Io sono Luca ed ho 30 anni, quella che mi accingo a raccontare è una storia vera.
Sono sempre stato un amante del sesso trasgressivo, per questo motivo ero un inserzionista della rivista Fermoposta, certo per un singolo la vita non è facile ma io mi posso ritenere fortunato visto che ho avuto le mie avventure.
Un giorno ricevetti al mio indirizzo fermoposta la risposta di una coppia di Cosenza, io sono calabrese, la quale mi scriveva che era interessata a conoscermi e mi chiedeva di inviargli ad un loro fermoposta il mio numero di telefono, naturalmente non mi feci pregare due volte e così feci.
Dopo una decina di giorni ricevetti la telefonata di lui, Claudio 45 anni, iniziammo a conversare, giorni dopo ricevetti un altra telefonata e così fu per altre due, tre volte finalmente alla successiva la voce dall’altro lato era più dolce, soave insomma era femminile si presentò:
“Sono Maria Grazia la moglie di Claudio, mio marito mi ha parlato molto bene di te così abbiamo deciso che è giunto il momento di conoscerci meglio…… ” da quì al primo appuntamento il passo fu breve.
Ci incontrammo allo sbocco dell’autostrada di Cosenza ed andammo a mangiare una pizza insieme, lei era una bella donna bruna, 37 anni, fisico snello e alta circa 1, 70 m, dopo la pizza mi invitarono a casa loro.
Abitavano in una casetta un po’ isolata entrammo e ci sedemmo, io presi da bere un limoncello loro due un caffè, conversammo per circa due ore, dopo di chè mi congedarono con un saluto affettuoso ma che per me sapeva di beffa.
Tre, quattro giorni dopo Claudio mi telefonò e mi disse:
” Sai io e Maria vorremmo rivederti, cosa ne pensi? “, la risposta fu ovviamente positiva, il giorno dopo eravamo seduti nella stessa pizzeria e dopo ci ritrovammo a casa, si iniziò a parlare ad un certo punto Maria si avvicinò a Claudio e iniziò a stuzzicarlo, lui non oppose certo resitenza anzi……..
Fu così che anch’io intuendo la situazione mi avvicinai e iniziai a collaborare, dopo un po’ ci ritrovammo in camera da letto ad amoreggiare.
Certo Claudio aveva 45 anni ma a letto sembrava un ventenne e così Maria godeva come una pazza, unico vincolo era “il culo di Maria non si tocca! ” e devo dire che per me, amante del sesso anale, questo era un grande sacrificio.
Quella fu una sera di fuoco, non dimenticherò facilmente il suo volto quando mentre era su di me Claudio la inculò da dietro, iniziò ad emettere mugolii ad alta voce e nei suoi occhi vedevo solo il bianco, era evidente che il piacere che provava era devastante.
Scopammo per circa due ore, naturalmente non consecutive, alla fine lei era veramente appagata e noi non da meno.
Ci furono tanti altri incontri ma io continuavo a pensare al suo sederino ed al perchè doveva rimanere proprietà privata di Claudio quindi un giorno decisi di……………
….. e così decisi di andare a trovare Maria Grazia una mattina quando Claudio era al lavoro.
Arrivai a casa sua verso le 10: 00, suonai il campanello e mi rispose lei, dal suo tono di voce si capiva che era molto sorpresa, appena salito sopra lei mi accolse molto calorosamente, era vestita con un baby-doll era chiaro che amava dormire fino a tardi.
Inventai una scusa e le dissi che mi trovavo lì per motivi di lavoro ed avendo finito prima del previsto avevo pensato di andarla a trovare, continuammo a parlare mentre lei preparava il caffè, dopo di chè mi decisi ad avvicinarmi a lei il mio pene era già duro come una pietra ed appena mi appoggiai al suo sedere lei esclamò: “ehi sei già in tiro di prima mattina! ” ed io risposi:
“con una come te sono sempre in tiro”.
Iniziammo a baciarci ed a toccarci con ardore lei era più calda del solito, forse l’assenza di Claudio o il farlo a sua insaputa la eccitava maggiormente, comunque baciandoci e toccandoci ci dirigemmo verso la camera da letto, e senza quasi accorgercene ci ritrovammo nudi, lei iniziò a farmi un bel pompino sembrava che non vedesse un cazzo da secoli la dovetti scostare per evitare di venire subito ed iniziai io a leccarle la sua fica già piena di umori. La leccai per parecchi minuti quando lei mi chiese di penetrarla, le appoggiai la cappella e mentre lei si avvicinava con il suo ventre per farla penetrare io mi allontanavo per fargli desiderare ancora di più il mio cazzo, ad un certo punto glie lo misi dentro tutto in una volta con un movimento brusco e violento ed iniziai a stantuffarla con violenza, lei godeva come non mai cambiammo un infinità di posizioni fino a quando non ce la feci più e venni con uno schizzo da recordman.
Dopo l’amplesso eravamo entrambi stremati lei mi stava attaccata al mio petto e mi stringeva con vigore, mi sussurrava paroline dolci e mi ricopriva di baci.
Dopo una decina di minuti cominciò a stuzzicarmi nuovamente e il mio uccello diventò nuovamente duro allora iniziai a leccargli la fica nuovamente per una decina di minuti duranti i quali ebbe almeno due orgasmi a quel punto la penetrai nuovamente, lei si dimenava sotto di me e sembrava non gli bastasse mai ad un certo punto pensai che era l’ora di esaudire il mio sogno penetrarla nel culo!!
Iniziai nuovamente a leccarle il clitoride ed ogni tanto passavo all’ano, e mentre le leccavo l’ano la penetrò con un dito nella fica, quindi estraendolo bello lubrificato glielo infilai dolcemente nel culo continuando a leccarle la fica, lei aveva ormai capito dove volevo arrivare e sembrava non disdegnare le mie intenzioni anzi…….
A questo punto le puntai la mia cappella, dopo averla ben insalivata, contro l’ano e glielo introdussi piano piano dentro sul suo volto si alternavano espressioni di dolore e di piacere, anche perché il mio cazzo era molto più sostanzioso di quello di suo marito, fino a quando divenne solo piacere non l’avevo mai vista godere così neanche quando nei nostri incontri a tre la sottoponevamo a doppie penetrazioni, nei suoi occhi si vedeva solo il bianco, le sue pupille scomparivano e lei gemeva e godeva come una forsennata, dopo averla scopata per circa un quarto d’ora le sborrai dentro il culo ed anch’io raggiunsi un amplesso devastante.
Da quel giorno quello è il nostro segreto e non possiamo fare a meno dei nostri incontri all’insaputa di Claudio. FINE