I miei tradimenti

Era una calda giornata di fine giugno, il sole splendeva nel cielo in tutta la sua intensità, avrei voluto tanto essere al mare, distesa su un lettino a prendere il primo sole di una lunga estate, purtroppo invece mi trovavo al matrimonio di un caro amico insieme a quel cornuto di mio marito.
Mi sono sposata con Mario 5 anni fa, più per soldi che per altro. Mario è un’importante avvocato, molto bravo ed anche molto conosciuto nella nostra piccola cittadina e se devo essere sincera è anche un bell’uomo, alto, robusto e discretamente dotato. Il lavoro però lo trattiene molto tempo fuori casa, spesso sono costretta a passare i week-end sola, ed è per questo che in questi 5 anni di matrimonio ho tradito Mario diverse volte. In fondo mi considero una bella donna; ho 35 anni, non sono molto alta (165cm), ma vi assicuro sono dotata di un corpo da favola, porto una quarta abbondante di reggiseno, ho due gambe ben tornite, un fondoschiena invidiabile e un viso da vera… troia.
La prima volta che tradì mio marito fu qualche mese dopo il nostro matrimonio, lui si era trattenuto fuori città per i soliti motivi di lavoro, io me la feci con un fattorino.
Dopo quella prima volta ne seguirono diverse altre, ma non pensavo che sarei mai arrivata a cornificare mio marito ad un matrimonio, per giunta in sua presenza.
Eravamo appunto al matrimonio di Carlo e Susanna due nostri amici d’infanzia, gli invitati erano tutti nostri conoscenti e tra loro vi era anche Stefano, un caro amico mio e di Mario con il quale ebbi una piccola storia prima di sposarmi. Stefano è un bell’uomo sulla quarantina sposato con due bellissimi bimbi, ma soprattutto molto dotato.
Il caso volle che io e Mario fossimo seduti di fronte a Stefano e a sua moglie durante il pranzo nuziale. Per l’occasione mi ero vestita molto elegantemente, avevo una gonna corta e audace che metteva in risalto le mie bellissime gambe, una camicetta slacciata al punto giusto un trucco lieve ma molto provocatorio ed un paio di sandali con un tacco vertiginoso che Mario mi aveva appena regalato spendendo un occhio della testa. Durante il pranzo avevo notato che Stefano mi guardava insistentemente la scollatura, stando ovviamente attento a non farsi scoprire dalla moglie. I suoi sguardi si fecero sempre più insistenti, poi improvvisamente si fece più audace; sentivo un piede che mi accarezzava, partiva dalle mie caviglie fino a ad arrivare li, era Stefano. Decisi di agire, ero elettrizzata avevo una carica sessuale mai provata, il solo pensiero di potermi fare quel fusto in presenza dei nostri rispettivi consorti mi eccitava.
L’occasione la colsi poco dopo, fu attirata l’attenzione degli invitati per un brindisi in onore degli sposi, mio marito e la moglie di Stefano distolsero un attimo lo sguardo ed io riuscii ad intrufularmi sotto il tavolo. Mi avvicinai alle gambe si Stefano, ed incomincia a massaggiargli il pacco. Anche Stefano non si era accorto della mia azione e rimase molto stupito, in più mio marito e la moglie di Stefano, accorti della mia sparizione chiesero a Stefano dove fossi finita, ignari del fatto che li stavo cornificando entrambi sotto i loro occhi. Ero eccitatissima, slacciai i pantaloni si Stefano e glielo presi in mano; era veramente un membro di dimensioni bibliche, ed era già duro. Cominciai a leccargli le palle, la sua eccitazione era veramente alle stelle e la dimostrava il suo cazzo duro ai massimi livelli. Decisi che dovevo farlo venire, gli afferrai le palle con forza mentre glielo succhiavo con avidità, intanto Mario e la moglie di Stefano continuavano a chiedersi dove fossi finita. Sentivo che Stefano non avrebbe resistito ancora molto, quindi sferrai il colpo di grazia; Stefano mi venne in bocca, bevvi tutto fino all’ultima goccia, , quindi mi ricomposi e attesi l’occasione propizia per uscire dal tavolo. Una volta uscita senza essermi fatta vedere dai due cornuti, inventai una scusa banale e come una vera troia baciai mio marito con la bocca che ancora sapeva di sperma. Giorgio un po’ incuriosito dallo strano sapore della mia bocca mi chiese spiegazioni, gli risposi che il patè di oliva aveva uno strano sapore. Ero eccitatissima, avevo appena spompinato un uomo in presenza di sua moglie e stavo quel cornuto di mio marito con la bocca ancora piena di sperma. Anche Stefano era visibilmente eccitato e continuava a toccarmi con il suo piede.
Non ero ancora soddisfatta, volevo fottermelo. Aspettai un paio di minuti, poi mi alzai dicendo a mio marito che sarei andata a farmi una passeggiata per sgranchirmi le gambe,
mentre mi allontanavo notai che Stefano aveva capito le mie intenzioni.
Mentre camminavo tra la folla notavo con piacere che gli uomini mi mangiavano con lo sguardo, la mia camminata era veramente provocatoria, ero soddisfatta di me stessa.
Raggiunsi un luogo molto appartato e aspettai l’arrivo di Stefano. Non tardò che un paio di minuti, mi disse che aveva detto a sua moglie di non sentirsi bene e che aveva bisogno di andare in bagno. Avevamo i minuti contati e allo stesso tempo dovevamo stare attenti a non farci scoprire. Mi buttai addosso a Stefano, lo baciai con passione, le sue mani scivolavano con passione sul mio corpo, mi toccava da tutte le parti, non ero mai stata così eccitata. Stefano si fece ben presto più intraprendente, infilò la mano dentro gli slip e cominciò ad accarezzarmela, io gli slacciai i pantaloni e comincia una lunga sega. Il suo membro era duro all’inverosimile, pensavo che non sarebbe durato a lungo, ma mi sbagliavo. Non capivo più niente, lo volevo prendere tutto, la mia mano guidò il membro di Stefano dentro la mia calda e accogliente figa bagnata da tempo. Stefano mi sbatte violentemente contro il muro della palazzina dietro la quale eravamo nascosti, e cominciò a fottermi con grande energia. Il suo membro entrava e usciva con velocità e decisione, venni in poco tempo, ma non ero ancora soddisfatta volevo che mi facesse il culo.
” sei una gran troia ” mi diceva Stefano mentre me lo infilava nell’ano, quelle parole aumentavano la mia eccitazione, “pensa se i nostri coniugi ci vedessero, sai che casino “.
Non mi importava nulla, in quel momento l’unica cosa importante era che un grosso cazzo mi stava sfondando il culo, stavo cornificando mio marito per l’ennesima volta, ma questa era davvero speciale.
Stefano venne, mi sborrò dentro il culo, la mia pancia fu lavata dal suo caldo sperma. “Prendimelo in bocca puttana, finisci il tuo lavoro”, le parole di Stefano avevano un effetto benefico, in quel momento volevo essere considerata una puttana, un’adultera e nient’altro. Presi in bocca la nerchia di Stefano, glielo leccai lasciandolo pulito e asciutto, poi ci rivestimmo e tornammo dai nostri coniugi.
La giornata era trascorsa, io e Mario salutammo gli sposi e ci dirigemmo verso la macchina. Durante il tragitto di ritorno Mario mi disse: “oggi ti sei comportata in modo strano, magari ti sei sbattuta un altro! “.
“Ma cosa dici amore mio, lo sai che io voglio solo te”. Mario annuì con la testa, poveretto… FINE

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