La visione di quei filmati, trovati per caso, del passato di Maura mi ha lasciato una sensazione strana, sconosciuta.
In quei video la vedevo dare se stessa e sfogare tutta la sua sensualità con uno sconosciuto.
Sono rimasto stupito dal fatto di non provare sentimenti di gelosia o rabbia.
Ho sentito, invece, nascere in me una grand’eccitazione.
Sulle prime ho pensato che la parte razionale di me, sapendo che quelle immagini si riferivano ad un suo passato precedente la nostra relazione, ha vinto la parte animale aiutandomi a vedere in quelle immagini un semplice spettacolo molto eccitante e a reagire di conseguenza come se l’attrice principale non fosse la mia donna ma una sconosciuta.
Poi mi sono ricordato di quelle occasioni in cui per gioco Maura cercava di farmi ingelosire, magari facendomi notare la biancheria molto seducente che indossava sotto l’abito serio da lavoro oppure quando mi annunciava un suo ritardo adducendo motivazioni misteriose, ebbene in tutte quelle occasioni provavo più che gelosia una forma diversa dal solito ma molto piacevole d’eccitazione.
Ho ripensato alla sua reazione alla vista di quei filmati e al modo in cui ha fatto l’amore subito dopo.
L’avevo già vista in quello stato dopo che, magari ad una cena di lavoro, era stata corteggiata anche pesantemente.
Lei arrivava a casa e sfogava su di me la sua eccitazione.
In quelle occasioni scopava in modo più animale, senza freni, preferiva stare sopra di me in modo da poter dettare lei il ritmo.
La trovavo subito molto eccitata e raggiungeva l’orgasmo molto in fretta e di solito ne aveva più di uno.
Di questo ne ho parlato con lei una sera e lei ha confermato le mie impressioni.
Ha ammesso di trovare molto eccitante essere desiderata e corteggiata con chiare intenzioni da un uomo.
Le piace arrivare da me, annunciarmi che è stata oggetto d’attenzioni, eccitarmi e quindi sfogare quella voglia di sesso che è nata dentro di lei.
Era molto felice del fatto che io mi fossi eccitato senza provare gelosia di fronte a quei filmati. Parliamo ancora un po’ quindi lei mi propone:
-Senti, perché non iniziamo un gioco su queste basi, io vorrei farmi vedere da te mentre seduco, se ci riesco, un altro uomo.
Vorrei farti vedere come mi muovo davanti a lui, come accavallo le gambe, come mi sistemo i capelli o come gli sorrido mentre lo seduco e gli faccio venire voglia di scoparmi.
Poi vorrei sfogarmi su di te e farti tutto quello che in quei momenti pensavo di fare a lui.
Magari, poi ci scambiamo i ruoli e un’altra volta sarai tu a fare e io starò a guardare.
Che ne dici?
– Dico che la cosa stranamente mi piace, continuo ad essere sconvolto da me stesso per i sentimenti che provo. Studiamo un piano, Maura accenna ad un suo ex compagno di studi, ora
collega, che da sempre ha un debole per lei, non manca mai di fargli un complimento e da tempo aspetta che lei accetti un suo invito ad uscire una sera. Oltre al resto, dice lei, non è neanche tanto male come uomo.
Il piano prende forma quando Maura da un appuntamento, dopo cena, alla
vittima in un locale molto frequentato della città.
Come d’accordo io mi trovo già li, non conosco la fisionomia dell’uomo, anche se lei me lo ha descritto bene.
Sto osservando gli avventori cercando fra di loro qualcuno che corrisponda alla descrizione quando vedo entrare Maura.
Indossa una giacca leggera sopra un abito scuro di seta, discretamente corto e leggermente
aderente, che sottolinea delicatamente il suo corpo ad ogni movimento.
Calze nere molto leggere e scarpe con il tacco molto alto mettono in risalto le sue gambe dai polpacci sottili e slanciati. Ha scelto un trucco che sottolinea le labbra prima degli occhi azzurri.
Si muove con naturalezza ma decisa verso un’uomo seduto al banco a tre sgabelli da me.
Lo saluta con un gran sorriso e si siede sullo sgabello libero dal lato opposto a me, in modo che lui mi dia le spalle mentre lei
rimane in piena vista.
Causa l’altezza del sedile, nell’accomodarsi, il vestito di Maura sale scoprendogli parecchio le gambe.
Lei, però, non si preoccupa di porre rimedio e rimane con un piede appoggiato a terra mantenendo la gamba quasi distesa e il vestito che copre per poco la
fascia delle autoreggenti. In quella posizione le sue gambe sono leggermente dischiuse e rivolte verso l’uomo che continua a lanciare fugaci occhiate verso il basso.
Lei ordina da bere, come da precedenti accordi mi lancia solo brevi sguardi per capire dalla mia espressione fin dove può spingersi e per trarre piacere ed eccitazione dal fatto che io la sto osservando.
Sono al secondo bicchiere e al terzo posacenere, lei continua a parlare e a sorridere al tipo con sempre maggiore confidenza.
Cerco di non osservare la scena con troppa insistenza, anche per non farmi notare. Penso:
-Se non si muove qualcosa la faccenda sta diventando noiosa. –
Maura intuisce e da una mossa alla situazione togliendosi la giacca con un movimento studiato che la porta a spingere in avanti il seno, il quale chiaramente libero da ogni costrizione, disegna due stupendi capezzoli eretti sulla seta dell’abito.
Nel farlo sculetta leggermente sul sedile facendo salire ancora un po’ la gonna, ora le autoreggenti sono chiaramente visibili.
Prende il bicchiere e beve guardando fisso negli occhi dell’uomo.
Posa il bicchiere mentre lentamente fa scorrere la punta
della lingua sulle labbra per raccogliere una goccia del drink.
Si sporge leggermente verso di lui e gli parla lentamente, immagino la sua voce che sta diventando sempre più calda e sensuale.
Si aggiusta i capelli mentre gli regala un sorriso caldo e sensuale.
La sua mano scivola sul ventre facendo aderire il vestito al seno, percorre la lunghezza della coscia destra e da questa passa sul ginocchio dell’uomo che al suo contatto ha un sussulto.
Lei apre leggermente le gambe mentre si china a riprendere il bicchiere sul bancone, nel farlo porta i suoi capelli a contatto del viso di lui, dandogli modo di respirare il loro profumo.
Quando rialza la testa le loro
labbra sono a pochi centimetri, lei rimane ferma mentre lo guarda con evidente intenzione ma quando lui fa la mossa di avvicinarsi lei si ritrae.
Appoggia leggermente la labbra al bicchiere, fissando l’uomo intensamente, quando è sicura che lo sguardo di lui è fisso sul bicchiere fa scorrere la punta della lingua sul bordo.
Poi dischiude leggermente e molto lentamente le labbra per bere un piccolo sorso. Posando il bicchiere gli dice qualcosa.
Lui allora, leggermente titubante, allunga una mano sul ginocchio di Maura.
La mia presenza non passa inosservata, una brunetta discretamente carina si avvicina a me e cerca di attaccare discorso.
Nel farlo si interpone fra me e i due che stavo osservando.
Cerco di essere gentile nel frattempo però tento di conquistare una piccola finestra su Maura e il suo amico.
Quando ci riesco vedo che la mano di lui è giunta sino a metà coscia e ne sta accarezzando l’interno.
Il viso di Maura ha un colorito più rosato, noto che i suoi occhi sono spalancati, si sta chiaramente eccitando.
Quando vedo che lei chiede il conto capisco che è il segnale convenuto.
Devo uscire dal locale e attenderla in macchina.
Secondo il programma lei dovrebbe scaricare il tipo con una scusa ed uscire.
Pago il mio conto e saluto in fretta la mia nuova amica, la quale con grande acutezza si volta ad osservare Maura e l’altro poi si rivolge a me lanciandomi un sorriso enigmatico.
Sono convito che abbia capito il nostro gioco.
Mi ritrovo così nel posteggio in attesa, lei arriva dopo una decina di minuti e due sigarette che ho fumato nell’attesa.
Quando apre la portiera comincio a sentire una vaga eccitazione crescere dentro di me.
Prima di salire, lei si solleva la gonna dell’abito sino agli slip neri.
Il suo gesto provoca in me una fitta nella zona genitale.
Si accomoda e noto che il suo rossetto è leggermente sbavato, mentre gli fisso le labbra sento come una pressione all’interno del mio stomaco.
Lei si appoggia su un fianco e senza dire una parola inizia a slacciarmi i calzoni.
Tira fuori il mio pene e gli si tuffa addosso ingoiandolo.
Vorrei protestare, dirgli che siamo in un luogo pubblico e che ci possono vedere, poi ho come un’intuizione. lei vuole proprio questo.
Vuole essere vista del tipo che era con lei nel locale, il quale molto probabilmente è uscito dietro di lei.
L’esibizionismo di Maura mi eccita ulteriormente, appoggio una mano sulla sua nuca e la invito ad ingoiarlo a fondo.
Sono troppo eccitato e vengo immediatamente.
Lei beve tutto, gli da ancora due leccatine poi lo ripone al suo posto.
Si rimette seduta e mi dice semplicemente:
– Andiamo a casa! –
Metto in moto, inserisco la marcia e vado.
Non mi guardo attorno per vedere se qualcuno ha assistito alla scena, non mi interessa.
Sono attratto dalle gambe di Maura completamente scoperte, mentre guido verso casa allungo una mano verso la coscia, lei le apre ancora di più.
Gioco un po’ con l’elastico delle calze poi avvicino la mano alla sua vagina.
Mentre sento quanto è calda e umida lei geme.
Sarà una lunga notte, penso dentro di me, lunga e piacevole. FINE