Donato era lì, senza neanche ben ricordarsi perchè era circondato da questo misterioso buio, così schiacciato in quest’angolo senza aria.
A lato, da una piccola apertura, arrivava una luce tenue.
Piano piano spinse l’ostacolo che aveva davanti e scopri di essere a pochi metri dal salotto di casa sua, ben infilato e nascosto dentro l’armadio.
Un rumore destò la sua attenzione, e trattenne il respiro senza fiatare.
Il campanello.
Sentì dei passi veloci e impazienti, allontanarsi verso l’ingresso.
“Buongiorno signora, sono Antonio, il tecnico che lei ha chiamato per riparare il suo videoregistratore, spero di non essere troppo in ritardo, sa com’è… ”
“Ma si figuri, entri, si accomodi, quelo maledetto video è di là in salotto, mi segua. ”
Il giovane, raccogliendo la sua borsa, seguì la signora, non potendo fare a meno di notare il suo abbigliamento. Un vestitino così sexy, raramente lo aveva visto.
Calze nere, dalle trame fitte, coprivano quelle bellissime gambe, rese ancor più giovanili dalla semplicità del disegno sul collant, se mai ce ne fosse stato il bisogno.
Una gonna grigia, che a fatica poteva definirsi minigonna, svelava senza pudori e con perfezione le curve della padrona di casa, che quando si inchinò per indicare il videoregistratore, mise in mostra tutte le sue qualità.
Una vista che il giovane ed esperto tecnico aveva incrociato soltanto nelle riviste più osè regalate dagli amici.
“Ecco… ” disse la signora
“questo è il video maledetto, guardi si è mangiato questa videocassetta, è rimasta incastrata. Mi aiuti a toglierla… ”
Era lì di fronte a lei, ma i suoi occhi non riuscivano a poggiarsi agli altri, Antonio era troppo distratto a guardare quella scollatura mozzafiato che lasciava intravedere il piccolo ma sodo seno della signora, indubbiamente senza reggiseno e con i capezzoli erti a premere su quella morbida stoffa rossa.
“Signora, lasci fare a me” e non potè fare a meno di notare quella lingua che ogni tanto sembrava invitarlo, mentre si posava sulle labbra, a lasciare perdere il lavoro e tuffarsi nella morbosità del desiderio.
Non riusciva a rendersi conto se la signora lo stesse provocando, ma preferì dimenticare questo pensiero… ora aveva altre cose da fare.
Con i suoi attrezzi, cominciò a smontare abilmente le viti del video, e con accortezza sfilò lo scheletro per mettere mano sulla cassetta rimasta incastrata.
Intanto Donato assisteva a tutta la scena, con il cuore in gola, perchè sapeva benissimo quello che stava per succedere.
Aveva passato notti e notti a preparare sua moglie a quest’incontro, le aveva spiegato tutto per filo e per segno, l’aveva preparata a vestirsi, curandola nei minimi particolari, tutto doveva essere perfetto.
Ed ora a vederla lì, tentatrice di quell’uomo, gli pareva di impazzire, il cuore in gola aiutava il cuore a pompare di più, stava impazzendo dal desiderio di bloccare tutto, ma quella misteriosa sensazione, che pulsava dal suo basso ventre, lo convinse di restare a guardare in silenzio.
Questo pensiero svanì nell’attimo che senti la sua signora dire:
“Oh mio Dio, che vergogna, oddio mi ero dimenticata”
Antonio aveva appena estratto la videocassetta ed aveva scoperto con sommo stupore il titolo che gli era impresso sopra,
“Le casalinghe – riprese amatoriali in casa di dolci signori italiane Vol. 2”. Non ci poteva credere…
“Signora, non si preoccupi, capisco che suo marito possa essersi dimenticato, a dire il vero è proprio buffa questa cosa, ma non si preoccupi non mi scandalizzo! ”
“A dire il vero questa videocassetta è mia, non dovrei dirlo, ma ogni tanto mi capita di guardare certe cose, sà, mio marito mi lascia spesso sola per lavoro ed io non riesco a stare senza di lui per troppo tempo, dio che vergogna, ma la prego non dica niente… ”
“signora, per chi mi ha preso! ? ”
“Guardi farei qualunque cosa per lei, la prego non dica niente, neanche ai suoi colleghi, altrimenti chissà che faccia faranno alla sua ditta quando quel cornuto di mio marito verrà a saldare il conto! ”
“signora, veramente io, le ripeto… ” ma Antonio non potè finire di dire quella frase che la signora con fare esperto si tolse la magliettina che indossava.
Due tette così belle spuntarono davanti ai suoi occhi, e non potè fare a meno di fare un passo indietro. Sinceramente tutto questo non se l’aspettava proprio.
“La prego non dica niente… ” e la dolce signora si buttò a braccia aperte sul bell’Antonio.
Lui non potè fare a meno di abbracciarla, ora sentiva quei capezzoli poggiare sul suo petto, dio come li sentiva bene, e dio come era sodo quel seno, da sotto la sua tuta poteva sentirne la consistenza.
Donato ora stava sudando, era completamente eccitato da quella scena, se i due davanti a lui non fossero stati distratti dall’evento, non ci avrebbero messo molto a distinguere nel silenzio quel suo ansimare sempre più insistente.
In meno di un attimo Antonio fù travolto dalla furia passionale della signora, che lo fece adagiare sul morbidò sofà che fronteggiava la televisione.
Con un rapido movimento, si trovò le mani di lei in cerca della cerniera sulla sua
tuta da lavoro.
Era eccitatissimo…
Quelle esperti mani trovarono subito la possibilità di aprire la patta, ed estrassero con decisione “l’arnese” , non proprio del mestiere, di Antonio.
Le labbra non ci misero molto a chinarsi su quel lembo di carne semirigido, che scomparve immediatamente dentro quella caldissima bocca. Ora solo il loro ansimare echeggiava nella stanza…
Donato venne improvvisamente, ancora vestito, dall’emozione di vedere sua moglie sbocchinare uno sconosciuto. Non era mai stato così eccitato.
Quel bocchino continuò per diversi minuti, arrestandosi solo quando si sentivano giungere i primi echi della venuta. Quando lei si accorse che Antonio era decisamente eccitato e pronto con quel cazzo che pulsava fuori misura, smise di usare la bocca, si rialzò in piedi e con una rapida mossa si sfilò la gonna, lasciando così il suo corpo nudo abbellito da quel stupendo reggicalze che suo marito le aveva regalato proprio pochi giorni fà.
Si sedette a cavalcioni sul povero tecnico tv, e facendosi aiutare, infilò quel cazzone vibrante dentro la sua passerina fin troppo umida. In un sol colpo entrò, fino in fondo, emettendo quel strano rumore di stantuffo bagnato.
“Ahh! ” la signora non si tratenne dall’emettere un gridolino di piacere, quel bel cazzo era proprio gonfio e pieno, come piace a lei, desiderosa di cazzi altrui.
“fottimi, fottimi… ” sentendosi così incitato da lei, Antonio cominciò ad agitarsi velocemente, non lasciando attimi di respiro a quel corpo così seducente che aveva sopra di lui.
“Godi, sì… così godi! ”
Donato non poteva credere ai suoi occhi, lei si era spinta anche oltre i suoi piani, non aveva previsto che oltre quel bocchino lei si accaparrasse così quell’uomo.
Era stramaledettamente eccitato…
“si, così… dai… mi piace, muoviti… ! ”
Mentre Antonio stava per venire, la signora si bloccò e gli parlò:
“Ma se adesso venisse mio marito, dio, chissà cosa penserebbe! Vorrei proprio vedere la faccia di quel cornuto! ”
“Ma proprio adesso le viene in mente? ! ” chiese stupefatto il tecnico.
“Si, mi eccita pensare a lui, sapere che è via e che non può sapere che sua moglie si stà scopando un altro! Mi eccita veramente un casino! Ma sa cos’è che mi ecciterebbe ancora di più? ”
“No, dimmi… ”
“Che lui fosse qui con noi, che magari ci stesse guardando, e che adesso venga qui… a fare l’amore con noi, sai mi piacerebbe moltissimo far l’amore con due uomini contemporaneamente… ”
“Oddio, non so io come reagirei… ”
“E se mio marito fosse davvero qui? ! ”
“Su per favore non scherzi… non lo trovo affatto divertente! ”
“Dai, non puoi saperlo… ” e mentre lei disse cosi fece alzare Antonio dal divano e si mise lei, sdraiata e completamente a gambe aperte
“Su, leccami… ”
In quel momento Donato decise di uscire, basta, non riusciva più a trattenersi, il secondo orgasmo all’interno dell’armadio lo aveva dissolto dal resistere all’invito.
Uscendo piano senza bruschi rumori, sospirò:
“Leccala Antonio… “.
Il tecnico non potè non trattenere un espressione di sgomento davanti alla presenza del marito, e fissò il vuoto per qualche secondo, ma dentro di lui parve un eternità.
Donato rinnovo l’invito, con voce calma quasi sospirata, e la moglie comiciò a toccarsi e chiamare a sè quella lingua che tanto desiderava.
Antonio non sapeva più cosa fare, ma appena si rilassò un poco, non riuscì a resistere e titubante si chinò in mezzo alle gambe della signora, incominciando timidamente a leccare…
Lei stava impazzendo, le piace da matti quando la leccano, figuriamoci quando è uno sconosciuto.
“Bravo così! ”
Intanto Donato, ora legittimato a partecipare, si avvicinò a sua moglie, e le porse il membro in bocca.
Sì, finalmente tutti e tre stavano partecipando avidamente ad una delle più belle sequenze di sesso che sarebbero apparse sulla videocassetta
“Le Casalinghe – in casa di dolci signore italiane Vol. 3”, sì, proprio così, oltre a Donato in quella camera c’era anche una telecamera ben nascosta che stava riprendendo la scena. Tutto era perfetto…
“Ahhhhhh…. vengo! ” FINE