Inizio Ottobre 2000
Milly lo guardò uscire dal suo ufficio e con dispetto non riuscì a trattenere un leggero sospiro e scosse leggermente la testa “Sono proprio una scema…. Ma quanto ci vorrà prima che mi convinca che non c’è nulla da fare? ? ? ” pensò.
Conosceva Stefano ormai da 15 anni, da quando, appena diplomata, era entrata nella ditta. Anche Lamberto era stato appena assunto dopo la laurea e, lo ricordava benissimo, le era parso subito bellissimo ed affascinante. Era alto ed atletico, sempre molto elegante e dai modi compiti e raffinati, competente ed efficiente sempre pronto a commenti arguti e pertinenti. Non c’era voluto molto prima che la giovane Milly si prendesse una terribile cotta.
Anche lei a quell’epoca era una ragazza bellissima, altra oltre un metro e settanta con un corpo già maturo e dalle forme piene ma aggraziate… tutti le avevano fatto subito una corte assidua… tutti tranne Stefano. Lui era sempre gentile e professionale, chiacchierava volentieri con lei quando si presentava l’occasione ma pareva immune al suo fascino.
Per Milly era stato un duro colpo e ci erano voluti anni prima che si rassegnasse, anche se veramente non si era mai rassegnata.
Aprì una pratica e cercò di concentrarsi sul lavoro… il lavoro era l’unica cosa che fosse riuscita a condividere con Stefano. Entrambi avevano fatto carriera… occupavano un posto importante nell’azienda… Stefano poi aveva raggiunto una posizione adeguata alle sue capacità ed era vice presidente e di li a poco, ne era certa, quando il vecchio avesse deciso di ritirarsi avrebbe preso il suo posto. Al pensiero provò gioia ed amarezza allo stesso tempo… quanto avrebbe desiderato essere al suo fianco…e non solo sul lavoro.
Stefano tornò nel suo ufficio…. Laura la sua nuova segretaria gli sorrise ma non ci fece nemmeno caso anzi. Non era soddisfatto di quella ragazza che aveva sostituito la sua vecchia segretaria andata in pensione. Era brava ed efficiente, ma troppo sensuale, troppo sicura di se… un esempio classico di quelle troiette che si divertono tanto a stuzzicare gli uomini indossando minigonne ed assumendo pose sensuali. Stefano odiava quel tipo di donne e si sforzava di reprime il crescente risentimento verso Laura…. gli ricordava così tanto Paola….
Già Paola… era incredibile che ancora si ricordasse di lei… quanti anni erano passati ? circa 25…. Lui all’epoca aveva poco meno di diciotto anni lei poco di più.. sensuale e formosa e.. almeno a quanto si diceva in paese “Una che ci stava…. “. Stefano a quell’epoca aveva un certo successo con le ragazzine anche se non si era mai spinto oltre qualche audace carezza. Lei rappresentava l’irresistibile miraggio del proibito… e così si era messo a farle una corte selvaggia.
Paola solitamente usciva con ragazzi decisamente più grandi…. Ma il nascente fascino di Stefano non l’aveva lasciata indifferente….. poi aveva notato gli sguardi carichi di risentimento delle ragazzine che la vedevano in compagnia di Stefano ed aveva deciso di cedere alla sua corte.
Così poco dopo la fine dell’anno scolastico aveva accettato di uscire con lui una sera. A Stefano era parso di toccare il cielo con un dito e l’ansia era via via cresciuta a mano a mano che si avvicinava l’ora di andarla a prendere. Era andato a prenderla con la machina di suo padre, l’aveva portata al cinema. Lei non si era sottratta quando l’aveva abbracciata aveva persino lasciato che la sua mano le sfiorasse il seno e le cosce.
Quando erano usciti ed era risalita in macchina si era piegata verso di lui e l’aveva baciato e quando le labbra si erano staccate gli aveva sussurrato… “sai arrivare a Campogrande….. “. Stefano sapeva come arrivarci… non aveva fatto altro che sognare di portarcela… il posto proibito… il luogo ove i fidanzati si appartavano per fare all’amore…..
Si era imposto di guidare con calma e attenzione, anche se avrebbe voluto correre come un pazzo… non vedeva l’ora di baciarla ed abbracciarla. Quando erano arrivati si era fermato e per qualche istante erano rimasti immobili al buio sino a che lei aveva rotto il suo imbarazzo spostandosi ed avvicinandosi. Si erano baciati, l’aveva accarezzata cercando avidamente i suoi grossi seni, lei si era sfilata il maglione ed aveva aperto la camicetta. Non portava il reggiseno ed a quella vista lui non aveva saputo resistere e vi aveva affondato il volto. Poi aveva sentito la mano di lei armeggiare con i pantaloni, slacciare la cintura ed aprirli…. Sollevare l’elastico delle mutande e scivolarvi sino a raggiungere il membro teso allo spasimo “Come è grosso è duro… non vedo l’ora di sentirmelo dentro…” aveva mormorato eccitata…. Senza neanche accorgersene Stefano era venuto…. Il suo seme aveva allagato la mano di lei mentre lui gemeva estasiato tra i suoi seni.
Non aveva nemmeno finito di gemere che lei l’aveva investito “Brutto stronzo ma che cazzo hai fatto…. Guarda qui che disastro… mi hai macchiato la camicetta…. ” Stefano si era sentito mortificato e non era riuscito a dire nulla “Cazzo avrei dovuto saperlo…. Non dovevo uscire con un ragazzino con ancora il latte alla bocca… ma la colpa è tua… ti atteggiavi a grande amatore…cazzo un grande amatore che se ne viene nei pantaloni…… questa è proprio bella… stai tranquillo che domani lo saprà tutta la città…. “.
Stefano affranto e mortificato l’aveva riaccompagnata a casa, sopportando il sarcasmo di lei. Nei giorni e nelle settimane successive non si era quasi fatto vedere in paese… malgrado Paola non avesse dato seguito alle sue minacce di rivelare tutto all’intero paese.
Con sollievo arrivò Settembre e Stefano se ne partì per andare a studiare all’università.
Quello era stato l’unico insuccesso della sua vita… sport studi lavoro… una serie interminabile di successi che però non avevano nemmeno appannato il terribile ricordo di quella sera. Non aveva mai più avuto una donna… per la verità ci aveva provato con una compagna di corso… ma la fatidica sera quando lei l’aveva invitato a salire da lei… la terribile erezione che lo aveva tormentato per tutta la sera era svanita istantaneamente e lui mestamente aveva rifiutato. Più tardi aveva provato con delle professioniste… erano state tenere e comprensive… ma il risultato non era stato molto diverso.
Poi si era rassegnato…. Era impotente e doveva arrendersi alla cruda realtà.
Ormai era passato tanto tempo…. Non gli dispiaceva nemmeno più… amava la sua vita tranquilla e senza problemi. Vi era un solo rammarico nella sua vita… il suo nome era Milly….. era l’unica donna che avesse saputo conquistarsi il suo rispetto, la sua stima…. L’amava come una sorella e gli dispiaceva che lei non si rassegnasse… non riuscisse a fare altrettanto.
Due mesi più tardi…Dicembre 2000
Milly si stropicciava freneticamente le mani “Ma smettila… non sei mica una ragazzina…” si disse cercando di scacciare l’inquietudine che l’attanagliava. Di li a poco lui sarebbe arrivato e lei si domandò se avrebbe trovato il coraggio di chiederglielo…. al solo pensiero di un suo rifiuto si sentì le gambe cedere e scosse la testa confusa e disperata… “Non ce la farò mai…. Meglio lasciar perdere e pensare al lavoro… ” si disse e subito provò sollievo aprì la cartellina dei documenti ripassando alcune cosa. La porta si aprì e Stefano entrò. Lei si alzò e lui le si avvicinò baciandola sulla guancia come faceva sempre “Dio quanto lo amo…. ” Pensò Milly, ma si impose di non mostrare alcuna emozione. Lui si accomodò e lei gli passò la cartella con i documenti “Te ne ho già parlato, è un’opportunità a mio parere unica… ma occorre decidere in fretta…. ” Disse. Stefano non rispose, intento a sfogliare e leggere i documenti… non staccava mai gli occhi dai fogli, ma di tanto in tanto faceva domande…. “Milly restava ogni volta sorpresa della sua capacitò d’inquadrare i problemi alla prima occhiata, lei aveva impiegato due mesi per individuare il problema… ma l’aveva individuato e sviscerato. Sorrise tranquilla ed orgogliosa mentre gli rispondeva chiarendogli ogni dubbio.
Andarono avanti per quasi due ore, dopo di che lui annuì e le disse “Ottimo lavoro… vai pure avanti, lo dico io al vecchio…” a sua volta Milly annuì e si rilassò sullo schienale della poltrona “Ci conosciamo da anni eppure ogni volta mi fai sentire come una scolaretta… quando ti sottopongo un’idea ho sempre il terrore che tu scopra qualche aspetto che ho trascurato….. ” gli confessò lui fece una smorfia “Non sarebbe comunque una tragedia… un piccolo lavoro supplementare…. ” Rispose lui “Come se non lavorassi abbastanza…. ” Ridacchiò lei “Per fortuna ci sono le vacanze di Natale…. ” Rispose lui “Cosa fai quest’anno ? ? ? ” domandò lei cercando di far sembrare la domanda una semplice formalità… ma il cuore le sobbalzava nel petto.
Lui strinse le spalle “Un tradizionale Natale a casa di Stefano….. dormirò sino a mezzogiorno… mi cucinerò splendide lasagne nel forno a micro onde e poi mi farò un pisolino davanti alla televisione…” rispose lei finse un’espressione meravigliata “Programma interessante… capisco che tu abbia rifiutato di partecipare alla festa dell’ufficio…. ” Sperò che la sua aria distratta fosse credibile… ne dubitava fortemente.
“Io non ho rifiutato un bel niente…. ” Rispose lui con una smorfia “Vuol dire che ci sari anche tu…” disse prontamente Milly assumendo un’espressione stupita.. lui scosse la testa “Non so nemmeno di che cosa parli….. ” “Non te l’hanno detto ? ? ? ” domandò Milly poi aggiunse “Se ne era incaricata Laura… ma forse l’avrai spaventata con una di quelle tue facce da orco cattivo…. ” Ridacchiò Milly sempre più nervosa anche se sembrava che lui non sospettasse nulla.
Stefano pensò che forse Laura gliel’aveva detto ma a volte lui non prestava molta attenzione a quello che gli diceva. Scrollò le spalle “Allora lo faccio io t’invito ufficialmente alla festa di Natale dei single dell’ufficio saremo più di venti…. ” Provò una stretta al cuore vedendo la smorfia di lui “Se non viene prenderò una sbronza memorabile…” pensò. Vedendo che esitava provò ad incalzarlo…”Non è una cosa impegnativa… un paio di ore al massimo, a casa mia…. Ci verrai? ? ? ”
Lui sembrò incerto per un attimo poi scosse la testa “Non sono un tipo da feste…. Al massimo farò una scappata per farvi gli auguri…. ” Disse più che altro per l’espressione delusa che vide sul viso di Milly non appena iniziò a parlare. Lei finse indifferenza e scosse le spalle “Vieni quando vuoi…. “.
Quella sera uscendo dall’ufficio Stefano passò a fare un poco di spesa in un grande centro commerciale. Stava già dirigendosi verso la cassa quando pensò “Ho detto che avrei fatto una scappata a fare gli auguri ma non posso certo andarci a mani vuote…. ” Invertì la direzione e si diresse verso la parte del magazzino ove si trovavano le idee regalo. Si mise a sbirciare qua e la alla ricerca di un’idea…”Posso esserle utile….. ” disse una voce , si voltò e vide una ragazza sorridente al suo fianco.
La trovò simpatica, aveva un bel viso, con i lunghi capelli neri accuratamente raccolti in una coda sbarazzina, poco trucco sapientemente dosato… se fosse stato interessato alle donne l’avrebbe certamente trovata stupenda “Lo spero…” disse “Mi hanno invitato ad una festa tra colleghi d’ufficio e non vorrei andarci a mani vuote… pensavo a qualche cosa di non impegnativo… almeno per le signore…” fu sorpreso nel vedere la smorfia che fece la ragazza ” per quelle smorfiose delle sue colleghe ? ? ? ? se proprio vuole fare un regalo ad una donna ci sono qui io….. ” disse la ragazza e subito scoppio a ridere “Sto scherzando naturalmente…” si affrettò ad aggiungere, Stefano si unì alla sua risata “Lei mi descriva le persone alle quali vuole fare il regalo ed io le suggerirò qualche cosa…” disse la ragazza riprendendo uno stile professionale. Dopo un po’ Stefano si accorse che stava divertendosi molto più di quanto si aspettasse “Senta signorina adesso un regalo un poco speciale, per la padrona di casa, una vecchia amica…. ” “Prima di tutto non mi chiamo signorina ma Nataly…. Poi sentiamo vecchia amica quanto ? ? ? ” gli domandò la commessa Stefano colto alla sprovvista si sentì improvvisamente imbarazzato “Ma allora è qualche cosa di più di un’amica…. ” Commentò argutamente la ragazza “… comunque si tranquillizzi, intendevo solo conoscere l’età della signora….. sa per sapermi regolare…. ” Ridacchiò subito dopo.
Un poco confuso ed arrabbiato con se stesso per aver frainteso Stefano cui pensò un attimo “Non so con precisione… tra i 35 ed i 40…” rispose esitante. Nataly sorrise “Bene…. Se non conosce con precisione l’età non ho nulla di cui preoccuparmi….. ” e gli fece una smorfia per fargli capire che scherzava.
Terminata la ricerca dei doni, Stefano si mise ad osservare Nataly che preparava i pacchettini, la sua attenzione cadde sull’anello che la ragazza portava al dito. Il brillante era di notevoli dimensioni e brillava di luce purissima…. Fu sorpreso di vedere un simile gioiello al dito di una commessa “Sta guardando il mio anello… le piace ? ? ? ? ” disse lei accorgendosi del suo sguardo “Non me ne intendo molto ma mi sembra una bellissima pietra…. Il suo fidanzato ha gusto…. ” Disse Stefano. Nataly scoppio a ridere.
“Nessun fidanzato… l’ho acquistato io. Temevo che mi avessero fregato… ma se una persona come lei lo apprezza forse non ho buttato i miei soldi…” rispose allegra “Credo di no…” si limitò a dire Stefano… non potè fare a meno di domandarsi come avesse fatto una commessa a comperare un simile anello.. Nataly parve leggergli nel pensiero.
“Si sta domandando quanto pagano le commesse in questo magazzino vero ? ? ? ” Lo stuzzicò la giovane Stefano si sentì un poco in colpa per quell’ingerenza negli affari altrui “Le chiedo scusa… non sono fatti miei…” disse, Nataly scosse le spalle “Sono una ragazza impegnata sa… non sono solo commessa…. Mi sono prefissa delle mete e voglio raggiungerle. Pensi che ogni sera frequento un corso di danza… per questo il mio fisico è così in forma…. ” Aggiunse e fece una piccola piroetta da modella… Stefano dovette ammettere che aveva un corpo fantastico… la gonna piegava seguendo la curva armoniosa delle sode natiche e la camicetta si gonfiava sotto la spinta di un seno che, tenuto conto del fisico snello della giovane si poteva considerare prosperoso.
“Poi studio musica… e completo il tutto occupandomi di pubbliche relazioni…. ” Concluse la ragazza “Lavora per qualcuno in particolare ? ? ? ” domandò Stefano distrattamente “… sono mica matta… sono una libera professionista…” ridacchiò Nataly e Stefano fu sorpreso dall’occhiata maliziosa che gli lanciò. Ma non fece domande.
“Se si domanda che cosa faccio esattamente… potremmo dire che realizzo sogni… tutti i sogni che un uomo può avere…. ” Aggiunse Nataly con voce bassa.. avvicinandosi un poco a lui. Finalmente Stefano capì e si ritrasse un poco imbarazzato. Ma non poté fare a meno di lanciare uno sguardo che accarezzo l’intero corpo della ragazza… uno sguardo di desiderio. Un desiderio che subito represse maledicendosi.
Nataly non parlò più e finì di confezionare i pacchi depositandoli poi in una ampia sacca che gli consegnò “spero tanto di rivederla… e se ha qualche sogno da realizzare… non esiti a chiamarmi…” gli disse infilandogli un bigliettino nel taschino.
Per Stefano fu come un diapason sul quale tutto il suo essere si accordò.
Il desiderio inappagato e represso per anni prese la sua rivincita e tutto tornò ad essere difficile e doloroso. Il ricordo di Nataly lo tormentava, ma non era solo lei… gli bastava incontrare una bella donna per strada per avvampare di desiderio. Anche sul lavoro per lui era uno strazio… soprattutto con Milly. Lei era così bella e desiderabile… e lui sapeva di non essergli indifferente, anzi….
Ma non poteva permettersi un cedimento… sapeva benissimo quello che l’avrebbe aspettato nel caso avesse ceduto ancora una volta… un breve attimo d’eccitazione seguito dal dolore… dall’umiliazione…. Sentiva di non aver più la forza di affrontare quel tormento….
Il pomeriggio del 24, la tensione divenne insopportabile. Tutti erano allegri e sembravano nemmeno intuire il suo tormento, ridevano scherzavano si abbracciavano scambiandosi auguri… inosservato Stefano lasciò l’ufficio. Raggiunse la macchina mentre dal cielo grigio e sempre più scuro per l’avvicinarsi della notte iniziavano a scendere i primi fiocchi. Con amarezza pensò che quei fiocchi che a lui davano solo fastidio avrebbero fattola felicità di molti… bambini e non. Il Natale imbiancato aveva un fascino particolare… di magico.
Salì in macchina e partì. Le strade erano congestionate dal traffico dei ritardatari.. la gente si affannava per rimediare frettolosamente alle dimenticanze delle settimane precedenti… ad un inaspettato regalo ricevuto all’ultimo momento. Il caos non fece che aumentare il suo malumore. Non aveva voglia di andare a casa arrestò la macchina e la posteggiò. Scese e la neve scricchiolò sotto ai suoi passi. Entrò in un bar. Si sedette ed ordinò un whiskey. Sapeva che l’alcool non avrebbe migliorato il suo umore…. Ma almeno avrebbe sopito le sue sensazioni.
Il bar era elegante, le luci soffuse con una musica rilassante di sottofondo diede una rapida occhiata ma poi tornò a fissare la sterminata distesa di bottiglie… non aveva voglia di vedere le coppie sedute ai tavolini scambiarsi sorrisi e tenerezze. Finì il bicchiere e ne ordinò un altro. “Cosa cazzo ci faccio qui ? ? ? ” si domandò mentre il barman gli portava il bicchiere.
“La vigilia di Natale non è adatta ai super alcolici…. Meglio qualche cosa di più raffinato… Champagne per favore… il migliore che ha …. ” Disse una voce di donna al suo fianco.
Un poco stizzito, Stefano sollevò lo sguardo e per poco il cuore non gli sfuggì dalla gola.
Nataly era seduta al suo fianco. Indossava un giubbotto di pelliccia aperto sulla scollatura del vestito verde luccicante di lamè i suoi seni si rivelavano impertinenti gonfiando la stoffa… grandi come piccoli meloni, vellutati e sodissimi… la stoffa deriva alla sua vita snella e sottile… disegnava la morbida curva dei fianchi… le lunghe e perfette gambe sbucavano dagli spacchi laterali del lungo vestito… mostrando e non mostrando… era raggiante e splendida.
“Lei ? ? ? Che ci fa qui ? ” domandò Stefano molto confuso “è lei che usurpa il mio territorio… questo è il mio bar preferito….. ” sorrise la ragazza. Stefano ignorò lo scherzo. L’irritazione tornava a galla dopo essere stata scacciata per un attimo dalla sorpresa del vederla “Da come è vestita direi che si appresta ad una lunga serata di… lavoro. Voi delle pubbliche relazioni lavorate anche la vigilia” disse acido e la osservò sperando di vedere sul suo viso che il colpo era andato a segno.
Ma Nataly continuava a sorridergli con assoluta naturalezza…. “Il mio è un servizio di pubblica utilità…. per noi no esistono feste….. ” ridacchiò divertita “Soprattutto quando il cliente ha un portafoglio bello gonfio…” provò ad affondare il colpo Stefano “Se invece di fare quella faccia tetra mi sorride anche solo un poco… mando al diavolo il mio cliente ed esco a cena con lei…. ” Ridacchiò Nataly. In quel momento il barman posò la bottiglia di champagne davanti a loro e con abili mosse la stappò. Nataly afferrò il bicchiere e ridendo di gusto lo porse raccogliendo la bianca spuma che usciva dalla bottiglia “Buon natale a tutti…” urlò divertita portando in alto il bicchiere e roteando la mano tutto intorno verso i clienti che affollavano il Bar, la risposta fu corale e calorosa
Suo malgrado Stefano si ritrovò a sorridere mentre scuoteva la testa… quella ragazza era di un’allegria contagiosa “L’ho vista…. L’ho vista… stava sorridendo…. Adesso mi deve una cena…” urlò ridacchiando la brunetta. Stefano cercò di sottrarsi, ma lei non gli lasciò via di scampo e meno di dieci minuti dopo uscivano dal Bar e si avviavano verso la sua macchina “Whow !!!!! ” Esclamò Nataly quando giunsero di fronte alla fiammante Mercedes 500SLK di Stefano “Conosco un ristorante adatto a questa macchina…” ridacchiò e Stefano fece buon viso aprendole la portiera. Salendo Nataly lasciò che le gambe sgusciassero dagli spacchi offrendogli la vista delle sue cosce sin quasi all’inguine. Stefano provò un sussulto e poi nel vedere che lei lo fissava sorridendo complice abbassò gli occhi imbarazzato.
Lui richiuse la portiera e girò andando a sedersi al volante “Segua le mie istruzioni…” gli disse lei e mentre lui guidava con attenzione evitando le insidie della neve che imbiancava la strada iniziò a dargli decisi e rapidi ordini “Svolti a destra… adesso sempre diritto…. “.
Il ristorante era bellissimo. Stefano non lo conosceva… se non di fama…il cameriere aiutò Nataly a togliersi il giubbotto di pelliccia e non trattenne uno sguardo d’ammirazione. D’istinto Stefano si sentì orgoglioso… salvo commiserarsi subito dopo pensando “Chissà cosa sta immaginandosi quello li… se solo sapesse che risate si farebbe…”.
Il cameriere li accompagnò ad un tavolo e poco dopo il direttore di sala venne a prendere le ordinazioni.
Nataly era radiosa… sfavillante, Stefano si lasciò affascinare e dimenticò le sue angosce abbandonandosi alle piacevolezze di una deliziosa cena in compagnia di una bellissima donna. Lei si mostrava golosissima, assaggiava di tutto, gli raccontava delle sue preferenze, lentamente anche lui si lasciò andare chiacchierando amabilmente. Si sentiva bene… come in compagnia di una carissima amica.
Non si sentì nemmeno a disagio quando lei diede una piega più intima alla conversazione “Incontrarti questa sera al bar è stata veramente una benedizione….. pensa che il tipo con cui dovevo uscire è un bifolco incredibile…. ” Ridacchiò “Non avrebbe mai saputo apprezzare questo delizioso Brunello…” aggiunse sorseggiando il rosso liquido dal prezioso bicchiere. Il vino lasciò umettate le sue labbra carnose… Stefano provò una fitta quasi dolorosa di desiderio che subito represse… era tutto così bello non voleva sciupare nulla.
Annuì “Già una serata piacevole…. E senza fastidiosi strascichi…” ridacchiò lei fece una piccola smorfia “Vedremo…” disse solamente ma il suo sguardo lo mise a disagio. Conclusero con il dolce innaffiato con un preziosissimo passito consigliato da Stefano “Nataly si dimostrò estasiata nell’assaggiarlo. Fece solo un sorrisino furbo quando portarono il conto “Forse abbiamo esagerato tesoro ? ? ? ” disse un poco malignamente. La cifra era effettivamente esorbitante… prima di quella sera Stefano non avrebbe mai nemmeno immaginato che fosse possibile spendere una simile cifra al ristorante… ma pagò senza rammaricarsene… era stato benissimo.
“Allora domani andrai a quella festa ? ? ? ” gli domandò Nataly quando furono in macchina. Ormai tra loro regnava un’atmosfera calda ed amichevole… con naturalezza anche Stefano le rispose dandole del tu. “Credo proprio di no…. Mi annoierei a morte dopo questa serata passata con te…. anzi… non so proprio come ringraziarti…. ” “Signorino… non penserai mica di mollarmi così a metà serata vero…. ” Lo interruppe lei “Veramente a me sembra già tardissimo…” disse lui guardando l’orologio che segnava quasi le 23. “Autista non pensare… adesso procedi diritto e tieniti pronto a svoltare quando te lo dirò…” replicò lei senza dargli peso ed assumendo i toni di superiorità di una gran dama. Stefano non fece obiezioni.
Lei lo portò in un Night dove si festeggiava l’arrivo del Natale.. la confusione era enorme e se non fosse stato al suo fianco, Stefano non l’avrebbe sopportata nemmeno un minuto. Invece si accorse che quell’allegria esagerata lo coinvolgeva.. gli piaceva. Nataly lo costrinse anche a ballare cosa che non aveva mai fatto nemmeno una volta in vita sua. Come ballerino non era gran che mentre lei pareva infaticabile… si ricordò che gli aveva raccontato di studiare danza. Quando lui si arrese lei continuò anzi si scatenò salendo su di un palchetto sul quale si esibiva una cubista.
Stefano la fissò estasiato incapace di distogliere lo sguardo da quel corpo nervoso e scattante… da quelle movenze aggraziate ma sensuali mentre insieme a lui intorno al palchetto si radunava quasi tutto il pubblico. Uscirono dal locale all’una.. Nataly si accasciò esausta sul lussuoso sedile della Mercedes. Nevicava ancora e tutto era avvolto da uno spessa coltre bianche che rendeva la città un paesaggio irreale dai suoi insolitamente attutiti. “Ti riaccompagno a casa… se mi dai le indicazioni.. ” le disse e lei stancamente iniziò a guidarlo.
Fermò l’auto dove lei gli indicò è stata una serata fantastica…” disse lui improvvisamente in imbarazzo “Ma tu avresti dovuto lavorare… e mi sento in colpa per averti fatto perdere un cliente… posso rimediare ? ? ? ” le disse senza riuscire a guardarla “Si puoi rimediare… sali e da me e fatti perdonare…” gli rispose lei con voce sensuale.
Le parole giunsero al cuore di Stefano come una pugnalata… gli ci volle molta forza per rispondere “Ti ringrazio ma non posso…” “Milly ? ” domandò lei e lui si stupì che lei ricordasse ma scosse la testa “Lei non centra… ti ho detto che è solo un’amica.. ” rispose senza guardarla “E allora perché ? ? ? ? Chi te o impedisce ? ? ? ” lo incalzò lei. Improvvisamente lui si sentì assalire dalla rabbia “Cazzo possibile che non capisci ? ? ? ? Te lo devo proprio dire ? ? ? Sono impotente brutta stronza…. ” Le urlò in faccia.
Si aspettava di vedere la pena dipinta sul suo volto… o la rabbia per essere stata aggredita ed insultata…. Invece sul volto di Nataly si dipinse un sorriso ironico “A chi pensi di raccontarla tesoro ? ? ? Tu puoi anche raccontare balle…. Ma lui no ed è da molto tempo che se ne sta li così… raccontando la sua verità…. ” Rispose ridacchiando… poi allungò la mano e sfiorò l’erezione di Stefano attraverso i pantaloni.
Solo in quel momento Stefano si accorse di essere eccitato… ma non se ne stupì…. Sbollita la rabbia grazie alla reazione pacata di lei, ritrovò persino l’umorismo e scuotendo la testa rispose “Non ci far caso… fa sempre così… ma è solo un pavone capace solo di mettersi in mostra…. ” “Sarà… ma mettendosi in mostra a volte colpisce nel segno… senti come risponde la sua amica del cuore…. ” Ridacchiò Nataly. Stefano non se ne era accorto, ma la giovane si era sfilata le mutandine…. Erano umide per la sua eccitazione e quando gliele mostrò a pochissimi millimetri dal suo volto lui ne percepì la deliziosa ed eccitante fragranza… un gemito gli sfuggi dalla gola. Lei si sporse verso di lui e lo baciò poi quando le labbra si staccarono sfuggì da lui “La notte è ancora lunga autista… seguimi… ma senza macchina…” gli disse e scese veloce dalla macchina. Stefano la seguì come un cagnolino mentre si ripeteva “Sono pazzo…. ”
L’appartamento di Nataly era piccolo ma funzionale e arredato con gusto lo trascinò in camera da letto e si baciarono mentre lei slacciava il vestito che cadde a terra… lo spinse e rotolarono sul letto e lei prese a spogliarlo. Lui rimase immobile e tremante attendendo che accadesse l’inevitabile.
Ormai era nudo… il membro risaltava disteso sul suo ventre fremente ed eccitato… gli parve di morire quando la lingua di lei lo lambì… ma non accadde nulla di quello che temeva… il piacere gli penetrava nel cervello… mentre la bocca di lei lo accoglieva sempre di più.
Esaltato Stefano allungò la mano a sfiorarle la coscia… risalendo verso le sodissime e tornite natiche… lei rispose con un gemito ma senza abbandonare il membro che le stava profondamente affondato in gola. Si mosse e la vista di Stefano si offusco mentre davanti ai suoi occhi si apriva la deliziosa visione della sua rosea vagina perfettamente depilata. Con un gemito Stefano vi affondò il viso.
Continuarono a lungo così sino a che lei non si voltò e si calò sul suo membro accogliendolo nel ventre… poi si chinò a baciarlo mentre i seni premevano sul suo petto ed i capezzoli durissimi e caldi gli pungevano la pelle come chiodi incandescenti. Le mani di Stefano raggiunsero i fianchi di lei… ne guidarono il ritmo… sfiorarono ed accarezzarono le sode natiche… incredulo percepì chiaramente l’orgasmo che sconvolse il corpo di lei. Come una furia Stefano la rovesciò sotto di se… affondò il viso tra i seni baciò e succhio con dolce ferocia i capezzoli di Nataly mentre si agitava impazzito sopra di lei. L’osceno sciacquii che il membro provocava scorrendo nella vagina madida d’umori lo assordava penetrandogli nel cervello… lei lo avvolse con le sue cosce trascinandolo ancor più profondamente in se… e lui esplose… il suo seme sgorgò come un torrente in piena… l’allagò provocandole un nuovo orgasmo ed i suoi gemiti si unirono a quelli di lui… Stefano si accasciò su di lui.
L’euforia di pochi istanti prima scomparve improvvisamente dalla mente sconvolta di Stefano che iniziò a dire farfugliando “Scusami… mi dispiace… avrei dovuto saperlo… succede sempre così…. ” Gemette disperato… lei gli accarezzò i capelli “Succede cosa ? ? ” gli domandò con voce ancora roca per l’eccitazione ” Te l’avevo detto….. ma tu hai insistito…io non volevo perché sapevo…” continuava a gemere Stefano lei gli prese il volto tra le mani e lo costrinse a guardarla “Detto cosa ? ? Ancora con quella balla dell’impotenza…. Carino abbiamo scopato come matti per quasi mezz’ora … cosa pretendi di più ? ? ? ? ”
Stefano la guardò stupito… mentre lentamente tornava alla realtà… prese a scuotere la testa “Non posso credere che sia accaduto…” disse “Credici… ed è stato meraviglioso…” gli disse lei. Lui scosse ancora la testa “Si ma adesso è tutto tornato come prima…” disse ancora spostando lo sguardo sul membro che pendeva inerte tra le sue gambe. Lei annuì “Si riposa da bravo e coscienziosa atleta… sa che lo attendono ancora dure prove…” rispose la brunetta… poi tornò a chinarsi su di lui.
Nuovamente la sua lingua lo sfiorò… le sue labbra lo accolsero… ed il membro tornò a svettare.. orgoglioso e potente. Lei lo lasciò e gli sorrise lascivamente “Visto ? ? ? ” e poi aggiunse “Adesso non farmi aspettare…” e si voltò carponi sul letto sculettando.
Il membro di Stefano trovò nuovamente la dolce strada ed il pube di lui provò il delizioso contatto con le natiche di lei. Lui si stese accarezzandole le natiche mentre prendeva nuovamente a scoparla con maggio calma. Era delizioso… una sensazione esaltante sentirla calda e vogliosa tra le sue braccia.. rispondere con entusiasmo ai suoi tocchi… ai suoi affondo… il piacere s’impadronì nuovamente di lui che prese a correre veloce.
Nataly scivolò sotto di lui sfuggendogli rimase a guardarla con il membro sussultante “Mi stai facendo impazzire….. lo voglio sentire dappertutto…” gli disse lei ed aprì oscenamente le gambe…
Si era appoggiata al cuscino e Stefano la guardò mentre si leccava le dita… le umettava con gli umori della propria vagina incredulo la vide spingere le dita tra le sode natiche… penetrare il tenero forellino anale per lubrificarlo… il membro sussultò nell’aria vibrando d’eccitazione. Con il dito gli fece cenno di avvicinarsi. Lo leccò oscenamente… imperlandolo di saliva con la tumida lingua poi lo attirò a se… lo guidò con mani salde ed esperte.
Stefano sentì la dolce resistenza che l’ano di Nataly opponeva… lei lo incitò e lui spinse sentendola cedere e gemere di piacere… lentamente sentì il membro affondare in lei scomparire nel sodo abbraccio dei suoi muscoli che contraendosi ritmicamente parevano volerlo risucchiare in lei. Scomparve completamente in lei ed esaltato iniziò a muoversi con forza.
Il gioco continuò a lungo… con lei che di tanto in tanto gli sfuggiva per cambiare posizione ed invitarlo nuovamente a penetrarla. Quando la prese carponi sul letto sovrastandola non riuscì a staccare lo sguardo dall’ano di lei che si apriva per accogliere l’immenso glande. Più volte lo lasciò sfilare ed osservo estasiato le carni di lei richiudersi lentamente ma elasticamente prima di tornare ad aprirsi di fronte alla sua spinta possente.
Quando lo sentì prossimo all’orgasmo si staccò per l’ultima volta da lui e si rovesciò sul letto massaggiandosi i bei seni “Vieni qui bel uccellino … veni in questo nido…” lo stuzzicò. Lui le fu sopra ed il membro si adagiò nel solco dei seni di Nataly. Lei li strinse introno all’asta e massaggiandolo con le sode e vellutate carni non ebbe difficoltà a portarlo ad un nuovo orgasmo. Il membro si contrasse furioso rischiando di scivolare via dalla dolce morsa… poi lo sperma erutto piovendole sul volto…nella bocca spalancata e sulla lingua protesa… lei inseguì e bevve tutto per poi lasciarlo libero ed accogliere il membro in bocca lasciando che si affievolisse lentamente..
Uscendo da Casa di Nataly si sentiva leggero ed euforico… quando fu a letto si addormentò dormendo il più tranquillo sonno che ricordasse. La piacevole sensazione proseguì il giorno dopo sino a che si ricordò della festa “Ci farò solo un salto… e poi già che ci sono farò un salto da Nataly…” si disse ridacchiando. Si preparò prese il sacco dei doni ed uscì. Ma quando fu in macchina. cambiò idea “Al diavolo la festa… io vado subito da Nataly…” si disse Posteggiò la macchina dove aveva posteggiato la sera prima. Scese e si voltò nella direzione nella quale avrebbe dovuto trovare la casa di Nataly.
Rimase perplesso a guardare… il palazzo che ricordava non c’era più… al suo posto un cantiere e l’ossatura scheletrica di un palazzo in costruzione. Rimase a lungo li scuotendo la testa perplesso. Alla fine risalì in macchina non dopo aver domandato ad un signore che usciva da una casa vicina. L’uomo lo guardò con commiserazione… credeva che fosse ubriaco.
Confuso risalì in macchina i pensieri tormentavano la sua mente e non si accorse nemmeno di aver guidato sino a casa di Milly. Rimase a lungo fermo ed indeciso ma poi scese e preso il pacco dei doni salì alla festa.
L’accoglienza fu entusiasta Milly era addirittura raggiante. Iniziò la distribuzione dei doni sentendosi un poco rinfrancato per ultimo uscì il pacchetto di Milly. Glielo consegno.. e lei ringraziò con un bacio sulla guancia. Il suo profumo delizioso e la fragranza della sua pelle lo stupirono. La guardò mentre apriva il pacchetto… era stupenda.
“O mio Dio…. ” La sentì esclamare “Non posso crederci…. Ditemi che sto sognando…. ” Diceva Milly mentre le altre ragazze le si stringevano attorno “Ma è fantastico Milly…” sentì dire a più d’una. Lentamente la folla si aprì e lui riuscì a vedere Milly. Sorrideva… ma grosse lacrime le scendevano lungo le guance. Si mosse verso di lui vide che aveva in mano una grossa scatolina… all’interno riconobbe il meraviglioso anello di Nataly…. senza nemmeno rendersene conto disse “Ci deve essere un errore… io non so cosa sia quello…. ” Disse fissando l’anello. Tutti risero pensando ad uno scherzo. Anche Milly rise “Davvero ? ? ? e questo allora cosa sarebbe… non sai cosa sia nemmeno questo ? ? ? ” gli domandò e gli porse un biglietto c’era scritto “Meglio tardi che mai… con tanto amore Stefano”. Incredulo guardò riconoscendo inequivocabilmente la sua calligrafia “Ragazzi… credo che la festa sia finita… almeno per noi… squagliamocela…. ” Disse qualcuno “Buon natale a tutti…. ” E rapidamente tutti se ne andarono lasciandoli soli.
Milly lo abbracciò e lo baciò “Amore mio… non sai da quanto tempo aspetto questo momento… le loro bocche si unirono e Stefano sentì la passione che lo travolgeva. Milly percepì la spinta dell’erezione di lui contro il suo ventre e gemette di gioia “Ti voglio… qui subito…” gli disse mentre le mani armeggiavano con i pantaloni… lui fece altrettanto con la camicetta di lei… alcuni bottoni saltarono.. la spinse contro la parete… lei gli si appese al collo… le sue gambe avvolsero la vita di lui mentre la gonna veniva sollevata sopra i fianchi… lui fremente cercò il ventre di lei… guidato dal calore la raggiunse e scomparve accolto da un gemito. Le loro bocche si unirono ed i due volarono insieme rapidamente verso il piacere… i loro gemiti si fusero e Stefano venne nel ventre di lei mentre lei urlava in preda all’orgasmo….
Stefano ansante ripenso a quei due ultimi giorni… non sapeva esattamente cosa fosse realmente accaduto e cosa no… era un miracolo, di questo non aveva dubbi…. “Andiamo a metterci comodi… abbiamo tanto tempo da recuperare…. ” Lo ridestò la voce di Milly Le sorrise e la baciò depositandola dolcemente a terra le diede una pacca sulle belle natiche “Avanti donna diamoci da fare…. ” E la sospinse verso la camera da letto. FINE