Vi racconto un episodio accaduto prima della mia sottomissione a Cristina, che dimostra come già da fidanzati era lei a tenere in pugno la situazione e io a subirla…quindi capirete che quello successo in seguito che vi ho già raccontato è la normale conseguenza di quello che era il nostro rapporto… Era una splendida giornata estiva e io e la mia ragazza Cristina eravamo al mare; uno splendido mare smeraldino davanti a noi, la spiaggia pulita e chiara, praticamente deserta; c’erano due ombrelloni a mezzo chilometro tra noi. L’atmosfera era tra le più romantiche, lei era stupenda. Il suo due pezzi rosso le stava divinamente, anche se il reggiseno soffriva un po’ la pressione del suo seno e, la sua aria da sbarazzina, con i suoi capelli corti e a spazzola, il suo viso arrossito dal sole; c’erano tutti i presupposti per una giornata amorosa e romantica ma…ecco il terzo incomodo, Andrea, il mio amico, con il suo fisichino magro, ma alto, si trovava lì tra noi due, come se dovesse fare la candela. Mi bastarono dieci minuti, però, per capire che in verità la candela la facevo io. Eravamo tutti e tre distesi a prendere il sole, alla mia sinistra c’era lei, dopo c’era lui; i due chiacchieravano assieme e ridevano mentre io ero fuori dal discorso e ascoltavo; dopo un po’ Cri chiese ad Andrea (e non a me) se poteva spalmargli la crema abbronzante sulle spalle e lui annuì. Lei si mise di spalle e si slaccio il reggiseno, per un istante vidi i suoi capezzoli, poi però furono schiacciati dal suo peso sull’asciugamano; Matteo prese la crema e la passò sulle gambe di lei, fino all’interno coscia, così, in modo spudorato davanti ai miei occhi. Quindi montò sopra le gambe, per poterla spalmare meglio sulla schiena; aveva la patta dei boxer all’altezza del culo di Cri; Andrea aveva un’erezione, tanto che molto furtivamente struscio i boxer sul sedere di lei, facendole sentire l’asta eretta. Cristina ansimava quasi, per i massaggi che lui faceva alla schiena; lei si alzò leggermente dall’asciugamano in modo che le mani di lui arrivassero sul ventre piatto di lei; spalmò crema anche lì, dove il sole teoricamente non poteva arrivare, quindi le sue mani salirono fino a mettersi a coppa sui seni, il tutto a 20 cm da me. Cri si voltò verso me e mi disse:
“Il tuo amico ci sa fare con le creme! è molto bravo!! ” Quindi si voltò del tutto distendendosi a pancia all’aria, e soprattutto a bocce all’aria, verso Andrea, e sorridendogli, le disse:
“Ora puoi spalmarla meglio!! ” Mi misi a schiena all’aria senza perdere di vista la situazione, e soprattutto per nascondere la mia erezione, devo ammettere che questa scena mi eccitava incredibilmente! Andrea spalmava divertito la crema bianca sul seno di Cri che ad occhi chiusi e con un grosso sorriso da porca, si prendeva il sole. Un dito di Matteo finì in mezzo al seno di lei, che con naturalezza, strinse le tette proprio sul dito mimando una spagnola; i due si misero a ridere visibilmente eccitati. Andrea a quel punto disse totalmente noncurante della mia presenza:
“Altro che dito ci infilerei lì in mezzo!! ” Lei rise ancor di più. La situazione era grottesca: la mia ragazza a tette nude si faceva palpare dal mio amico, il tutto sotto i miei occhi; ma il bello doveva ancora venire. Cri e Andrea si alzarono in piedi e mi invitarono a farmi il bagno con loro; mi alzai cercando di nascondere l’erezione, e ce la feci, anche perché loro erano intenti a continuare i loro giochini sconci. Mi tuffai in acqua mentre loro erano praticamente attaccati uno all’altro e addirittura si baciarono; io intanto con un’altra erezione, nuotavo a cinque metri da loro, e nonostante un po’ d’acqua mi entrò nelle orecchie, sentii Cristina chiedere ad Andrea di fargli vedere il cazzo ma lui indicandomi, spiegò il motivo logico del perché non poteva farlo. Lei era scontenta e tornò in spiaggia seguita da Andrea che la implorava; anche io tornai in spiaggia e mi coricai a pancia in giù facendomi asciugare dal sole. Ora Andrea era sull’asciugamano di Laura, si avvicinò a me e disse:
“Ti volevo chiedere un favore da amico; ascolta, volevo dirti se mi presti Laura per scoparla un po’ niente di più!! ” Al suo proclamo si uni anche Laura che mi disse:
“Su, dai tesoro, solo questa volta; mi dà qualche spintarella e così tutti siamo felici, d’altronde cosa mi hai detto l’altra volta, l’importante è che siamo felici! Io mi diverto con il bel cazzo grosso del tuo amico e tu da bravo cornuto mi guardi fare la troietta ok? ” La domanda fece diventare la situazione ancor più grottesca, con addirittura Cristina e Andrea che volevano scopare davanti a me. Io, per il motivo raccontato prima, provai una strana eccitazione e dissi:
“Va bene, avete fatto trenta, fate pure trentuno!! ” Sui loro volti apparve un sorriso malizioso di complicità, Cri si avvicinò e mi baciò le labbra dicendomi
“grazie mio piccolo cornuto, adesso vedi di cosa è capace la tua fidanzatina porcellina”. Questa frase mi fece diventare il cazzo di pietra! I due si spogliarono del tutto e Cristina si distese sull’asciugamano, lui la prese alla missionaria penetrandola vigorosamente; il seno di lei era schiacciato sul petto di lui ed entrambi si baciarono morbosamente; io intanto con la mano nascosta alla loro visuale cominciai a masturbarmi tenendo gli occhi socchiusi. Andrea la girò e la stantuffò a pecorina; il seno di Cri mi dondolava a 20 cm dalla faccia mentre lei si concedeva ad Andrea ormai libera da ogni pensiero mentre lo scroto di lui dava colpi vigorosi alle sue natiche; Cri venne e Andrea la fece distendere nuovamente sull’asciugamano infilando il pene tra i seni e dicendo:
“Te l’ ho detto che ci avrei infilato qualcos’altro bella maiala!! ” Lei sorrise poi con la lingua leccava la cappella di lui ogni qualvolta spuntava dal suo seno e alla fine lui venne sulla sua bocca infilandogli mezzo uccello in gola; venni anche io schizzando sperma sull’asciugamano quindi Andrea sfinito mi disse:
“Certo che hai una ragazza veramente esperta e vogliosa!! ” lei nel mentre gli ripuliva il pene succhiandolo come un poppante con il biberon.. Morale della favola: mi piace essere cornuto! FINE