Conobbi una ragazza di nome Nikki, una vera femmina da sesso.
Era seduta sull’atrio di un hotel si stava masturbando con una rivista, mi ha chiesto se avevo un po’ di tempo da perdere e non seppi resistere quando vidi la piccola Nikki contorcersi.
Mi portò nella sua stanza d’albergo che sembrava un castello e non credetti ai miei occhi, aveva tanti quei di cosini erotici che si comprano con molti soldi, mi disse -firma qui- poi mi fece bere qualcosa che non ricordo bene cosa fosse poi Nikki cominc iò a contorcersi.
Tutto girava intorno alla mia testa, la stanza, il castello o cos’altro.
Comunque io da quella notte non sono più lo stesso, sento il bisogno di quel corpo che si coontorceva a ritmo di musica.
Quando mi sveglai Nikki non c’era più, trovai solo un biglietto per terra con scritto un grazie per le pazzie e un numero di telefono, e io che gridavo -dove sei, dove sei-.
Un salutone a tutte le malate di mente come me. FINE