Ricordo benissimo quel giorno: era un caldo pomeriggio di fine primavera, mi pare fosse la fine di Maggio. Io avevo 19 anni e non avevo mai fatto sesso con una donna. Avevo solo fantasticato sino ad allora, ma quel giorno ero destinato a scoprire cosa volesse dire essere travolto dalla passione. In quel pomeriggio ero sul terrazzo a leggere. Ad un tratto il mio sguardo fu attratto dalla mia vicina del piano superiore: era sul terrazzo anche lei, ma stava stendendo della biancheria. Un bellissimo grembiulino rosso e lucidissimo le avvolgeva il corpo: era un grembiule in materiale plastico e con quell’oggetto addosso era difficile distogliere lo sguardo. Infatti, un po’ il corpo sinuoso di lei, un po’ l’aria di primavera, un po’ quel luccichio emanato dal grembiule, rendevano il corpo di lei irresistibile; Io continuavo a guardare, come ipnotizzato e lei se ne accorse. Mi fece un cenno, poi mi disse:
“Senti, potresti venire a vedere il mio televisore? ” – Rimasi quasi raggelato, ma risposi in modo automatico: “Si, subito”. Infatti riparare elettrodomestici era il mio hobby di allora e la cosa era risaputa dai miei vicini. Quello che non mi aspettavo era di andare proprio dalla vicina più carina, per giunta una donna emancipata, che viveva da sola. Insomma, non mi feci certo pregare e andai. Suonai il campanello e lei aprì: non vi dico quell’immagine: capelli lunghi neri, occhi celesti, un corpo da favola avvolto in quel stuzzicante grembiulino color rosso vivo. Per non farla troppo lunga, vi dico semplicemente che controllai il cavo d’antenna: era lì il problema e riparai tutto in pochi minuti. Lei intanto era dietro di me, intenta a preparare un dolce.
“Oggi lavori di casa, vedo”-dissi io- “Già”- Rispose lei-“Sai, lavoro tutta la settimana e se non sbrigo queste cose di Sabato…”-“Prepari un dolce? “-Aggiunsi io-“Si, a proposito, perché non mi dai una mano visto che sei qui? “-“E cosa dovrei fare? “-” Dunque, potresti mescolare bene quell’impasto col cucchiaio “- “Ok”- Risposi io. Andai a lavarmi le mani e mentre era dinanzi al lavandino, sentii che la mia bellissima vicina era dietro di me: mi girai e vidi che aveva tra le mani un grembiule di plastica, esattamente uguale al suo- “Ti metto questo, così eviterai di sporcarti”. Mi lasciai vestire di quell’oggetto con un filo di vergogna. Il mio corpo era ora avvolto come il suo in uno splendido oggetto rosso vivo, morbido e luccicante. Mi resi conto, anche se non mi spiegavo il perché, che stavo avendo un’erezione. I continui sguardi di lei e quei grembiuli avevano creato un’atmosfera quasi surreale. D’un tratto allungai la mano verso di lei con la scusa di aggiustare il suo grembiule e mi ritrovai ad accarezzarle il seno. Lei ci stava, non diceva nulla, io a quel punto le misi una mano sul sedere e glielo palpai profondamente. “Ehi, ma cosa succede? “-Disse Lei mentre mi aveva messo una mano tra le gambe-“Ti sei eccitato? “- Io mi vergognavo, ma ormai dovevo scegliere: o l’imbarazzo totale o continuare; Scelsi la seconda ipotesi. “Scusa, ma sei bellissima”- Dissi con un filo di voce. A quel punto lei mi strinse tra le braccia e mi cacciò la lingua in bocca. Io ero inesperto allora e non sapevo cosa fare. In ogni caso fece tutto lei: piano piano mi baciò sempre più a lungo, mi slacciò i pantaloni e con la mano cominciò un piacevole “su e giù”. Il mio battito cardiaco era aumentato vertiginosamente e mi accorsi che lei, ormai con la gonna sollevata e senza le mutandine, stava per… infilarselo dentro. Non sapevo cosa fare e non feci nulla: il mio pene fu fatto scivolare dolcemente nella sua vagina. Istintivamente cominciai ad eseguire un movimento ritmico “avanti e dietro”, mentre lei gemeva di piacere. Andammo avanti non so quanto, sino al punto che cominciai io a gemere fortemente: stavo per venire. Lei se ne accorse, si sollevò e prese il mio membro tra le mani: in quel momento una schizzata paurosa di sperma colò sul suo grembiule luccicante. “Hai visto, senza grembiulino mi sarei sporcata tutta”. Ero al settimo cielo. Salutai poco dopo la mia avvenente vicina di casa ma quell’esperienza era destinata a segnarmi, in qualche modo. Sapete, ancora oggi se indosso un grembiule di quel tipo ho un’erezione spontanea e se vedo una donna che indossa un grembiule plastificato, beh, mi ritrovo bagnato. Non ne sono sicuro, ma forse parte delle mie tendenze “fetish” trovano spiegazione proprio in quello che mi successe allora. Per quanto riguarda la mia avvenente vicina di casa, oggi ha cambiato abitazione, per sbrigare le faccende domestiche indossa sempre grembiulini plastificati ed è sposata, ma il marito…è un cornuto. FINE