel letto a casa, adesso volevo scoparmi gli sconosciuti, ne vidi uno che era seduto sul divano, da solo, con un bicchiere in mano, mi avvicinai, mi sedetti sulle gambe, posò il bicchiere, dopo un po’ stavamo scopando come ricci.
Poi venne una donna e mi chiese se la succhiavo, non dissi di no; ad un certo punto mi resi conto che ero stanchissima e non ve la facevo a muovermi dal divano. Carlo mi aiutò a rivestirmi, ricordo che entrammo dalla porta, mi svegliai, che ero sul letto tra Carlo e mio marito.
Cominciava il sabato….. Anche se erano ormai le tre del pomeriggio. FINE

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