Sono quasi arrivato al lavoro, è una bellissima mattinata di sole; ad un tratto mi accorgo di aver dimenticato la borsa; telefono a casa ma non riesco a prendere la linea, allora decido di tornare indietro; giro la macchina.
La porta di casa non è chiusa a chiave:
“strano, Licia deve essersi dimenticata di chiudere quando è uscita”.
Licia è la mia fidanzata… viviamo insieme da circa un anno.
Prendo la borsa, sto per uscire, quando vedo una luce che proviene dal corridoio …
“Licia è proprio sbadata oggi”.
Spengo la luce, mi giro e col piede inciampo in qualcosa che è abbandonato per terra.
Mi chino, e trovo le scarpette bianche della mia ragazza; riaccendo la luce e più in là, lungo il corridoio, vedo altri oggetti.
Li raccolgo; sono un paio di collant chiari, morbidi (quelli che indossava stamattina, penso tra me), poi vedo degli slip arrotolati e buttati in un angolo, li raccolgo, sono fradici… il cuore mi salta in gola e inizia a trottare quando raccolgo un paio di calze nere da uomo.
Spengo la luce.
Gocce di sudore mi scendono dalla fronte, ho paura.
Mi avvicino alla porta della nostra camera da letto, è chiusa a chiave dalla toppa vedo più di due piedi che si muovono confusamente tra le lenzuola.
Non ci posso credere!!
Non voglio più vedere!!
Non è possibile che in questo istante un altro uomo sia dentro la carne del mio amore! ?
Ho un’idea, mi rifugio in bagno e con il telefonino compongo il numero di casa mia…
Il telefono squilla almeno dieci volte prima che la porta della camera si apra ed esca fuori la mia ragazza completamente nuda che a piedi
scalzi corre saltellando verso la cucina.
“pronto”, la sua voce mi paralizza, è tranquilla , dolce , come al solito.
Dico la prima cosa che mi salta in mente :
“sono io cara , volevo dirti che questa sera ritardo”,
“va bene, ma adesso devo scappare, sto facendo scendere l’acqua nella vasca”.
La saluto, ma è già scappata via.
Adesso la vedo dalla porta, sta per venire in bagno … mi nascondo dietro la tenda della doccia.
Lei si siede e inizia a far la pipì.
è bellissima, capelli neri tutti scompigliati, a piedi nudi con il reggiseno malamente arrotolato sopra i capezzoli.
Ha gli occhi gai, il viso disteso.
La porta si apre e compare un uomo nudo con il cazzo dritto, si avvicina; lei è ancora seduta; il cazzo le si appoggia sulle labbra, un colpo di reni e inizia a fotterla in bocca.
Non faccio a tempo a digerire questo che un altro uomo appare sulla porta.
è nudo pure lui, lo conosco, si tratta del nostro vicino di casa, Giulio:
“avete deciso di continuare la festa tutti soli ? ”
Licia si alza si avvicina a Giulio e inizia a baciarlo con trasporto, le mani dell’uomo si muovono sulla schiena, stringendole con forza le natiche.
L’altro le si avvicina da dietro e così Licia si trova in piedi, stretta tra due corpi.
L’uomo che le sta dietro indietreggia trascinando con se il bacino della mia fidanzata.
Lei si mette a 90 gradi e lo riceve dentro ansimando, mentre con la bocca si muove sull’asta di Giulio, facendo schioccare la lingua.
La gelosia mi sta uccidendo, il cazzo però mi è diventato duro, lo sto toccando senza volerlo.
Licia adesso è sdraiata per terra e il nostro vicino la sta scopando.
Le sue urla di godimento mi attraversano la testa.
Non credevo potesse godere così anche con altri.
I due uomini si danno il cambio ; uno la sbatte, l’altro le accarezza le gambe, i piedi, il seno.
Adesso i movimenti si fanno più concitati, le sue gambe divaricate allo spasimo tremano per la tensione.
“STO GODENDO … VIENIMI DENTRO! ” Giulio le mette il cazzo in bocca e lei non riesce più a dire nulla.
Anche l’uomo che la sta scopando viene ; la sbatte così forte che ho paura le possa far male.
Quando toglie il cazzo, la fica è grondante di sperma.
Con un movimento rapido Licia chiude le gambe per far riposare la sua micina arrossata.
La bocca però non smette di succhiare il cazzo di Giulio che dopo un attimo sborra.
Lo sperma le riempie la bocca, alcuni schizzi la colpiscono sul viso e sul collo imbrattando la collana che le ho regalato al compleanno.
Dopo un po’ si alzano e tornano in camera dove si infilano sotto le coperte a riposare.
Ne approfitto per uscire… FINE
