Alessia uscì dall’incontro molto turbata per non dire sconvolta. Nel breve volgere di una settimana aveva subito mille cambiamenti d’umore dei quali quello era solo l’ultimo. Una settimana prima si era ritrovata con il morale a terra dopo un anno speso nell’inutile ed affannosa ricerca di un posto di lavoro, con uno sfratto per morosità in mano, e avendo rotto con il suo fidanzato. Si sentiva a terra e distrutta, senza la forza di continuare a lottare
Il giorno dopo le si era accesa una flebile speranza quando era stata convocata per il colloquio da una delle tante ditte alle quali aveva mandato la domanda d’assunzione. Era una piccola ditta che cercava una ragazza giovane e di bella presenza per compiti di segreteria e public relations.
Si era recata al primo colloquio imponendosi di non riporvi troppe speranze per evitare amare delusioni.
Non era stato facile frenare il proprio entusiasmo dopo il primo colloquio, il lavoro appariva molto interessante. L’azienda seppur piccola appariva moderna e dinamica, gli ambienti piacevoli ed il lavoro offriva ottime prospettive con frequenti viaggi ed uno stipendio che, anche se non ancora precisato veniva sempre definito molto interessante e che, ne era certa, avrebbe risolto tutti i suoi problemi finanziari.
Passarono solo un paio di giorni tra il primo ed il secondo colloquio con le prove attitudinali, ma ad Alessia parve un’eternità, e poi ancora un’estenuante attesa per sarebbe stata tra le prescelte per la valutazione finale. Il giorno che le comunicarono che era entrata nella ristretta rosa, ad Alessia parve di toccare il cielo con un dito.
Per un’addetta alle Public Relations l’aspetto è molto importante così si preparò con grande cura e si fece persino prestare un vestito da un’amica. Il suo guardaroba era ormai ridotto al minimo e non aveva niente di adeguato.
Quando era venuto il suo turno, Alessia era stata fatta accomodare nell’ufficio del proprietario, il Sig. Sartori, un omino sulla cinquantina non molto alto e dall’aspetto rassicurante. L’uomo si era alzato e le aveva stretto la mano presentandole la moglie con una battuta “Mia moglie è, debbo precisare senza alcun motivo… , molto gelosa e vuole partecipare alla scelta della persona che lavorerà al mio fianco…. “.
Alessia aveva sorriso e salutato la signora Sartori, una donna di poco più di quarant’anni molto elegante e decisamente piacente, poi si era accomodata e dopo poche battute per rendere più rilassata l’atmosfera, il Sartori aveva iniziato il colloquio vero e proprio.
“Mia cara signorina, prima di tutto le devo fare i miei complimenti per essere giunta sino a questo punto, la concorrenza era agguerrita, ma lei si è sicuramente dimostrata all’altezza, poi la prego di ascoltare con molta attenzione quanto le andrà ad esporre mia moglie e di valutare l’offerta che andiamo a farle con molta calma…. Non pretenderemo una risposta immediata e lei avrà poi sino all’inizio della settimana prossima per farci avere la sua eventuale disponibilità. A nostra volta, nel caso che lei accettasse la nostra offerta, nel giro di pochi le confermeremo o meno l’assunzione. Ora cedo la parola a mia moglie….. “.
Un poco stupida, Alessia rivolse lo sguardo verso la signora Sartori che si era alzata. “Mia Cara Alessia… posso chiamarla Alessia vero… ” iniziò sorridendole amichevolmente “… la nostra è una piccola ditta che lavora a supporto di molte aziende metalmeccaniche della zona….. un lavoro difficile, con una gran concorrenza, che noi dobbiamo superare ad ogni costo se vogliamo sopravvivere… ” Alessia ascoltava con attenzione, notando allo stesso tempo con ammirazione l’atteggiamento spigliato e signorile della signora Sartori.
“… il nostro prodotto è valido e competitivo… ma a volte questo non basta, a volte entrano in gioco molti altri fattori nelle fasi di aggiudicazione di una commessa, fattori che molto spesso hanno poco a che fare con gli aspetti tecnici ma sconfinano negli aspetti umani ed inter relazionali… “, era un’abile parlatrice e Alessia la ascoltava volentieri.
“Per questo da tempo, abbiamo deciso di curare con particolare attenzione le public relations, come avrà notato, i nostri locali sono funzionali e piacevoli ed abbiamo fatto grandi sforzi per rendere piacevoli le visite che i nostri clienti ci fanno… ma le cose non bastano, i rapporti umani sono ancor più fondamentali. Mio marito ha bisogno di una segretaria che lo aiuti non solo svolgendo i normali compiti di segreteria in modo efficiente, ma anche assicurando simpatia, cortesia ed un aspetto gradevole e lei… me lo lasci dire, sembra possedere tutte questi doti…. forse anche più delle altre ragazze selezionate. Per questo è giunta sino a questo punto”.
Alessia si sentì gratificata da quelle parole, pareva che la signora Sartori stesse cercando di farle capire che lei era la prescelta e che le altre erano state convocate solo per creare un’alternativa nel caso di un suo rifiuto. Si sentì improvvisamente euforica anche se si sforzò di non darlo a vedere.
“Se posso parlarle apertamente da donna a donna mia cara, lei ha tutte le doti per svolgere il compito che vorremmo assegnarle, è intelligente e spigliata è giovane ed indubbiamente bella…. I nostri clienti sono spesso persone semplici ed anche un poco rozze, molto sensibili al fascino di una bella donna… basterà la sua sola presenza a fianco di mio marito per porre le migliori basi per l’inizio di una trattativa di affari….. “. Il discorso non dispiacque troppo ad Alessia… sapeva di essere bella e non se ne vergognava anche se personalmente non la considerava la sua dote migliore.
“… la sua presenza al fianco di mio marito aumenterà indubbiamente la loro stima per lui e sarà suo preciso compito far si che ciò avvenga il più possibile….. gli uomini sono tutti un poco maniaci sessuali, indossando abiti adeguati e dando libero sfogo a tutta la sua sensualità…. ” Alessia ascoltò stupita quelle parole ed ancora di più quelle che seguirono.
“…. noi vogliamo che tutti ammirino ed invidino mio marito….. vogliamo che i più maliziosi si facciano l’idea che lei non sia solo la segretaria di mio marito ma anche la sua giovane e focosa amante….. una finzione naturalmente… ma nel mondo di oggi l’apparire è molto più importante dell’essere… e noi la pagheremo appunto per sembrare oltre che per fare. Lei dovrà svolgere tutti i normali compiti di segretaria…. ma anche apparire provocante, sensuale e disponibile…. una miscela che … le assicuro fa miracoli… “.
La signora Sartori s’interruppe per osservare le reazioni di Alessia… la giovane non poteva più nascondere la sua sorpresa e le emozioni che in quel momento la sconvolgevano. Decise che era il momento di affondare il colpo “è un’occasione unica mia cara… ci rifletta bene, le offriremo uno stipendio base di 2 milioni… che difficilmente troverà in altri posti… ma anche un contributo mensile per l’abbigliamento, dal momento che l’abbigliamento sarà parte fondamentale del suo lavoro, abiti di classe per i quali riceverà altri due milioni al mese… in più naturalmente tutti gli straordinari pagati…. e tutto questo, ci tengo a ribadirlo, solo per recitare una piccola parte….. “.
Quando uscì dall’ufficio di Sartori Alessia era a dir poco confusa, non sapeva nemmeno lei se sentirsi euforica o umiliata. Lo stipendio che le offrivano era molto meglio di qualunque altro potesse aspettarsi, il lavoro, a parte quell’incredibile proposta, appariva interessante e stimolante, ma l’idea di doversi prestare a quella sceneggiata, di doversi vestire ed atteggiare come… una puttana….
Istintivamente si immaginava gli sguardi dei clienti, gli ammiccamenti e le battutine, ed arrossiva al solo pensiero
Il suo tormento durò alcuni giorni sino a che alla fine si decise e con mano tremante sollevò il telefono componendo il numero di Sartori. Le rispose la moglie di Sartori e quando lei le comunicò che era intenzionata ad accettare l’offerta la signora le rispose con voce suadente “Ne sono veramente felice mia cara, è libera domani pomeriggio ? ? ? ? Vorrei portarla a fare qualche compera…. È importante iniziare bene e voglio aiutarti a scegliere le cose giuste…. ” Le disse.
Ancora insicura e titubante, Alessia andò all’appuntamento, con grande abilità la signora Sartori seppe tranquillizzarla e metterla a proprio agio. Poi la portò in un raffinato negozio ed iniziò a consigliarla nella scelta dei vestiti “Incominceremo con dei vestiti sobri, non certo castigati, ma privi di ogni apparente sensualità… ” le spiegò e per Alessia iniziò un continuo provare vestiti uno più bello degli altri che la fece sentire molto bene.