Festa dello studio

Eccomi nuovamente con un nuovo sogno (più che un sogno si tratta di pura immaginazione). Siamo verso la fine di giugno le temperature sono torride e le donne girano molto “svestite”, mia moglie Sara compresa. Infatti, oggi in ufficio è andata indossando un top bianco con elastico intorno alle spalle e sopra l’ombelico (proprio sotto il seno), un paio di pantaloni bianchi velati larghissimi completamente trasparenti e sotto solo un paio di roulotte bianche di pizzo sopraffino, naturalmente con sandali bianchi. Molti si giravano a guardarla e lei faceva di tutto per provocare ed attirare sguardi indiscreti.
Ma torniamo al sogno; Sara è solare e molto allegra, sia per il fatto che così vestita si sente molto sexy ma anche perché questa sera ci sarà la cena offerta dai suoi datori di lavoro per gli auguri di buone vacanze.
La cena si svolge in un locale molto particolare ed elegante dove per cenare è necessario essere soci (figuriamoci se gli avvocati non lo sono) e Sara giusto per l’occasione ha acquistato un abitino che io definirei “estremo”. L’abito si riduce in un pezzo nero di seta lucida leggerissima morbidissima abbastanza trasparente corto con una scollatura molto profonda davanti ed allacciato con una stringa intrecciata che lascia scoperta una striscia sulla schiena lunga fino all’inizio del solco del culetto, naturalmente sulle spalle scoperte ci sono due striscioline sottilissime anch’esse annodate; non indossa reggiseno ed il perizoma è nero trasparentissimo in pizzo talmente piccolo che indossato non cela nulla. I sandali neri sono altissimi alla schiava. Poiché sono invitati anche mariti o mogli, io indosso un abito di lino blu con una camicia bianca.
Sara attira subito l’attenzione di molti degli uomini presenti, oltre agli avvocati con le loro consorti ci sono anche i collaboratori ed i clienti più importanti dello studio.
Subito sono accalappiato dalla signora Cinzia, la moglie dell’avvocato Rossi, che con la scusa di farmi conoscere le altre signore della serata non fa altro che mostrarmi due tettone da brivido.
Sara, nel frattempo è attorniata dall’avvocato Rossi e da altri mosconi che a quanto mi sembra di vedere la stanno tartassando con domande. Lei, infatti, molto presa dal discorso si agita talmente da dover riaccompagnare gli spalline dell’abitino sulle spalle che alternativamente le cadono mostrando parte del seno. Noto con un pizzico di gelosia che è marcata stretta dall’avvocato e da uno sconosciuto ma che a quanto pare Sara conosce benissimo perché spesso la vedo essere cinta sui fianchi senza che lei si ribelli. Congedandomi dalle signora mi avvicino a mia moglie la quale mi presenta subito a tutti. Noto con piacere che il laccetto annodato sulla schiena si è allentato parecchio (praticamente è slacciato) ed ad ogni movimento delle spalle tutta la striscia si allarga ammorbidendo ulteriormente sia la profonda scollatura sul seno (ora basta poco per vederlo bene) che gli spalline che proprio non ne vogliono sapere di rimanere su. Sara è radiosa, é una bomba sexy che sta per esplodere.
Pronti via comincia la cena, ci sediamo al tavolo e con noi si siedono gli avvocati con le loro consorti ed una collaboratrice esterna molto carina con il suo fidanzato. Naturalmente io sono subito accalappiato dalla signora Cinzia, la quale subito si siede al miao fianco dall’altra parte si accomodano mia moglie sull’alto mio fianco e subito dopo l’avvocato Rossi; di fronte alla signora Cinzia si siede la compagna dell’avvocato Marcè, il fidanzato di Silvia di fronte a me, l’avvocato Marcè di fronte a Sara e Silvia di fronte all’avvocato Rossi. In pratica le due giovani donne sono a portata di tiro dagli avvocati.
La cena è squisita, il buonissimo vino scorre a fiumi e sia Sara che Silvia si trovano sempre il bicchiere pieno tant’è che a metà cena entrambe cominciano ad essere piuttosto allegre. Gli avvocati non danno loro tregua su qualsiasi argomento discusso cercano di coinvolgerle il più possibile. Chiacchierando del più e del meno la signora Cinzia appoggia con fare quasi casuale la sua mano sulla mia coscia e comincia ad accarezzarla senza mai guardarmi in viso e senza far trasparire alcun’emozione. Più passano i minuti e più la sua mano diventa intraprendente e la mia eccitazione comincia a raggiungere i livelli di guardia. Con questo stato d’animo cerco di non pensare a cosa sta accadendo sotto e guardandomi in giro noto un certo rossore, quasi da imbarazzo apparire sul viso di Silvia, subito sposto lo sguardo sull’avvocato Marcè il quale chiacchierando con Rossi da con la testa una specie di segnale d’assenso. Ora guardo Sara, anche lei rossa in Viso. In un attimo tutto mi è chiaro le due giovani donne con noi accompagnatori siamo stati presi in una specie d’imboscata, infatti, il fidanzato di Silvia, Max, è impietrito con lo sguardo fisso davanti a lui. Allungando la mia mano sulla coscia di Sara scopro che l’abito è completamente spostato verso l’alto fino a scoprire tutto il bacino, non incontro la mano dell’avvocato ma sono sicuro della sua presenza. A quanto sembra l’avv. Marcè è già a buon punto Silvia ora respira molto affannosamente sicuramente il tesoro è già stato fatto preda. D’altro canto io ho il mio membro fuori dai pantaloni dolcemente accarezzato da Cinzia che ora mi sorride amabilmente. Non resisto più devo vedere cosa sta succedendo sotto al tavolo ma non trovo appigli per abbassarmi.
La sorte mi aiuta quando con l’arrivo di un cameriere che si frappone fra me e Cinzia, fa cadere una forchetta io prontamente mi abbasso e quello che mi appare sotto il tavolo è paradisiaco: Max è masturbato da Monica, la signora dell’avvocato Marcè, il quale a sua volta sta perlustrando con tutta la mano l’intimità di Silvia, noto persino che il perizoma che indossava giace ora slacciato (era un capo intimo di quelli che si allacciano ai fianchi) al centro del tavolo, Rossi invece sta accarezzando la micia di Sara ancora sopra la biancheria la quale sembra gradire perché con la sua mano sopra quella dell’avvocato la guida sapientemente. La cena su questi ritmi finalmente giunge quasi al termine, io sto per scoppiare, Max appare molto più rilassato, mentre le nostre due consorti sono sempre più accaldate sia per i palpeggiamenti che per l’enorme quantità di vino bevuta.
Io sono eccitatissimo e così allungo una mano sulla gamba di Sara raggiungendo presto l’elastico del perizoma, dopo alcuni tentativi riesco a sostituire la mano dell’avvocato con la mia ma questa volta dentro il minuscolo indumento; nel frattempo l’avvocato Rossi appoggiando la mano sulla schiena di Sara comincia a giocherellare con il laccio con il risultato di slacciare completamente i nastrini e di allargarle parecchio l’allacciatura. Finalmente ci alziamo non prima di esserci riassestati un poco. Dolci note ci chiamano al piano superiore dove un complesso suona varie musiche che vanno dalla musica da discoteca ai lenti fino al liscio cosi da accontentare tutti i commensali. Io con Sara Max e Silvia ci avviciniamo al bancone del bar dove ordiniamo quattro tequila bum, Sara è un po’ titubante perché già allegra si sente sull’orlo del precipizio ma incalzata da Silvia molto più brilla accetta e beve quella bomba alcolica! Ebbene è il colpo di grazia per le due donne!! Entrambe con un sorriso sempre stampato sulle labbra si avventano sulla pista da ballo proprio mentre viene suonato un pezzo molto vivace. Silvia volteggiando come una farfalla con Max fa salire la mini scoprendo che il perizoma slacciatole non è più tornato al suo posto, mentre Sara fissandomi diritto negli occhi con l’abito ormai in pratica slacciato, ondeggiando molto sensualmente, mima una specie di smorza candela strusciando con le mani sulle cosce alzando la gonna oltre il limite di guardia (qualche volta ha fatto capolino agli occhi dei presenti anche il perizoma) e lasciando cadere gli spalline di proposito e facendo fuoriuscire di tanto in tanto un seno per poi rimetterlo al suo posto. Provocandoci le due donne non avevano considerato che avevano attirato parecchio pubblico maschile. Infatti, in un attimo ci trovammo circondati da uomini fra cui anche gli avvocati che ballando a turo strusciavano con le loro mani e con i loro membri contro il culetto e le tette delle due donne. Qualcuno era riuscito persino a palpeggiare il tesoro di Silvia. Ad un certo punto Sara, forse un po’ stanca, mi abbraccia ed accennando movimenti di lambada mi sussurra nell’orecchio se era riuscita ad eccitarmi. Ebbene non riuscii a risponderle perché l’avvocato Rossi si pose dietro di lei ed assecondando i suo movimenti la spinse contro di me facendo una specie di sandwich. Le mani dell’avvocato la cingevano ai fianchi palpandole i seni ed aprendole parecchio la scollatura mentre Sara mi sussurrava nell’orecchio che sentiva l’asta dura di Rossi intrufolarsi fra le natiche. Godeva sentirsi presa fra due uomini, io nel frattempo ero sceso con le mani sul suo culetto e aprivo il più possibile le sue chiappe per agevolare il membro di Rossi, anche dalla scollatura fuoriusciva quasi completamente il seno si vedevano benissimo le aureole dei capezzoli (tra l’altro durissimi). Fortunatamente la musica finì, perché se fosse continuata ancora per 30 secondi sono sicuro che sarei venuto nei pantaloni. Iniziò un lento Sara si avvinghiò subito a me ballammo per qualche minuto insieme sia noi che Max e Silvia, fino a quando una mano femminile toccò la spalla delle nostre compagne che dovettero lasciarci nelle mani di Cinzia e Monica. Sara prima di lasciarmi mi disse che Cinzia capitava proprio a fagiolo perché lei aveva bisogno di una boccata d’aria e sarebbe andata a fare due passi nel parco in compagnia di Silvia.
Cinzia mi stringeva a se poggiando le sue tettone sul mio torace. Io un po’ imbarazzato per l’erezione causata da mia moglie ma che alla vista di quel grossissimo e bellissimo seno non accennava minimamente a scendere cercavo di stare staccato finché Cinzia mi disse che apprezzava la mia discrezione ma che non dovevo preoccuparmi e che se volevo potevo appoggiare il mio arnese su di lei perché lei non avrebbe fatto scenate anzi….. il tutto sarebbe stato molto gradito allorché presi la palla al balzo e la strinsi a me. Era una bella donna bionda che sicuramente quando passeggiava per la città faceva voltare lo sguardo di molti uomini anche giovani. Parlando con lei notai Max sparire con il viso fra le tette di Monica. Cinzia mi confidò che da quella volta che sono stato ospite con Sara nella loro villa di Salò ha continuato a pensare a me e si era promessa che alla fine avrebbe fatto l’amore con me, che forse questa sarebbe stata la sera giusta e che anche suo marito stravede per Sara. Rimasi di sasso e quando mi ripresi mi trovai nel parco in compagnia di Cinzia la quale con già le tette al vento stava intrufolando la mano nei miei pantaloni per liberare il mio membro durissimo. Al momento desistetti dicendo che se Sara non sapeva, non volevo far nulla. Allora lei mi prese per mano mi condusse in un angolo sotto una quercia e indirizzando il mio sguardo verso un’altra pianta distante circa 4 – 5 metri e parzialmente illuminata vidi Silvia che stava scopando con un uomo giovane ed uno più attempato visti alla festa ma che non conoscevo un po’ più a destra vidi Max e Monica già quasi svestiti ed avvinghiati come due animali. Solo dopo vidi Sara appoggiata all’albero con i due avvocati che la palpeggiavano ovunque. Rossi la stava baciando mentre con una mano teneva quelle di mia moglie ferme e tese in alto, quasi fosse incatenata, mentre con l’altra le perlustrava le tette sotto l’abito. Marcè invece inginocchiato le leccava le cosce e le stropicciava con avidità il sedere. Ad un tratto smisero, la fecero staccare dall’albero le slacciarono completamente l’abitino che cadendo lasciò Sara coperta dal solo mini perizoma con le tette al vento, i capezzoli erano tesissimi, segno che apprezzava e soprattutto godeva anche perché nel frattempo mi guardava mentre cavalcavo e pizzicavo i capezzoli di Cinzia sdraiata su una panchina, la quale gemeva come una gatta. Ma ecco il momento clou vedo Sara accompagnata alla panchina di fronte alla mia (a meno di 2 metri da me) fatta piegare a 90° con le mani sulla panchina da Rossi mentre Marcè raccoglieva una canna per l’irrigazione apriva l’acqua ed annaffiava mia moglie che ad ogni spruzzo sussultava mentre Rossi le stava sfilandole delicatamente il perizoma rimasto, con la lingua cominciava a penetrarla sentivo Sara gemere di piacere e più gemeva più io stantuffavo Cinzia la quale era gia venuta un paio di volte. Giunto all’apice feci girare Cinzia e nel momento che penetrai con il mio pene sul buchino del culetto guardai Sara e la vidi essere penetrata a sua volta davanti e dietro dai due avvocati entrambe le donne lanciarono all’unisono un urlo di piacere che mi scossero nelle viscere e mi fecero venire copiosamente riempii il culo di Cinzia mentre Rossi riempì quello di Sara. Passarono ancora parecchi minuti e dopo esserci calmati un po’ e riassestati ci rivestimmo e tornammo a casa.
è stata una festa che non dimenticheremo mai. FINE

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