L’ho incontrata tempo fa quasi per caso mentre stavo portando a spasso il mio cane. Alessandra, questo è il suo nome, mi fece cenno di raggiungerla sull’altro lato della strada ed io in verità un po’ scocciato l’accontentai. Mi chiese come andava con Rita anche se sapeva benissimo che le cose non andavano troppo bene con mia moglie; dopo alcuni anni dal matrimonio l’affetto era sempre lo stesso dei primi tempi ma l’intesa sessuale era svanita, non c’era più l’attrazione di una volta e questo rendeva il nostro rapporto abitudinario. Alessandra sapeva tutto questo perchè probabilmente ne avevano parlato fra di loro ma io ne ero completamente allo scuro.
Quindi la mia fu una risposta di circostanza e per nulla sincera cosìcome poco sincero era l’interessamento per le condizioni di suo marito Maurizio. Stavo per congedarmi da lei quando mi accorsi che quel giorno era più simpatica ed interessata a me del solito: infatti mi invitò a salire a prendere qualcosa da lei poichè si sentiva sola in quanto Maurizio era partito per lavoro da tre giorni e sarebbe tornato solo per il fine settimana. Ho sempre considerato Alessandra una ragazza piuttosto carina ma ero convinto che fosse stata poco interessata in vita sua al sesso: bene quel giorno mi dovetti ricredere.
Appena fummo su lei si tolse il cappotto e con un certo stupore mi accorsi che il suo abbigliamento era piuttosto provvocante: la gonna attillatissima aveva uno spacco sul dietro che lasciava intravedere delle cosce tornite esaltate dalle calze velatissime nere e soprattutto autoreggenti; il tutto era completato da scarpe con tacco alto che esaltavano la sua figura esile ma al tempo stesso proporzionata; per non parlare della camicetta aperta almeno di un bottone di troppo che permetteva di apprezzare il suo seno piccolo ma ben disegnato.
Una volta sul divano mi versò da bere e con dolcezza mi cominciò ad accarezzare le ginocchia spiegandomi di stare tranquillo poichè sapeva bene ciò di cui avevo bisogno; non so come accadde ma sentii la sua mano insinuarsi nella patta dei miei pantaloni e frugare fra i miei testicoli; in men che non si dica disponeva della mia mazza turgida al punto giusto e cominciò a carezzarla con tanta perizia e delicatezza che raggiunsi un ‘erezione davvero notevole. A quel punto anch’io insinuai le mie mani fra le sue cosce provando un notevole piacere a passare dalla seta delle calze al tepore della pelle delle sue chiappe sode e ben tornite; arrivai presto all’elastico dei suoi slip e con grande sorpresa mi resi conto che era completamente depilata nelle sue parti intime per cui raggiunsi immediatamente il suo clitoride e cominciai a titillarlo ritmicamente. Un liquido
caldo e viscoso comincio a colare dalla sua passera bollente e lei mi sussurrò in un orecchio che si era depilata e vestita così solo per me.
Purtroppo la mia astinenza durava ormai da troppo tempo e così la presi per i fianchi la misi alla pecorina e la impalai selvaggiamente. Lei capì e assecondò la mia volontà gemendo di piacere ad ogni colpo finchè proruppe in un orgasmo squassante: io non aspettavo altro e potei liberare a mia volta il succo dei miei coglioni che le riempì la vagina e scolò sulla moquette.
A questo punto mi nettò l’asta con dolcezza e quando alzò il capo mi sussurrò: “è da molto tempo che desideravo aiutarti, conta su di me e sappi che saprò farti sentire uomo quando vuoi e come vuoi”. Tornai a casa e quella sera andò tutto bene e quando mia moglie mi disse che la domenica successiva saremmo andati a pranzo fuori con Alessandra e Maurizio non potei non pensare agli splendidi momenti che avevo trascorso con la sua più cara amica. FINE