Marco aveva quasi diciotto anni e come tutti i ragazzi la sua vita era piena di interessi e gli sembrava di avere il mondo ai suoi piedi. Ma la cosa che lo interessava di più – anzi direi proprio lo ossessionava (e vorrei ben vedere altrimenti non sarei qui a narrare la sua storia! ) era il sesso.
Sentiva ribollire dentro di sé gli ormoni giovanili che gli facevano provare sensazioni e istinti di una intensità che non avrebbe mai immaginato possibile.
Ovviamente tutte queste pulsioni sessuali le sfogava nella masturbazione, pratica che lo teneva impegnato quasi giornalmente.
Era costantemente alla ricerca di materiale per facilitarsi il compito: giornaletti presi in prestito da amici, videocassette sottratte a fratelli maggiori o fatte acquistare in edicola da compagni maggiorenni disponibili etc… ma quello che preferiva tra tutta questa disorganica pornografia era sicuramente quello che riguardava la sfera amatoriale. Non gli pareva possibile che gente comune potesse “fare tutte quelle cose” e farsi filmare per giunta mente le facevano!
Quel pomeriggio di Agosto era d’accordo con un amico di incontrarsi a casa sua – lasciata libera dai genitori che avevano cercato ristoro al caldo soffocante con un weekend in montagna – per visionare l’ultima videocassetta garantita come amatoriale genuina.
Le immagini passavano a ritmo incalzante sul video mostrando spezzoni tratti da vari filmati amatoriali e i due amici si masturbavano allegramente seduti in comode poltrone.
L’ultima scena mostrava una giovane ragazza molto carina intenta a fare un pompino ad un uomo molto più vecchio di lei… l’inquadratura stringeva sul viso della ragazza che sorrideva maliziosa in camera mentre assaporava il seme dell’uomo che le colava dai bordi della bocca.
Marco era come ipnotizzato dalla scena, ma non tanto per il contenuto erotico quando perché aveva la netta impressione di conoscere quella ragazza!
Quando finalmente, finito il servizietto, la ragazza si alzava in piedi e si girava per andarsene Marco finalmente la riconobbe da una camminata caratteristica, segnata da un vecchio problema ai legamenti del ginocchio destro: quella nel video era senza alcun dubbio la vicina di casa di Marco, ora 25enne e trasferitasi lì da un mesetto dopo essersi sposata con un uomo della zona.
Passato lo stordimento iniziale Marco iniziò a pensare a come poter mettere a frutto quella scoperta. La ragazza, Marta si chiamava, lo aveva subito interessato, sia per l’aspetto fisico (era altra poco meno di 1. 80m, aveva la carnagione perennemente abbronzata e un fisico molto ben fatto) sia per la disinvoltura con la quale girava per casa e per il giardino indossando soltanto completini molto attillati o – in caso di caldo – anche solo un costume due pezzi.
Con l’aiuto del suo amico, che pensava soltanto che Marco volesse un “ricordo” di quel video amatoriale appena visto, riuscì ad ottenere una stampata del fotogramma che riprendeva Marta mentre ingeriva il risultato del suo lavoro di bocca.
Sul retro del foglio Marco scrisse soltanto “So tutto” e il suo numero di cellulare. Imbustò il tutto e lo spedì alla sua vicina, certa che avrebbe aperto lei la corrispondenza visto che il marito era via per lavoro.
Il giorno dopo vide il postino recapitare la sua busta e attese febbrilmente che il suo cellulare squillasse.
Verso mezzogiorno ecco la telefonata tanto attesa: Marco lesse il numero visualizzato sul display del cellulare e il suo cuore perse un battito… lasciò suonare un po’ il telefono per aumentare la disperazione della donna e poi finalmente rispose:
– Pronto?
– Brutto bastardo cosa vuoi da me? !
– Se fossi in te cercherei di moderare i toni… dopo tutto mi pare di avere io il coltello dalla parte del manico; oppure il tuo caro maritino sa che la sua devota moglie prima di sposarlo si divertiva a fare pompini per video amatoriali?
– Ok ok hai ragione… senti sono disperata… non pensavo circolasse ancora quel video… avevo soltanto 18 anni e un disperato bisogno di soldi…
non so cosa mi ha preso quando ho deciso di accettare di recitare in video porno… ma ora ti prego non dire nulla di questa storia!
– Hai tutta la mia comprensione… ma non credi che non basti? Non pensi di dovermi offrire qualcosa in più per il mio silenzio?
– Vuoi dei soldi? Ora sono abbastanza benestante… fai tu la cifra!
– No, non voglio soldi da te… ma credo che sia meglio parlarne di persona non credi? Vai alla finestra della cucina e guarda fuori…
Marta colta completamente di sorpresa da questa richiesta non sapeva cosa fare… al momento dell’apertura della lettera aveva pensato di trovarsi di fronte ad un ricattatore che aveva visto la sua gallina dalle uova d’oro… ma ora… come ipnotizzata fece i pochi passi che la separavano dalla finestra e guardò fuori come le era stato ordinato. E vide quel ragazzo magro, lentigginoso che abitava accanto a lei salutarla dal suo giardino, mentre con l’altra mano teneva accostato all’orecchio un cellulare
– Mi vedi? Si sentì chiedere
– Sei tu? Tu che mi hai inviato la foto?
– Ma certo… ora che ne pensi di invitarmi a bere un te a casa tua per parlare meglio di questa questione?
– Ok vieni. Riuscì soltanto a balbettare
Marta era se possibile sollevata… pensava di avere a che fare con un uomo mentre era soltanto il ragazzino del vicino… un sedicenne che sarebbe sicuramente riuscita a piegare al proprio volere.
Con questi pensieri in testa prese dal figo una brocca di te e ne versò in due bicchieri.
Il ragazzo doveva avere una fretta incredibile perché arrivò subito di corsa e senza neppure bussare si precipitò in cucina dove lei lo attendeva porgendogli un bicchiere.
Sorseggiando il te lui la condusse in sala dove si sedette sul divano in silenzio, in attesa che lei – esasperata – gli dicesse qualcosa.
– Allora? ! ? Se non vuoi soldi che cosa vuoi da me?
– Vedi… io ho soltanto 17 anni e mezzo e sono anche bruttino… eppure sono ossessionato dal sesso e sarà difficile che abbia occasione di provare con delle mie coetanee… neanche mi guardano! Non vorrai che resti per sempre un imbranato no? Allora mi sono detto: chi meglio di una ragazza splendida, che in passato ha anche lavorato nel mondo del porno, mi può insegnare i segreti per far godere una donna?
Aveva pronunciato queste parole con scioltezza, come se fosse un discorso già programmato e ripetuto più volte. Marta era inorridita… la sua vita stava procedendo su binari di assoluta tranquillità quando una mattina tutto le crolla davanti… prima la foto e ora questo ragazzino sul divano che le chiede – anzi le comanda visto il suo sguardo – di fare sesso con lui.
– Ti vedo indecisa… forse è meglio che chiami subito tuo marito e gli dica come stanno le cose… sicuramente è un tipo comprensivo, vedrai!
Le disse con una voce sibillina Marco.
– No, ti prego! Non dirgli nulla… sono disposta a fare tutto quello che vorrai ma la storia della mia gioventù non deve arrivare agli orecchi di nessuno!
Marta aveva pronunciato queste parole senza ben pensare alle loro conseguenze… e ne era già pentita ma ormai non poteva più tirarsi indietro. Mentre il ragazzo la trascinava, tenendola per una mano, in camera da letto si augurò che poi tutto sarebbe finito.
Nel frattempo Marco, vista la arrendevolezza con la quale Marta si lasciava portare in camera da letto, capì di aver vinto: la giovane era completamente alla sua mercè! Questo pensiero cominciò a far salire la sua eccitazione e già i pantaloncini estivi che indossava faticavano a contenere il suo membro eretto.
Fece sedere Marta al bordo del letto e le disse:
– Bene, allora forza… ho una voglia matta di fare sesso con te… mi raccomando cerca di essere una buona istruttrice e ricorda che questa per me è la prima volta!
Sentite queste parole la speranza cominciò a riaffiorare in Marta: il ragazzo non la stava ricattando con malizia, ma solo per un disperato bisogno di sfogare i propri istinti… era sicura che se si fosse dimostrata disponibile, in grado di rendere la sua prima volta “magica”, Marco le sarebbe stato riconoscente e avrebbe lasciato perdere la storia del filmino porno.
Così lo guardò dolcemente e gli disse:
– Per prima cosa devi essere dolce… non pensare che le sensazioni delle donne siano uguali alle tue… a noi piace molto essere coccolate, toccate, accarezzate… per prima cosa inizia con dolcezza a spogliarmi
Marco non se lo fece ripetere due volte… con un po’ troppa foga iniziò a sollevarle la maglietta, che portava sopra i pantaloncini, e gliela sfilò da sopra la testa mettendo in bella mostra i seni contenuti soltanto da un minuscolo costume rosa confetto. Facendo scorrere i palmi delle mani dalle ascelle lungo i fianchi fino a raggiungere la vita Marco iniziò lentamente a sfilarle anche i pantaloncini elasticizzati… nel frattempo Marta per favorirgli queste operazioni si era sdraiata supina sul letto lasciando che le gambe, leggermente aperte per lasciare a Marco spazio di manovra,
sporgessero oltre il bordo del letto.
Tolti anche i pantaloncini Marco rimase quasi senza fiato di fronte allo spettacolo che gli si parava dinanzi: Marta indossava soltanto un due pezzi che lasciava abbondantemente immaginare cosa ci fosse sotto… la ragazza capì dallo sguardo di Marco che questi avrebbe voluto subito strapparle di dosso gli ultimi indumenti e anticipandolo gli disse:
– Bravo Marco… ora non togliere subito il costume… inizia con le dita delle mani e con la lingua a tracciarne il contorno, ad intrufolarti appena sotto e carezzare la pelle che vi è nascosta.
Marco fece come detto… con entrambe le mani iniziò a disegnare il contorno dei seni… ogni tanto passando sotto il costume e ogni tanto risalendo fino a massaggiarle il collo… dopo un attimo si sdraiò sopra di lei e mentre con la lingua giocava con il bordo del costume e con i seni, con una mano aveva iniziato lo stesso lavoro vicino alla sua figa, che già Marta sentiva bagnarsi per l’eccitazione e per la vicinanza con il suo membro eretto.
Marco deciso a prendere l’iniziativa d’un tratto si alzò e con movimenti repentini le tolse il costume, lasciandola nuda ai suoi occhi e rituffandosi subito dopo a massaggiarle seni e bacino usando le mani e la lingua.
Marta capì che non avrebbe resistito ancora molto e presa la testa di Marco fra le sue mani lo guidò verso la sua figa umida di umori, sussurrandogli in un orecchio: forza, ora leccami come se fossi un gelato, ma mi raccomando con dolcezza, le ragazze lì sono molto delicate!
Marco mise a frutto tecniche viste e riviste su videocassette e giornalini e in poco tempo grazie alle sue stilettate miste a lenti passaggi della lingua sulle labbra e sul clitoride Marta venne. Il ragazzo rimase impressionato dal corpo di Marta scosso dall’orgasmo ma subito riprese il suo lavoro.
Marta ansimante lo fermò: aspetta altrimenti impazzisco… ora è il mio turno! Così dicendo lo fece rimettere in piedi mentre lei, seduta sul bordo del letto, gli abbassò pantaloncini e slip contemporaneamente facendo apparire il cazzo di Marco già abbondantemente eretto. Prendendolo con una mano Marta iniziò un lento su e giù, passando allo stesso tempo il pollice sul glande. Dal respiro affannoso di Marco si capiva che era prossimo a venire…
Marta gli prese il cazzo in bocca e iniziò lentamente a leccarlo, fermandosi quando sentiva che il ritmo stava portando Marco all’orgasmo e riprendendo poco dopo. Un paio di minuti passati in questo modo e a Marco pareva di stare in paradiso… prese la testa di Marta tra le sue mani e le impresse un ritmo che subito lo portò all’orgasmo e Marta – come nel video e nei suoi sogni – bevve il suo seme.
Marco spossato si lasciò cadere sul letto per recuperare le forze… al suo fianco si adagiò anche Marta che prendendogli una mano e portandosela sulla figa gli sussurrò: ora è giunto il momento che impari cosa significa penetrare una donna non credi?
Marco si mise in ginocchio e con la mano iniziò a massaggiarle la figa titillandole il clitoride e penetrandola con l’indice. Dopo qualche minuto il cazzo di Marco tornò in erezione… Marta se ne accorse e prendendolo in mano disse: non temere, ti guido io… così dicendo si portò il cazzo di Marco
davanti alla figa e lo invitò ad entrare. Con una spinta fin troppo forte – segno di tutti i momenti passati a desiderarlo – Marco affondò dentro di lei… inizialmente rimase così, assaporando il calore del corpo della ragazza che circondava il suo membro, incapace di fare altro. Allora Marta iniziò a divincolarsi sotto di lui, imprimendo un movimento rotatorio… Marco per assecondarla lentamente con un movimento di bacino muoveva il suo cazzo dentro di lei con un ritmo blando.
Dopo qualche minuto passato così a prendere conoscenza delle nuove sensazioni Marco diventò più deciso, affondando sempre più rapidamente finché con un’ultima accelerazione venne dentro di lei e spossato le si adagiò sopra, poggiando la sua testa nell’incavo dei seni.
– è stato bellissimo, riuscì soltanto a dire, meglio di quanto mi sarei mai immaginato
– Sono contenta che la tua prima volta sia stata piacevole, sai per molti non è così
– Sei stata un’insegnante favolosa
– E tu un allievo eccellente, disse Marta e in cuor suo capì che era vero, che il poter introdurre quel ragazzo ai misteri del sesso l’aveva fatta eccitare in un modo mai provato prima
– Sicuramente ci saranno altre lezioni, le sussurrò Marco senza una sfumatura di malizia, quasi neppure a ricordarle che tutto era nato per un ricatto
– Ma certo, gli disse lei, ormai consapevole che ricatto o no avrebbe fatto molta fatica a non rivedere quel ragazzo per altre lezioni di sesso. FINE